{Capitolo 14}

"Vedi, a quel ricevimento... Sorse un problema" - Disse Entity con tono abbastanza serio - "ma ora ti spiego..."

[...]

"Entity?... Perché siamo qui?..."

Herobrine ed Entity si erano ritrovati in mezzo a una banda di giovani demoni che parlavano tra di loro.
Entity aveva ancora addosso il mantello bianco di quando aveva incontrato il castano per la prima volta, stessa cosa con quest'ultimo per il suo mantello nero.
Entrambi erano gli unici con il cappuccio sulla testa ed erano anche gli unici che restavano a debita distanza dagli altri giovani demoni.

"Mio padre e mia madre sono stati chiamati da Tyrus Espoir, il padre di Light Espoir, uno dei giovani demoni che si trova proprio qui" - Annunciò sottovoce il demone più grande - "credo che debbano discutere su qualcosa... Ma non so precisamente cosa" Disse alla fine.

Herobrine annuì lievemente e osservò tutti i demoni che si trovavano in quella magione nella foresta, ormai abbandonata per gli umani.

"Hey Entity303!"

I due giovani demoni si voltarono verso la figura di un ragazzino completamente vestito di nero.
I suoi capelli e la sua pelle era di un colore simile al carbone, ma i suoi occhi erano bianchi.
Entity incrociò le braccia frustrato, guardando il ragazzino con una certa indifferenza.

"Salve Null, che piacere vederti" Rispose con sarcasmo il più grande.

Null lasciò andare una lieve risata che però andò ad attirare vari demoni che si trovano nelle vicinanze.
Quella situazione ad Herobrine non piaceva.

"Ciao 303, è un piacere pure per me" - Ghignò con malizia il ragazzino, posando subito lo sguardo su Herobrine - "mh? E lui chi è?" Chiese.

Herobrine lo guardò con un lieve imbarazzo e subito dopo distolse lo sguardo.

"Ah, ho capito! Quegli occhi bianchi li potrei riconoscere ovunque!" - Affermò alzando la voce e attirando l'attenzione dei demoni nella stanza - "potrei riconoscere ovunque... Gli occhi di un errore come te, Herobrine" Ghignò alla fine.

Tra i giovani demoni che si ritrovavano in quella stanza calò un brusio generale, mentre alcuni demoni ridevano all'affermazione di Null.
Herobrine abbassò lo sguardo e si asciugò le lacrime che stavano per fuoriuscire dai suoi occhi, alzandosi il cappuccio per nascondere il suo viso.

"E tu saresti un demone? Ma fammi il piacere!" Rise Null, facendo partire una risata generale.

"Null... Per caso vuoi che ti spezzi le ossa?"

Null smise di ridere e posò gli occhi sull'origine della voce, sgranandoli subito dopo.
Entity lo stava osservando con due occhi vuoti, mentre dietro di lui erano apparsi dei tentacoli viola e minacciosi, pronti a prendere Null e a strangolarlo se ce ne fosse stato bisogno.

"Ripeti quello che hai detto se ne hai il coraggio, lurida fighettina" Affermò con freddezza il demone dagli occhi rossi.

Intanto, ai piani alti della residenza, i genitori dei demoni stavano discutendo su qualcuno.
Erano tutti seduti attorno ad un enorme tavolo di legno, mentre a capo tavola si trovava un uomo dai capelli biondi e chiari e gli occhi erano di un nero color pece e la mascella era coperta da un lieve strato di barba.
I suoi vestiti erano costituiti da una camicia bianca, una giacca grigia, dei pantaloni del medesimo colore e delle scarpe bianche.

"E se attaccassimo proprio al nucleo?" Propose un uomo dai capelli argentei e con la pelle chiara, mentre una donna accanto a lui con i capelli celesti annuiva.

"Non credo sia una buona idea Lyced... Quel luogo pullula di ogni tipo di mostro" - Rispose il famigerato Tyrus, l'organizzatore di quella riunione - "mia moglie, Wilma... È andata senza il mio permesso... e non è più tornata" Annunciò con tristezza.

Tutti i demoni presenti si scambiarono qualche occhiata preoccupata, ma non appena Tyrus si ricompose tutti i demoni ricominciarono a guardarlo.

"Izayu, hai qualche idea?" Chiese ad un tratto Tyrus.

Izayu si alzò in piedi e osservò tutti i presenti, dal primo all'ultimo.
Si schiarì la voce e iniziò a parlare.

"Dobbiamo assolutamente procurarci il prima possibile delle armi per poter combattere contro di lui, è troppo forte e le armi che creiamo io e mia moglie non bastano" - Rispose solenne - "ma come ben sapete, io e Vakum stiamo lavorando ad un esperimento" Annunciò alla fine.

Vakum, un uomo vestito completamente di nero, con capelli e pelle color pece, ma con gli occhi di un bianco candido, si alzò dalla sedia e sorrise.
Ma prima che potesse iniziare a parlare, si udì un'esplosione ai piani inferiori.
Infatti, nella sala dove erano situati tutti i ragazzini, qualcuno fece irruzione.
Un paio di demoni avvolti nelle fiamme, con addosso un'armatura rosso sangue e con delle spade tra le mani, stavano cercando di avvicinarsi ai giovani demoni con l'intenzione di ucciderli.
Tutto il gruppo di demoni si avvicinò al muro e rimasero uniti.
Non potevano neanche provare a combattere, sarebbe stato inutile per dei giovani demoni come loro.

"Entity! E-entity che f-facciamo?!" Urlò in preda al panico il giovane Herobrine.

"Allora Entity? Gara a chi ne uccide di più?"

"Chiudi quella bocca e proteggi gli altri"

Per fortuna, Null ed Entity si pararono davanti al gruppo ed evocarono i loro poteri.
Mentre i giovani demoni li osservavano ammirati, loro iniziarono a combattere contro i demoni infuocati, come se avessero le capacità di un demone vero e proprio, due semplici demoni di soli tredici/dodici anni.
A loro non servivano neanche le armi, a loro bastavano i loro poteri, in più non ci misero molto ad ucciderli.

"Che sta succedendo?!"

Tyrus, Vokam, Izayu e Verlyn scesero velocemente le scale, osservando lo spettacolo avvenuto in quella sala: la stanza era piena di armature rosso sangue e spade, mentre vicino a loro giacevano dei cumuli di cenere.

"Ci abbiamo pensato noi" Annunciò solenne il ragazzo dagli occhi rossi, rivolgendo un sorriso al castano che lo stava osservando con ammirazione.

[...]

"Ora ricordi?" Chiese Entity al minore dopo che finì di raccontare.

Il caffè che risiedeva nelle tazze era ormai finito, mentre nella stanza regnava un silenzio degno di una chiesa.
Herobrine osservava Entity con uno sguardo apparentemente normale, ma subito dopo sospirò lievemente e incrociò le mani, posando i gomiti sulle sue gambe e chinando di poco la schiena.

"Quindi... Anche questo Null dovrebbe venire alla festa?" Chiese.

"Non ne sono sicurissimo, ma credo di sì" Rispose il corvino.

"... Bene" - Affermò il castano osservando l'orologio - "sono le otto e mezza, mangiamo qualcosa e poi aspettiamo mezzanotte?" Chiese Herobrine alzandosi dal divano.

Entity annuì lievemente e si alzò anche lui dal divano, osservando il castano che si avviava verso la cucina.
Piuttosto preoccupato, si avviò anche lui e raggiunse dopo poco il minore, giurando che avrebbe fatto di tutto pur di tenerlo lontano da Null.

Salve piccoli minecraftiani!
Piaciuto il capitolo? Spero di sì!
Questo mi è piaciuto particolarmente, lo ammetto, e poi... Chissà... Di chi erano quei cavalieri infuocati? Hehehe
Lo scoprirete più avanti!
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo al prossimo capitolo! Cya :3

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