Capitolo 17: Slavery...?
L'esplosione risuonò nell'aria, si alzarono grida di terrore e spavento, ma gli Hiddens guardavano la torre crollare pezzo dopo pezzo, cadendo a terra in alzando turbini di polvere; fieri e soddisfatti. Alle loro spalle, decine e decine di altre piccole esplosioni detonavano per tutta la città, gettando il panico tra gli abitanti che gridavano e pregavano per le loro vite ad un nemico che non potevano neanche vedere, o forse ad un dio che ignorava la loro esistenza.
-forza ragazzi- disse Sullen che per una volta, stava sorridendo –facciamo sentire la nostra voce- saltò sul tetto più alto seguito da tutti gli altri, Fox Trot accese un fuoco per far luce alle loro figure nella notte e Sullen, tornato nella sua forma principalmente umana gridò più forte che poté per farsi udire da tutti: -Ascoltatemi, oh abitanti del Clan dei Serpenti!- tutti erano usciti fuori dalle loro case e si stringevano l'un l'altro. L'ultimo esplosivo era appena detonato –con questo, abbiamo dimostrato che i nostri ultimi avvertimenti non sono vani. Molti di voi non vedranno i propri cari tornare a casa, chi ci ha opposto resistenza, è stato ucciso- abbassò la testa e sospirò –non volevamo ricorrere a tanto- dalle piccole folle si levavano grida come "mostri!", "assassini!" e molto altro –TACETE!- sbottò Sullen –i mostri non siamo noi. Ma voi! Insegnate ai vostri figli che tra un cane ed un gatto c'è differenza, ed è giusto: ma un gatto è re mentre il cane è il vostro schiavo?- dalla folla, la voce di un uomo si levò sulle altre
-perché no? Voi siete esseri disgustosi, tutti! Se ne avessi, non lascerei mai i miei figli vicino a voi discendenti del Diavolo!- ruggì quello, Ymin tirava la manica di Sullen, ma quest'ultimo la ignorava -l'unica cosa per la quale voi sporche creature siete buone è fare gli schiavi o gli animali da compagnia. E dico questo solo perché sono buono!- molti, nascosti dall'oscurità, lanciarono grida di approvazione e finalmente Ymin si avvicinò a Sullen e gli sussurrò
-lui è quello di Kii....- Sullen abbassò la testa e strinse i pugni
-abbiamo già sparso troppo sangue, oggi...- Ymin ruggì furiosa, ma non protestò e lasciò Sullen continuare –se questa è la società che avete costruito e che volete preservare, fatelo pure. Ma noi vogliamo distruggerla, e con essa distruggeremo chi si opporrà. Quindi, tremate: non siete al sicuro da nessuna parte. Per le strade siete esposti, i palazzi reali sono i primi che attaccheremo, i vostri sogni li trasformeremo in incubi e-- -venne interrotto dai dardi velenosi delle guardie dei Serpenti e si costrinse a limitare il suo discorso -...ovunque la Luna sorga, se voi riuscite a vederla noi riusciamo a vedere e trovare voi. Quindi!- disse i ultimo mentre ordinava la ritirata e tutti fuggivano dai vicoli verso il territorio d'esilio –per coloro che credono nei nostri ideali, per coloro che vogliono sostenerci! Segnatevi il corpo con il nostro simbolo, anche in piccolo, disegnatelo sulle vostre case e noi non vi attaccheremo! Anzi, vi proteggeremo! E ora...- un dardo per poco non colpì Hyoid e Sullen si vide costretto a terminare –addio, e, ricordate le mie parole- detto questo, tutti insieme lanciarono migliaia di copie con stampato sopra il loro simbolo e dopo ciò, tutti quanti sparirono nella notte, con le guardie furibonde ed un Re che piangeva impotente
-siamo stati FANTASTICI!!!- ridevano le volpi correndo più veloci degli altri –e che esplosione! Avete visto le loro facce?! –
-gridate un altro po' e le vostre le appendo sul camino!- li sgridò Sullen guardandosi le spalle per paura di essere sentito dalle guardie
-ci siamo riusciti! E nessuno si è fatto male anche questa volta!- mugolò Tear felice aggrappata alle spalle di Ymin
-vero- disse Hyoid –quindi che ne dici se festeggiamo nella mia stanza?- si leccò il muso al pensiero
-ringrazia che stiamo correndo o ti avrei tirato un calcio nelle palle- ringhiò la nera mentre Shrine rideva di gusto
-insomma... state zitti e muoviamoci!- gridò Sullen esasperato –gli altri saranno già tutti al rifugio, mentre noi stiamo perdendo tempo attirando le guardie!- sbuffò e si portò in testa al gruppo, e Taker sussurrò:
-piccolo ma letal...-
-...mente noioso!- completò per lui Under esplodendo in una fragorosa risata. Tra altre frecciatine lanciate al ratto e risate di volpi, arrivarono finalmente al rifugio e si accasciarono tutti quanti sul letto di Sullen. A detta di tutti era il più comodo e volevano riposarsi lì, ed il ratto non poté far altro che sopportare. Ymin si buttò stremata sul cuscino e sospirò:
-abbiamo fatto bene a lasciare Kicheko a casa- tutti annuirono –non credo che avrebbe retto...-
-cosa?- Tear piegò la testa –perché? Kii è fortissimo!-
-Kicheko era uno schiavo, Tear, pochi sanno quello che ha subito- disse Hyoid, dispiaciuto
-schiavo..? no.. la tratta degli schiavi è abolita nei clan! E poi vivevo a palazzo, non ne avevamo nemmeno uno! Al massimo istitutrici e camerieri....- tutti si scambiarono uno sguardo preoccupato e scioccato
-Tear... non hai mai camminato fuori da palazzo?-
-io... no, non mi era concesso... solo Alice poteva!- disse con l'agitazione che le saliva nel petto –perché?- Ymin scosse la testa e le spiegò terrorizzata:
-Tear, quasi tutti hanno schiavi! Quasi tutti gli animali impuri sono usati come schiavi! Li usano come animali domestici, come forza lavoro... come sfogo sessuale...-
-ma... non è possibile- disse lei confusa –veniamo esiliati all'età di sedici anni! Ci cacciano via e basta!-
-piccola...- fu Hyoid a parlare, giocherellando con la sua chiave di platino e fissando l'oggetto assente –basta pagare. Quant'è il prezzo per una vita? Può variare di molto, a seconda di educazione, rarità, forza... – si specchiò nella chiave, guardando il proprio riflesso –...bellezza... molti fattori che determinano quanto vali e così, come regalo di compleanno, i ricconi ti comprano e poi ti rivendono, magari ti aggiungono qualche accessorio e poco dopo ti ritrovi a camminare sulle tue ginocchia, deprivato dalla dignità e dal poco che ti rimaneva della voglia di vivere- sospirò di nuovo –se mai ti avessero concesso di uscire, l'avresti visto con i tuoi occhi- Tear trattenne il fiato non sapendo cosa dire –o forse fino ad ora, l'hai già visto e non te ne sei mai accorta...- Hyoid la fissò con i suoi occhi rosa e Tear iniziò a pensare al suo passato: no, non era possibile.... Ripensò a quando giocava con Alice, quelle poche volte, e a Opal che le faceva lezione, a quando lei le pettinava i capelli, ogni giorno... a quando le portava i vassoi con la merenda e le puliva la camera e i vestiti... a quando venivano a trovarla le amiche di Alice e sua sorella la sponeva come un trofeo, dandole ordini e comandi dicendole che era solo un gioco... solo ora lo realizzò: era stata la schiava di Alice, per tutto questo tempo
-Tear- Sullen la richiamò alla realtà, avvicinandosi a lei preoccupato –temo che sotto quei paraocchi ci fosse anche una benda-
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