PROBLEMI DI FIDUCIA


Le due spade laser si scontravano con i classici sibili dei duelli. Per quanto si sforzasse non riusciva ad attaccare, ma solo a parare. D'un tratto sentì il rumore di una nave che decollava e esitò un istante che realizzò subito gli sarebbe stato fatale. Con due rapidi movimenti il suo avversario fece volare via dalla sua mano la spada che cadde a qualche metro di distanza nell'erba. Luke si voltò a guardarlo lentamente.

"Non prestavi attenzione." Obiettò Anakin con un leggero tono di rimprovero.

"Sì, lo so." Rispose Luke,

Suo padre alzò un sopracciglio. "Nel bel mezzo di un duello?"

"Lo so!" ribatté Luke irritato, voltandosi a guardare la piccola nave che decollava e si dirigeva spedita verso lo spazio.

Anakin sospirò, spense la spada laser, gli si avvicinò e gli circondò le spalle con un braccio in gesto di muto conforto.

"Non mi piace tutta questa storia." Dichiarò Luke quando la nave non fu più in vista.

Anakin non disse niente e Luke si voltò a guardarlo. "A te si?"

Suo padre scosse piano la testa. "Sarò sincero. No, non mi piace."

"Non capisco perché non abbiamo voluto che andassimo con loro."

Anakin spostò lo sguardo dagli occhi incandescenti di suo figlio al lago scintillante. "Avranno le loro ragioni, immagino."

"E non ti piacerebbe sapere quali sono?" chiese Luke.

Anakin sospirò di nuovo, questa volta più sonoramente. Si voltò e appoggiò una mano sulla spalla di suo figlio, che lo fissò con sguardo incerto. "Senti, sono probabilmente i tre maestri Jedi più saggi e potenti che abbia mai conosciuto. Sanno quello che fanno. Forse dovremmo semplicemente fidarci di loro per il momento."

Luke sospirò e borbottò sottovoce. "Vorrei che fosse più facile fidarsi." Appena pronunciata quella frase si sentì immediatamente invadere da un'ondata di vergogna.

"Ascolta, Windu è insopportabile e ho sempre evitato qualsiasi tipo di rapporto che non fosse strettamente necessario con lui, Yoda è saggio, ma criptico, ti dà sempre l'impressione di non capire nulla di quello che dice, nonostante ciò raramente si sbaglia." Nel dire queste parole gli sembrò di risentire ciò che aveva detto Yoda poco prima, colpa mia è stata. Si sforzò di metterle da parte concentrandosi sulla conversazione. "Di Obi Wan, tuttavia, mi fido ciecamente. Tu l'hai conosciuto solo per poco tempo e probabilmente non ti è piaciuto che non ti abbia detto subito la verità, ma, Luke, è il migliore amico. Gli affiderei la mia stessa vita." Concluse Anakin, rendendosi immediatamente conto di quanto fosse vera quell'affermazione. Obi Wan, nonostante tutto, era il suo migliore amico, e sempre lo sarebbe stato.

Luke gli sorrise. "Mi fido di Obi Wan anch'io. Lo so che tutto quello che ha fatto, l'ha fatto solo per proteggermi."

Poi allungò la mano e la spada laser gli volò in pugno. "Come hai fatto a fare quella cosa prima?" chiese con voce volutamente leggera.

Anakin gli sorrise si avvicinò e gli prese il braccio da dietro mostrandogli il movimento giusto.

Andarono avanti ad esercitarsi ancora un po' e dopo l'ennesimo tentativo Luke riuscì finalmente a disarmare il suo avversario, anche se sorvolò sul fatto che l'avversario in questione aveva un sorriso orgoglioso stampato in faccia. Non riuscì tuttavia ad impedire che un briciolo di delusione gli si insinuasse negli occhi quando vide Anakin riallacciarsi la spada laser alla cintura.

"Basta?" chiese cercando di non far trapelare in maniera troppo evidente il suo disappunto. Anakin si limitò a sorridergli e, appoggiandogli le mani sulle spalle lo spinse delicatamente giù. "Siediti."

Luke obbedì, sconcertato e lanciò uno sguardo interrogativo a suo padre quando questo si sedette accanto a lui.

"Chiudi gli occhi." Disse soavemente Anakin.

Luke alzò un sopracciglio. "Non credo di essere dell'umore giusto per la meditazione."

Anakin alzò gli occhi al cielo. "Fidati di me, per una volta."

Sentì chiaramente nella sua testa la voce di Luke. io mi fido sempre di te. Non seppe però dire se l'aveva mandato volontariamente o meno. In ogni caso quelle poche parole dette da suo figlio, valevano quando l'intera galassia. A volte non riusciva proprio a capire come gli fossero potute interessare cose come il potere, o il governo assoluto sulla galassia. Ora voleva solo passare ogni secondo possibile con la due cose più preziose che aveva, Luke e Leia.

Si riscosse dai suoi pensieri e si voltò a guardare Luke che lo osservava con un sorriso dolce sul viso. Quando si accorse che era ritornato con la testa al presente, chiuse gli occhi come gli era stato detto.

"Rilassati, lasciati andare nella Forza."

Luke si stupì immediatamente di quanto la cosa gli risultasse facile.

È presente in ogni cosa. Continuò la voce dolce di suo padre nella sua mente. Riesci a sentirla nel lago? Nell'acqua che scintilla al sole, in ogni filo d'erba, in ogni fiore, in ogni piccolo essere vivente, nelle stelle la sù nel cielo.

Luke riusciva chiaramente sentire ogni cosa di cui parlava suo padre, riusciva a vederle nella mente, un tutt'uno con la Forza nella loro infinita bellezza.

Anche tu fai parte della stessa bellezza, anche tu fai parte della stessa Forza, Luke.

Luke allungò istintivamente la mano e trovò quella di Anakin, per poi intrecciare le dita con le sue. Quel semplice gesto diceva: anche tu ne fai parte.

Ti senti ancora inutile?

Chiese Anakin dolcemente. Luke scosse la testa incantato. 

Rimasero fermi nel prato di Naboo mano nella mano per un tempo infinito. Anakin piano piano si immerse anche lui nella Forza ed entrò in quella meditazione leggera e alleviatrice in cui le preoccupazioni che prima sembravano massi pesantissimi, diventavano fuscelli.

Il brontolio della pancia di Luke li riportò alla realtà. Aprirono piano gli occhi e Luke li fissò su suo padre. Stava per ringraziarlo per la magnifica esperienza, quando si accorse che aveva un sopracciglio alzato.

"Quando è stata l'ultima volta che hai mangiato?" indagò Anakin.

Luke ci pensò un attimo. "Stamattina, o ieri forse, non lo so non mi ricordo."

"Solo tu puoi dimenticarti l'ultima volta che hai mangiato, Luke!" Anakin sospirò. "Vieni, scommetto che tua madre sarà impaziente di nutrirti come si deve."

Luke non potè non notare il sorriso felice che sembrava sempre attraversare il viso di suo padre ogni volta che nominava sua madre, ora che era tornata.

"Va bene. Ma poi dobbiamo aggiustare quel computer." Dichiarò fermamente.

Anakin si limitò a fissarlo.

Luke ghignò. "Credi davvero che abbia intenzione di starmene con le mani in mano, mentre gli altri fanno tutto il lavoro? Appena avrò un computer a disposizione voglio scoprire tutto quello che c'è da scoprire su quella benedetta famiglia reale. Anche tutte le strane abitudini del trisavolo materno del re!"

Anakin scoppiò a ridere, scuotendo la testa. "Tu e Leia sareste andati d'accordo con Ahsoka." Disse con un tono a metà tra il divertito e il malinconico, poi si avviò verso la villa.

Luke non trovò niente di sensato da dire e si limitò a seguirlo, ma prese mentalmente nota di scoprire qualcosa anche di questa fantomatica Ahsoka Tano.

Scusate ancora per la lunga assenza. Sapete, questa maledetta scuola! Comunque domani o dopo ci sarà un altro capitolo in arrivo e prometto poi di pubblicare più spesso, lo giuro... Spero che questo vi piaccia, ciaoooo.


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