C.18 E fu così che venne l'ennesimo occhialuto...
-No!
Rachel si svegliò improvvisamente, sudata e terrorizzata.
Aveva sognato di nuovo quello che le aveva detto Conan. Non si capacitava di quello che stava succedendo.
Kazuha si era offerta di ospitare i due piccoli Kudo e Mei, siccome Shiho era ricoverata e Sarah non voleva staccarsi un secondo da Kaito, ed ora, la bambina era di nuovo terrorizzata, per la terza notte di fila, al solo pensiero del suo papà che uccideva la madre.
-Hai bisogno di aiuto?
Rachel si girò verso Mei, perfettamente sveglia, che la osservava dal suo sacco a pelo.
-Ehm...no... Ti ho svegliata?
-No. Ero sveglia da tanto.
Rimasero in silenzio, osservando il soffitto.
-Mei...?
-Sì?
-Ma tu li ricordi i tuoi veri genitori? Scusa la domanda, ma vorrei sapere come fai ad andare avanti, sapendo che loro ti hanno... abbandonata, ecco.
Rachel non riuscì a scorgere l'espressione di Mei, per il troppo buio, ma le sembrava quasi che stesse evitando di piangere o di dirle di stare zitta.
-Non li ricordo- Commentò la ragazzina dai capelli corvini, dopo un po'- Ma ho sempre pensato che forse loro non mi volevano, e mi hanno lasciata li. Sai, dove mi ha trovata mamma è un posto poco affidabile. Li ci andava gente abbastanza... corrotta. Non avrei avuto possibilità di salvezza, se lei non fosse passata a prendermi. Quindi, deduco che i miei non mi volessero. Ci convivo, comunque.
-Ma, come può un genitore voler vedere un suo figlio morire? Sono persone cattive.
-Il mondo non è diviso tra persone buone e persone cattive, Rachel. C'è solo gente che perde la testa per le manie di potere, mentre c'è altra gente che si accontenta di quello che ha.
-Oh...
Rachel abbassò lo sguardo.
-Mei?
-Sì?
-Secondo te, papà mi vuole ancora bene?
Questa volta, l'espressione di Mei fu chiara, era tristezza.
La bambina andò a sfiorarsi il braccio ingessato.
-Non lo so Rachel.
***
I raggi del sole illuminarono la camera dell'ospedale, dove erano addormentate due persone.
Lei, stringeva la mano del ragazzo, seduta su una sedia, mentre lui era collegato, esattamente come Shiho, addormentata una stanza più in la, a varie macchine.
Un raggio fastidioso arrivò a puntare sul volto di Sarah, che iniziò a strizzare gli occhi, infastidita.
-Ho capito Luna...- Farfugliò- Non c'è bisogno che mi fai diecimila Lumos per svegliarmi...
Ma al posto di Luna, trovò un altro ragazzo, che la squadrò con aria interrogativa.
Quando Sarah riuscì a svegliarsi ed a mettere a fuoco completamente il soggetto, per poco non strillò.
-Ma che cavolo...?!
Lui le mise una mano sulla bocca.
-Zitta! O vuoi svegliare tutto l'ospedale?
Sarah fece un 'mmmm' prolungato, parole irriconoscibili.
-Se ti tolgo la mano dalla bocca, mi prometti che non ti metti ad urlare?
Lei fece spallucce.
-Perfetto.
Il ragazzo le tolse la mano dal volto. Doveva avere la sua stessa età. Aveva degli occhi verdi ed i capelli neri ribelli che gli ricadevano sul volto, ed il viso era cerchiato da degli occhiali.
-Ok...- Disse la ragazza- Che ci fa il migliore amico del fratello di uno dei miei migliori amici qui? No aspetta, riformulo la domanda: Che ci fa Harry Potter in questo ospedale babbano?
Harry alzò gli occhi al cielo:
-Mi hanno detto quello che stava succedendo.
-Ah. E chi?
-Segreto.
-Che ci fai qui?
-Sei diventata ripetitiva?
-Ma se mi conosci appena!
-Ora possiamo smettere di litigare così non svegliamo quel povero ragazzo?
-Ok, ci sto.
Rimasero a guardarsi.
Nonostante avessero frequentato Hogwarts insieme, per sette anni, Sarah ed Harry si erano parlati a malapena tre volte, se non per situazioni di pericolo.
Un po' per le cerchie di amici di lui, un po' per il carattere tsundere di lei, nessuno dei due era diventato amico dell'altro.
Anche se i gemelli Weasley conoscevano sia lei che lui.
Ed ora che voleva, dopo tutto questo tempo?
-Ho deciso di aiutarti- Disse semplicemente lui, come se sapesse leggere nel pensiero di lei.
Peccato che Harry non fosse un genio in Occlumanzia, quindi quella teoria non reggeva.
-Aiutarmi? Io non...
-Hai bisogno di aiuto.
-Già il tuo Boccino si è reso utile, ora vai.
-Non in questioni amorose!- Sbottò il ragazzo con la cicatrice- Ma per via di quel tizio sfigato più di me! Non vorrai mica restare qui senza sapere se è stato quel Tonnichi...
-Shinichi, si chiama Shinichi. Però mi hai dato un nuovo soprannome per prenderlo in giro.
-Ok. Stavo dicendo, non vorrai mica restare qui senza sapere se è stato quello Shinichi a ferire i tuoi amici.
Sarah si mise a braccia conserte, con la sua classica espressione scettica e superficiale.
-Ma davvero? Si da il caso che io l'ho visto.
-E che hai fatto?
-Mi pare ovvio! Io sono una strega modello, mica sfodero la bacchetta ovunque!
Harry la fissò:- L'hai cruciato, vero?
Sarah lo guardò con sguardo truce, ma alla fine annuì.
-E vogliamo parlare di quel Dissennatore?
-No. Parliamo un po' della tua idea per capire se è stato veramente mio cugino a fare queste grandi...babbanate!
Harry le sorrise:- Ok, allora lascio che Ginny si occupi del tuo principe azzurro, tu vieni con noi.
La strega lo osservò perplessa:- Noi?
***
-GEORGE!- Urlò lei pochi secondi dopo, correndo ad abbracciare un ragazzo dai capelli rossi, senza un orecchio.
-Ma guarda chi si rivede! La peste!
-Ah, ha parlato il ragazzo che ha fatto esplodere tutte le regole di quella rana rosa!
-Ci hai aiutati tu a fare quel casino.
Rimasero un po' in silenzio. Quel 'Ci hai aiutati' non era proprio il massimo, soprattutto in quella situazione.
-Allora... Perchè Harry e la sua dolce metà sono venuti qui con te?
-Beh...- Iniziò George, con fare misterioso- qualcuno ci ha chiamati per aiutarti nelle ricerche di Kudo.
Sarah annuì cupamente, vedendo Ginny avviarsi verso la camera di Kaito.
-Ed i tuoi inseparabili amici?- Domandò la strega ad Harry, che era appena tornato.
-Oh, loro avevano cose più importanti da fare...- Sghignazzarono entrambi i ragazzi.
***
Casa Kudo e casa Agasa erano silenziose. Nessuno dei tre bambini era rientrato nelle proprie abitazioni. E siccome Agasa e Shiho erano in ospedale, non doveva esserci nessuno dentro.
-E se ci sono dei tizi gotici li dentro?- Sussurrò Sarah, nascosta in un cespuglio con gli altri due ragazzi.
-Non credo. E poi, noi abbiamo le bacchette!- Esclamò George.
-Anche io avevo una bacchetta, ma lui aveva un pugnale ed una pistola!
-Perchè siamo nascosti in un cespuglio quando sia io che tu abbiamo un mantello dell'invisibilità?- Chiese Harry.
-Perchè è a casa mia il mio mantello, e c'è un motivo se tu non sei Corvonero.
I due maghi e la strega, aprirono furtivi la porta di casa Kudo, cercando di non essere visti dalla polizia, che pattugliava anche casa Agasa.
-Ma hanno capito che Shinichi è sclerato completamente?- Bisbigliò George.
-Mi sembra ovvio che no. Sono convinti che Shin sia di nuovo in America, per curare la sua amnesia. Sperano che l'assassino si faccia vedere, pensando di trovarci ancora. Da notare che tutti i poliziotti, sono in bella vista. Qui in Giappone, non esiste una mente normale. O sono tutti stupidi o sono tutti geni.
-E tu in che categoria rientri?- Le chiese Harry, ironico.
-Ma perchè il nostro primo incontro dettagliato deve essere così?
La casa era silenziosa. Proprio come l'aveva lasciata Sarah quando aveva trovato il biglietto stropicciato dell'imminente suicidio di Shiho.
Poi immaginate l'ira della strega, quando aveva scoperto che i poliziotti non sarebbero intervenuti.
-Hai idea del casino che ho dovuto fare? Io e Ron abbiamo passato tutta la sera a fare incantesimi di memoria a quei poveri poliziotti!
-Oh, ma che peccato! Non ti facevo così lagnoso, Harry. E poi, sei diventato un Auror? Non rispondere.
Sarah sfoderò la bacchetta sotto il naso di Potter, ma accese solo una lucina sulla punta della sua arma, puntandola ovunque.
-Sai che dovresti essere condannata ad Azkaban per tutto quello che stai facendo?- Domandò George, mentre osservava gli oggetti della casa- E perchè qui non c'è un orologio che segna come stanno tutti i membri della famiglia?
-Se non avessi usato tutti questi incantesimi, non avrei salvato i glutei a quel tonno rimbambito e questo casino che dura da otto anni o più o meno, poi chi si ricorda, sarebbe stata noiosa, George.
Harry si incamminò per le scale, accendendo anche lui la bacchetta.
-Stavo pensando- Iniziò- Che forse la sorella di quella Sharon sappia qualcosa di questa situazione.
-Certo che lo sa- Borbottò Sarah, mentre spostava il divano- Ma secondo te dirà mai quello che succede?! E per di più...
Si fermò per qualche secondo, mentre il suo cervello lavorava freneticamente.
Ma certo.
Forse c'era ancora una speranza, o un indizio decisivo!
Come aveva fatto a non capirlo?
-George!
-Sì?
-Tu vivi a Londra, giusto?
-Ehm, sì ultimamente mi sono trasferito li.
-E non hai mai notato una ragazza di diciassette anni circa? Vestiti di pelle vera o abbastanza provocanti?
George socchiuse gli occhi, come per dirle: 'Ma che cavolo stai dicendo?' oppure 'Ma secondo te io guardo queste tizie?' o 'Esiste una così?'
-Nemmeno noi maghi siamo così eccentrici.
-L'hai notata, sì o no?
-Beh me la ricorderei!
La discussione non andò avanti, perchè una sonora imprecazione di Harry fece alzare lo sguardo ai due.
-Che succede?- Chiese George.
-Credo che dovreste venire a vedere! Ho sentito una strana puzza, e beh...
Sarah salì velocemente le scale, seguita da George.
Andò subito da Harry, visto che era fermo sull'uscio della porta della camera matrimoniale. Si portò una mano sul naso e sulla bocca, cercando di tamponare l'odore nauseante.
-Oh mamma che puzza!- Esclamò Weasley disgustato.
Sarah si avvicinò tremante al letto, dove era riverso un cadavere. Era morto da una settimana circa, otto proiettili in pancia ed una pugnalata alla fronte. Gli occhi vitrei e rigirati, la bocca spalancata, i lunghi capelli biondo-grigi sparsi per tutto il materasso, tenuta da prigioniero...
Qualcuno aveva ucciso Gin, e sfortunatamente, Sarah sapeva chi poteva essere stato.
Colpi di scena su colpi di scena, signori e signore! I capitoli sono più brevi! C'è sempre più suspense e sempre più imprecazioni su Kudo!
Ed ora, che cosa succederà?
Harry è diventato un petulante Percy Weasley Jr?
Perchè Gin era morto sul letto dove dorme la fantastica Shiho e quell'essere di nome Tonnichi? Ehm, Shinichi...
Ma soprattutto: che stavano facendo di così importante Ron ed Hermione?
No, ok. Quella domanda è un po'...pervertita xD
Ok, la smetto di fare la presentatrice di un reality show.
CURIOSITA': A DIFFERENZA DEGLI ALTRI SEMIDEI, SARAH, SHIHO E SHINICHI NON SONO DISLESSICI.
Perchè? Beh: io dislessica?! Sarebbe un incubo! Poi, scrivo e leggo per il 90% di tempo! Shiho che soffre di dislessia? Ma lei è un genio con il Q.I illimitato, per favore! Shinichi... Si salva solo perchè ha una immensa libreria e perchè non fa altro che prendere citazioni dal Holmes per credersi figo.
A proposito di Sarah! (cioè la sottoscritta) per chi interessasse, anche se molti hanno già iniziato a leggerla, c'è un po' la sua storia. Dal primo anno ad Hogwarts fino all'ultimo. Se vi va, fateci un salto :D La storia si chiama Hogwarts is my home.
Ringrazio anche quelli che già hanno iniziato a leggerla ed a mettere stelline! Sia quelli che seguono questa storia sia gli altri.
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