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"É permesso?". Louis alza la testa dal cuscino appena senza la voce familiare parlare e sorride per la prima volta dopo mesi
"Oh mio Dio!!. Niall!!. Quando sei tornato?!" Louis cerca di alzarsi per andare incontro al ragazzo castano e sorridente che è appena entrato nella stanza ma viene fermato da Niall che lo raggiunge.
"Shh, fai piano, sono entrato di nascosto. Le infermiere non vogliono nessuno fuori dall'orario di visite".
"Oh Niall! Pensavo mi avessi abbandonato anche tu"
"Che stupidaggini dici!. Non ti abbandonerei mai, Lou. Sei o non sei il mio migliore amico?. So che la mancanza che senti è devastante ma adesso ci sono io, sono tornato appena ho saputo".
"Che bello avere un volto amico qui dentro. Mia mamma mi ha parcheggiato qui e non vuole saperne, cercava solo un pretesto per liberarsi di me e l'ha trovato. Mi ha chiuso in questa clinica per pazzi, perché dice che sono disturbato e pericoloso"
"Tu pericoloso?. Sono loro che sono fuori di testa, tu sei fin troppo sano, devi solo capire che nessuno vale più di te. Perché hai tentato di ucciderti?!. Non sai lo spavento che mi sono preso e soprattutto non sai come mi sono sentito in colpa per non essere con te"
"Non è colpa tua se non c'eri, adesso però sei tornato e non parti più, me lo prometti?"
"Te lo prometto ma dovrai farmi anche tu una promessa"
"Cosa?"
"Non provare mai più a farti del male!".
"Uhm Niall.. io non.. non posso promettertelo, adesso sono solo e non ho nessuno che crede in me"
"Ascolta Lou, stai soffrendo tanto e posso capirlo ma non sei più solo, ci sono io adesso e sono tornato per restare, non ho intenzione di andarmene. Posso aiutarti a superare la tua perdita, a farti capire che devi sempre trovare un motivo per andare avanti. Devi essere tu il primo a credere in te stesso, altrimenti non potranno mai farlo gli altri"
"Adesso che sei tornato sono più tranquillo, ho di nuovo una persona che mi vuole bene. Mi sei mancato tanto"
"Anche tu mi sei mancato, Lou. Stai bene qui dentro?. Ti trattano bene?"
"No, mi trattano da pazzo e mi imbottiscono di medicine. Io non sono pazzo Niall, ho solo tanta tristezza dentro che non se ne va più, mi sento sbagliato e beh.. sai come sfogo il mio dolore"
"Ti ricordi il metodo che avevo inventato per evitare di farti tagliare le braccia?". Louis sorride e annuisce
"Era un metodo stupido ma ha funzionato, almeno finché non te ne sei andato"
"Ce l'hai ancora la pallina antistress che ti ho regalato?"
"É a casa, ma non penso che mia madre me la porterà, non verrà mai a trovarmi"
"Beh meglio!. Altimenti dovrei scappare a gambe levate, mi odia"
"Lei odia tutte le persone che mi stanno intorno e che mi voglio bene, visto che adesso tu sei l'unico amico che ho, odia solo te".
"Meglio non dirglielo che sono tornato peró, altimenti troverà il modo per dividerci"
"Si, tu però non te ne andare più".
"Mai più, Lou".
***
"No stancare i pazienti e non dargli troppo fastidio!. Altirmenti ti cacciamo via, ragazzino"
"Sentite, io sono qui a fare volontariato, mi ha mandato la scuola, se vi da fastidio ne parlo con il preside e gli chiedo di mandarmi da un'altra parte. Sono qui per parlare con i pazienti, fargli passare qualche ora spensierata". L'infermiera guarda Harry in malo modo e lo liquida con un gesto della mano.
"La maggior parte dei pazienti ha seri problemi mentali, se ti fanno del male noi non siamo responsabili". Harry vorrebbe mandare l'infermiera a quel paese e se ne va, allontanandosi nel corridoio. Osserva le varie camere, alcune sono chiuse e altre invece hanno la porta aperta e vede le più disparate situazioni, c'è gente che se ne sta seduta sul letto e oscilla il corpo avanti e indietro, altri che parlano da soli e altri ancora che ridono sguaiatamente osservando fuori dalla finestra. Il riccio non lo ammetterebbe mai, ma adesso ha un po' di paura. Una clinica per la riabilitazione psichiatrica non è di certo il posto ideale dove fare volontariato, probabilmente è andata meglio a Zayn al centro anziani. Come a voler scappare, entra nella prima stanza che si trova davanti e apre la porta che era chiusa, richiudendola alle sue spalle.
"Oddio!". Questa è la stanza di Louis e il ragazzino si è appena spaventato, saltando a sedere sul letto. Harry appena si accorge di lui sembra quasi sollevato. Gli si avvicina e lo osserva per lunghi istanti
"Oddio Louis!!". Louis è sorpreso dalla sua reazione e lo guarda curioso
"Ciao, tu vieni nella mia scuola!. Sei l'amico di Liam, vero?. Sei uno dei ragazzi più popolari della nostra scuola"
"Ciao Louis, si sono Harry, l'amico di Liam. Non puoi capire che bello vederti!. Sei sparito da una settimana e Liam ti ha cercato ogni giorno. È anche passato a casa tua ma gli hanno detto che eri andato via, eri partito". Louis sorride triste e annuisce
"La mia famiglia si vergogna di me, non vuole problemi. Ecco perché mi ha chiuso qui dentro, non è vero che sono partito, sono qui da una settimana. Io uhm.. ho tentato di uccidermi. M mi sono tagliato le vene, poi mia mamma mi ha trovato e mi ha portato in ospedale. Lì mi hanno curato le ferite e hanno detto ai miei familiari che ho bisogno di cure e mi hanno chiuso qua dentro. Sono tutti cattivi qua, ti trattano malissimo e ti imbottiscono solo di medicine. Mi hanno tolto il cellulare, ho solo il computer che sono riuscito a nascondere in valigia, in mezzo ai vestiti. Mia mamma non sa che ho due pc e me ne ha sequestrato solo uno". Harry prova tanta tenerezza per questo ragazzino così fragile e solo che si trova avanti e vorrebbe abbracciarlo ma si trattiene, visto che praticamente non lo conosce.
"Posso avvisare Liam?. Ti avrà mandato un centinaio di messaggi in questa settimana, è davvero preoccupato e lo siamo anche io e Zayn"
"Puoi chiamare Liam, lui è bravo. Tu e Zayn perché vi preoccupate per me? Non siamo amici"
"Beh sei amico di Liam e quindi diventi automaticamente amico mio e di Zayn. Puoi contare su di noi, quando tornerai a scuola vedrai che nessuno ti darà più fastidio"
"Grazie!. M ma io non sono amico di Liam, lui è costretto a starmi dietro"
"Liam non fa niente che non gli va, quindi se ti sta dietro è perché gli sei simpatico e ti considera suo amico. Gli mando subito un messaggio e vedrai che domani ti verrà a trovare"
"Gustav!!. Ti prego puoi dire a Liam di occuparsi di Gustav? Sono qui da una settimana e non so che fine abbia fatto. Mia mamma non si occuperà mai di lui e non posso farlo morire, lui è tutto ciò che mi rimane. Io... ho dei soldi da parte, posso darli a Liam per fargli comprare tutto ciò di cui Gustav ha bisogno, non posso abbandonarlo anche io, ti prego".
"Chi è Gustav?"
"L lui é il m mio cagnolino. In realtà me l'hanno lasciato in eredità e non posso deluderlo". Harry capisce e non fa altre domande
"Non ti preoccupare, ci occuperemo io, Liam e Zayn di Gustav, adoro i cani". Louis annuisce e poi guarda Harry abbastanza curioso.
"Tu perché sei qui? Non mi sembri pazzo". Harry sorride accarezzando una guancia del ragazzino.
"Nemmeno tu sei pazzo, non lo sei per niente. Io comunque sono qui perché faccio volontariato. La scorsa settimana io e Zayn abbiamo combinato dei casini a scuola e il preside ha mandato me qui e il mio migliore amico in una casa di riposo. Oggi è il mio primo giorno"
"Mi dispiace che sei finito in punizione però sono contento che sei qui, vedere una faccia conosciuta mi tranquillizza"
"Ti prometto che passerò tutto il mio volontariato qui con te e quando finiranno le ore continuerò a venire, tu però sbrigati a guarire e esci da questo postaccio"
"Secondo te posso guarire?"
"Certo, secondo me non hai nulla che non vada". Louis per la prima volta sorride ad una persona che non è Niall e vorrebbe dire tante cose ad Harry ma alla fine rimane in silenzio e si gode il momento.
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