Ninfa

Non so spiegare il motivo, ma lo faccio sempre.
Ogni volta ritorni ferito, con la testa che scoppia e mille paure da confessare. Consumato dall'ansia mi chiedi Succede anche a te, vero? Come se tu non sapessi la risposta, come se noi non fossimo così simili. Non esito nel rispondere, mossa da una tenerezza mai provata prima. Avresti bisogno di un abbraccio caldo, di nascondere la testa nell'incavo del collo di qualcuno che ti avvolga gentilmente e ti carezzi la testa delicatamente per cercare di spazzare via i tuoi piccoli tormenti infondati. Sei una piccola anima contenuta in un grande corpo che inganna.

Quando sono ormai sicura che hai perso completamente i sensi, poco prima di morire, ti porto piano sulla riva del lago e appoggio il tuo corpo sopra una distesa di foglie. Accarezzo piano il tuo viso e noto che respiri ancora, piano, ma respiri. Il tuo petto si alza e si abbassa a fatica, forse a causa del dolore provocato dalla ferita.

Immergo la mano nell'acqua e prendo un piccolo ago di ghiaccio. Porto alla mia bocca la sua cruna e, quando lo estraggo, si forma un sottile filo di saliva. So che non sentirai alcun dolore, quindi cucio il tuo taglio con estrema lentezza per essere precisa. Una volta terminato, strappo un petalo dal mio costato e con un paio di dita prelevo della resina che fuoriesce dal mio corpo. Spargo con cautela il liquido sopra la cicatrice e, poi, vi poso qualche petalo sopra.

Proprio nel momento in cui sto per alzarmi, mi cade l'occhio in un graffio che hai nella gamba destra. Non è niente di grave, ma deve essere medicato. Prendo altra resina e la spalmo massaggiando delicatamente, successivamente afferro del muschio e lo appoggio sopra la parte ferita. Con un'unghia taglio una ciocca di capelli come se stessi stagliando il gambo di un fiore, con quella facilità. Sollevo la tua gamba e faccio passare la mia ciocca sotto di essa e la annodo bene per tener fermo il muschio, senza stringere troppo.

Il tuo respiro diventa più regolare, i tuoi polmoni non ardono più e il tuo nuovo cuore pulsa nuovamente. Le tue labbra si muovono piano come se volessero dire qualcosa, ma i tuoi occhi rimangono chiusi.
Mi sollevo piano e incomincio a indietreggiare. Ad ogni mio passo mi immergo nel lago lasciando i miei petali sulla superficie.

Sai cos'è imprescindibile per me?
Curarti.

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