la Bella e la Bestia.

«Eccola Grace!
Ma guardala! Sta dormendo ancora!»sentii dei bisbigli e il sogno che stavo affrontando comincia a diventare sempre più astratto.

Aprii gli occhi confusa, mi girai del tutto e acchiappai i miei due visi preferiti.
Taylor e Sheryl.

«ragazze che ci fate qui? È presto!» Chiesi con una voce assonnata e un po' addolorata a causa dei continui indolenzimenti agli arti.
«Presto? AHAHAHAHA» risposero in coro.
«è mezzogiorno! Come fai a dire che è presto?» si avvicinò Taylor e mi guardò più intenerita del solito.
«stai bene?»poi mi chiese sempre Taylor.
"No, non sto bene" avrei voluto rispondere, ma non voglio che soffrino a causa mia.
«sto cercando di stare bene» risposi con un tono calmo.

Adesso, però sono un po' troppo agitate. Che cosa mi nascondono?

«Senti...Volevamo dirti che...» Taylor aprì il discorso.
«che?»volli la loro risposta subito, sennò potevo alterarmi a causa dell'ansia che provavo.
«che...» proseguì Sheryl
«dai cavolo ragazze! Mi sono appena alzata! Lo sapete benissimo che quando mi sveglio sono sempre scossa»
«Oggi pomeriggio, alle 14, c'è una festa a casa di Alyssa, la nostra compagna di classe. Ci sarà il tuo Noah, me l'ha detto Liam. È la tua occasione per mostrarti e per chiarire la vostra relazione. Finalmente una volta per tutte saprà il tuo serio problema e ti darà di nuovo il sorriso che avevi prima...»

«e se poi mi odiasse ancora di più?» dissi con tanta paura
Mi guardarono perplesse.
«e se poi ti amasse ancora di più?» mi corresse Sheryl. Amo quando fa così, mi dà tanta sicurezza

«Grazie Sheryl per i tuoi "incoraggiamenti", ma no, non sarà così.» risposi decisa
«Eri con lui quando era a pezzi...Adesso spiegami il motivo del perché non ti dovrebbe cagare? Cazzo Grace! Tu stai per morire...»
Le guardo male e mi alzo dal letto assonnata.
Forse non dovevo affrontare questo discorso con loro.
«vado in bagno e poi torno qua» dissi ansiosa alle due "stronzette"

Mi guardai allo specchio, e l'unica cosa che mi rattristò era il mio fisico.
Quanto sto dimagrendo! Questa malattia mi sta mangiando viva. Mi sento come se fossi completamente risucchiata da qualcosa.

"Oggi solo cose belle, oggi solo cose belle..." mi ripetei a bassa voce

«eccomi!» osservai Sheryl e Taylor, studiando le loro facce.
Erano sedute sul mio letto, mi stavano aspettando.
«Bene! E adesso diamoci da fare!» disse  Sheryl
«dov'è il tuo vestito rosso Grace?» mi chiese Taylor con fare interrogatorio.
«quale vestito rosso?» risposi curiosa
«tonta! Quello che hai messo al primo appuntamento con Noah!» esclamò espansiva sempre Taylor.

«dovrebbe essere nell'armadio»

manco dovessero trovare la spada di Re Artù...

«Eccolo!» finalmente l'ha trovato Taylor.

«mettitelo» mi disse Sheryl
«sì, mettitelo» affermò Taylor.

«Ma sono magrissima! Non ho più le forme come una volta...» pronunciai triste
«e sticazzi, rimani sempre bella per noi e per tutti gli altri...»

Le guardo, due anime dolci e gentili.
Quando non ci sarò più, le proteggerò.
Da qualsiasi male.

Si vede che con il pensiero stanno cercando di lasciarmi andare.
Cio non significa smettere di provare dei sentimenti per me.

«vi riesce così bene?» domandai a loro
«Che cosa?»
«sorridere e tenere tutto dentro convincendovi che tutto vada bene»
Sono pietrificate.
Forse non c'entrava tutto questo con l'argomento di prima.
Forse non dovevo dirlo...

«scusate» aggiunsi questo dopo aver visto le loro reazioni, così scioccate.

«no, no hai ragione...» Taylor concentrò il suo sguardo sul mio.

«a volte è più comodo soffrire in silenzio» Disse Taylor con occhi lucidi.
Le lacrime le pizzicarono le palpebre. Fece un sorriso un pò rotto e tirò su col naso.

«Se permettete vado in bagno» aggiunge sempre lei, Taylor.

Il mio cuore si spaccò in mille pezzi, con un dolore tremendo e sconfinato.

«secondo me, se ti mettessi il rossetto rosso ci staresti da Dio» dice Sheryl

«sai...Le rosse fanno sempre colpo con il rossetto rosso» Taylor riprende il discorso di Sheryl.

Taylor si è ripresa dopo l'accaduto che è successo prima.

Io adesso sto meglio, sto sempre bene quando sono in compagnia.

«aggiungo un pò di blush...»dice Sheryl

Ero seduta sulla sedia, in camera mia.
Sheryl e Taylor mi stavano rigorosamente truccando.

Non mi sono ancora vista allo specchio!
Chissà cosa avranno combinato 'ste due stronzette.

«e voilà! Come sei bella! Guardati allo specchio!» dice Taylor

«sei magnifica» mi dice dolcemente Sheryl.

Erano incantate sul mio viso, mi sentivo tanto a disagio.

Mi alzai dalla sedia con tanta debolezza e raggiunsi lo specchio.

«no no ragazze sono magrissima! Non mi rende più carina. Sembro un mostro ancora vivente!»

«per noi no» mi dice Sheryl.
Taylor mi guardò con un sorriso sereno, voleva rassicurarmi.

«per me sì»
«Grace! Devi capire che Noah è solo innamorato di te. Come fa a non guardarti quel poveretto? Se fossi un uomo ti mirerei tutto il giorno e contemplerei la tua bellezza tutti i dannati giorni» disse Sheryl

«appunto!» Taylor diede corda a Sheryl

«dai! Adesso mettiti immediatamente le scarpe e il velo rosso sulla testa che è già passata un'ora e mezza! Tra poco dobbiamo essere lì alla festa»

La paura di vederlo è parecchio allettante.

ci troviamo davanti una grande casa.
«Ma è qui la festa?» chiesi dubbiosa.
«sì, Alyssa mi ha detto che la villa si trova in questa via»

Caspita! Sono a bocca aperta.
Un ampio sentiero fatto di roccia ci porta al portone della villa.
La gigantesca casa è circondata da un grosso giardino ben curato.
Nel prato ci sono due alberi curati ed eleganti e due altalene appoggiate sui due alberi fantastici.

La villa era composta da ben due piani.
Il secondo piano comprendeva tante finestre, che ci permettevano di vedere la maestosità della casa all'interno.
Non vedevo l'ora di passare un pomeriggio pieno  con le mie migliori amiche.
Mi erano mancate.

Suonammo il campanello e ci aprì Alyssa.
«eccole! Ciao ragazze!»urlò, perché la musica copriva le voci delle persone.

La salutai con il movimento della mia mano.
Ci fece entrare dentro la villa.

Avevo ragione! Quanta maestosità c'è qui dentro!
Questa casa è arredata da Dio...

«ti piace la casa? Comunque ti dona il colore rosso» Alyssa mi guardò e mi rivolse questa frase molto dolce.

«tantissimo! Anche a te l'azzurro...»
Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Quando indossa un vestito di colore azzurro o blu sembra sempre un angioletto.
Però peccato! Le manca un Aureola.

Smisi di parlare con Alyssa e mi girai per osservare che cosa facevano Sheryl e Taylor.

Stavano parlando tranquillamente, nessuna delle due è già ubriaca.
Grazie al cielo. Sanno che non posso aiutarle, visto che non sono forte come prima.

«ragazze avete visto per caso Noah?» chiesi a loro
«non lo so, Chiedilo a Liam che è lì»disse Taylor
È in terrazza che si sta fumando una sigaretta.

Magari passo, devo stare lontano dall'aria completamente tossica e schifosa.
Lo cercherò io.

Optai nell'andare in cucina, ma no, non c'era
Provai ad andare in bagno, ma niente.
Vedevo solanto persone che vomitano l'anima.

Provai ad andare al secondo piano per controllare.
Salgo le scale affaticata e stanca.
Vado nella prima stanza che mi trovo davanti.
La porta è chiusa, ma provo ad entrare, perché tanto sono tutti giù a ballare, e quindi non ci sarà nessuno.

Aprii la porta lentamente e mi trovai un pavimento pulito e lucido.
Poi intravedo un letto e due persone.

Una persona era Noah e l'altra era una ragazza.
Erano seduti sopra al letto e si stavano abbracciando.
Lei sopra di lui...
Non sapevo come sentirmi. Avevo un insieme di sentimenti tutti riguardavano alla delusione che provavo nei confronti di Noah.

E all'improvviso mi assale quella tristezza mista a una certa dose di rabbia e di malinconia per tutti quei momenti che abbiamo passato e che, d'ora in poi mi sarà impossibile provare.

Perché mi vuole far male al cuore?

Finalmente si accorsero della mia presenza.
Lui si girò a sinistra, dove c'era la porta e me, mi guardò completamente pietrificato.
Adesso hai visto.
Sai che non ho i capelli.
Sai che sto male.
Sai che sono dimagrita nel giro di pochi mesi.
Sai tutto.
Come la mettiamo?

Si alzò velocissimo e se la strattonò di dosso.
La spinse e lei cadde...

Richiusi la porta e cercai di scappare.
Cercai di evadere dallo schifo che avevo appena visto.
Scappai via con le pupille dilatate e i polmoni gonfi.
Era veramente lui?
Era seriamente Noah? Alla faccia della brutale verità.
Non mi aspettavo un tradimento.

«Aspetta!»
Mi girai e vidi che lui mi stava rincorrendo, perciò aumentai le forze, ma lui fa football, è più bravo di me nella corsa.
«non è come pensi!»
Riesce a prendermi dal polso.
«ti ho presa! No no, non scappare!» urlò Noah
Rimango ferma a guardarlo ferita e delusa.

«perché indossi un velo? E perché non hai più i capelli?» chiese confuso e triste.

Ciò che non ti aspetti...

Tolgo il velo e comincio a parlare.
«Sto morendo!» piansi a dirotto
«sto morendo...» ripetei di nuovo e mi guardò intensamente.
Era rimasto paralizzato, la sua mano era morta sul mio polso.
Sentii i suoi palmi, stavano tremando...

«Ho l'Osteosarcoma...»
«mi restano pochi mesi da vivere, non c'è niente che nessuno possa fare»
Rimase irrigidito.

Sospirai, gli tolsi la presa e cominciai ad andarmene combattuta e affranta .
Ma lui mi afferrò vigorosamente.

«volevo dirtelo quando smettevi di innamorarti di me. Come adesso» mi arresi, non potevo scappare da lui.
Resta sempre più forte di me...

«ti amo ancora...
Quando ti ho vista ieri mi è venuta la pelle d'oca. Dio quanto mi mancavi!»

«possiamo parlare da un'altra parte?» mi chiese agitato
«Allora parliamo, andiamo in un posto più appartato»
«sì, per favore»dissi
Mi prese in braccio e scendemmo le scale.
Mi portò fuori con lui e cominciammo a parlare.

   «Ho visto che correvi debolmente... Perciò ho deciso di portarti in braccio»
«Grazie» dissi dolcemente

Gli raccontai di quando ho scoperto la malattia, di quando ho cominciato la chemioterapia, di quando ho cominciato  sentire la sua mancanza e che non volevo mai ammetterla, di quanto ho sofferto per la nostra relazione a distanza e del mio amore profondo che provavo per lui.

«Sai... Ogni sera, dopo aver fatto il resoconto dei dolori giornalieri di cui nessuno sa niente mi cade il mondo addosso. L'unica forza che mi fa stare bene sei tu. Io...Ti porto ogni giorno con me. Quando facciamo la chemioterapia penso a te che mi tieni forte la mano e mi ripeti sempre "noi...Contro tutto il mondo" ma le stelle a volte sono sole, soffrono in silenzio e hanno mondi, lì dove gli altri hanno gli occhi...»mormorai sconsolata

«E quindi tu saresti la bella e io la Bestia?» disse sconsolato
«perché la Bestia?»chiesi
«perché ti ho lasciata soffrire in silenzio, da sola...In compagnia del tuo coraggio da guerriera»

«anche io ti ho lasciato da solo...» pronunciai

«non dirlo minimamente!»
Noah mi abbracciò e mi guardò con occhi spenti.

«il destino ha voluto questo...Ha scelto per noi» dissi
«Ti posso promettere una cosa?» chiese
«sì» risposi subito, senza pensarci due volte.
«voglio rendere i tuoi ultimi mesi di vita un sogno!»
Poi aggiunse.
«voglio farti vedere il paradiso per eccellenza.»

«sei già tu il mio paradiso Noah...»

«non mi interessa! Ti farò viaggiare! Non vedi l'ora, eh?»

«Sì, non vedo l'ora!»

Io ero felice, ma lui stava ancora metabolizzando l'accaduto.
Si vedeva che stava soffrendo dentro, in silenzio, me lo sentivo.

Ma nei suoi occhi, io mi salvavo.
Ero completamente sua.

Le sue mani si aggrapparono ai miei fianchi e si avvicinò lentamente.
Mi baciò.
Era un bacio lunghissimo e passionale.
Era come una medicina, piùera lungo, piùmi sentivo meglio.

Le paure le abbiamo sconfitte...
Noi
Contro
Il
Mondo

Poi Noah aggiunse
«ti amo come la Bestia amava Bella»










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