la cena

La cena, venne servita. Mmm... Che delizia, avevano preparato un misto di carne al forno accompagnato da patate, verdure e insalate. Mi mancavano gli squisiti pasti di Arline e Beth. Odio ammetterlo ma erano delle maestre della cucina quando si mettevano ai fornelli. 

" spero, sia tutto di vostro gradimento ragazzi?" disse Arline servendo le portate.

"Si...sembra tutto buonissimo, grazie mille", rispose Michael e anche io ringraziai.

Le ragazze fecero un inchino e andarono in cucina augurandoci buon appetito. Durante la cena, continuammo a parlare del più e del meno.Mi racconto di ciò che era accaduto all'università mentre ero in ospedale. Mi disse degli scherzi subiti e le cattiverie che stavano facendo a Abby o a Emily e tutti quelli che loro reputavano inferiori e sfigati.

Nell'ascoltarlo mi senti fermare il cuore, ricordavo ancora le immagini che avevo visto quando ero in coma. Avevo le lacrime agli occhi quasi e cercavo di ricacciarle dentro per non mostrarlo a lui.

" Si ho visto i video sulla pagina dell'università, sono dei bastardi ed egli idioti. Come fate a non reagire? Perché non dimostrate di essere migliori? Non potete farvi trattare per sempre cosi? Vorrei potervi essere d'aiuto", dissi con rabbia.

Michael,alzò lo sguardo verso me e con voce dolce mi rispose semplicemente:

" Tu non hai colpa di nulla, loro sono dei bulli che amano prendere di mira quelli meno forti di loro, ma... in realtà non sanno che i veri deboli sono proprio loro. Si è vero... ci umiliano..., ci deridono... ma da soli non sono nulla. Reagire? A cosa servirebbe?Solo a mostrare di non essere deboli? Troverebbero lo stesso un modo per colpire. Io so di non essere coraggioso è vero... mi sento un verme per tutte le volte che hanno ferito le mie amiche e me ne sono stato zitto... Ma sono sicuro che verrà il momento in cui chiederanno loro aiuto a noi...e li mostreremo di essere migliori di loro."

A queste parole, rabbrividii come poteva essere cosi tranquillo dopotutto quello che gli facevano passare? Con un filo di voce gli risposi che li avrei aiutati non appena avrei capito il modo per farlo. Ero stanca di tanta crudeltà. Lui fece un sorriso e cambio discorso chiedendomi: 

" Dimmi un po... che progetti hai dopo l'università?" non mi aspettavo una domanda simile, del resto non me l'ero posta nemmeno io sin adesso.

" Dopo l'università? ... bella domanda... sai che ancora non lo so... ma credo che non mi dispiacerebbe diventare scenografa di teatro o recitare. E' tu invece?"

" Beh...è già qualcosa non pensi? Io ? Adoro l'informatica... e devo  dire che me la cavo abbastanza. Non mi dispiacerebbe far parte di una compagnia di videogame o creare dei software."

" Quindi...puoi entrare anche nei pc di qualcuno, se vuoi?" chiesi titubante,la cosa poteva tornare utile per intrappolare i ragazzi.

" Si certo... posso anche infettarli e distruggergli tutto." disse sorridendo.

" Ma allora come mai non hai aiutato Abby togliendo quel brutto video dalla pagina?" domandai. " ci sto lavorando, ma vorrei trovare l'originale per eliminarlo del tutto."

" Credo di sapere dove si possa trovare il fil originario, dammi un po di tempo e ti farò sapere cosi potrò aiutare." gli risposi. Lui accettò nel frattempo avevamo finito di cenare e si senti un bip provenire dal suo Samsung  Galaxy S7 , era sua madre che lo avvisava che aveva bisogno di lui.

"  Mi sa che devo andare, mia madre deve andare a fare il turno e devo badare a mia sorella Dayane che ha soli 5 anni. Grazie di tutto."

" Grazie a te, Michael. Aspetta tieni porta questi biscotti a tua sorella sicuramente li piaceranno. Ti aspetto domani per il ripasso ok?"

"ok, Stacy e grazie per i biscotti a domani", mentre ci avviavamo verso la porta, i miei stanno per entrare. " ciao mamma, ciao papà bentornati... e li baciai."

"ciao piccola, non sapevamo avessi un ospite, chi è questo belgiovanotto?" a questa domanda arrossi è risposi " lui e Michaelmi sta aiutando con le lezioni".

I miei genitori si presentarono e Michael disse loro che era un piacere fare la loro conoscenza e poi li ringraziò e andò via.

La mamma era felice, non mi aveva mai visto arrossire. Nel frattempo mi chiese com'era andata la prima giornata alle lezioni. Gli risposi che era andato tutto bene e che il professor Marcus, mi aveva proposto di farmi aiutare da Michael e io avevo accettato. Rimasi un altro po a chiacchierare con loro poi mi congedai andando in camera mia. Guardai il mio iphone e vidi che kevin aveva provato a chiamarmi, avevo sei sms tra le ragazze e lui. Avevo lasciato il telefono, senza suoneria quando ero con Michael, non volevo distrazioni durante lo studio.

Diedi un occhiata veloce. Non avevo voglia di rispondere adesso, quindi andai a farmi una doccia. Avrei risposto dopo, dicendo che ero cosi intenta a studiare che non avevo sentito il telefono e che per di più avevo lasciato nella borsa. Decisi di dare la buona notte cosi sarei stata tranquilla. Nel frattempo avevo indossato il mio pigiama,dovevo solo asciugarmi i capelli e preparare i libri e le cose perle lezioni del giorno dopo. Decisi i vestiti da indossare e li poggiai sulla poltrona accanto alla finestra. Adoravo la mia camera,era tutto ben disposto dal letto... all'armadio... la scrivania. Mi sentivo a mio agio.

Finalmente mi distesi sul letto e poco dopo sentii, mia madre bussare e chiedermi se disturbava.

" entra pure mamma, sono sveglia." facendogli cenno con la mano di sedersi accanto a me. Non appena si sedette le diedi un abbraccio e le baciai le guance sussurrandole "un ti voglio bene "

" piccola anch'io te ne voglio, non so cosa ti sia successo la notte di quell'incidente, ma da allora... sei diversa, sembri essere rinata,avevo quasi dimenticato l'emozione di un tuo abbraccio ormai da anni non lo facevi più. Sono felice piccola, i tuoi occhi hanno una luce diversa."

La mamma aveva proprio ragione ero rinata adesso ero in grado di vedere con occhi diversi. Avevo capito che bisognava andare oltre alle apparenze. Ma cosa più importante era esprimere i propri sentimenti con chi lo meritava.L'abbraccia ancora e con le lacrime agli occhi le dissi: " perdonami mamma, hai ragione. Non sono più la stessa Stacy, da oggi non smetterò di dirti quanto vi voglio bene e vi renderò fieri di me."

vidi scendere una lacrima sul viso di mamma e stringendomi mi disse:"siamo già fieri di te tesoro. Adesso riposa domani ti aspetta un altra giornata. Dolce notte piccola a domani." Diedi anch'io la buona notte e sprofondai nel mio lettone. Mamma spense la luce  e richiudendo la porta dietro di se andò in camera sua.

Chissà domani cosa sarebbe successo... incontrare il suo sguardo e non poter parlare con lui per evitare che lo feriscano. Ma dopo le lezioni avrei passato ancora una  giornata insieme a lui. Non  avrei mai immaginato di star cosi bene insieme a lui, è proprio vero a volte giudichiamo senza sapere come realmente siano le persone. Ho sempre pensato che era uno sfigato, invece è un ragazzo dolcissimo e in gamba, anche migliore di quegli idioti che ho sempre frequentato. 

Meglio riposare, i miei occhi implorano pietà. Sono veramente stanca. 

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