C.22 Shinichi Kudo non esiste più, Sherry!
Successe tutto in dieci secondi: caddero vari prodotti, si sentì uno strusciare di vestiti, qualche bisbiglio incomprensibile, un uggiolio di dolore, e, letteralmente dal nulla, apparve Heiji.
Dietro di lui, per metà invisibili, c'erano Sarah ed Harry. Il mago si era beccato una gomitata nello stomaco, visto che si stringeva sofferente su se stesso.
-Hattori, fermati!- Strillò Sarah.
Ma Heiji, si era già avventato su Shinichi, ed ora si stavano picchiando alla cieca.
C'era solo un piccolo problema: Heiji era disarmato.
-TU! VILE BASTARDO!- Urlava il detective dell'Ovest, ormai fuori controllo- NON OSARE SFIORARE NEMMENO LA MIA KAZUHA! IO CHIEDERTI PIETA'?! PREFERIREI ESSERE BRUCIATO NELL'ACIDO!
Shinichi, con il pugnale nella mano, colpiva alla cieca, ma Heiji, prontamente lo schivava, esclamando parolacce ogni due secondi.
-HEIJI!- Kazuha era in lacrime.
-Mi dispiace...- Provò a dire Sarah- Sapevo che non dovevi fare tu da esca... HATTORI! SHIN! PIANTATELA!
Ma Shinichi, aveva già recuperato terreno, ed Heiji si era ferito alla gamba.
La strega stava per cacciare la bacchetta, ma il rischio di ferire Heiji era troppo alto, visto che nessuno dei due accennava a restare fermo.
Poi ci fu un fracasso di vetri rotti, ed una mensola con vari prodotti di tonno in scatola crollò: Shinichi boccheggiava, mentre l'altro detective lo teneva fermo per la gola.
-HEIJI SMETTILA!- Urlò di nuovo Kazuha, ormai libera.
-Potter aiutami!
-Ehm...
-Heiji, non ti dimostri meglio di lui se lo uccidi! Pensa! Sei un detective! I detective non uccidono!- Kazuha, fece un passo verso il marito, ma la voce rauca di Shinichi la fece fermare.
-Stupida! Hai pietà per un assassino?
-Non parlarle in questo modo!- Heiji strinse ancora di più la presa, e Shinichi cominciava a boccheggiare.
Era davvero difficile, credere che quei due fossero amici...
-Io mi fidavo di te, Kudo!- Urlò Hattori- TU CHE NON RIUSCIVI A SPIEGARTI COME QUALCUNO UCCIDEVA! COSA SPINGE QUALCUNO AD UCCIDERE?! ORA VOGLIO SAPERLO!
-Te lo...spiegherò...appena...ti...toglierai di mezzo e...mi lascerai uccidere...quella...tra...traditrice!
Tutti si voltarono dove Shinichi stava puntando lo sguardo.
Dalla porta del retro, c'era Shiho. Nei suoi occhi c'era puro terrore, ma continuava a guardare Shinichi.
La strega, vedendola, imprecò:
-Shiho! Scappa! E' te che vuole!
-Heiji...- La voce di Shiho era un sussurro- Ti prego, lo stai uccidendo, lascialo...
Heiji allentò la presa, e Shinichi riprese a respirare normalmente.
Però, Hattori non voleva lasciar andare il ragazzo.
-Shiho, ci ucciderà.
La scienziata, si avvicinò, senza pensare a quello che stava dicendo il detective.
-Ma tu guarda... La ragazza che è sopravvissuta è venuta a morire.- Ghignò l'ex detective. I suoi occhi brillavano di una luce sinistra.
Harry tossicchiò, beccandosi una gomitata da Kazuha.
-Cosa ti è successo, Shinichi?- Continuò lei.
Era come se gli altri non ci fossero.
Lei e Shinichi erano gli unici protagonisti, in quella scena.
Lui ridusse gli occhi in due fessure.
-Dove è finito il ragazzo coraggioso, dolce, che mi ha fatto imparare ad amare? Quello che aspirava alla verità, che stimava Sherlock Holmes... Shinichi, che ti è successo?
Per tutta risposta, il ragazzo scoppiò in una delle sue risate senza gioia, piene di disprezzo, odio...
-Shinichi Kudo?- Disse lui, ancora ridendo- Shinichi Kudo non esiste! Come Sherlock Holmes, è solo una tua idea, Sherry! E se sei stata così sciocca nel credere che uno come lui potesse esistere, beh, mi dispiace! Mettiti in testa che Shinichi è morto, come la tua Akemi, e come presto lo saranno tutti i tuoi amici! Ora, quello che hai davanti è Rum!
Shiho spalancò gli occhi, cercando di non piangere. Quello che aveva davanti era un pazzo, un assassino spietato? C'era qualcuno peggio di Gin, per lei?
Si limitò a scuotere la testa, incredula.
-Sei solo un gran figlio di...- Sarah si fermò, mordendosi il labbro.
-Arrenditi Sherry- Disse ancora Shinichi- E prometto che il tuo cadavere sarà ancora riconoscibile.
Shiho sussultò.
Cosa doveva dire? Cosa doveva fare?
Improvvisamente, si accorse che Heiji aveva mollato quasi del tutto la presa, e che Shinichi aveva il coltello in mano, ed il braccio poteva ancora utilizzarlo...
-HEIJI! ATTENTO!
Il detective dell'Ovest si scansò, in tempo per vedere la lama argentea del pugnale passargli davanti agli occhi.
E poi, si levarono urla di dolore.
Shinichi si accasciò a terra, dolorante. La sua camicia bianca, sotto il completo nero, iniziò a tingersi di rosso.
L'arma da taglio, impugnata con tanta violenza, non aveva colpito Hattori, ma l'assassino stesso, ed il pugnale era conficcato così vicino al cuore...
-NO! NO! SHINICHI!- Shiho si avvicinò a lui, disperata, ma il marito, estrasse velocemente l'oggetto di tutta quella sofferenza, brandendolo verso la scienziata.
-TU...brutta...!- Tossì violentemente, pulendosi la bocca dal sangue che stava iniziando ad uscire.
Tremava, si reggeva a stento in piedi, il coltello faceva gocciolare il sangue per terra e la camicia era quasi zuppa.
-Shinichi... Ti prego! Sono io: Shiho! Devi farti aiutare!
-Non...ho...bisogno...del tuo aiuto...
-Shinichi, morirai se non ti aiuto...
-MEGLIO MORIRE DISSANGUATO CHE... CHE ESSERE AIUTATO DA UNA TRADITRICE COME TE!- Il ragazzo urlò di nuovo, stringendosi la ferita, ed accasciandosi a terra.
-No...- Shiho aveva le lacrime agli occhi- Sarah, ferma l'emorragia. Tu...Tu puoi farlo, no? Anche se non è creata dalla magia...
Poi, Shinichi chiuse gli occhi e cadde a terra definitivamente, ma respirava ancora.
-Che cosa sta...?
Un altro rumore di vetri rotti, ed una motocicletta nera irruppe nel negozio, sfondando la porta a vetri.
Da essa, in tuta e casco nero, scese Vermouth.
-TU!- Sarah digrignò i denti, e puntò la bacchetta- COSA HAI FATTO A MIO CUGINO? PARLA!
Vermouth rise, proprio come aveva riso Kudo qualche istante prima, e poi, dal nulla, prese una Berretta, che puntò su tutti i presenti.
Lentamente, si avvicinò a Shinichi, e se lo mise sotto braccio. Il ragazzo aveva la bocca socchiusa e gemeva, l'espressione sul volto era puro dolore.
-COSA VORRESTI FARE, EH?!- Ringhiò Heiji.
-Non toccarlo!- Shiho la rincorse, ma un proiettile le sfiorò l'orecchio, e questo la fece fermare.
-Riporto a casa il mio cool guy, Sherry.
-LUI NON E' TUO! COSA DIAVOLO GLI HAI FATTO?! UN DEPISTAGGIO?!- Urlò Sarah, che schivò prontamente un proiettile.
-Una mossa falsa ed il prossimo morirà- Ghignò Vermouth- Non preoccuparti, Sherry. Volevo farti uccidere da Rum, ma a quanto pare dovrà accontentarsi di infilzare il tuo corpo bruciato! E comunque, cari miei, potrei dirvi la verità ma... A secret makes woman woman.
Sia Sarah che Shiho, serrarono i pugni, tanto che le loro nocche divennero completamente bianche.
La donna in nero scoppiò a ridere, e buttò a terra una lattina, che fece scoppiare qualcosa al suo interno.
Qualcosa che creò un incendio spaventoso.
-Dobbiamo andarcene!- Tossì Harry- Prima di morire carbonizzati!
-NO!- Urlò la ramata- Non posso e non voglio lasciarlo andare!- Vide Vermouth allontanarsi con il marito- SHINICHI! TI PREGO! TORNA DA ME!
Le fiamme si erano fatte altissime, e nemmeno gli incantesimi acquatici servivano a qualcosa.
Heiji prese in braccio Kazuha, ed urlò alle due ragazze di uscire fuori.
-Ma... Ma Shin è...- Provò a dire Sarah.
-LO SO! MA SE NO MORIREMO INCENDIATI! NON ABBIAMO ALTRA SCELTA!
Quel suono rimbombò nelle orecchie di Shiho: non avevano altra scelta.
-Noi restiamo qui!- Sbraitò Sarah- Riporteremo indietro quel tonno imbranato!
Una nuova esplosione, fece accumulare ancora di più il fumo.
La strega prese per il braccio Shiho, mentre cercava a tentoni l'uscita.
Poi, qualcuno la prese per mano, e le trascinò fuori con forza.
-E TU CHE CI FAI QUI, KAITO!?
-Bourbon è venuto all'ospedale per dirmi il piano, ed anche che Shiho non era più in ospedale, ed allora vi ho raggiunti!
-Ma tu non dovresti! E poi...quel bastardo doveva fare la guardia qua fuori!
Shiho si lasciò trascinare, guardando le fiamme sollevarsi a poco a poco.
"Non ho altra scelta... Shinichi se ne è andato..."
MI LIMITO ALLA CURIOSITA' PERCHE' STO IN RITARDO PER LE LEZIONI DI CANTO:
MEI HA PAURA DEI PESCI (INTENDO GLI ANIMALI, NON PENSATE MALE) SOPRATTUTTO DEI TONNI, PERCHE' UNA VOLTA A MARE, UN TONNO LE E' SALTATO SULLA TESTA.
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