La sirena e il pescatore


Voglio ogni singola parte di te, voglio il tuo cielo e anche il tuo oceano. Trattami in modo delicato, ma toccami in maniera crudele.
La sua coda si attorcigliò alla sua gamba con forza. Non poteva perderlo, non anche lui. Le sue mani strinsero il suo collo e avvicinò pericolosamente il suo viso a quello di lui.
"Avrai tutto di me. La mia voce, i miei occhi, i miei capelli, la mia bocca. Solo non lasciarmi." La sua dolce voce era spezzata dal pianto. "Avrai tutto di me." Gli prese il viso tra le mani e lo guardò dritto negli occhi. Gli occhi verdi di lui erano intensi e accesi come non lo erano mai stati. Erano pieni di parole e emozioni che la sua bocca non riusciva a pronunciare.
La sirena sfregò lentamente il naso contro il suo e si morse il labbro inferiore per trattenere la sua impazienza. Chiuse gli occhi e baciò le sue labbra. Piano, delicatamente. Ogni volta avevano un sapore diverso e ogni volta voleva di più, le voleva ancora e ancora. Avrebbe voluto approfondire quel bacio, ma si fermò per farlo respirare.
Avvicinò il corpo a quello di quel maledetto umano. Lui aveva maledetto la sua anima e ora lei non poteva vivere senza di lui. Non il suo corpo da sirena, non le sue labbra, non i suoi occhi.
Lui le cinse i fianchi e la sistemò su di lui. La barca traballò leggermente, ma loro non se ne accorsero neanche. "Sei tutto quello che voglio, ma siamo sbagliati tu e io" le sussurrò all'orecchio mentre inspirava il suo profumo dolciastro. Chiuse gli occhi e sfregò delicatamente il suo naso lungo il collo di lei. Brividi percorsero la sua schiena fino ad arrivare alla sua coda. La strinse ancora più forte alla sua gamba e si lasciò sfuggire un gemito.
La bocca del giovane arrivò alla spalla sinistra di lei e vi posò un tenero bacio. Poi le prese il viso con le mani la baciò con passione. Quel bacio sapeva a tutto e allo stesso tempo a niente.
Lui iniziò ad accarezzare la schiena della sirena e lei nascose il suo viso nel suo collo. Dopo pochi minuti il suo respiro divenne più lento e la sua coda aveva allentato la presa alla sua gamba. Lui capì immediatamente che si era addormentata.
Adagiò con molta delicatezza il suo corpo su uno scoglio che si trovava lì vicino. Baciò i suoi capelli e le rivolse un ultimo sguardo. "Ti amo, ma questo sentimento è malato come la morte."
Chiuse gli occhi e cercando di memorizzare ogni cosa di lei per non dimenticarla mai. Ad ogni passo le sue ferite dietro la schiena ardevano. Sembrava ancora sentire le sue unghie contro la sua pelle come succedeva ogni volta che perdeva il controllo e impazziva. Le sue ferite si aprivano ogni volta e tardavano settimane per richiudersi. Invano.
Dopo minuti di camminata giurò d'aver sentito un urlo. Si voltò indietro e l'unica cosa che vide fu la tempesta che si avvicinava piano, ma minacciosa.

Adele - I miss you

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