Destini affini
Un uovo si era schiuso da pochi mesi e un serpente degno delle dimensioni di sua madre, strisciava già alla ricerca di cibo. Era cresciuto fino ad arrivare, in poco tempo, a tre metri e, ora che il suo potere e la sua forza si erano accresciuti, aveva iniziato il suo richiamo. La serpe, di per sé, è un animale immondo, per questo privo di anima, ma nel suo caso, sua madre gli aveva fatto un dono più grande della vita stessa, un dono che lo avrebbe destinato a fare cose straordinarie, terribili ma, straordinarie.
Il pezzo dell'anima di Lord Voldemort era rinato nell'essere strisciante e la serpe aveva cominciato a cercare un corpo per far rivivere il suo padrone, ma al suo richiamo avevano risposto due maghi.
Il primo pieno di odio e risentimento, con il cuore affranto dal rammarico, ma con un potere magico non molto forte, per questo la serpe aveva cercato ancora, finché non aveva trovato il corpo di Tom Riddle, lo stesso corpo che aveva posseduto l'intera anima nera, ma questa volta il mago era protetto da una magia bianca antichissima, la sua nuova anima era impenetrabile per la serpe, perché protetta dal sigillo dell'amore e, anche se era riuscito a controllare la sua mente per pochi secondi, aveva capito che quello non era più il Signore Oscuro di un tempo.
Per questo il serpente, guidato dall'Horcrucx che custodiva al suo interno, testò di nuovo il primo mago, entrò nella sua mente e cercò di manovrarla, ma il suo potere non era abbastanza forte per soggiogarlo del tutto, ma era solo questione di tempo, la serpe stava crescendo, non aveva fretta di entrare nel suo cuore, ma di una cosa era certa, l'erede di Lord Voldemort, colui che portava il nome Draco, sarebbe diventato il nuovo Signore Oscuro.
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Pov Harry
Non è stato facile convincere ancora una volta il Ministro, a confermare l'incontro con Tom Riddle, ma con l'aiuto del signor Weasley, che mi accompagnerà e sorveglierà, sono riuscito ad ottenere quello che volevo.
Sono stato scortato fino alla prigione da una guardia che, su invito di Arthur, ci ha lasciati soli davanti alla cella del prigioniero. Non mi è permesso entrare, ma posso parlare con lui dalla finestra sbarrata che c'è sulla porta.
<<Harry Potter? Sei tu?>> Alza lo sguardo verso l'ingresso e mi riconosce prima ancora che io riesca ad aprir bocca. <<Sei cresciuto, ti ricordavo più piccolo nelle mie memorie.>>
<<Io invece, avrei voluto cancellarti dalle mie.>> Lui mi guarda con un sorriso di rammarico, pieno di tante parole inesprimibili.
<<Cosa sei venuto a fare qui Potter? Questo non è posto per te.>> Continuo a scrutare il suo viso segnato dalla prigionia, stanco e scarno, ma senza ombra di odio, quel risentimento che prima era palese ogni volta che pronunciava il mio nome, adesso è svanito.
<<Quello che sto per chiederti, è assurdo anche per me, ma ho bisogno del tuo aiuto.>> Dico a bassa voce, senza mai distogliere la mia attenzione dai suoi occhi.
<<Harry, ma cosa stai dicendo?>> Il signor Weasley mi guarda sconvolto.
<<Sì, Tom. Mi serve la conoscenza del Signore Oscuro, perché un mago, mio amico, è posseduto da un serpente.>> Racconto nei dettagli tutto quello che è successo a Draco, ma senza mai pronunciare il suo nome, lui mi ascolta senza proferire parola, con espressione seria.
<<Anche se volessi aiutarti, ti fideresti di me, Harry?>> Dice alla fine dopo aver riflettuto qualche secondo.
Non faccio in tempo a rispondere, che sento una voce famigliare chiamarmi da una cella vicina.
È Bellatrix Lestrange.
<<Dimmi il suo nome.>> Mi ordina allungando una mano fuori dalle grate della cella. <<Dimmi chi è il mago posseduto.>> Ma notando il mio silenzio, insiste. <<Si tratta di Draco, vero? Il mio Draco.>>
Nel sentire il suo nome, sgrano gli occhi sorpreso, dando conferma a entrambi.
<<Tom, fa qualcosa, il serpente, il serpente vuole mio figlio.>> Urla Bellatrix, le sue parole non hanno alcun senso, dopo di che la strega inizia a piangere, così torno dall'ex Signore Oscuro, per comprendere cosa sta succedendo, a quanto pare sanno già cosa sta accadendo al biondo.
<<Cosa significa? E come fate a sapere che si tratta di Draco? Avanti parla Tom!>> Cerco di spronarlo a darmi risposte.
<<Quello che ho da dirti, è difficile da accettare, ma se non farai quello che dico, per Draco sarà la fine.>>
<<Rischia la vita?>> Domanda Arthur al prigioniero.
<<No, rischia di diventare come suo padre.>> Il mago abbassa il capo sconfitto e poi comincia il suo racconto.
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