Una visita inaspettata

Pov Bella

I giorni, le ore e i minuti sono interminabili in queste celle. L'oscurità avvolge la mia anima e, nonostante la presenza di Tom, sento svanire da me ogni goccia di felicità, ogni piccola speranza e ogni briciola di amore.

Se prima non mi importava di queste cose, ora non posso più farne a meno, ogni bacio dei dissennatori, mi porta via un momento felice, quei rari momenti, che via via diminuiscono. Il vuoto che rimarrà nel mio cuore e nella mia mente mi porterà alla pazzia.

Mentre sono stesa sulla branda, rimuginando pigramente al momento della mia fine, sento il rumore di una serratura che scatta, segno che è in arrivo un altro prigioniero o che qualcuno è morto, ma poi accade qualcosa di inimmaginabile, una guardia si avvicina alla mia cella e apre la porta dopo aver sciolto tutti gli incantesimi di protezione.

Un uomo alto, robusto e con il naso storto, entra nella cella, sul viso uno ghigno incerto, seguito dal mio Draco.

<<Avete cinque minuti, io sarò qui fuori.>> Dice la guardia, mentre l'uomo corpulento entrato con loro resta in piedi sulla soglia con gli occhi puntati nella mia direzione e la bacchetta a portata di mano, dall'aspetto mi sembra un Auror, venuto ad assicurarsi che non faccia qualche pazzia.

Nel frattempo, Draco mantiene la testa bassa, al contrario, io lo squadro dalla testa ai piedi e ancora non mi sembra vero che sia venuto qui, per me. Non mi importa cosa vorrà dirmi, vederlo per me è il più bel regalo in questo posto. Noto la sua indecisione, così decido di parlare per prima.

<<Ciao Draco.>> Lui finalmente alza lo sguardo e mi scruta con occhi severi.

<<Salve zi... Madre.>> Si corregge, ma quella parola pronunciata dalla sua bocca è più tagliente di una lama affilata.

Chino il capo, non sapendo cosa dirgli e aspettando una scarica di insulti, ma lui si avvicina e mi fa sollevare la testa, poi scosta i capelli che ricadono sul mio viso spettinati e mi fissa.

<<Ho delle domande per voi.>> Ammette con un fil di voce. <<Voglio sapere dove si trova mio padre, come si chiama e se c'è ancora qualcuno in vita della sua famiglia. Voglio conoscere tutto di lui.>>

<<Draco, io non posso dirtelo...>>

<<Cosa? Osate opporvi all'unica richiesta di vostro figlio? Dopo tutto quello che avete fatto?>> Alza la voce e scuote la testa indignato.

<<Mi dispiace, ma la mia risposta è no.>> Ammetto senza riserve, non può conoscere la verità, già troppe persone la conoscono. La sua vita sarebbe distrutta, più di quanto non lo sia già ora.

<<Non ho più altro da fare in questa cella.>> Dice duro, poi richiama la guardia. <<Addio, madre.>> Bisbiglia prima di uscire, e lente lacrime incontrollabili sgorgano dai miei occhi, appannandomi la vista.

<<Draco? Draco Malfoy? Sei tu?>> Dalla cella accanto, Tom attira l'attenzione di mio figlio.

Lui esce e si dirige verso la voce, e io sento che la fine è vicina. Adesso Tom sa, non mi ha più rivolto la parola da quando gli ho detto il mio segreto, sarà lui a dirglielo.

<<Tu!>> Sento tutto il risentimento nella voce del biondo, che sputa quella risposta a suo padre.

<<Posso dirti io dov'è tuo padre...>> Ammette l'ex lord.

<<Cosa ti fa credere che io voglia saperlo da te? Pensi che sia così stupido? Io non voglio niente da te, mostro! Non dovrei neanche degnarti di una risposta. Sei stato la rovina della mia famiglia, io ti odio.>>

Le sue parole mi feriscono ancora una volta, e sicuramente feriscono Tom allo stesso tempo. È un bene che non sappia la verità, odierebbe sé stesso oltre che me e suo padre.

Tom non ha il coraggio di rispondere a queste parole, sento il dolore che sta provando, fin nel profondo del mio pezzo di anima. Nostro figlio ci odia, e se ne sta andando via, questa è forse l'ultima volta che lo vedremo.

Quando, dopo qualche minuto, restiamo di nuovo soli con la nostra solitudine, è Tom a prendere per primo la parola.

<<Mi odia, mio figlio, mi odia.>>

<<Mi dispiace Tom, è tutta colpa mia.>> Cerco di allungare una mano oltre le sbarre della finestra per toccare la sua, che penzola verso l'esterno.

<<No, avevi ragione tu amore, è meglio che lui non lo sappia.>> Avvicina la sua mano alla mia, ma riesce appena a fiorarmi le dita, ma quel tocco basta a rincuorarmi.

<<Ti amo Tom, ti amerò sempre.>>


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