Verso l'oscurità

Pov Bella

Quando i membri dell'Ordine sono venuti a prenderci con i permessi di scarcerazione fra le mani, non credevo ai miei occhi. Ci hanno accompagnato o, per meglio dire, scortato, in una struttura dove ci hanno riconsegnato gli effetti personali, escluse le bacchette, per poi dirci che la destinazione successiva. Il quartier generale: la Tana.

Ci hanno spiegato tutte le clausole del nostro momentaneo rilascio: non possiamo usare la magia, non ci è concesso l'uso della scopa, non possiamo scappare o allontanarci dalla scorta e, se proviamo a disobbedire ai loro ordini, ci attaccheranno senza esitazione.

Dopo averci spiegato le regole, hanno interrogato Tom, cercavano tutte le informazioni riguardo il posto dove Nagini ha deposto l'uovo. Cominceranno da lì le ricerche per trovare il serpente, sperando che non sia lui a trovare Draco per primo.

Arrivati a casa Weasley, entriamo silenziosi nella loro cucina, gremita di gente che ci odia. Tutti ci scrutano con sguardi severi, nessuno è felice di vederci, mio figlio invece, è l'unico a testa bassa che non cerca neanche per sbaglio, di incontrare il mio sguardo.

<<Benvenuti.>> Dice la padrona di casa, senza entusiasmo. <<Bellatrix, Tom.>>

<<Salve Molly.>> Rispondo cauta, poi la vedo irrigidirsi al suono del mio saluto e capisco che no, lei non perdonerà mai il mio passato.

Tom nel frattempo continua a mantenere il silenzio, conscio di essere tra persone che lo odiano. Poi ad un tratto è Harry Potter a parlare, rompendo il ghiaccio formatosi nella stanza.

<<Ascoltate gente, smettiamola di annusarci e guardarci in cagnesco, prima risolviamo questa faccenda e prima torniamo alla normalità.>> E con queste parole tutti si risvegliano dal torpore in cui erano e si danno da fare.

Stabiliscono un piano di ricerche, Tom suggerisce tutti i posti possibili dove il serpente potrebbe trovarsi, parla come fosse a suo agio in mezzo a loro, mentre io non riesco neanche a respirare la loro stessa aria.

Arthur ha proposto di fare un incantesimo di localizzazione, ma Tom pensa che sia troppo rischioso, perché in questo modo il serpente scoprirebbe le nostre intenzioni, per questo due ore dopo aver stilato una lista di bersagli, Tom con la sua scorta si mette in viaggio, prima di partire lo guardo negli occhi senza riuscire a dire nulla. Poi lo sento entrare, come un flebile sussurro, nella mia mente.

"Bella ti amo, se non dovessi tornare da te, sappi che mi hai regalato i giorni più belli della mia vita."

Vorrei rispondergli che lo amo, vorrei dirgli che non accadrà nulla di male, ma quale certezza ho? I miei occhi incontrano i suoi ancora una volta e lui sorride. Sa già quello che penso, lo sa perché condividiamo l'anima.

Pov Draco

Rivedere i miei genitori, in quei due mostri, è stato terrificante. Sono arrivati come due eroi pronti a salvarmi dal serpente che vuole farmi prigioniero, ma io non li vedo così. Loro per me non saranno mai una madre e un padre, non perdonerò mai quello che hanno fatto. Anche se loro dicono di essere cambiati, per me sono gli stessi, non mi lascerò ingannare.

<<Draco, io sono stanca, andiamo a riposarci un po'?>> Mi chiede Hermione riportandomi alla realtà, non ho aperto bocca da quando sono arrivati, ora che almeno Voldemort ha lasciato la casa, mi sento più rilassato, ma c'è ancora Bellatrix, forse Hermione ha intuito che non vedo l'ora di lasciare questa stanza.

<<Non è che abbia molta scelta, dato l'incantesimo che mi hai fatto.>> Scherzo sollevando il braccio e scrollandolo davanti ai suoi occhi.

<<Che incantesimo?>> Chiede Bellatrix e io la fulmino con lo sguardo, ma prima che io possa proferire parola, è Herm a rispondere.

<<Draco tende spesso alla fuga, così ho fatto un incantesimo di congiunzione tra noi, Signora.>> Spiega con voce pacata e io davvero non riesco a capire come riesca a parlarle così tranquillamente. Bellatrix l'ha torturata, porta ancora i segni sul braccio di quel giorno, io stesso non sono stato in grado di difenderla, per paura, ma adesso non permetterò a quella strega di toccare la mia ragazza neanche con un dito.

<<Andiamo Granger.>> Dico voltandole le spalle senza degnarla di uno sguardo, tirando la ragazza per un braccio.

<<Perché fai così?>> Mi chiede una volta rimasti soli in stanza. <<Non vedi che cerca solo di aiutarti?>>

<<Tu scherzi con il fuoco, Granger.>> La metto in guardia. <<Di quella gente non ci si può fidare.>>

<<Ma Draco, è tua...>> La interrompo con un urlo.

<<Non dire quella parola: lei non è mia madre, non lo sarà mai! Io non ho una madre, né un padre.>> Mi prendo la tasta fra le mani e lo sento arrivare, il serpente è vicino, io mio odio è il suo richiamo.

"Non hai bisogno di lei, uccidila!" Scuoto la testa, cerco di oppormi. "Lei è debole, ti rende debole."

"Tu puoi avere il potere, Draco, tu puoi essere il mago più forte di tutti i tempi."

Sento sibilare nella mia mente le parole della serpe, questa volta non riesco a resistergli, lo lascio entrare, è quasi piacevole arrendersi al suo volere.

<<Draco, Draco... stai bene?>> Sento la voce ovattata di Hermione richiamarmi, ma è inutile, la mia mente adesso è in suo potere.

Con la bacchetta mi tocco il polso, il nostro legame si scioglie in un attimo, la magia del serpente è troppo potente per il suo incantesimo. Mi libero finalmente di questa corda invisibile e mi smaterializzo verso l'oscurità.

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