La canzone della vita


La vita non dà premi

Il caso tiene i remi.

Oh poverino, che pena che fa!

Ecco, guardate il misero barbone

Vive ogni dì d'espedienti, per strada

Soffre la fredda morsa dell'inverno.

Rannicchiato fra i suoi stracci e un piumone

La gente che lo scansa ovunque vada,

Preferisce non guardar quell'inferno


"Misero me, tapino,

Regalate un soldino

A un'anima dannata"

Dal pianto una risata


Pensa, basta un momento

Per lo sconvolgimento

Sper che la fortuna l'assisterà!

Passa lunghe, vuote e intere giornate

A scommetter gli spicci il mendicante,

Sperando di cambiare il triste stato.

La vita, ha delle strane trovate:

Un giorno al bar a vivere l'istante

Un giorno in banca, sprezzante e bendato


Dalle stelle alle stalle

Alle stelle da stalle

Eh, sempre bene la vita non va!

Decide di spender tutti i risparmi

In investimenti molto rischiosi,

Sta perdendo ogni cosa, impotente.

"Dio ti supplico, tu devi salvarmi

Da tali risultati disastrosi"

Prega empiamente, il nostro impaziente


"Misero me, tapino,

Regalate un soldino

A un'anima dannata"

Dal pianto una risata


Ora si sopravvive

Ora in lussi si vive.

È per il fato, non sua volontà!

La situazione, è così sconvolta

Come bianco e nero, la notte e il giorno,

Da un singolo, banalissimo evento.

Il greve portafoglio si rivolta

Per i troppi soldi c'ha dentro e intorno

L'attor nostro è ricco, d'oro! D'argento!


Il conto s'ingrandisce

Il cuor s'inaridisce

Merita di morir, non ha bontà!

Naviga in vasche pien di banconote

Quando dopo una riunione s'annoia,

È un personaggio ben noto, di spicco,

Compra tutto, non importan le quote

Scruta tutti dall'alto, senza gioia

Ecco, guardate l'attraente ricco


"Misero me, tapino,

Regalate un soldino

A un'anima dannata"

Dal pianto una risata


Tu guarda che divario,

Se si legge al contrario...

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