In trappola
- Jewel, fai attenzione. Non mi piace la situazione che si è venuta a creare - erano state le ultime parole di Jack prima che sparisse di nuovo nella foresta. Lei aveva fatto una smorfia, poi era tornata al villaggio. Aveva visto Mack dirigersi di nuovo alla radura e stavolta aveva chiamato Alex. Nascosti nei cespugli, l'avevano spiato, cercando di origliare. Il capo villaggio si era messo a parlare con uno sconosciuto in una lingua incomprensibile, poi aveva detto:
- Domani cominciano le operazioni - e allora avevano deciso di intervenire. Si voltarono verso di loro:
- Cosa state facendo qui? - aveva chiesto Mack, arrabbiato. Gli occhi gli scintillavano in modo inquietante, non più benevoli. La ragazza ignorò la domanda:
- Non farlo. Stai commettendo un errore che costerà caro a tante persone, sei ancora in tempo per cambiare idea - disse decisa. Li fissò freddamente:
- Prendeteli - ordinò. Sguainarono le armi, ma era troppo tardi: erano in trappola. Vennero accerchiati e catturati:
- STAI COMMETTENDO UN ERRORE! - urlò Jewel con tutto il fiato che aveva in gola. Si divincolò:
- Lasciaci andare! - ruggì Alex.
- No, altrimenti mi ostacolerete ancora - replicò, mentre venivano trascinati via. Vennero rinchiusi in una cella buia e puzzolente.
- Dobbiamo andarcene di qui, Alex - singhiozzò la ragazza.
- Shh, non piangere - nonostante avesse le mani legate, il ragazzo le si avvicinò e le asciugò le lacrime ad una ad una con le labbra.
- Va meglio? - le chiese dopo un po', ma lei non rispose, perché, con la testa appoggiata sulla sua spalla, si era addormentata. Alex sospirò, appoggiando a sua volta la testa su quella della ragazza, pregando che qualcuno venissi a salvarli, e in fretta.
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