LUCI NELLA NOTTE
Anakin Skywalker osservava i suoi figli dormire nel suo letto. Si erano addormentati dopo che Luke aveva raccontato a Leia gli ultimi avvenimenti con più particolari possibili, ma Leia continuava a non ricordare nulla. Alla fine li aveva spediti entrambi a letto vista l'ora tarda con la promessa di ricominciare la mattina dopo. Luke era arrivato alla distruzione della prima Morte Nera prima di addormentarsi quindi facendo qualche calcolo Anakin aveva ancora mezza giornata prima che sua figlia ricominciasse ad odiarlo. Le si avvicinò e le accarezzò piano la guancia. Non aveva mai l'occasione di dimostrarle il suo affetto in questo modo, perché avrebbe seriamente rischiato di prendersi un rifiuto e una rispostaccia nel migliore dei casi, un colpo di blaster nel peggiore. Ma ora era lì sdraiata di fianco a suo fratello, e poteva concedersi di osservarla e di amarla senza rischiare la vita. Quanto assomigli a tua madre... pensò tra sé. Perdonami Leia, Perdonami per tutto quello che ti ho fatto. Scoprirò cosa ti è successo e tutto si risolverà. Te lo prometto, principessa, andrà tutto bene. Quasi senza accorgersene le mandò quei pensieri con la Forza e si immobilizzò quando Leia si mosse. "Papà..." mormorò. Per un attimo Anakin pensò si fosse svegliata, ma poi realizzò che era ancora addormentata quando si girò su un fianco seppellendosi sotto le coperte e allungò il braccio destro centrando il naso di suo fratello e scatenandone le proteste soffocate. Luke si spostò quindi a sua volta portandosi via praticamente tutta la coperta. Anakin ridacchiò, poi ridistribuì equamente la coperta. Prima di andare si chinò e baciò dolcemente Leia sulla fronte, poi si alzò e fece lo stesso con Luke. Mentre lasciava la camera da letto per spostarsi nel piccolo salottino attiguo avvertì qualcosa. Una nota appena accennata di una presenza che non sentiva da tempo. Con il cuore in gola si precipitò alla finestra e scrutò il paesaggio cercando un qualche segno, ma non vide niente di particolarmente degno di nota. Solo gli alberi scuri e imponenti del giardino del palazzo. Tuttavia continuava a sentire quella presenza che sembrava chiamarlo. Combattuto Anakin gettò uno sguardo verso la camera da letto. Voleva scoprire la fonte di quella sensazione e capire cosa ci fosse dietro a tutta quella storia, ma allo stesso tempo non voleva lasciare Luke e Leia soli quando un nonsocosadipreciso si aggirava per il castello cancellando la memoria alla gente e facendo chissà quali altre diavolerie. Alla fine decise che finchè fosse rimasto lì fermo a far niente non avrebbe mai cavato un ragno dal buco e che se voleva scoprire qualcosa doveva agire. Si spostò dalla finestra e si avvicinò alla porta, azionò l'allarme e controllo che fosse perfettamente funzionante.
"R2, vieni qui." Disse poi chiamando il fedele droide che gli si avvicinò bippando piano. "Tieni questo." E gli lanciò un comunicatore. "Avvertimi se qualcosa non va. Qualsiasi cosa, anche se ti sembra banale. Capito?"
R2 emise una serie di bip di assenso. Anakin sorrise e rispose. "Si, anche tu mi sei mancato piccolo amico." Poi aprì la finestra e si lasciò cadere di sotto. Il salto era di qualche metro e attutì la caduta usando la Forza. Una volta a terra si voltò e con movimento del braccio fece chiudere la finestra alle sue spalle due piani più su. Nessuno avrebbe mai potuto sospettare che non era nella sua camera. Con il cuore in gola si girò e si inoltrò nel parco buio.
***
Mara Jade aveva sempre pensato che nulla l'avrebbe stupita mai più. Dopo anni al servizio dell'imperatore ne aveva viste di tutti i colori. Palpatine aveva dei metodi davvero innovativi di tenere sotto controllo l'impero e lei ne aveva conosciuti parecchi, tanto che ormai era sicura che niente l'avrebbe più lasciata a bocca aperta. Si sbagliava. Quello che aveva sentito da una conversazione privata fra il re e suo fratello andava ben oltre le sue precedenti esperienze. Poteva davvero la Forza creare una cosa del genere? E su un soggetto così... innocente? Era davvero possibile un così grande potere in una vita così piccola? Le sue conoscenze della Forza erano molto scarse, solo qualche piccola infarinatura avuta dall'imperatore per comunicare con lei. E proprio attraverso quel canale di comunicazione le aveva dato il suo ultimo ordine. Uccidi Luke Skywalker. Quel messaggio le rimbombava continuamente nella testa e aveva paura che potesse prendere il sopravvento. A volte, soprattutto quando era vicino a lui, sentiva l'impulso di prendere il blaster e sparargli. Resistere era difficile e doloroso, nonostante non l'avesse mai dato a vedere, né ne avesse mai parlato con qualcuno. Era la sua battaglia. Dopo tutte le bugie e le angherie a cui l'aveva sottoposta l'imperatore, a cominciare dalla distruzione della sua famiglia, voleva vendicarsi e per farlo, non eseguire il suo ultimo desiderio era il minimo. Tuttavia era dura, spesso era tormentata da incubi e visioni che le affioravano alla mente nei momenti più svariati e proprio per questo era arrivata ad odiare la Forza con tutta sé stessa, a evitare qualsiasi contatto con essa e a giurare che non avrebbe mai più permesso a nessuno di avere un simile potere sulla sua mente. Ora però doveva parlare con qualcuno che la Forza la conosceva e nell'immediato gli venivano in mente un paio di persone. Decisa, uscì dall'ombra delle scale in cui si era nascosta e imbocco il corridoio in cerca del primo membro degli Skywalker che fosse riuscita a trovare.
***
Anakin camminava tra gli alberi lasciandosi guidare dall'istinto. Quando raggiunse una radura nel folto della vegetazione del tutto invisibile dal palazzo capì di essere arrivato a destinazione. Il problema era che non c'era assolutamente niente di strano nello spiazzo. Fece un giro intorno, circospetto, cercando qualche traccia del passaggio di un essere umano, ma non trovò nulla. Si avvicinò ad un albero e ne sfiorò la corteccia... All'improvviso una sagoma saltò fuori dalla corteccia dell'albero esclamando:
"Salve, Anakin."
Anakin fece un balzò indietro con il cuore a mille mentre la sua mano volava alla spada laser. La lasciò al suo posto quando riconobbe la figura argentea e incorporea, ma ben riconoscibile, del suo maestro.
"Credo mi sia appena venuto un infarto." Lo informò.
Maestro e apprendista si scrutarono in silenzio. Passarono alcuni minuti in cui semplicemente si fissarono, mentre una miriade di cose mai dette si posava fra loro. Sapevano entrambi di avere molto di cui parlare, in qualche modo le parole non vennero fuori. Tuttavia attraverso il loro legame attraverso la Forza, che nessuno dei due aveva mai reciso neanche quando erano su due fronti diversi, entrarono in contatto e ogni spiegazione a parole divenne superficiale. Il motivo per cui Obi Wan era lì non era parlare con Anakin del passato, ma qualcosa di molto più serio e molto più impellente. Obi Wan iniziò a camminare senza una parola e Anakin lo seguì come aveva fatto tante volte quando era il suo padawan. Quando ebbero percorso qualche decina di metri e ancora Obi Wan non si decideva a parlare Anakin, al solito, perse la pazienza.
"Allora, c'è un motivo preciso per cui sei qui, o è solo per spingermi a passare più tempo all'aria aperta e farmi fare una passeggiata nel bosco?"
Obi Wan si voltò a fissarlo. "Vedo che il tuo senso dell'umorismo è sopravvissuto a tutti gli eventi degli ultimi anni."
Anakin sospirò. "Solo quello praticamente."
"Comunque hai ragione. Sono qui per un motivo preciso." Continuò Obi Wan, tornando serio.
"Sai cosa sta succedendo in quel palazzo, Anakin?"
"Non di preciso."
"Ma hai percepito qualcosa di oscuro quando sei arrivato, o sbaglio?"
Anakin abbassò lo sguardo. "Si. C'è qualcosa che non va su questo pianeta. Non l'ho detto a Luke perché, beh, era solo una sensazione e non volevo allarmarlo per niente se poi si fosse scoperto che mi stavo sbagliando."
"Buffo. Sembra che Luke l'abbia percepito anche lui e abbia pensato esattamente la stessa cosa." Disse Obi Wan.
Anakin spalancò gli occhi.
"Te lo dico io cosa c'è che non va. Poco prima della guerra del cloni ho seguito delle lezioni con il maestro Yoda su come riconoscere la sensibilità alla Forza nei bambini e come incoraggiarla. Una parte di quelle lezioni riguardava cosa può succedere quando un bambino, per suo volere o perché costretto, esclude, nega e non lascia che si manifesti la sua attitudine alla Forza. In alcuni casi, se accompagnato da rabbia e dolore, questo può portare alla creazione di una forte concentrazione di potere oscuro nel soggetto che ne prende il controllo quando meno se lo aspetta."
Anakin si limitò a fissarlo. "Mi stai dicendo che c'è qualcuno a cui è successa questa cosa, qui?"
Obi Wan annuì. "E sai anche a chi mi sto riferendo."
"Oscar." Sussurrò Anakin. "il nipote del re."
"Esattamente." annuì Obi Wan.
"Dobbiamo aiutarlo. C'è un modo di liberarsi di questa forza oscura?" chiese immediatamente Anakin.
Obi Wan alzò una mano per fermarlo. "Si, ma ne parleremo in un altro momento."
"In un altro momento?! Scherzi vero? Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo..."
"Anakin! Rilassati un attimo. Non sono venuto qui solo per darti queste informazioni."
D'un tratto si interruppe e sembrò ascoltare qualcuno. "Si, d'accordo il momento è vicino."
"Con chi diavolo stai parlando?" domandò Anakin con in faccia dipinta la confusione.
"Riusciresti a dirmi che ore sono?" chiese Obi Wan con calma olimpica.
"Che? Beh, mancano tre minuti a mezzanotte, perché?" rispose Anakin guardando l'orologio del comunicatore.
"Bene, manca davvero poco allora." Disse come tra sé Obi Wan. Intanto erano tornati alla radura.
"Manca poco a cosa? Mi vuoi dire cosa sta succedendo?" Anakin non capiva più niente.
"Vedi, mio vecchio amico,..."
"Vecchio lo dici a qualcun altro." Lo interruppe Anakin.
"Vedi, mio diversamente giovane amico che non è cambiato per niente," si corresse Obi Wan con un sogghigno che il suddetto amico ricambiò. "quando c'è una fortissima concentrazione di Lato Oscuro tutta in un punto, in questo caso una persona, poi si crea anche una fortissima concentrazione di Forza pura e buona. E questo può creare degli effetti."
"Quali effetti?"
"Ti sei mai chiesto come mai adesso respiri normalmente senza un supporto vitale?"
Anakin lo fissò. "Quindi questo è quello che è successo..."
"Sì e adesso sta accadendo di nuovo." Confermò Obi Wan.
"Stanno per ricrescermi le gambe?" chiese Anakin.
Obi Wan alzò gli occhi al cielo. "No, qualcosa di molto più potente. Vedi, qui in questa radura è dove si è formato il primo ceppo del Lato Oscuro in quel povero bambino esattamente 5 anni fa. A mezzanotte, a quattro persone vicine alla persona presente nella radura sarà concesso di ritornare in un certo qual modo a vivere per un periodo di tempo. In particolare per quanto ci vorrà a sistemare questa faccenda."
Anakin era interdetto. "è davvero possibile una cosa del genere?"
"Si. E esattamente tra 10 secondi lo vedrai con i tuoi occhi." Ribattè Obi Wan iniziando a svanire.
Anakin rimase a fissarlo incapace di esprimere a parole tutte le domande che gli affollavano il cervello. Quando l'orologio del campanile del palazzo battè la mezzanotte precisa, quattro fasci di luce apparvero nella radura. All'interno di essi si formarono dei corpi dalla fattezze vagamente umane. Le figure diventarono man mano sempre più precise e dettagliate fino a che la luce scomparve e quattro esseri viventi rimasero fermi nella radura buia.
Un uomo sui 60 anni con i capelli bianchi e gli occhi grigio azzurri, dal viso gentile contornato da una folta barba bianca.
Un altro uomo dalla pelle scura e l'espressione lievemente imbronciata data dalla fronte sporgente sugli occhi scuri.
Un alieno verde, alto poco più di mezzo metro, con due lunghe orecchie affusolate.
Ma Ankin li notò appena perché la sua attenzione era tutta per la donna dagli occhi scuri, che gli sorrideva radiosa con il viso contornato da un'aureola di ricci castani.
"Ani..." sussurrò la donna e Anakin, incapace di dire alcunché, le corse incontro e la strinse in un fortissimo abbraccio.
Allora... ho tante cose da dirvi. Prima cosa: ho visto Rogue One e beh, semplicemente magnifico. e poi Vader è stato EPICO. In poche scene ha illuminato tutto il film. Seconda cosa: avete sentito di Carrie Fisher? :..( ieri ha avuto un infarto e adesso è ricoverata in ospedale. Spero si rimetta presto. Che la Forza sia con te Carrie. Siamo tutti con te. Terza cosa: voleva augurarvi buon Natale a tutti, l'unico regalo che posso farvi è questo capitolo, spero vi piaccia. :) <3
Ah proposito, qua sotto vi metto due edit che ho fatto in questi giorni. Si vede che non avevo proprio una mazza da fare. Riguardano il capitolo LA SCELTA E' TUA e A PICCOLI PASSI se non ho sbagliato i nomi. Anyway, spero vi piacciano e niente BUON NATALE A TUTTI!
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