Il vento freddo sferzava l'aria e faceva cadere le foglie dagli alberi. Fuori era tutto buio. Non era proprio l'atmosfera ed il clima che normalmente c'erano con l'arrivo della primavera.
Il ragazzo si stava agitando nel letto, gli incubi lo tormentavano.
Si alzò di scatto, perfettamente sveglio. Il suo sguardo slittò sulla figura alla sua sinistra, addormentata.
Lui si avvicinò meccanicamente a lei, senza battere ciglio, e le cinse leggermente il collo.
Senza cambiare espressione, cominciò a premere, non troppo, e la ragazza tossicchiò leggermente.
"Fallo" Si disse, mentre continuava ad osservare la figura addormentata.
"Che aspetti?! Fallo!"
-No...- Sussurrò- Non voglio...
Ma la voce non demordeva.
"Ti ho detto che dobbiamo farlo!"
Il ragazzo scosse la testa.
-Tu non sei me, vattene...!
"Uccidi!"
Staccò in fretta le mani dal collo delicato della ragazza, e, con difficoltà, scese giù fino al piano di sotto. Gli tremavano le mani, e l'unica cosa che riuscì a fare, fu bagnarsi con l'acqua ghiacciata del rubinetto tutto il volto.
Prese dei respiri profondi e guardò fuori dalla finestra, proprio quando il sole cominciò ad irradiare Beika.
***
In immediato, casa Kudo, casa Kuroba e casa Agasa furono travolte da un caos pre-evento.
Sarah stava letteralmente impazzendo nella scelta dell'abito, chi doveva invitare -e c'era da dire che aveva un'intera generazione di maghi da invitare, mentre Kaito si e no cinque o sei persone- ed altre cose.
-MA COME FACEVO AD ESSERE COSI' CALMA DURANTE IL MATRIMONIO DI SHIHO E KAZUHA?!- Urlò, una sera.
-Beh, eravamo noi al tuo posto quelle volte- Commentò Kazuha, che osservava Rachel confabulare con Mei, mentre vedevano gli abiti in un negozio apposito.
-Lasciamo tutto nelle mani di Rachel, per l'abito. Mia figlia ha ereditato lo stile dalla nonna!- Ridacchiò Shiho, mentre provava un'acconciatura sui capelli dell'amica.
Sarah sbuffò, giocherellando con la bacchetta:
-Ma poi... Io non chiedo molto. Devo avere pochissimo trucco, mi preferisco naturale, i miei capelli devono essere raccolti in una treccia e...
-Dovrebbero essere naturali- Concluse Mei- Togliti quel ciuffo blu!
La madre adottiva la osservò con severità.
-Ok che sei d'accordo riguardo questo evento, ma non credi di pretendere troppo?
Kazuha prese il cellulare, e rispose alla chiamata che le era appena arrivata.
-Pronto? Heiji! Da voi come va? Bene? Oh perfetto.- Chiuse la chiamata e guardò le ragazze- Ha detto che li va tutto bene.
Beh, le parole di Heiji non erano proprio esatte, perchè a casa di Kaito c'era il vero e proprio putiferio. Conan e Seiji avevano trovato dei vecchi strumenti che usava l'ex ladro per compiere i suoi trucchi, e ci stavano giocando.
Invece, Shinichi e Kaito erano in una guerra di smoking, ed Heiji aveva chiamato per mostrarsi partecipe all'evento, quando in realtà stava giocando a biliardo, siccome per il suo matrimonio aveva pensato a tutto sua madre, e lui era incapace.
-TI HO DETTO CHE LO SMOKING NERO E' MEGLIO! INOLTRE E' UN CLASSICO PER I MATRIMONI!- Ringhiò Shinichi.
-NON E' CHE TI SEI FISSATO UN PO' CON GLI SMOKING NERI!?
-NON E' MICA PERCHE' L'HO INDOSSATO IN QUESTI ULTIMI GIORNI! MA ANDIAMO! BIANCO?! BIANCO E' PER LE RAGAZZE!
-Shinichi, anche tu lo avevi bianco al tuo matrimonio...- Borbottò Heiji, centrando in pieno la pallina numero 8.
Kudo divenne rosso di rabbia:
-MA NON CONTA. TU SAI BENE CHE SHIHO ODIA IL COLORE NERO. E' UN TABU'.
-E tu vorresti farlo vestire di nero. Complimenti per la coerenza, papà.
***
Il giorno del matrimonio era fissato per il sei maggio, due giorni dopo il compleanno di Shinichi. Il festeggiato in questione, però, non se la sentiva minimamente di partecipare all'adrenalina che si stava insinuando praticamente in tutti gli altri.
Il quattro maggio di quella sera, mentre tutti si erano concessi una pausa per festeggiare il compleanno di Kudo, sarebbe anche uscito dall'ospedale il dottor Agasa, e quindi l'adrenalina era al massimo.
Però, per lui era un po' diverso.
Aveva tentato di uccidere il dottor Agasa, e l'anziano come avrebbe reagito quando l'avrebbe rivisto?
Ancora non credeva che lo spietato assassino dell'organizzazione nera fosse lui, ma c'era poco da fare.
Così, approfittando della confusione, si era rifugiato sul balcone della sua vecchia stanza, che era diventata la camera di Conan.
Il vento gli scompigliava i capelli, e faceva anche piuttosto freddo.
Shinichi osservava l'erba del giardino. Era così facile smettere di soffrire; un balzo e via.
Ma non poteva farlo. Non poteva lasciare Shiho da sola, e nemmeno i suoi figli e gli amici che si era fatto.
Non lo ammetteva, ma aveva passato diciassette anni da solo, e rimanerlo di nuovo era il suo più grande incubo. I suoi genitori erano sempre via, e lui aveva imparato a cavarsela da solo. Andava al liceo, aveva tutte le ragazze ai suoi piedi, ma in fondo, non era importante.
Dopo tanto, riuscì a trovare una persona capace di amarlo, che gli ha aperto gli occhi. Riuscì a trovare Shiho. Una ragazza così forte e fragile allo stesso tempo, che lui aveva addirittura giudicato un'assassina.
Ma del resto, aveva accusato pure la cugina, e creare casini era la sua specialità.
E poi l'assassino era lui.
Come potevano davvero perdonarlo? I suoi bambini... Sua moglie...
-Ah, eccoti.
Shiho lo stava osservando da fuori la porta, lui non disse niente.
-Vuoi compagnia?- Chiese la ragazza, avvicinandosi a lui e posandogli una giacca sulla camicia- Fa freddo, ed inoltre oggi è il tuo compleanno, tutti ti stanno aspettando li. Quindi, che ci fai qua?
Shinichi non la guardò.
-Stavo un po' per conto mio...- Borbottò.
-Sì, ma non puoi stare per conto tuo più tardi? Di li ci sono i tuoi figli, i giovani detective e gli altri che attendono il festeggiato...
-TANTO LO SO CHE MI STAI CONTROLLANDO PER EVITARE CHE FACCIA QUALCHE PAZZIA.- Disse il ragazzo tutto d'un fiato, interrompendo la moglie.
Shiho rimase ad osservarlo, senza sapere cosa dire.
-Ammetto che qualche occhiata te la sto dando...- Sussurrò la ramata- Ma è perchè ho paura che tu sparisca di nuovo. Ho già commesso degli errori, abbandonandoti, e non voglio più farlo. L'epoca della Shiho chiusa e solitaria è finita.
-Shiho, ora c'è un altro problema: me.
-Ti ho già detto che non è vero.
Shinichi la guardò, e lei sostenne lo sguardo.
-Fra poco arriverà il dottor Agasa, ed io cosa gli dirò? Cosa dirò a Makoto, alla famiglia di Yumi? Devo stare zitto?
-Shinichi, sai bene che ormai ci sono delle cose che dobbiamo tenerci dentro e che non possiamo rivelare. Io ho una mente sovrumana che ha creato qualcosa di spaventoso, e che ha continuato ad uccidere tante persone innocenti. Siamo entrambi assassini, ma non è pensando al passato che possiamo creare un futuro migliore.
Lei gli accarezzò il volto.
-E se non riesco a controllarmi?
-Mi sembra che tu non abbia avuto altri crolli, no?
Il marito non rispose, e Shiho lo osservò, toccandogli la spalla, come faceva quando erano ancora Conan ed Ai.
-Shinichi...
-Sì. Ho avuto altri crolli, ma non ho ucciso.- Disse tutto d'un fiato il ragazzo; i suoi occhi erano lucidi- Ma potrebbe succedere.
-E' successo questa notte- Continuò, cercando di non guardare Shiho- Mi sono svegliato e stavo quasi per strangolarti. Era un incubo. Immagina di stare su una sedia, incapace di muoverti, mentre immagini e vedi quello che stai per fare; poi non vedi più niente, e ti accorgi che ormai è troppo tardi per fermarti...
-Shinichi...- Ripetè lei.
-Però, alla fine, mi sono allontanato da te, non so nemmeno come ho fatto, e sono riuscito a tornare lucido.
Shiho rimase a guardarlo inespressiva, e poi lo abbracciò.
-Non sai da quanto tempo volevo festeggiare di nuovo con te il tuo compleanno, Shinichi. Credevo che questo giorno non sarebbe mai arrivato... Eppure ora sei di nuovo qui. Non sai quanto mi fa male vederti così triste... Ma ce l'hai fatta, non stai più ferendo nessuno. Sono sicura che Agasa capirà, e Makoto... Sonnie ti ha visto freddare Vermouth ma... Non ha capito niente.
-Sveglia come sua madre, la Suzuki. Tiene addirittura il cognome della madre, invece che del padre.
Entrambi si guardarono, e sorrisero leggermente.
-Riusciremo a superare anche questa. Ma devi volerlo- Disse decisa Shiho- Non è con il suicidio che si risolve tutto. Ti confesso... Che volevo farlo anche io.
Shinichi prese per le spalle la ragazza:
-Cosa?
Shiho sostenne il suo sguardo.
-Quando ho scoperto che Akemi se ne era andata anche per colpa mia, lei era la mia unica speranza, quando Ran è morta e mi hai detto quelle cose... E quando ti credevo morto. Ma non l'ho fatto, perchè mia sorella non lo avrebbe mai accettato, e poi... Poi avevo una speranza. Infondo, sapevo che tu eri qui.
I due coniugi si avvicinarono, gli occhi di entrambi brillavano.
-Ti amo, Shiho.
-Ti amo anche io, Shinichi.
Entrambi si baciarono. Lei lo teneva per le spalle, mentre lui la stringeva in un abbraccio.
-Mamma! Papà!- Rachel salì velocemente per le scale, e li guardò per qualche secondo- Ah... Scusate, non volevo disturbarvi... Continuate pure... Però vorrei tanto che questa volta fosse una sorellina...
I due si guardarono, rossi in volto, e poi si rivolsero alla figlia:
-NON DIRE SCIOCCHEZZE, PICCOLA PESTE!
Rachel ridacchiò, e scese giù per le scale.
Shiho e Shinichi rimasero in silenzio per un po'.
-Credo sia arrivato il dottor Agasa- Sussurrò Shiho, come se la cosa non fosse già ovvia.
Il marito annuì.
-Scendiamo?
-Sì...- Shinichi respirò a fondo- Finiamo questa storia.
Si presero per mano, e scesero lentamente per le scale.
Casa Kudo era piena di addobbi e dolci, in occasione del compleanno di Shinichi. Tutti avevano insistito a fare le cose in grande, visto che si erano persi già cinque compleanni di Kudo. I detective boys stavano chiacchierando con Seiji e Sonnie, mentre Conan e Mei parlavano quasi sussurrando, ed ogni tanto uno dei due sorrideva leggermente.
Yukiko stava riempiendo di chissà quali consigli Kaito, mentre Heiji discuteva di casi con Yusaku e Kazuha fingeva di ascoltare e di interessarsi.
Sarah chiuse la porta di casa, ed entrò, assieme al dottor Agasa.
In quel momento, chi sapeva la verità, o meno, si zittì, e gli occhi erano puntati tutti su Shinichi.
Il ragazzo strinse la mano di Shiho, cercando sicurezza, e lei rispose nello stesso modo. La ragazza gli sorrise, incoraggiante.
Agasa era abbastanza a disagio.
Shinichi si avvicinò al dottor Agasa, un secondo padre per lui, oltre che un secondo padre anche per Shiho.
-Dottor Agasa...- Sussurrò- Mi dispiace... Vi prego... Perdonatemi...
Il dottore lo strinse in un caloroso abbraccio, e il ragazzo rimase immobile per qualche secondo.
-So che non eri in te, ma ora sei tornato ad essere il solito porta sfiga.
Shinichi sorrise. Era finita, finalmente.
-ALLORA!- Sorrise Shiho- Se non sbaglio, abbiamo una torta al cioccolato da mangiare! Forza, Shinichi, spegni le candeline!
-Non sono mica un bambino piccolo, tesoro! E poi... Cioccolato... Ecco...- Shinichi guardò disgustato la torta. Detestava il cioccolato.
-Papà...- Dissero in coro Rachel e Conan.
-Sì?
-Mangia il cioccolato. Se no ti rinneghiamo.
Scoppiarono tutti a ridere, e, alla fine, festeggiarono un compleanno ricordando i tempi passati -solo Heiji voleva stra parlare delle indagini- e tante altre cose. Dai bambini e la scuola, al matrimonio e a dei nuovi esperimenti che stava facendo Shiho.
-Ehi, tesoro, non pasticciare più con altri farmaci!- Borbottò Shinichi.
Shiho sorrise maliziosa:
-Ma davvero? Hai paura che ti usi come cavia?
-Meglio di no!- Ridacchiò Sarah- Lui è già abbastanza scimunito di suo, con una donna bellissima come te e con le sue tanto amate indagini!
-Ah ah. Spiritosa. A PROPOSITO! HEIJI, DOMANI SI VA A CACCIA DI OMICIDI!
-SI!!!
Shiho scosse la testa, mentre Kazuha borbottò:
-Sembrano due bambini!
Conan guardò Mei, e la bambina sorrise.
-Ti va bene questa, come vita?- Sussurrò lei, sorridendo.
-Sì. E' perfetta.
Ed ecco la fine della fan fiction!!!!
Se vi state chiedendo: "Aspe, e il matrimonio con una delle altre ship di questa fan fiction?", allora mi dispiace, ma non ci sarà.
Sto scherzando.
Beh, vado a scrivere l'epilogo, perchè fra poco devo andare a raccogliere delle castagne (non fate domande) con tutta la famiglia, e non c'è il wi-fi.
Ah, a proposito: ieri qualcuno si è visto Percy Jackson? E' la prima volta che vedo il film e sono ancora tipo: Annabeth con i capelli rossi o castani? E che fine ha fatto Dionisio?! Ed Ermes?! E perchè Annabeth ha preso il ruolo di Clarisse durante la caccia alla bandiera?! E Clarisse dov'è!? E perchè Grover resta da Ade e PERCHE' NON PARLANO DELLA PROFEZIA E NON LOTTANO CON ARES CHE SONO PUNTI IMPORTANTISSIMI!?
Vabbe... Scriviamo l'ultima curiosità del giorno, sperando che comunque piaccia...
CURIOSITA': RACHEL AMA GIOCARE A CALCIO.
Oh no... Shinichi Kudo versione femminile sta arrivando! Temete, nemici del Tonno Sfigato!
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