C.16 Rum
Shiho cadde a terra. Non riusciva a muoversi, sentiva il corpo in fiamme. La sua camicia si colorò di rosso proprio dove doveva esserci il polmone destro. Faticava a respirare, ed il sangue le usciva dalla bocca in maniera incontrollata.
"No...no..."
Era l'unica cosa che riusciva a pensare, con gli occhi quasi fuori dalle orbite per lo sforzo, le lacrime che le scendevano per i capelli, mischiandosi al sangue.
Era la fine.
Una fine molto dolorosa e lenta.
Ecco a cosa aveva pensato Vermouth.
-Tranquilla Sherry...- Quella voce così fredda... priva di amore- Finirò io il lavoro che dovevano concludere Gin e Pisco... Peccato che debba usare un'arma da fuoco, mi sarebbe piaciuto sporcarmi le mani con il pugnale...
Shiho sentì la pistola poggiarsi proprio dove doveva esserci il cuore. Faceva così male...
Ma lei non pensava a quello che poteva succederle, pensava solo che non era possibile.
-Tre...due...uno...
-NO!- Urlò Conan, scaraventandosi contro Rum e facendogli cadere la pistola da mano.
-Tu! Brutto moccioso!
Shiho voleva alzarsi e salvare il figlio, ma non poteva. Non riusciva a muoversi, a parlare. Provò a tendere la mano, ben sapendo che non sarebbe riuscita a fare niente. Il suo corpo non rispondeva ad i suoi comandi, il respiro non era regolare, certe volte svaniva e si sentiva morire, ma poi ricominciava. A volte lento, poi veloce.
Poteva solo vedere suo figlio essere ucciso. Si sentiva così male... Ci sarebbero state tre vittime, solo perché lei si era fidata di Vermouth.
Voleva solo svegliarsi, e sperare che quello fosse solo un incubo. Voleva che lo choc passasse ma inutilmente: ormai era fatta.
Tutto le passava per la mente in modo logorroico. Voleva solo piangere, urlare e tornare indietro. Tornare a quella sera, ed impedire che tutto succedesse.
Conan, dal canto suo, desiderava lo stesso. Era troppo spaventato e determinato a salvare la madre, per rendersi conto di quello che stava facendo, e contro chi. Sentiva di nuovo quella sensazione di pericolo che aveva avuto quando aveva visto Clare e quando avevano rapito Mei, ma doveva solo salvare sua madre e Mei.
Rum lo prese per la gola, e lo scaraventò a terra. Dalla sua giacca nera, prese un pugnale, e cominciò pugnalare ripetutamente la spalla destra del bambino.
Lui urlava e piangeva. Un urlo disperato.
-NO! BASTA! BASTA!
Rum alzò il braccio con l'arma, con l'intento di finire quel bambino una volta per tutte.
Conan non seppe come, spalancò gli occhi, rendendosi conto finalmente di quello che stava davvero succedendo. Con estrema fatica, cercando di ignorare la sua spalla martoriata, con il braccio sano appoggiò la mano su quella di Rum.
Con uno sguardo spaventato, le lacrime che gli scendevano ripetutamente, il suo sguardo annegò in quello del malvivente.
L'unica cosa che il bambino riuscì a boccheggiare, con tono supplichevole fu:
-Papà...basta...
Shinichi si fermò con il pugnale a mezz'aria. Non ricordava di essere mai stato chiamato papà dal bambino, e l'unica cosa che riuscì a fare, fu osservare il bambino con aria interrogativa.Dopo momenti interminabili, mollò la presa al collo del bambino, che non aveva ancora smesso di osservarlo, supplicando con gli occhi.
Rimasero in silenzio per non seppero mai quanto. Ogni secondo era un momento di vita in meno per Shiho.
Improvvisamente, Shinichi fece di nuovo scattare il braccio e Conan chiuse gli occhi, sentendo del sangue cadergli sugli occhiali.
Aprì gli occhi tremante, e vide la punta del pugnale insanguinata a pochi centimetri dal suo naso.
Davanti a lui, un braccino pieno di tagli abbastanza profondi, lo aveva protetto. Il coltello era infilzato del braccio di...
-Mei...- Sussurrò Conan incredulo.
La bambina era pallida, spettinata. I suoi occhi verde chiaro erano terrorizzati, e lei tremava.
-Brutti mocciosi!- Ringhiò Shinichi- Aspettate che...
-STUPEFICIUM!
Il ragazzo venne scaraventato contro il muro, e dietro i ragazzini e Shiho, apparve Sarah.
-Mei! Shiho! Conan! State bene?- Chiese lei, guardandoli. Il suo sguardo saettò verso Shinichi- Che...che vuol dire? Lui ha...
-Mamma...- Mei accennò a Shiho, che fissava Sarah, terrorizzata. Sembrava volerle dire di non far male al marito.
Mei aiutò Conan ad alzarsi.
-Come stai?- Chiesero in coro.
Una goccia di sangue di Conan gocciolò sul braccio della bambina.
-Forza!- Esclamò Sarah, prendendo sottobraccio Shiho, che sputò una grande quantità di sangue- Voi due correte! CORRETE!
Sia lei che la figlia, trascinarono fino alla porta del corridoio Shiho e Conan, dove c'era Takagi, ad aspettarli.
-Allora?- Chiese lui- Mi avete chiama...
Il suo sguardo si fermò su Shiho ferita.
-Prendila, Takagi!- Ringhiò Sarah- Idioti voi della polizia! Se vi davate una mossa ora...!
-Ma chi c'è li dentro?-Chiese Takagi, mentre prendeva in braccio Shiho.
-Ora non ho tempo per dirtelo! Corria...- Un proiettile la colpì diritta alla gamba- Porca Umbridge! Correte! TAKAGI MUOVITI, SHIHO POTREBBE MORIRE!
-Ma...Ma tu?- Chiese Conan.
-IO ME LA CAVERO'! ORA MUOVETEVI! HANNO BISOGNO DI CURE!
Takagi ingugiò per qualche secondo, ma poi Mei gli diede un calcio al piede e lo fece muovere, mentre i piccoli lo seguivano.
Sarah, nel vederli andare via, tirò un sospiro di sollievo. Si girò, ed in pochi secondi si ritrovò con la pistola puntata alla fronte.
-M...Ma guarda chi è il mio nemico oggi!- Azzardò lei- Il mio caro cuginetto!
-Risparmia il fiato per le tue ultime parole- Ghignò Shinichi.
Sarah ingoiò la saliva, tremante.
-Fra poco sarà tutto finito. Per te, per la traditrice Sherry, per i mocciosi...
-Che cosa stai...?
-FAI SILENZIO!- Urlò lui- Non mi sembri spaventata.
-Perché dovrei?- Sarah cercò di mettere le braccia conserte, ma la pistola emise un suono metallico che non le piacque per niente.
-Se Sherry è scappata...è stata solo colpa tua!
Sarah indietreggiò, cadendo a terra, mentre sentì quattro spari perforarle le orecchie. Dopo interminabili momenti di silenzio, si accorse di essere ancora viva. Aprì gli occhi verso Shinichi, che la osservava la scena con sguardo soddisfatto.
Inizialmente, lei non capì che avesse da festeggiare, ma poi, se ne accorse.
Kaito si accasciò accanto a lei, mentre sotto di lui si iniziò a tingere tutto il pavimento di rosso.
-No...- Boccheggiò la strega- No...non di nuovo...
Si avvicinò al ragazzo, incurante del rischio che correva, e lo sorresse.
Lui aprì gli occhi con una smorfia di dolore.
-Ehi...- Mormorò.
-Tranquillo... Andrà tutto bene... Forse c'è un incantesimo...Andrà tutto bene...- Continuava a ripetere lei, cercando di fermare l'emorragia.
-Scappa...- Sussurrò.
-No, io non ti lascio qui a morire!
-Ormai è finita...
-NO! NON E' FINITA! Kaito...no...non chiudere gli occhi. Kaito, ti ho detto di... no...non farlo, ti prego!
Lei scoppiò a piangere, abbracciando il corpo esamine del ragazzo.
-Kaito, io ti...
-MA CHE SCENA COMMOVENTE!- Shinichi aveva alzato la voce per farsi sentire, ma Sarah non reagiva- Gli innamorati sventurati di Beika!
-Perché...- Sussurrò lei- Perché lo hai fatto? TUA MOGLIE, I TUOI FIGLI, I TUOI AMICI! LORO NON CONTANO NULLA PER TE?
Shinichi la osservò con aria di superiorità:-Provare questo tipo di sentimenti, compassione, amore, è da deboli. Hai la prova del tuo caro fidanzatino. Ed è già successo una volta, no? Ora che fai? Piangi? Eh?
Sarah si girò di scatto, l'espressione furente, le lacrime le rigavano il volto.
-Crucio!- Urlò, puntando la bacchetta contro il ragazzo, facendolo contorcere a terra- Crucio! Crucio! CRUCIO!
"A quel paese Azkaban ed i suoi Dissennatori! A quel paese le Maledizioni senza Perdono, Avada Kedavra a questo..."
Si fermò, con la bacchetta che sprizzava scintille verdi.
-No- Disse -Loro non avrebbero voluto che diventassi così.
Si allontanò senza guardare il ragazzo svenuto, avvolse il torace di Kaito, completamente zuppo, nella sua giacca, e si smaterializzò in ospedale con lui.
Ok, non uccidetemi gente!
Lo so. Siete CONFUSI, SPAVENTATI (forse).
Ma non temete! Cioè sì, ma non troppo.
Presto verrà svelato tutto, anche se i capitoli li ho accorciati MOOOOLTO.
Cooomunqueeeee, ho deciso di mettere una piccola 'rubrica' suoi segreti di questa fanfiction. Cioè, le idee che ho avuto io. Iniziamo con la prima! (così forse non mi aspetterete sotto casa mia con le mazze chiodate e le bacchette per uccidermi)
CURIOSITA': NELLA PRIMA FANFICTION (Uniti dal Fato) IO DOVEVO APPARIRE SOLO NEL CAPITOLO DELLA FUGA DI SHIHO.
(se... E se non c'ero io chi lo manteneva Shinichi? E chi gli salvava le chiappette [?] se non c'ero io a portarlo nel rifugio ed ad Hogwarts?)
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