Scappare

《Hai mai pensato di andare via e non tornare mai più? Scappare e far perdere ogni tua traccia, per andare in un posto lontano e ricominciare a vivere, vivere una vita nuova, solo tua, vivere davvero. Ci hai mai pensato?》~Luigi Pirandello - Il fu Mattia Pascal ~

Non avevo uno scopo, mi sono ritrovata a 24 anni senza sapere cosa fare della mia vita.
Sapevo di fare un errore ma arrivai ad un punto in cui o me ne andavo o impazzivo.
Lasciai il lavoro e con il gruzzolo che mi ero messa da parte ho preso la valigia, sono salita sul primo treno che ho trovato e sono andata via, non so di preciso dove fosse diretto ma ogni posto era meglio che rimanere li.
Appena mi sedetti su un sedile gia volevo scendere; ma oramai avevo deciso.
Appoggiai la testa sul vetro e iniziai a guardare fuori: posti aperti, altri treni, persone, cose. Vite. Sogni.
Perché scappai? Non saprei dirlo con certezza.
I caoelli mi cadevano un po' sul viso me li ero tagliati tempo fa a caschetto erano rossi come quelli di mio padre e mossi.
Mi dicevano che somigliavo a mia madre, che avevo però lo sguardo assente e gli occhi stagnanti.
Cercai di tirarmi su e mi presi dalla valigia il mio Pc; l'abitudine al lavoro...
Lo accesi e aprii Word.
Ero intenzionata a scrivere, a documentare questa specie di viaggio, ma alla fine non sapevo nemmeno da che parte cominciare.
Intanto il mio sguardo si perdeva a guardare fuori dal vetro del treno, a ogni chilometro che facevo sentivo l'ansia salire e il treno riempirsi.
Mi sentivo una bambina sperduta, quasi imploravo Dio che Peter Pan esistesse per salvarmi.
Dopo diversi minuti, spesi a contemplare un foglio elettronico bianco, mi innervosii e spensi il computer.
Mentre lo rimisi al suo posto mi accorsi che suonava il cellulare, era un mio collega. Lo ignorai, spensi lo schermo e rimisi la testa sul vetro.
Due giorni prima avevo mollato il mio ragazzo, era noioso e criticava ogni mio movimento. Una notte, mentre dormiva, presi le mie cose e tornai a casa, la stessa casa da cui sono scappata. Non voglio fraintendimenti, amo casa mia, la mia famiglia, il mio paese ma andarmene è stata la scelta piu semplice fatta fin ora.
Mi sentii che era il momento di scendere, erano 3 ore che ero sul treno, presi le mie cose e andai.
Appena misi piede giù avevo gia paura ma rimasi lì. Non sapevo bene dove fossi e chiedendo informazioni mi diressi verso un albergo.
Era una struttura semplice: carina e confortevole, il custode mi diede la chiave e io ringraziai. Era la camera 001, che amara coincidenza.
Entrai nella stanza e appoggiai sul letto la valigia, che a guardarla in quel momento mi sembrava enorme, chiusi la porta e mi sdraiai. Inutile dirlo che mi addormentai quasi subito.

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