PARTE SECONDA: UN NUOVO NEMICO

[Sicuro che te la senti?]

[Sì, ora sto meglio.]

Il secondo atto della nostra storia comincia circa 3 mesi dopo quella che i maghi avrebbero ricordato come la Battaglia del Ministero. L'estate al Campo Mezzosangue si era svolta come al solito, eccetto per un piccolo particolare: Chris e Claire erano venuti al Campo per la prima volta. Chris si era ambientato subito ed aveva svolto tutte le attività con un sacco di entusiasmo, mentre Claire...diciamo solo che il dente spaccato non era dovuto ad un incidente. Chirone li aveva affidati rispettivamente a me e Piper, sapendo che poi saremmo tornati con loro ad Hogwarts per volere di Ecate.

Ora ci trovavamo lì, sulla piattaforma del binario 9¾, per prendere il treno per Hogwarts. Chris e Claire andarono avanti per cercare uno scompartimento, mentre io mi attardai un attimo con Piper.

"Eccoci qui, finalmente," le dissi.

"Abbiamo sentito parlare di Hogwarts così tanto che sembra assurdo andarci sul serio," continuò Piper.

"Certo, sarebbe meglio andarci senza dover fare i babysitter a due figli di Ares scalmanati..."

"E dai, rilassati, brontolone! Godiamoci l'avventura!" Disse Piper mentre percorrevamo lo strettissimo corridoio del treno. Sul serio, facevo fatica a passare.

[Io lo dicevo che eri ingrassato.]

[Ti amo anch'io, Pip.]

"Avrei preferito godermi la prima di Mission Impossible con te, se devo essere sincero." Grazie a Piper avrei avuto l'occasione di incontrare Tom Cruise di persona, ci tenevo tanto; e invece nooooo, non potevo mica perdermi un solo giorno di addestramento, non dopo un anno intero passato a fare magie per ogni minima cosa fino a diventarne esperto.

"A proposito, sapevi che Tom Cruise è più basso di me?" Disse Piper.

"No, dai, non è possibile."

"Sì invece! Per dire, in Top Gun gli fecero indossare stivali con la suola altissima, mentre tutti gli altri avevano scarpe da ginnastica. Così dava l'impressione di essere più alto."

"Grazie per avermi rovinato un mito," dissi alzando gli occhi al cielo. Lei si limitò a ridere. "Piuttosto, tra un'avventura e l'altra, cerchiamo di capire perché Ecate ha insistito così tanto per farci venire qui. Se io e te siamo tanto fondamentali per la guerra, perché non ci ha mandati l'anno scorso?"

"Non lo so. Almeno però ci ha insegnato della magia fighissima!" Lei fece per estrarre la bacchetta, ma la bloccai subito.

"-Che non possiamo fare se non vogliamo essere arrestati," le ricordai pazientemente.

"Uffi!" Incrociò le braccia e mise il broncio. Era tenerissima quando lo faceva. Purtroppo non potei fermarmi ad ammirarla, perché avevo notato una cosa. Aveva la mia bacchetta in mano.

Non era una novità che mi rubasse le cose. Ero io che glielo lasciavo fare quando proprio non poteva trattenere l'impulso, così da evitare problemi. La cosa che mi preoccupava era che nell'ultimo anno aveva imparato a controllarsi molto bene, non rubava quasi mai. Per il momento decisi di ritenere questo episodio uno di quei 'quasi' e di fare finta di nulla.

Fummo costretti ad arrivare quasi in fondo al treno per trovare lo scompartimento. Una volta arrivati vicino però non fu difficile individuarlo, dato che riconoscevamo le urla.

"Non puoi dirmi cosa fare!" Questa era Claire.

"Se mi lasciassi parlare un attimo-"

"Lo so cosa vuoi dire, e la risposta è no."

"Sei tu che hai chiesto un consiglio ed io te l'ho dato!"

Sbuffai. "Di nuovo?"

"Fai finta di nulla, lo sai come sono fatti," disse Piper, anche lei evidentemente infastidita.

Erano due settimane che facevamo finta di nulla. Per la maggior parte dell'estate erano andati d'amore e d'accordo, poi, finita la magia, avevano iniziato a discutere e a litigare. Cosa fosse successo di tanto grave, solo gli dei lo sapevano.

Prima ancora che entrassimo, i due gemelli smisero immediatamente di urlare. Appena ci vide, Chris balzò in piedi per venirci a salutare.

"Eccoli i due piccioncini!" Mi urlò dritto nell'orecchio. "Stavamo per venire a cercarvi, pensavamo vi foste persi. O forse volevate un po' di privacy? Non ditemi che ora siete in tre?"

Piper capì prima di me cosa intendesse dire; arrossì e disse, "Idiota."

"È quello che dico da anni," disse Claire ridacchiando, mentre ci salutava educatamente con la mano. Era ancora molto restia al contatto umano, ma si stava sforzando con tutta sé stessa di aprirsi e lasciarsi andare.

Ciò si rifletteva nella sua scelta di vestiti: stivali di pelle marrone, pantalone color verde acceso, maglione a collo alto nero, con sopra il simbolo di una donna alata che teneva in mano una bomba (per questo aveva preso ispirazione dalla maglietta preferita del fratello), giacca mimetica color rosa shocking ed un cappello da cowgirl abbinato agli stivali.

Non capivo come avesse messo insieme un abbigliamento del genere, ma a quanto pare se chiedi al figlio di Afrodite giusto miracoli come questo diventano sciocchezze. Soprattutto non capivo come facesse a non sudare sotto tutti quegli strati. Certo, eravamo in Inghilterra, ma era pur sempre il primo settembre.

"Stavamo discutendo dei miei risultati dei G.U.F.O." Disse Chris.

Sì, come no, pensai, ma di nuovo feci finta di nulla e mi mostrai interessato. "Sono andati bene?"

"Credo non esista una pagella più estrema," rispose lui, passandomi un foglio di Pergamena.

RISULTATI GIUDIZIO UNICO PER FATTUCCHIERI ORDINARI

Voti di ammissione:

Eccezionale (E)
Oltre Ogni Previsione (O)
Accettabile (A)

Voti di bocciatura:

Scadente (S)
Deludente (D)
Troll (T)

Chris Cole ha conseguito:

Aritmanzia: T

Astronomia: A

Babbanologia: T

Difesa contro le Arti Oscure: E

Erbologia: A

Incantesimi: E

Pozioni: E

Storia della Magia: T

Trasfigurazione: E

Firmato:
Professoressa Griselda Marchbanks
Commissione d'esami magica

"Dico io, ti sembra normale che un mago cresciuto in mezzo ai Babbani prenda una T in Babbanologia?" Chiese Claire.

"È proprio grazie a tutte quelle T che sono riuscito a prendere tutte quelle E," spiegò Chris lentamente e scandendo le parole, come se la sorella fosse una bambina che non capiva. Lei sbuffò.

Piper lesse la lettera da sopra la mia spalla. "Quelle due A però stonano," notò lei.

"Non sapevo se quattro corsi fossero abbastanza per andare avanti, quindi nel dubbio mi sono sistemato quelle due materie, nel caso servissero," spiegò Chris. "Storia della Magia non vedevo l'ora di togliermela dai piedi. Stessa cosa per Aritmanzia, è molto più noiosa di quanto pensassi al terzo anno. Per quanto riguarda Babbanologia, come stavo spiegando alla mia cara sorellina, l'avevo scelta per avere un voto gratis alla fine dell'anno, ma ora che devo pensare ai M.A.G.O. non posso perdere tempo in cose inutili."

"E intanto la mia finta pagella non si vede da nessuna parte," disse Claire pensierosa. "Siete sicuri che questa Foschia sia affidabile?"

"Sicurissimi," le dissi io. "Ne abbiamo parlato a fondo con Ecate; la Foschia farà credere all'intero castello che tu sia sempre esistita e che hai superato qualunque corso tu voglia fare. Soprattutto, crederanno che tu sia stata smistata in Serpeverde a suo tempo. Così sarai in grado di stare tra i componenti di Serpeverde e cercare di raccogliere più informazioni possibile."

"Non so quanto vi possa essere utile. Loro credono di conoscere me, ma io non conosco loro. Non credo che i Serpeverde diranno a me se e cosa tramano i loro genitori..."

"Non dirmi che vuoi tirarti indietro!"

"Non ho mai detto nulla del genere," disse lei con un sorriso spavaldo, però distolse lo sguardo. Era molto più spaventata di quanto desse a vedere, ma cercava di mettere i suoi sentimenti da parte per il bene della missione.

Come facevo ad esserne così convinto? Per anni mi sono comportato allo stesso identico modo, quando ero ancora un novellino nella Legione.

"Io continuo a dire che un bell'interrogatorio sotto tortura sarebbe molto più veloce," brontolò Chris, agitandosi il ciondolo della collana tra le dita.

"Ma davvero? Non me lo aspettavo proprio," disse Piper alzando gli occhi al cielo. "Lo hai detto solo trecentonovantatré volte durante le nostre riunioni."

"Stavo solo esprimendo un parere."

"Parere espresso, registrato ed archiviato. Possiamo andare avanti?"

"Esatto, dovremmo andare a parlarne con Harry e gli altri," aggiunsi io.

"Dite che Potter si fiderà di me?" Chiese Claire, leggermente in ansia.

"Sei una di noi, si fiderà!" Disse Piper allegramente, sperando di tranquillizzarla.

"Consiglio da professionista: chiamarlo 'Harry' invece di 'Potter' potrebbe aiutare," ridacchiò Chris.

"Disse quello che chiama tutti per cognome," sbuffò Claire.

"Solo quelli che non sopporto."

"Quindi mi stai dicendo che non sopporti il 95% di tutto l'universo creato?"

"Sì!"

Così discutendo, ma sempre col sorriso sulle labbra, i due gemelli si stavano alzando per venire con noi, ma in quel momento passò il carrello dei dolci.

"Qualcosa dal carrello, cari?"

"CIBO!" Urlarono i due all'unisono, balzando in avanti verso il carrello e caricandosi le braccia di caramelle e dolcetti di ogni tipo.

"L'anno prossimo mi servirà un carrello più grande," ridacchiò l'anziana signora dei dolci.

"Puoi scommetterci, bisnonna!" Riuscì a dire Chris nonostante la bocca già piena di gelatine, mentre svuotava un intero sacchetto di monete. "E tenga il resto, se lo merita!"

"Grazie, caro."

Entrambi tornarono a posto ed iniziarono a sbranare dolci. Non era uno spettacolo nuovo; al Campo, prima della Caccia alla Bandiera, quei due da soli erano capaci di mangiarsi un maiale intero.

[Stavo passando lì vicino la prima volta...è stato orribile...]

[Shhh, va tutto bene, Pip, ormai è passato...pensa all'insalata, ai legumi, e ai tacos al tofu di Leo...]

Claire inizialmente sembrava felice e sorridente come una bambina, ma ad un certo punto si bloccò. Posò tutti i suoi dolci, prendendo dalla pila un solo Calderotto, ed iniziò a sbocconcellarlo lentamente, voltandoci le spalle.

Fu molto discreta, ma notavo che lo faceva spesso. L'ennesima cosa che dovevo ignorare perché non spettava a me risolverla, ma doveva essere lei stessa. L'impresa mi sembrava sempre più una perdita di tempo.

Finalmente trovammo lo scompartimento con Harry. Era seduto con due ragazzi, Neville e Luna, se non sbaglio.

"Ciao, ragazzi!" Ci salutò Harry raggiante quando ci vide. Subito dopo si accigliò. "Un momento...c'è qualcosa di diverso..."

"Beh, sarebbe strano se due diciottenni seguissero le lezioni del sesto anno, non credi? La Foschia ci dà l'aspetto di due normali sedicenni," spiegai io.

"E meno male, perché quei baffi ti stavano malissimo," ridacchiò Piper.

"C-come? Ha-hai detto che ti piacevano!" Balbettai io.

Lei assunse subito un'espressione colpevole. "Cioè...non è che ti stavano male...insomma...stavi meglio senza, ecco."

"Ma..m-ma..." mi girai verso gli altri. "Ragazzi, voi mi avete visto con i baffi. Mi stavano bene, vero?"

"Ehm...non ricordo bene..." disse Neville.

"No," si limitò a dire Luna.

"Insomma..." disse Harry.

"Secondo me stavi bene," dichiarò Chris.

"Tu! Tu mi stai simpatico."

Fuori dai finestrini, il tempo era incerto come lo era stato per tutta l'estate; attraversavano banchi di nebbia fredda alternati alla debole, chiara luce del sole. Fu durante uno di questi momenti luminosi, quando il sole era quasi allo zenit, che Ron e Hermione finalmente entrarono nello scompartimento.

"Vorrei tanto che il carrello si spicciasse, muoio di fame," Ron sospirò, sprofondando nel sedile accanto a Harry e accarezzandosi lo stomaco.

"Ciao, Neville, ciao, Luna. Oh, e ciao...chi sei tu?" Aggiunse, rivolto a Claire.

"Sono Claire," disse, ma ancora tutti la guardavano perplessi. Lei sospirò. "La sorella di Chris..."

"Sei tu?" Esclamò Hermione, fissandola. "Sei completamente diversa!"

"Sei molto carina," disse Luna. "Strano cappello che porti."

"Grazie!" Disse Claire, sorridendole. "Lo so, è un po' fuori posto, ma sentivo di doverlo mettere, capisci?"

"Perfettamente," disse Luna facendole un sorriso complice, come se condividessero chissà quale segreto.

"Non per essere scortese," mi sussurrò Ron nell'orecchio, "ma possiamo fidarci di lei?"

"Ti ho sentito, sai? L'intero scompartimento è tipo sei metri quadri."

"Scusa," squittì Ron con un filo di voce.

"In realtà hai ragione tu." Guardò il fratello, che le sorrise, poi prese un bel respiro e disse, "Non avete alcun motivo per fidarvi di me. Ma sono pronta a darvi il mio aiuto nella lotta contro Volde-"

"Hey, hey, frena! Ti crediamo."

"Davvero?"

"Sì, insomma...non eri davvero in te durante la battaglia del Ministero," spiegò Harry. "E poi, noi ci fidiamo di loro," ed indicò me e Piper, "E loro chiaramente si fidano di te, quindi...è tutto a posto, giusto ragazzi?" Tutti gli altri annuirono. O meglio, Ron stava per dire qualcosa, ma un discreto calcio nello stinco da parte di Harry lo convinse del contrario.

In un attimo Claire da pallida divenne rosso acceso. "Oh, ehm...bene, figo...allora io...mi siederò...qui..." e piombò al suo posto, cercando di farsi più piccola possibile (impresa persa in partenza se si è alti un metro e ottantacinque come lei, ma uno ci prova sempre).

"Poverina, non ha potuto finire il discorso," Sogghignò Chris.

"Zitto tu!" Disse lei con tono più stridulo del solito. Poi, con voce più calma ma ancora rossa in viso, "Ti ricordo che è stata una tua idea."

"Vero," disse Chris sereno.

"Ma fanno sempre questo?" Chiese Harry, neanche provando a parlare a bassa voce data la gaffe di Ron di poco prima.

"Non ne avete idea," dissi ruotando gli occhi.

"Hey, stavo per dimenticarmene. Volete sentire l'ultima novità?" Disse Ron, attirando l'attenzione. "Malfoy non è in servizio come prefetto. Sta seduto nel suo scompartimento con gli altri Serpeverde, l'abbiamo visto passando." Harry si rizzò a sedere, incuriosito.

"Che cosa ha fatto quando vi ha visto?"

"Il solito," rispose Ron con indifferenza, facendo un gesto volgare con la mano. "Non è da lui, però... Cioè, questo sì," e rifece il gestaccio, "ma perché non è là fuori a fare il bullo con quelli del primo anno?"

"Boh," disse Harry.

"Malfoy è il biondino rompiscatole?" Chiese Piper, ed Harry annuì. Percy ed Hazel avevano parlato molto di lui, e della sua banda soprattutto. Quando abbiamo saputo dei commenti razzisti verso Hazel...meglio non registrare qui sopra quante maledizioni (in tutti i sensi) e insulti gli abbiamo lanciato.

"Forse preferiva la Squadra d'inquisizione," suggerì Hermione. "Forse fare il prefetto gli sembrava un po' noioso, dopo quello."

"Non credo," rispose Harry, "io penso che sia-"

Ma prima che riuscisse a esporre la sua teoria, la porta dello scompartimento si riaprì e una ragazza del terzo anno entrò, senza fiato. "Devo consegnare questi a Neville P-Paciock, Harry P-Potter, e Chris C-Cole," balbettò tutta rossa, incrociando lo sguardo di Harry. Tese loro tre cilindri di pergamena legati con un nastrino viola. Perplessi, Harry, Neville e Chris li presero e la ragazza uscì barcollando.

"Che cos'è?" chiese Ron, mentre Harry srotolava il suo.

"Un invito," rispose Harry.

Harry, sarei lieto se ti unissi a me per un pranzetto nello scompartimento C.

Cordialmente,
professor H.E.F. Lumacorno

"Chi è il professor Lumacorno?" domandò Neville, guardando perplesso il proprio invito.

"Un nuovo insegnante," rispose Harry.

"Be', immagino che dobbiamo andare, no?"

"Ma perché vuole me?" Domandò ancora Neville nervoso, come se si aspettasse una punizione.

"Direi di scoprirlo, no? Magari ci becchiamo qualche bella raccomandazione per il futuro," disse Chris alzandosi. Harry lo seguì, dopo aver preso una specie di strano fagotto dal suo baule.

Nulla di importante successe durante il resto del viaggio, quindi rimanemmo a conversare tra di noi. Ovviamente, i maghi ci fecero un sacco di domande sul Campo e sugli Dèi. Hermione era la più curiosa. Sfortunatamente, faceva delle domande piuttosto scomode.

"Com'è essere figlio di Zeus?"

"Giove, in realtà. Comunque, stressante." Ovviamente subito dopo si sentì un tuono, nonostante non ci fosse una nuvola.

"Ercole è il tuo fratellastro, giusto?"

"Sì, e fidati, non è una cosa di cui vantarsi." Piper annuì solennemente.

"E che mi dite di Era?"

"Che c'è un motivo se il suo animale sacro è la vacca," disse Piper, alzando lo sguardo verso il cielo a mo' di sfida. Da un lato amavo questo suo lato ribelle, dall'altro speravo tanto che la smettesse prima che qualche dio o dea si arrabbiasse sul serio. Sapete com'è, le relazioni coi mucchietti di cenere tendono a non durare.

Il tempo passò in fretta, ed arrivammo alla stazione. Ormai gli altri erano tornati tutti, tranne Harry. Strano, dal momento che non aveva neanche indossato la divisa.

"Hey, Hermione, sai che fine ha fatto Harry?" Dissi mentre mi sistemavo il mantello.

Lei si guardò intorno, poi sussurrò, "È andato a tenere d'occhio Malfoy. Crede abbia qualcosa in mente."

In quel momento capii come mai Percy si era affezionato subito.

"Però i Serpeverde stanno scendendo..." notai, guardando fuori dal finestrino. "Vado a cercarlo, voi andate avanti."

Attraversai tutto il treno fin quasi agli scompartimenti dei professori, quando qualcuno mi diede una spallata mentre mi passava accanto.

"Hey! Fa attenzione!"

"Oh scusa, ti ho fatto male?" Rispose sarcastico lui. Per un momento pensai di trovarmi davanti Ottaviano. Stessa costituzione malaticcia nascosta a fatica dietro una finta sfacciataggine, stessa espressione di superiorità. Lo odiai subito. Il fatto che lo avessi riconosciuto come Draco Malfoy, basandomi sulla descrizione di Percy, non migliorò la mia opinione su di lui.

"No. Temevo solo di aver urtato qualcuno di importante." Colpito e affondato. Draco fece un passo indietro, indignato. È triste come sia facile smontarli sul nascere ai tipi come lui.

"Un altro americano, eh?" Disse lui con disprezzo. "Vi credete tanto superiori?"

"Rispetto ai tipi come te? Sì," replicai incrociando le braccia.

"Attento, non sai con chi hai a che fare," disse lui, tentando di essere minaccioso. Enfasi su 'tentando'.

"Neanche tu. Ora sparisci," gli dissi, e rimasi a fissarlo finché non se ne andò.

Continuai a cercare negli scompartimenti, finché non inciampai su qualcosa. Quando mi rialzai, notai che non c'era nulla a terra.

"Ma che..."

Tastando l'aria, toccai qualcosa. Muovendo un po' le mani, afferrai una specie di tessuto. Tenendo pronta la bacchetta, lo tirai via...

E trovai Harry, disteso a terra, col naso spaccato.

"Harry! Che ti è successo?" Chiesi subito, ma non rispose. "Harry! Harry rispondi!" Continuai così per qualche minuto prima che i neuroni mi facessero contatto.

"Mi sa che sei paralizzato, eh?" Nessuna risposta. Giustamente anche. Raccolsi la bacchetta di Harry, caduta lì vicino, e la puntai verso di lui. "Aspetta, com'era la formula...Finite Incantatem!" Pronunciai.

Harry immediatamente rilassò i muscoli, poi si mosse per rialzarsi. Gli diedi una mano.

"Chi è stato?"

"Draco Malfoy," rispose Harry amareggiato. "Grazie per... be'..."

"Non c'è problema. Anzi, aspetta un secondo...Epismendo!" Pronunciai, in modo da aggiustargli il naso.

Harry alzò una mano e se lo tastò con cautela. Sembrava aver funzionato.

"Grazie mille!"

"Dai, usciamo e andiamo dagli altri, prima che il treno torni a Londra."

Corremmo fuori dal treno e raggiungemmo Piper, i gemelli e tutti gli altri, che ci stavano aspettando. Uscimmo dal treno proprio nel momento in cui l'ultima coppia di ragazzi stava scendendo.

"Eccoci, ragazzi!"

"'Eccoci' chi? Dov'è Harry?"

"È proprio...Hey un momento, che fine ha fatto?" Chiesi, guardandomi intorno.

"Eccomi eccomi," disse Harry, ricomparendo dal nulla, apparentemente. "Non volevo farmi vedere da tutti conciato così."

"Che ti è successo alla faccia?" Chiese subito Ginny, prendendo un fazzoletto.

"Malfoy," si limitò a rispondere lui, mentre Ginny gli ripuliva il sangue dal volto.

"Mi sta sempre più simpatico," commentò Piper.

"Come hai fatto a-" Mimai con le mani il gesto di sparire.

"Grazie al mantello di mio padre," disse lui, mostrando quello strano tessuto.

"Figo," commentai.

"Guardate il lato positivo!" Esclamò Chris "Tra di noi ci sono ben quattro semidei pronti a spezzargli ogni osso del corpo!"

"Riprovaci..." dissi io.

"Ehm... volevo dire...a fargli capire che ha un atteggiamento errato e che è nel suo interesse correggerlo, se non vuole che lo appendiamo alla Torre di Astronomia."

"Chris!"

"E va bene, va bene...non si può neanche sognare..."

Con il brontolio di Chris in sottofondo, ci incamminammo verso il castello, verso quello che poteva essere l'inizio di una nuova guerra.





Spigolo autore

La fanart ad inizio capitolo appartiene alla bravissima ashaddock. Seguitela!

Se la storia vi piace, vi chiedo di lasciare un voto, un commento e di farmi sapere cosa ne pensate.

Alla prossima.

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