XI



Taehyung scese le scale che portavano al piano superiore della villa velocemente, era stato chiamato da uno dei Pomme de Sang -un umano che aveva acconsentito a essere la fonte di sangue di uno dei vampiri della Corte di Seokjin— perché c'erano due licantropi che dovevano parlare con il Master, la tigre immaginò chi fossero e sapeva anche che i vampiri e i loro servi non parlavano mai volentieri con i licantropi, tant'è che lo usavano come una sorta di ambasciatore; sopportavano solo lui perché era l'animale di potere di Seokjin.

Entrò nella biblioteca dove il Master era solito ricevere gli ospiti per i colloqui, la stessa della notte della festa in maschera di un anno fa dove aveva incontrato per la prima volta Jungkook, un peso al centro del petto gli rese difficile respirare non appena si ricordò quella notte. 

Le enormi finestre che davano sul giardino in fondo alla stanza lasciavano entrare la luce del sole morente del tramonto, immergendo la biblioteca in un chiaroscuro netto e aranciato, le figure scure dell'Alfa dei lupi e di Jungkook stavano in piedi al centro della stanza, esattamente davanti alla scrivania di legno massiccio.

Entrambi si voltarono non appena sentirono la porta aprirsi e guardarono entrare la tigre, sul viso del minore si dipinse un'espressione perplessa, mentre Namjoon non sembrò colpito dall'essere accolto da Taehyung.

-Che succede?- domandò la tigre leggermente preoccupata, mentre il giovane lupo distolse lo sguardo, ignorandolo.

-Dobbiamo parlargli, Taehyung, ora che c'è una situazione di calma apparente è il momento di organizzarci, di creare un fronte comune, dobbiamo convocare il Consiglio e cercare di attuare una difesa che coinvolga tutta la comunità sovrannaturale di New Orleans.- Namjoon parlò come se dovesse convincere Taehyung a stare dalla sua parte. La tigre lo guardò incuriosito, il sopracciglio alzato, il torso nudo e le braccia incrociate, i capelli raccolti in un piccola coda, faceva del suo meglio per concentrarsi su Namjoon ed evitare di guardare Jungkook, che si era messo appena dietro il suo Alfa e teneva lo sguardo alto e fiero.

-Certo Namjoon, siamo d'accordo con te.- disse la tigre spiazzando l'altro, che si limitò a sbattere le palpebre, essendosi convinto che avrebbe avuto una qualche rimostranza trovandolo lì da solo a braccia conserte -Il sole è appena calato, vi porto da Jin.- gli disse facendo un cenno all'ormai cielo scuro fuori dalle finestre, senza dire altro si girò, aspettandosi che lo seguissero.

Appena fuori Taehyung girò a destra, percorrendo il corridoio arredato da specchi di antica fattura ormai con il piombo visibile a chiazze sulla superficie riflettente, intervallati da lampade dorate; i lupi furono subito alle sue spalle, camminando a passo deciso. Il corridoio virò a sinistra e lui proseguì, conoscendo perfettamente la strada, Namjoon continuò a seguirlo, Jungkook, istintivamente, afferrò la mano del suo Alfa, come se inconsciamente avesse paura di perderlo o di perdersi; Namjoon la strinse e la portò alle labbra per darle un bacio veloce, il giovane lupo sorrise sornione al gesto.

L'arredamento del corridoio cambiò gradualmente, gli specchi iniziarono dapprima a diradarsi, fino a scomparire e nemmeno delle piccole lampade rimase alcuna traccia; piombarono nel buio, ma non fu un problema, la tigre vedeva benissimo ed i lupi anche, ma un'umano probabilmente in tutto quel buio si sarebbe sentito perso.

Continuarono a camminare ancora, nel buio, fino alla fine del corridoio: si trovarono davanti una parete spoglia, liscia, in ruvido granito, chiusa, la tigre rimase interdetta e un brivido di preoccupazione lo scosse.

Taehyung poggiò entrambi i palmi sulla superficie e iniziò a spingere, sul viso una smorfia dovuta allo sforzo di spostare una parete di roccia larga circa un metro e mezzo con un sistema di protezione all'interno che la teneva chiusa; i vampiri la aprivano semplicemente col pensiero, almeno quelli abbastanza potenti da riuscire ad usare quel potere, agli altri bastava una sola mano.

Jungkook rimase immobile come Namjoon, solo qualche secondo, poi lasciò la mano del maggiore e scattò in avanti, imitando la tigre e iniziando a spingere a sua volta, con fatica.

-Perché non lo chiami? La potrebbe spostare in un attimo.- domandò perplesso l'Alfa, che si limitò a guardarli.

-E' sempre aperta quando arrivo qui, la apre appena si sveglia.- gli rispose con una nota di preoccupazione nella voce, Namjoon rabbrividì, un brutto presentimento gli serrò la bocca dello stomaco facendolo avanzare per aiutarli a spingere, nel frattempo la sua aura esplose, alla ricerca di altre auree nei paraggi, non le trovò, ma la cosa non lo calmò, i vampiri erano esseri con poteri e capacità imprevedibili, sarebbe anche potuto esistere uno di loro che poteva fuggire alla sua capacità di percepire gli altri esseri soprannaturali.

Ci misero qualche minuto di imprecazioni e sforzi per spostarlo quanto bastasse per permettere a tutti di strisciare all'interno di un altro corridoio, anch'esso immerso completamente nel buio; Namjoon balzò in avanti, avendo individuato il master grazie al potere del suo lupo, mentre Tae lo seguì sapendo semplicemente la strada, Jungkook rimase in coda, il cuore che gli batteva forte e il lupo che gli premeva addosso per uscire, pronto all'attacco.

Namjoon spalancò la porta e entrò nella stanza riservata a Jin, bloccandosi poi sulla soglia, Tae non aspettandosi che si sarebbe fermato gli finì addosso imprecando.

Seokjin era completamente immobile steso sul letto di un pallore ancora più accentuato di quello normale, la pelle coperta da goccioline di sudore leggermente rossastre, Jungkook sbirciò da sopra le loro spalle dato che non si stavano spostando, nonostante fosse evidente che il vampiro avesse bisogno di aiuto e mormorasse qualcosa.

Li spinse leggermente e riuscì ad entrare, ma vedere il vampiro steso esangue con il petto immobile una pulsione lo fece avanzare, cominciò a muoversi completamente governato dall'istinto, che con urgenza lo spingeva a fare di tutto per fare star meglio colui che aveva davanti. Con uno scatto si avvicinò a Seokjin e salì sul letto sollevandolo, per poi sedersi, facendo si che il Master si stendesse su di lui e istintivamente lo abbracciò.

-Jungkook che stai facendo?- domandò sorpreso Namjoon, che sbatteva le palpebre ritmicamente, lo stupore sul viso, Taehyung invece lo guardò incuriosito; il giovane lupo guardò il vampiro rendendosi conto di dove fosse, una fitta lo colse al centro del petto: ora capiva perfettamente quando Jimin si era abbarbicato a Suga semincosciente un anno prima.

-Sta male.- disse semplicemente mordendosi poi il labbro, iniziò a liberare la sua aura, proprio come si faceva con i malati del branco, Seokjin emise un debole gemito al contatto caloroso dell'energia del minore, con voce flebile lo ringraziò.

Taehyung si avvicinò a passo incerto, si sedette al bordo del letto e prese la mano del vampiro, che la strinse debolmente, per poi aprire gli occhi sforzandosi e sorridendogli in segno di ringraziamento.

Namjoon guardava la scena con un tumulto nel petto che non seppe identificare, vedere Jin così debole e pallido, più di quanto mai fosse stato, vederlo tra le braccia di Jungkook che cercava ingenuamente di aiutarlo col calore che il branco usava con i suoi feriti lo faceva sentire in un modo strano, che non riusciva ad identificare, ma era una sensazione inaspettatamente piacevole e non riuscì a fare a meno di notare l'attenzione della tigre nel rimanere a distanza di sicurezza per paura che il giovane lupo si potesse ribellare, pur assicurandosi che il Master stesse bene.

Erano lì davanti ai suoi occhi in un equilibrio precario, tutti attorno a colui che era stato il centro della sua vita solo qualche anno addietro, colui che credeva non provasse nulla o per lo meno non gli stessi sentimenti che era in grado di provare lui; con quell'intensità che da giovane gli aveva impedito di pensare, respirare, gli stessi sentimenti che lo avevano fatto piangere e soffrire.

Erano davanti a lui tutti e tre, e gli sembravano quasi un quadro e Seokjin sembrava esausto, sfinito, con la sofferenza che gli riempiva lo sguardo arrossato, l'Alfa provò a ricordarsi una sua immagine simile nei suoi ricordi, ma nel loro passato non riuscì a trovare nemmeno un frammento che si avvicinasse a quel mare di sofferenza che vedeva in lui e che sembrava impregnare l'aria tanto da renderla irrespirabile.

-Che cos'è successo?- mormorò genuinamente colpito Namjoon, Seokjin si girò verso di lui, stancamente, mentre Jungkook lo strinse leggermente di più nel suo abbraccio, avendo percepito in lui un tremolio leggero.

-Era lei, nei miei sogni.- spiegò a fatica, la voce secca e spezzata, Taehyung si avvicinò e gli strinse la vita, appoggiandogli il volto sul grembo, il Master prese ad accarezzargli i capelli, mentre con l'altra mano si aggrappò alle braccia di Jungkook, per evitare che si spostasse -E' venuta a ricordarmi da dove venissi e cosa ho fatto. Ci ho messo tutte le mie energie per sbatterla fuori dalla mia testa.-

-E' perché non ti nutri spesso, Jinnie, dovresti smetterla di bere solo il necessario in questo momento.- protestò innervosito Taehyung, come se non fosse la prima volta che si fosse lamentato di quella cosa con Seokjin, Namjoon e Junkook li guardarono, per poi lanciarsi uno sguardo veloce di intesa.

-Lo so Tae, ma non mi immaginavo nulla del genere e ora sono ancora più spaventato sinceramente.- ammise in un sussurro il vampiro, poggiando la testa sulla spalla del giovane lupo.

-Cosa ti ha fatto vedere?- chiese Namjoon preoccupato, avendo il timore che avesse visto qualcosa che poteva riguardare tutti loro; alla domanda dell'Alfa, Seokjin chiuse gli occhi, un'aria sconfitta sul viso.

-C'era questa donna, fummo creati più o meno nello stesso periodo, mi ci affezionai, direi più che me ne innamorai, veramente. Era dolce e comprensiva, aiutava tutti o comunque provava a rendere quell'inferno che era la Corte un po' più vivibile per tutti. Per questo la credevamo forte, per questo nessuno si chiedeva come stesse e nessuno era riuscito a capire quanto male stesse in realtà. Una notte durante le torture, chiese pietà. Direste è normale no? Non nelle Corti, non se sei un vampiro, non se vuoi arrivare al vertice, la pietà è una maledizione umana, della quale non abbiamo bisogno. Danthia entrò nella mia mente e la uccise attraverso di me.- il vampiro si prese un attimo e riaprì gli occhi, lo sguardo vuoto puntato sulla parete davanti a sé -Stanotte le è sembrato essenziale ricordarmi che sono un assassino esattamente come lei.-

Nessuno rispose, il giovane lupo si ritrovò a stringere il Master più forte, sentendosi all'improvviso male, male perché non riusciva a immaginare come potesse essere l'aver vissuto una cosa simile senza impazzire; Taehyung strusciò la guancia sul grembo di Seokjin che richiuse gli occhi, godendosi il calore, pur continuando a essere tormentato dai suoi fantasmi, le immagini del suo passato che continuavano a ripetersi dietro le sue palpebre chiuse in un circolo di dolore e rassegnazione.

Di nuovo Namjoon non si avvicinò, era cristallizzato, aveva visto e saputo di più in quella notte di Seokjin che nei cinque anni che si erano frequentati e ora non sapeva come agire.

Non aveva mai avuto la benché minima idea che il vampiro avesse potuto subire una violenza di quel tipo, che avesse sulla coscienza un ricordo del genere, capace di lacerare la sanità mentale di chiunque, avrebbe voluto abbracciarlo, avrebbe voluto dirsi che non si ricordava nemmeno che sensazione gli dava la pelle gelida e morbida del vampiro quando lo abbracciava, ma non era per niente così, se lo ricordava in modo indelebile.

-Ora vi chiedo di allontanarvi, lo sforzo di cacciarla dai miei sogni mi ha lasciato con molta fame e ho bisogno di nutrirmi. Avervi qui tutti palpitanti e caldi non mi aiuta a resistere.- li pregò stancamente Seokjin, Taehyung si mise a sedere al suo fianco per poi fare segno a Jungkook di lasciarlo a lui.

Jungkook alzò lo sguardo e incrociò quello cupo e riflessivo di Namjoon, che di nuovo non si mosse, confuso e indeciso sul da farsi.

-Ti basta il sangue di Tae?- domandò genuinamente curioso il giovane lupo, Jin fece un piccolo sorriso e scosse la testa debolmente.

-No, dovrò bere da più persone, sono immensamente stanco e affamato.- ammise candidamente il vampiro.

-Da noi? Se bevessi da noi?- propose ingenuamente Jungkook, Seokjin si scostò leggermente, ancora trattenuto dalle braccia del minore, spalancò gli occhi, sconvolto dalla proposta, immaginandosi una risposta acida dell'Alfa che non venne, egli si limitò a guardarlo con un'espressione indecifrabile sul viso.

-Jungkook non sai cosa stai dicendo, non sei abituato, Tae si e è d'accordo nel farlo.- replicò sbrigativamente Seokjin, provando debolmente a liberarsi dalla presa salda e bollente del giovane lupo.

-D'accordo ma noi ci riprendiamo alla svelta di solito, tu hai bisogno di energia e il nostro sangue mi sembra più potente di quello degli umani.-continuò a insistere Jungkook, guardandolo dritto negli occhi, non capendo quale fosse il problema e sentendo il suo lupo fremere all'idea che fosse così semplice far star meglio il vampiro, in quel momento non gli importava dei trascorsi di rancore perché aveva sostenuto Taehyung, sopratutto dopo che Suga era ricomparso e il suo lupo premeva affinché facesse qualcosa per farlo riprendere.

-Lo è e probabilmente mi ubriacherei pure, ma non sai cosa mi stai offrendo giovane lupo.- ribatté sicuro il vampiro, deciso a non cedere.

-Stai zitto Jin, bevi da me e Tae, solo se non sarai sazio potrai bere da Jungkook, sono stato chiaro?- ordinò secco, salendo finalmente sul letto, il Master fece per ribellarsi, ma Namjoon gli afferrò il polso e lo tirò a sé con cura -Ho detto stai zitto e bevi.- i loro occhi si incatenarono.

Seokjin timidamente e istintivamente premette con la sua mente contro quella di Namjoon, che con un'espressione dura lo lasciò entrare, come era abituato a fare quando era umano, come aveva fatto qualche sera fa, all'arrivo dei Servi. Tuttavia ora era tutto diverso e lo sapevano entrambi, Seokjin aveva sempre desiderato nutrirsi di Namjoon da quando era diventato un licantropo, un atto così intimo e importante per un vampiro, quelle idee si riversarono nella mente di Namjoon nello stesso istante in cui il Master le aveva pensate, così era la connessione.

Il Master usando l'ultimo briciolo della sua potenza fece scattare le braccia in avanti afferrando la maglia di Namjoon per poi attirarlo a sé, affondando subito le zanne nel suo collo appena fu di fianco al suo viso.

Non appena i canini del vampiro lacerarono la sua pelle Namjoon chiuse gli occhi, portò in avanti un braccio per evitare di cadere, il palmo caldo premette sul muro ruvido e freddo facendogli mantenere un equilibrio precario, il piacere del morso arrivò subito dopo il dolore pungente, l'Alfa lo sapeva benissimo ma ciò non gli impedì di mugolare in modo sensuale, a quel suono Seokjin, lo strinse tra le braccia.

Il sapore dolce del sangue inondò la bocca del vampiro, era più caldo di quello umano e subito percepì la forza di quella linfa vitale non appena un brivido bollente come non l'aveva mai sentito lo percorse in tutto il corpo. Il piacere era così intenso per entrambi che l'odore della loro eccitazione esplose nella stanza in un battito di ciglia, Jungkook si sentì mozzare il fiato e Taehyung si ritrovò a fare le fusa senza nemmeno rendersene conto.

Namjoon aprì gli occhi di scatto ansimando, mentre le mani gelide di Seokjin si insinuarono sotto la sua maglietta; al cuore dell'Alfa mancò un battito trovandosi ad un soffio dal viso di Jungkook, che aveva gli occhi neri ormai completamente da lupo, il petto che si alzava e abbassava velocemente, eccitato, il giovane lupo non resistette e si spinse in avanti, baciando l'Alfa con bisogno e passione, Seokjin chiuso tra i loro corpi caldi e pulsanti di energia.

Namjoon chiuse di nuovo gli occhi, immergendosi nel bacio e nel piacere completamente, il suo corpo era scosso da brividi intensi, la testa che ad ogni secondo gli sembrava più leggera, l'unica cosa che riusciva a fare era gemere debolmente, finché tutto non perse contorni e le sensazioni non divennero tutte una nube di elettrizzante lussuria che gli fece perdere i sensi.

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