XVIII


Il Master di New Orleans si guardò allo specchio mentre si abbottonava la camicia, il colore blu intenso della seta faceva risaltare la sua pelle marmorea.

Inspirò per abitudine, quando pensava o era preoccupato tendeva a ripetere quel gesto umano, come se lo aiutasse a riflettere.

Taehyung gli si avvicinò per porgergli la giacca in broccato argentato, lo sguardo pronto a notare una qualsiasi espressione sul volto del vampiro.

- Sei pronto?- chiese, la voce baritonale e calda riempì la stanza, le labbra di Seokjin si piegarono inconsciamente in un sorriso leggero, adorava la sua voce, era come una morbida coperta che lo avvolgeva.

- Mi sto vestendo?- rispose sarcastico, la tigre soffiò dal naso in segno di protesta, Seokjin gli sfiorò una guancia con una carezza delicata - Lo so cosa intendevi, ma sono pronto, sono sempre pronto.- mormorò, per poi abbottonarsi la camicia, riportando lo sguardo davanti a sé.

Taehyung poggiò il mento sulla spalla del Master, diffondendo il calore del suo corpo sulla pelle gelida, il vampiro poteva percepirne la temperatura anche avvolto dai vestiti.

La tigre guardò il loro riflesso allo specchio, emergevano dalla penombra della stanza, lo sguardo freddo e inespressivo di Seokjin che lo fissava.

Il vampiro guardava il suo viso completamente rilassato, ben sapendo che dentro di sé covava una preoccupazione non indifferente, quella sera avrebbe dovuto affrontare il Consiglio e cercare di convincere tutti quanti della pericolosità di Danthia.

Le dita bianche volarono sulla cravatta Lavallière per formare un nodo, Taehyung gli porse lo spillone per fermarla, si abbottonò la giacca e si guardò soddisfatto.

-Il mio unico timore è non riuscire a convincerli che lei è il male in terra.- mormorò, il viso completamente impassibile, la tigre si rimise dritto e lo guardò preoccupato.

-Perché mai non dovrebbero crederti?- chiese l'Alfa leggermente stupito dall'affermazione, Seokjin prese il pugnale sulla consolle d'epoca per infilarlo nella tasca interna della giacca.

Al solo contatto con il peso dell'oggetto sul petto credette di andare a fuoco.

-Perché una minaccia quando è lontana sembra sempre affare di qualcun altro, Tae. Le persone si rendono conto di dover reagire solo quando il pericolo bussa alla loro porta; noi esseri soprannaturali non siamo diversi.- gli spiegò in tono piatto, sentendo dentro di sé un senso di responsabilità enorme, se non fosse riuscito a convincere nessuno la colpa sarebbe stata solo sua, si avviò verso la porta, ma la mano di Taehyung si strinse gentilmente sul suo polso, fermandolo.

-Si ma ora è diverso, Namjoon ti appoggerà, Suga è tornato ed anche Hoseok, se Jimin seguirà il suo Alfa lo faranno anche loro. Quindi i lupi saranno con te, le streghe potremmo convincerle, sono sicuro che, essendo in poche, ma soprattutto dopo quello che è successo l'anno scorso, si fideranno.- la tigre gli prese il viso tra le mani, i loro occhi fissi in quelli dell'altro -Hai me Jin, avrai me, sempre. Non sarà facile affrontarla, ma non sarai solo.- sussurrò deciso Taehyung, Seokjin si lasciò sfuggire un leggero sorriso.

-Grazie Tae.- lo ringraziò il Master, facendo sfiorare i loro nasi -Comunque io non farei affidamento su uno come Hoseok, lui gioca una partita di un'altra portata.- commentò, per poi separarsi dalla tigre, gli prese le mani e ne baciò i palmi.

-In che senso?...Tu, tu sai cos'è?- domandò Taehyung, gli occhi spalancati dalla curiosità, sapeva che non era del tutto umano, d'altronde era per quello che Baba Jaga sembrava temerlo e non aveva osato avvicinare Suga per tutto il tempo che era stato nei paraggi di Hoseok.

-Non proprio, non saprei dirti esattamente la sua natura, ma so dirti che la sua energia per noi vampiri è abbastanza distruttiva.- rispose dubbioso Seokjin, ricordando la sensazione pungente di pericolo che lo attraversava tutte le volte che era nei suoi paraggi, al solo pensiero fu colto da una sensazione spiacevole sotto pelle.

-D'accordo, ma questo non toglie il fatto che Suga sarà presente, lui è molto potente.- ripetè con convinzione, ricordandosi perfettamente quando era ricomparso davanti ai suoi occhi.

Il negromante gli era sembrato un dio, vestito completamente di bianco, l'arco d'argento in mano, i Servi che cadevano come mosche sotto i colpi implacabili delle sue frecce, pronto a salvare Jimin, come se fosse la sua unica ragione di vita.

Il respiro di Taehyung si mozzò, ben sapendo che la maggiore sofferenza da cui l'aveva salvato era stata compiuta dalle proprie mani. Il macigno di sofferenza che lo stritolava in mezzo al petto tornò a stringerlo.

-Tae, lo sai che stasera li rivedrai tutti?- chiese preoccupato Seokjin, guardando intensamente la tigre, che chiuse gli occhi inspirando, le spalle che si incurvarono.

-Lo so, ma qui non stiamo parlando di me e di loro, questa è un'emergenza.- disse deciso raddrizzandosi e riaprendo gli occhi.

-Tesoro, hai avuto molti più incubi dall'ultima volta che li hai visti.- constatò il vampiro, intrecciando la sua mano con quella di Taehyung, la tigre si morse il labbro e alzò il viso verso il soffitto.

-Lo so. E' il senso di colpa.- ammise, lo sguardo cupo -Non posso cambiare ciò che ho fatto Jin, non posso farlo. Posso solo fare il possibile per fargli cambiare idea, impegnandomi a essere migliore di quello che ero. Se non basterà...se non basterà non importa, io saprò che ci avrò provato con tutto me stesso.- confessò, la voce incrinata da una profonda sofferenza.

-Tae spero che arriveranno a vedere ciò che vedo io...- gli augurò il vampiro per poi abbracciarlo teneramente.

- E se accade? Non sarai geloso se, non lo so, se uscissi con Jungkook?- ipotizzò Taehyung, da un lato preoccupato, mentre dall'altro speranzoso di ottenere il perdono dalle persone a cui aveva tenuto in quella sua maniera infantile, prima di diventare più consapevole di sé stesso; Jin in risposta rise divertito.

-Tae la gelosia è per gli esseri umani, lo sai questo? Vivo una vita eterna se dovessi stare lì con quelle dinamiche malate di potere e possessione mi sarei ammazzato prima del mio centesimo anno di vita immortale. No, quando vivi a lungo inizi a comprendere che, in realtà, l'amore non ha barriere di nessun tipo, che è un sentimento puro che si espande e si moltiplica, che ogni amore è diverso e unico come le persone di cui ti innamori; gli unici limiti che gli vengono posti sono quelli che l'uomo e la sua società gli impongono.- mormorò dolcemente il vampiro, stringendo la tigre più stretta nel suo abbraccio; Taehyung si rilassò, espirando profondamente.

-Andiamo ora, che Namjoon odia i ritardatari.- 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top