Paura.
《È il mio cuore il paese più straziato.》~ Giuseppe Ungaretti ~
Non era già mattina ma forse era l'alba, la luce filtrava dalla finestra.
Mi tirai su pigramente e quando ricordai dove fossi erano già passati almeno dieci minuti.
-"Savanna, cosa stai facendo?", mi chiedevo tra me e me.
Mi lavai la faccia, l'acqua era fredda e tirando su la testa mi resi finalmente conto di che faccia si rispecchiava nello specchio.
Ero stanca, lo notavo, effettivamente i miei occhi erano stagnanti, avevano ragione.
-"Quando è stata l'ultima volta che ho riso o sorriso?"
Mi risistemai il vestitino che finiva sulla metà coscia e dopo aver preso il telefono scesi in veranda dove un signore mi chiese se volevo mangiare qualcosa, intanto il sole era sorto e la luce giocava con gli specchi illuminando la pigra stanza.
Presi solo un cappuccino, non avevo fame.
Ringraziai cordialmente. Ero circondata da pace e silenzio eppure mancava qualcosa. Decisi allora che un po' di aria fresca non mi avrebbe uccisa.
Passeggiai per le vie del posto, negozietti antichi e sguardi stanchi. A un certo punto una scritta attira i miei stagnanti occhi "Foto e fotografie". Entrai. Era un bel negozio. Allegro.
Non so cosa mi spinse ma decisi di prendere una vecchia macchina fotografica. Una Canon, non conosco bene il modello ma faceva delle foto dolci con una luce tenue.
Iniziai subito a fotografare camminando per le vie fino a ritrovarmi davanti a un promontorio.
Fotografai tutto, il sole, il mare, i pescatori, le barche. Lui.
Sobbalzai, capelli neri ricci e corti, barba incolta e due occhi profondi da far invidia a una voragine li misi a confronto dei miei che erano due pozzanghere.
Non era muscoloso ma nemmeno gracile, era giusto. Quando ha sorriso l'ho fotografato, se ne rese conto si girò verso di me. Mi aveva vista e arrossii. Scappai e tornai in albergo.
Chiusi di corsa la porta e cercai di darmi un contegno.
-"Savanna! Calmati, a breve ripartirai", me lo dissi come un mantra.
Partiamo dicendo che l'amore non faceva per me. Che non credo più nell'amore poiché non è rose e fiori. L'amore è sangue e sudore, è litigi e rabbia. Rancore.
L'amore è tutto e niente. L'amore è tutto o niente.
Parlare d'amore, per me, è una giustificazione alla paura di rimanere da soli.
Rimasi tutto il giorno in camera, non mangiai. Mi feci una doccia e mi misi nel letto.
Era molto comodo, misi i cuscini dietro alla schiena e accesi il Pc.
Lessi alcune e-mail, per lo più erano colleghi che chiedevano di me, parenti, ex capo, sorella, zii, spam eccetera.
Tutto nella norma.
Spensi il Pc non ero pronta a sentire nessun rumore. Nel silenzio della stanza mi addormentai sognando due grandi occhi profondi come voragini.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top