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"Harry!". Louis si sveglia di colpo e urla il nome di Harry. Si guarda intorno e quando vede di essere in ospedale va nel panico, soprattutto quando si accorge che accanto a lui c'è la sua madre biologica.
"Che vuoi tu!!. Dov'è il mio Harry?!!. Dov'è la mia mamma?"
"Louis tesoro.. mi dispiace tanto. So che fra di noi ci sono state solo incomprensioni ma non volevo finisse così". L'espressione finta dispiaciuta della donna non inganna Louis che urla di più.
"Non ti voglio sentire più!!. Mi avete rovinato la vita e potevo morire! Adesso perché ci sei tu qui?"
"Perché finché non annullano la perizia sono sempre io il tuo tutore legale e mi dispiace ma non ho fatto entrare nè Harry e né Maura. Sono io tua madre, Louis".
"Robin arriverà presto con la perizia invalidata!! É già pronta e tu sarai fuori dalla mia vita!!. Io non sono pazzo e tu hai finito di drogarmi e di farmi passare per un incapace!!. Vai via da qui e lasciami con il mio bambino!!". Solo adesso Louis si tocca la pancia e nota qualcosa di strano, è come se fosse vuota.
"I il m mio bambino. Dov'è puntino?". Sua madre cerca di prendergli la mano ma Louis non glielo permette.
"Mi dispiace Louis, hanno fatto tutto il possibile ma avevi perso troppo sangue e il bambino stava soffrendo. Ti hanno fatto un parto cesareo d'urgenza ma non c'è stato niente da fare, era troppo piccolo, è morto dopo appena un minuto dalla nascita. Tu eri sotto anestesia e lo hanno dato a me in braccio, l'ho tenuto per pochi secondi prima che lo portassero via. Era una bambina Louis, una femminuccia". Louis non dice niente, rimane in uno stato di choc per molto tempo. Non sente Robin che entra in stanza con l'assistente sociale e la madre biologica che viene scortata fuori dalla polizia. Non sente nemmeno Maura, Anne e soprattutto Harry che urla con tutto il fiato che ha in gola appena scopre il destino del suo bambino, anzi della sua bambina. Passa così le restanti ore, in uno stato di semi incoscienza che il dottore definisce choc post traumatico, che avviene, appunto, dopo un evento difficile da superare. Si riprende solo a notte inoltrata, quando spalanca gli occhi e trova accanto al suo letto Harry che dorme stringendo una mano fra la sua.
"Era una bambina Haz. Nostra figlia era una femminuccia, era la nostra Sunny". Il riccio si sveglia appena sente le parole di Louis e gli stringe di più la mano.
"Te l'hanno fatta vedere, Hazzie?. Tu hai potuto vederla?"
"No Lou, non mi hanno dato il tempo. Mi hanno solo fatto firmare il suo certificato di morte, le ho dovuto dare il nome. Sunny Anne Styles, nata per 1 minuto". Harry stavolta non si preoccupa di nascondere le lacrime e Louis fa lo stesso. É un dolore enorme che non si dovrebbe mai provare, figurarsi a 17 anni, dopo tutto quello che i due ragazzi hanno passato.
"L'ho amata per 7 mesi e non ho potuto nemmeno conoscerla. L'hanno uccisa loro Harry, è stata la mia famiglia. In questi mesi mi hanno riempito di medicine solo per farmi diventare pazzo, volevano ottenere qualcosa ma non sono mai riuscito a capire cosa".
"Lo so amore, ti credo ma adesso non ti faranno più del male. La perizia è stata annullata e vista la gravità della situazione gli è stato notificato un ordine restrittivo e non dovranno più avvicinarsi a te, nessuno di loro!. È finita Lou, non tornerai più in quella famiglia e sarai affidato definitivamente a Maura e Bobby, prenderai anche il loro cognome, appena ti adotreranno ufficialmente. Sarai un Horan". Louis vorrebbe essere felice, vorrebbe sorridere e lasciarsi tutto alle spalle ma proprio non ce la fa.
"Perché ogni volta che cerco di andare avanti, che cerco di rimettermi in forma succede qualcosa che mi butta giù?. Cosa ho fatto di male?". Piange silenziosamente e Harry lo stringe a sé
"Non hai fatto niente di male, piccolo è solo che a volte la vita ci mette a dura prova e noi dobbiamo essere bravi a non demordere e a non farci abbattere".
"Io ho solo 17 anni Haz e quando è morto Niall ne avevo 16!. Non è giusto!. La vita mi ha già messo abbastanza alla prova privandomi del mio migliore amico!"
"Hai ragione amore, io.. non so davvero come aiutarti. Mi sento così inutile".
"Io.. non penso di essere abbastanza forte per superare anche questa.. ne ho affrontate tante, Haz". Rimangono lì senza dirsi più una parola, l'uno al sicuro fra le braccia dell'altro.

***

Louis torna a casa Horan pochi giorni dopo e nonostante le migliori intenzioni e le continue rassicurazioni e il costante aiuto dei suoi amici e familiari, il ragazzino sembra davvero non riuscire a riprendersi, non gioca più con i suoi amati cagnolini, non esce più con Crystal e non sente Liam e Zayn da una vita, nemmeno quando i due ragazzi partono per l'America. Certo è vigile, cosciente e sa cosa gli sta succedendo ma non riesce a darsi una mossa. Non gioisce nemmeno quando la nuova sentenza del nuovo giudice dà ragione agli Horan e lui diventa a tutti gli effetti un membro della famiglia di Niall. La psicoterapeuta gli ha diagnosticato la depressione post partum soprattutto perché non ha avuto modo di conoscere e nel contempo dire addio a suo figlio, non ha potuto elaborare il lutto e questa cosa non gli dà pace. Non ha potuto tenere in braccio la sua Sunny, quella bambina che nonostante la giovane età, Louis e Harry hanno desiderato tanto. Passano le settimane e i mesi e Louis perde interesse per tutto, per l'America, per le lettere a Niall e soprattutto per Harry, a malapena gli parla e il riccio non sta di certo meglio. Per stare accanto a Louis non è partito nemmeno lui per il college e il natale ormai alle porte non è mai sembrato così triste, così come il diciottesimo compleanno del ragazzo. Oggi infatti é il suo compleanno e lui non ha voluto festeggiare, non ha voluto accanto a sé Harry e Crystal e non ha voluto nemmeno vedere il regalo di Niall con la lettera e ne tantomeno ha permesso a Maura di spiegargli in cosa consiste il misterioso e famoso ultimo regalo del suo migliore amico. Passa tutto il suo tempo a casa, chiuso nella sua stanza a guardare foto di famiglie felici sul web e a piangere quando vede un bambino, soprattutto se è una bambina.
"Ciao Lou". Harry entra in camera di Louis e il ragazzino quasi sbuffa
"Ciao Harry, voglio stare da solo e non voglio che mi fai gli auguri. Non c'è niente da festeggiare, due mesi fa ho perso il mio bambino per colpa della cattiveria della mia famiglia e adesso penso che non ci sia nulla in serbo per me".
"Louis, io sono stanco. Sto male anche io amore e se vado avanti è perché sono costretto a farlo, non posso fermarmi e soprattutto devo far forza anche a te". Louis sospira e prende la mano di Harry fra la sua.
"Scusami Haz, sono così maturo di solito e adesso invece mi sto comportando da stupido. Non voglio essere come quelle coppie che quando litigano o si lasciano poi smettono di parlarsi e si urlano contro. Tu prima di essere il mio ragazzo sei un mio amico e non ti voglio perdere". Harry bacia Louis fra i capelli e cerca di capire il senso del suo discorso
"Che stai cercando di dirmi?. Mi stai lasciando?"
"Si Haz perché voglio che almeno tu insegua i tuoi sogni e voli in America, te lo meriti. Io ti amo e penso che ti amerò sempre ma non posso più stare con te, devo ritrovare me stesso e stavolta sul serio e soprattutto da solo". Louis piange e piange anche Harry, non vuole ammetterlo ma probabilmente Louis ha ragione.
"Anche io ti amo e se tu me lo chiedessi starei accanto a te sempre".
"È proprio questo il problema, so che lo faresti.. ma non devi più farlo Haz, non te lo meriti e non è giusto che a 20 anni passi tutte le giornate dietro alla mia depressione. Io devo curarmi sul serio, devo fare una lunga terapia e devo farlo con calma, magari quando sarò pronto ci rincontreremo e riprenderemo esattamente da dove ci siamo lasciati".
"Io.. non voglio perderti Lou, non ce la faccio. Vieni in America con me!. Ricominceremo io e te e anche se non saremo più una coppia saremo amici che si aiutano a vicenda".
"Non posso, non adesso.. magari un giorno verrò, raggiungerò te, Liam e Zayn in America e passeremo tante belle giornate nella mia casa di Los Angeles, ricordati che ormai sono il proprietario". Sorridono fra le lacrime e Harry bacia un'ultima volta Louis sulle labbra.
"Ci sentiremo vero? Promettimi che sarai comunque con me, anche solo come amico".
"Si Haz sarò tuo amico, ti chiamerò tutti i giorni e mi racconterai tutte le cose belle che farai al college così guarirò in fretta e vi raggiungerò".
"Ti amerò sempre Lou e ti aspetterò.. quando sarai pronto ricominceremo esattamente da qui".
"Si Hazzie, esattamente da qui..".

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