Il richiamo della serpe
Il racconto di Hermione, lasciò Draco sconvolto. Non riusciva a capire cosa gli stesse accadendo, aveva bisogno di aiuto, ma non sapeva a chi rivolgersi. Così quando la strega le propose di contattare Harry Potter, il biondo non poté opporsi. La ragazza mandò un gufo urgente al mago, che qualche minuto dopo si smaterializzò a casa di Hermione. I due si riabbracciarono, visto che non si vedevano da quasi un anno ormai, ma non ebbero il tempo di raccontarsi gli avvenimenti degli ultimi mesi, perché c'era un'emergenza in corso.
<<Mi dispiace Harry, ma non abbiamo tempo da perdere. Penso che Draco sia posseduto, ho fatto delle ricerche sull'argomento, ma nulla di concreto, non riesco a capire cosa gli succede.>> La ragazza spiegò tutta la situazione, l'espressione assente del biondo ogni volta che parlava in serpentese e quella voce maligna quando provava a svegliarlo.
<<La cosa assurda è che non ricordo nulla di tutto questo la mattina, te lo giuro Herm, non sono io.>> Il biondo premeva su questo punto, data l'assurdità delle informazioni appena apprese dalla strega.
<<Quando Voldemort entrava nella mia mente, parlava in serpentese, ma nel mio caso, io avevo un pezzo della sua anima dentro di me, per questo avvertivo la sua presenza, poi tutto questo è finito quando abbiamo distrutto gli Horcrucx.>> Anche Harry cercava di analizzare i fatti, non riuscendo a comprenderne il senso.
<<Harry, dobbiamo parlare con qualcuno di cui possiamo fidarci, qualcuno che non giudichi Draco, per le azioni della sua famiglia di origine.>> Dichiarò la strega preoccupata, ma dato che Harry non si decideva a parlare, fu Draco a farlo.
<<Non credo ci sia nessuno che voglia aiutarmi, forse neanche Narcissa, dato che le ho voltato le spalle.>> Il biondo era disperato, si sentiva solo, come sempre, da quando era nato, questa sensazione di abbandono non lo lasciava mai.
<<Invece qualcuno ci sarebbe, ma non lo definirei "qualcuno di cui possiamo fidarci".>>
<<A chi ti riferisci, Harry?>> Hermione lo guardò speranzosa.
<<Tom Riddle.>>
<<Cosa? Ma sei fuori di testa, Potter?>> Il serpeverde si alzò in piedi facendo cadere all'indietro la sedia su cui era seduto. <<Vuoi coinvolgere l'ex Signore Oscuro?>>
<<Pensaci, Malfoy. Lui è l'unico che conosce ogni sorta di magia nera, forse sa cosa ti sta succedendo, e se davvero adesso è cambiato...>> Il biondo lo interruppe.
<<Tu vaneggi Potter, non metterò la mia vita nelle mani di quell'uomo. Non di nuovo.>>
<<D'accordo, allora sarò io a parlare con lui.>> Si propose il mago con la cicatrice.
<<Harry, sei sicuro?>> Hermione era visibilmente preoccupata, questo era davvero il piano più folle che avesse mai messo in atto il suo migliore amico.
<<Sono mesi cercavo una scusa con il Ministero per incontrarlo, qualche giorno fa ho ottenuto il permesso, parlerò con lui, gli spiegherò la situazione.>> Per Harry la decisione era ormai presa.
<<Non mi fido di lui.>> Disse Draco riferendosi a Tom.
<<Neanche io, per questo vado a parlargli, voglio capire a che gioco sta giocando il Signore Oscuro.>>
****
Intanto nelle celle di Azkaban, Bella riposava, mentre Tom osservava la luna dalla finestra.
<<Se solo il mio incantesimo funzionasse, potrei farti capire ogni cosa, figlio mio.>> Bisbigliò afflitto.
Il mago aveva tentato più volte di mettersi in contatto telepaticamente con il sangue del suo sangue, cercando, tra mille menti, la sua, per potergli mostrare la verità.
All'inizio non conosceva il suo nome e non sapeva come evocarlo, ma ora voleva convincere Draco del cambiamento avvenuto nella sua anima, ma ogni suo sforzo era vano in quella prigione. Esausto si sdraiò sulla branda e prese sonno, ma qualche minuto dopo, una forza sovrumana, lo sollevò, facendolo levitare a mezz'aria.
Bella udì uno strano bisbiglio incomprensibile, paragonabile al verso di uno serpente, si mise a sedere e cercò di capire da dove provenisse. Quando capì che si trattava di Tom, iniziò a chiamarlo a gran voce, ma lui non rispondeva, in pochi secondi la sua cella fu presa di mira dai dissennatori, che lo attaccarono in massa.
<<No, Tom, che succede? Cosa stai facendo?>> Urlava la donna, ma l'uomo non rispondeva.
Poco dopo i versi cessarono e i dissennatori si allontanarono dal mago, che ormai aveva perso i sensi.
Che ne pensate della storia fin qui? Fatemi sapere qualcosa ragazze!! Baci, Anto!
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