{Prologo}
"Forza corri! Non abbiamo tempo!"
"Ci hanno quasi raggiunto! Cosa facciamo?!"
"Ho paura che dovrò ricorrere a quel metodo..."
"Non sono sicuro che funzionerà... ti prego! Non puoi farlo!"
"Sì che devo farlo!"
"Morirai se lo farai!"
"Io devo farlo, è mio dovere proteggerti Hero... anche a costo della mia stessa vita"
"No! Ti prego! FERMATI! NON FARLO!"
[...]
"FERMO!"
Herobrine scattò in avanti mettendosi dritto, lasciando che delle piccole pietre umide e morbide scivolassero via dai suoi occhi.
L'aveva sognato di nuovo.
Lui, il ragazzo che l'aveva salvato, colui che gli aveva permesso ancora di vivere.
Colui che si era sacrificato per lasciarlo in vita.
"Fermati..." Mormorò con voce rotta, stringendo la stoffa bianca delle lenzuola e facendo scivolare copiosamente le lacrime sulle sue guance.
Era ormai da anni che sognava sempre lo stesso individuo, ma non riusciva mai a vederne pienamente il volto dato che i ricordi legati a lui erano vaghi, incompleti.
L'unico vero ricordo che gli era rimasto impresso nella memoria erano due splendidi occhi rossi come il sangue, lucenti e meravigliosi, due occhi che che gli infondevano coraggio e fiducia in sé stesso.
Si asciugò velocemente le lacrime con il polso, alzandosi dal letto e aprendo il suo armadio.
Indossò i suoi soliti vestiti e uscì dalla stanza, camminando per i corridoi del suo castello nel Nether.
I passi svelti e decisi di Herobrine rieccheggiavano in quell'ambiente vuoto e cupo, senza anima viva.
Gli unici rumori che si potevano sentire erano i Ghast fuori dal palazzo e i Blaze che facevano il solito giro di ricognizione.
Si teletrasportò fuori dal castello su un'altura che dava su un vero e proprio oceano di lava, una vista magnifica.
Si sedette sul bordo lasciando le gambe a penzoloni, pensando ancora al sogno che aveva fatto.
Quelle parole ormai avevano occupato la sua mente, così come gli occhi rossi che gli infondevano coraggio e protezione.
"Io devo farlo, è mio dovere proteggerti Hero... anche a costo della mia stessa vita"
Quelle parole erano davvero molto importanti per lui, così come la persona che le aveva pronunciate circa sette anni fa.
Aveva circa dodici anni quando lui e il suo amico di quattordici vennero inseguiti da un gruppo di umani.
Ricordava perfettamente la vicenda accaduta, ma non ricordava affatto i lineamenti del viso del suo amico.
Perché sì, il ragazzo che perse la vita per Herobrine era un suo grande amico.
Lo faceva sentire male sapere che non si ricordava di lui, dopotutto era stato lui a salvarlo, a donargli una nuova possibilità di vivere.
"Cosa posso fare?..." Si chiese mentalmente il demone, passandosi nervosamente una mano sul collo e continuando ad osservare la distesa di lava davanti a lui.
Decise di teletrasportarsi nel cuore di una foresta, respirando a pieni polmoni l'aria fresca dell'Overworld.
Anche se quella dimensione era abitata da quegli schifosi esseri viventi chiamati umani, non gli dispiaceva fare una passeggiata ogni tanto, ma quel giorno era diverso per lui.
Mentre camminava, aveva la netta sensazione di essere osservato, aveva un brutto presentimento.
Continuò a camminare per la foresta, calpestando qualche foglia caduta dagli alberi e producendo quel tipico suono di ossa rotte, suono che in un certo senso amava.
Continuava a sentirsi osservato, non dando molta corda agli animali che si muovevano tra i cespugli e il vento che faceva muovere le foglie.
"Guardate lì!" Gridò un ragazzo a pochi metri dietro al demone.
Herobrine si girò di scatto, vedendo ad un paio di metri di distanza da lui un gruppo di giovani umani, misti tra maschi e femmine.
"Quello è Herobrine... Preparate le armi!"
"Non ci andremo con leggerezza!"
"Preparati a morire mostro!"
Mostro...
Ormai questa parola rimbombava nella testa del demone, più volte la sentiva e più faceva male.
Quel momento gli ricordava qualcosa di molto familiare, qualcosa di orribilmente famigliare.
Era come se il fato avesse voluto giocargli un brutto scherzo, facendogli avere un orribile deja vu su una vicenda a lui famigliare.
Perché avrebbero dovuto dargli del mostro se erano stati loro ad averlo trasformato così?
Dopotutto... era colpa loro se il suo amico era morto, solo e solamente colpa degli umani.
Herobrine strinse i pugni e fece un passo avanti verso di loro, allarmandoli.
"Stai indietro demone! N-Non osare avvicinarti!" Balbettò il ragazzo davanti alla comitiva, estraendo dal fodero che aveva sulla schiena una spada di diamante, tenendola pure male dato che tremava.
Herobrine lo guardò seriamente, stringendo ancora di più i pugni e avviandosi lentamente verso il gruppo di giovani umani, che intanto si stava armando per un'eventuale scontro con il demone.
"Prima mi chiami mostro, facendomi ricordare delle orribili vicende del mio passato... e poco dopo tremi come una foglia solo dopo che io ho fatto un passo?" Disse con tono serio e disumano, lasciando di stucco il gruppo "voi umani siete così particolari... ma anche dannatamente patetici..." Sorrise sadicamente alla fine.
Il gruppo sbiancò immediatamente e cominciò a tremare, indietreggiando lentamente vedendo che il demone stava ancora camminando verso di loro.
"È solo colpa vostra se il mio passato è orribile, è colpa vostra se il mio amico è morto... è colpa vostra se non ho potuto vivere una vita normale, senza essere chiamato mostro da degli schifosi esseri viventi come voi!" Urlò dalla rabbia il demone stringendo ancora di più i pugni.
I suoi occhi bianchi cominciarono a illuminarsi sempre di più, mentre delle leggere scie di fumo bianco fuoriuscirono da essi.
Non avrebbe permesso che altri schifosi umani lo chiamassero mostro, senza neanche pensare a quello che ha dovuto passare.
"Voi pensate che io sia un mostro? Non è così?..." Chiese con un sorriso malsano sul volto "adesso vedrete come ci si sente ad essere chiamati mostri!"
Fece per scagliare un fulmine su di loro dato che il tempo era peggiorato, ma qualcuno fu più veloce di lui.
Infatti, i giovani umani vennero uccisi così velocemente che neanche Herobrine poté vedere il coordinatore dietro a quell'omicidio.
Tutti con un taglio netto sul ventre, uccisi troppo velocemente per fargli provare dolore.
Herobrine cominciò a chiedersi chi fosse il carnefice dietro a quello spettacolo così sanguinoso, ma le risposte arrivarono solo dopo quando qualcuno si appoggiò con leggiadria al terreno dietro di lui, rimettendo una spada dentro ad un fodero.
Ma salve!
Ho iniziato una Heroty! Spero che sia di vostro gradimento signori miei :3
Voglio un vostro parere nei commenti, sappiatelo!
Secondo voi, amici miei, chi è il misterioso carnefice dietro "all'omicidio" di quegli umani? :3
Noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top