{Capitolo 8}

Nero.
Era tutto nero.
Il colore che si attribuisce all'oscurità al buio, al male.
Tutto intorno a lui era nero, ma la sua vista era perfettamente pulita, utilizzabile, riusciva a visualizzare il contorno delle sue mani e del suo corpo, ma non sapeva del perché lui fosse lì.
Non sapeva neanche se era la realtà, cosa gli stava succedendo?
Perché tutto intorno a lui era nero?
Perché era solo?
Perché... si sentiva male?
Herobrine era in piedi, davanti alla distesa di nero che si estendeva intorno a lui, senza confini.
Si girò intorno e, non vedendo nessuno, iniziò ad urlare il nome del suo amico.

"Entity!" Gridava mentre si guardava più e più volte intorno.

Ma nessuno rispose, nessuno venne in suo soccorso, nessuno c'era.
O almeno era quello che credeva.
Iniziò a camminare lentamente, mentre la sua guardia rimaneva alzata e i suoi muscoli sempre tesi, pronti a scattare se ce ne fosse stato bisogno.

"Perché sei ancora qui?"

Herobrine sussultò e ruotò il corpo di scatto verso la voce, ma non c'era nessuno che gli stava parlando lì intorno.
Solo il nero si estendeva davanti a lui.

"Abbiamo fatto un enorme sbaglio, non dovevamo accoglierti della nostra famiglia"

Questa volta il possessore di quella voce si fece avanti, comparendo a qualche metro di distanza davanti al demone in una nube composta da particelle di fumo.
Herobrine spalancò gli occhi dallo stupore, fissando incredulo e abbastanza impaurito colui che si era parato davanti a lui.
Il suo corpo perfettamente bilanciato, di colore grigio scuro tendente al nero, era coperto da una tunica nera con dei dettagli dorati e dei pantaloni del medesimo colore, accompagnati da degli stivaletti sempre neri.
I suoi capelli neri erano legati in una treccia bassa, lasciando mostrare i suoi lineamenti del viso e i suoi occhi rossi come il fuoco e il sangue, mentre la mascella era coperta da un lieve strato di barba.
Lui era Izayu, il padre di Entity.

"I-Izayu! Tu non eri... m-morto?..." Balbettò il demone dagli occhi bianchi.

"Ancora non riesco a capire perché Entity ti abbia portato da noi, tu sei solo uno sbaglio in questo mondo"

Scomparve nella stessa nuvoletta di fumo dalla quale era apparso, lasciando da solo Herobrine che aveva iniziato a lasciar cadere delle lacrime.
Se le asciugò velocemente, continuando a guardarsi intorno per cercare il figlio di Izayu, ma nulla, era inutile.

"Perché ci hai lasciato morire?..."

Questa volta la voce era più lontana, poco udibile, ma si poteva capire che apparteneva ad una donna.
Continuò a guardarsi intorno in cerca del possessore di quella voce, e alla fine la vide comparire nella stessa nube di particelle di fumo.
Una donna poco più bassa di Izayu si trovava a qualche metro di distanza dal demone.
I suoi capelli lunghi fino ai fianchi erano di un biondo così chiaro che sembrava bianco, mentre la sua pelle era abbastanza chiara e vellutata.
Un vestito azzurro, con un fiocco di seta bianco sulla schiena, a maniche lunghe senza spalline e lungo fino ai polpacci, copriva la sua agile corporatura, mentre il tutto era accompagnato da un paio di ballerine azzurre ai suoi piedi.
Nei suoi occhi verdi, tendenti all'azzurro, si poteva notare che la pupilla non era tonda, ma bensì verticale e stretta, come quella dei rettili.

"Noi ti abbiamo amato... noi ti abbiamo protetto... e tu ci ripaghi così? Lasciandoci morire?..."

La donna scomparve nella stessa nube in cui era scomparso Izayu lasciando posto a delle risate bambinesche e a delle urla strazianti.
Herobrine cercava in tutti i modi di tapparsi le orecchie e di non ascoltare quelle parole, ma erano troppo forti.
Si teneva la testa, lasciava cadere molte lacrime, gridava di smetterla, ma nessuno lo ascoltò, quindi le voci continuarono a pronunciare orribili parole verso di lui.

"Sei ridicolo!"

"NO FERMO! NON FARLO!"

"Fai schifo! Non sembri neanche un vero demone!"

"La tua famiglia ti ha abbandonato, non è così? Hahaha!"

"No ti prego! Non farlo!"

"Stupido errore! Stupido!"

"Un demone? Tu? Non farmi ridere!"

"NON FARLO FERMATI!"

"Non hai neanche i poteri secondo me!"

"Sei solo un errore Herobrine!"

"Solo un errore!"

Tutte quelle orribili parole vennero sovrastate da un urlo, un urlo sbocciato proprio dalle labbra del demone dagli occhi bianchi.
In quel preciso momento delle voci non si seppe più nulla e quell'urlo, ormai cessato, si trasformò in un pianto disperato.
Cadde in ginocchio continuando a tenersi la testa fra le mani, mentre quelle gemme salate scendevano copiosamente lungo le sue guance.
Dei singhiozzi acuti uscivano dalle sue labbra, mentre quest'ultime sussurravano delle parole a bassa voce, come se avesse paura di pronunciarle ad alta voce.

"Vi prego, basta... basta..." Singhiozzò il più piccolo, lasciando che quelle gemme salate gli umidissero il viso.

[...]

Herobrine si alzò di scatto nel letto, tutto grondante di sudore e con gli occhi rossi dato che aveva pianto nel sonno.
Respirava affannosamente e continuava a riprendere aria, fino a che non si tappò la bocca e chiuse lentamente gli occhi, lasciando andare dei singhiozzi.
Altre piccole gemme scivolavano via dai suoi occhi, mentre dei singhiozzi ovattati uscivano a malapena dalla sua bocca, faceva così perché non voleva fare rumore, non voleva farsi sentire.

"H-Hero?..."

Spostò velocemente lo sguardo verso la porta, stando attento a non singhiozzare di nuovo.
Entity era lì, in piedi davanti alla porta della camera di Herobrine.
Il minore abbassò lo sguardo e scosse la testa, cercando di far intuire falsamente al maggiore che stava andando tutto bene, ma il piano non funzionò a dovere.
Entity si avvicinò al suo amico, si sedette sul letto e avvolse le sue spalle con le braccia, stringendolo a sé.
Herobrine avvolse lentamente il petto di Entity con le braccia, stringendosi a lui e lasciando che il calore del suo corpo lo riscaldasse.

"Hero, ascolta... so che hai fatto un incubo e credo che parlarne sia la cosa migliore, ma io non voglio darti fretta e sarebbe meglio che ti riposassi" Disse il maggiore accarezzando la testa al suo amico che intanto annuiva.

Il castano si distese sul letto e si mise sotto alle coperte, chiudendo lentamente gli occhi, e in tutto questo il maggiore doveva accertarsi che lui si addormentasse senza problemi.
Ormai Herobrine si era già addormentato da un pezzo ed Entity era ancora lì, seduto sul letto a contemplare il viso rilassato del minore che gli faceva uno strano e piacevole effetto.
Quegli occhi bianchi e puri come due perle erano imprigionati dalle piccole superfici di pelle chiamate comunemente palpebre, mentre il suo respiro ritornato regolare, grazie alle parole che il maggiore aveva pronunciato, fuoriusciva dalle labbra socchiuse del più piccolo.

"Anche se sono passati ben sette anni, sei sempre rimasto carino..." Sussurrò il maggiore, scendendo dal letto e posando le ginocchia sul pavimento, mettendosi davanti al viso del minore.

Continuava a fissare incessantemente le sue piccole labbra.
Quelle labbra che per lui sembravano così morbide e così dolci, voleva che esse fossero solo sue.
Solo e solamente sue.
Dei pensieri continuavano a balenargli in testa, e il protagonista di essi era proprio il demone più piccolo.

"Avanti, non ci vuole tanto a baciarlo~"

"Ormai questo cucciolotto è tuo"

"Forza, bacialo"

"Sii gentile con lui~"

"Sarebbe meraviglioso assaporare le sue labbra..."

"È pur sempre il tuo dolce cucciolo"

Avvicinò lentamente il viso a quello del minore, ma non appena le loro labbra si sfiorarono, Herobrine emise un lieve mugolio, cosa che fece allarmare e allontanare il maggiore.
Non avrebbe rovinato tutto in quel momento, avrebbe solo dovuto aspettare ancora un po', poi Herobrine sarebbe stato solo suo e di nessun altro.
Già troppe persone l'avevano fatto soffrire ingiustamente, ed Entity voleva solo che lui si sentisse felice, tranquillo, amato.
Non chiedeva troppo, quindi il corvino voleva accontentarlo a tutti i costi, rimanendo al suo fianco.
Si diresse verso la porta della camera e, prima di uscire, diede un ultimo sguardo al minore, sussurrando delle parole molto dolci per poi tornare in camera a dormire.

"Buonanotte, piccolo mio..."

Heyla popolo!
Che ne dite?
Vi piace, eh? EwE
Eeehhh Entity Entity, cosa volevi fare al nostro caro Herobrine?
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya :3

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