Scoperte spiacevoli
🥳Capitolo più lungo per gli 1,1k di letture🥳
⚠️️Mui pov⚠️
Prima io e Genya abbiamo fatto una figura del cacchio con la signora Shinazugawa.
Ecco, erano solo baci, ma, beh, eravamo stesi sul letto e... senza maglia... vabbè, insomma, nulla di che!
Devo trovare un regalo per Genya. Penso di avere un'idea, è poco originale, ma sarebbe carina: ha perso gli airpods, pochi giorni fa, credo che gliene prenderò di nuovi.
Stasera, dopo aver cenato, io e lui ci rechiamo in camera nostra di nuovo. Mi sembra che Genya sia più stanco del solito, penso sia il freddo a togliergli le energie.
Dopo esserci cambiati ed aver indossato il pigiama, ci stendiamo a letto; d'un tratto anch'io mi sento incredibilmente stanco. Sbadiglio, posando la testa sul cuscino. È la prima notte che passo a casa Shinazugawa, pensavo avrei fatto fatica a prendere sonno, invece non credo sarà difficile.
Mi avvivino a Genya, poso la testa sulla sua spalla e lui mi stringe a sé con un braccio; mi sento protetto, non so da cosa, ma la sensazione è bellissima.
Il giorno dopo
Apro gli occhi, mi ritrovo a chiedermi dove sono, finché tutti i ricordi di ieri mi ritornano alla mente: sono a casa di Sanemi e Genya.
Genya...
Mi volto, ma non è nel futon al mio fianco.
<<Ah, sei sveglio!>> alzando lo sguardo lo vedo, sta indossando una felpa, a quanto pare è già sveglio da un po'.
<<H-Hey...>> dico, cercando di soffocare uno sbadiglio. Mi metto seduto e lui fa lo stesso al mio fianco.
<<Come va?>>
<<Da dio>> rispondo stiracchiandomi.
Quando siamo entrambi pronti ci dirigiamo al piano di sotto, dove Sanemi è già in piedi e sta preparando la colazione. Ovviamente quando ci vede ci lancia un ohagi a testa.
Ovviamente.
Lo aiutiamo ad apparecchiare, ci dice che oggi pomeriggio ha in programma di andare alla caffetteria ad Akihabara, ci sono sia Shinobu che Suma che Mitsuri in turno; quando ci chiede se vogliamo venire accettiamo entrambi con entusiasmo.
La signora Shinazugawa ci raggiunge mentre mettiamo in tavola le ultime cose, con indosso un largo kimono giallo sbiadito e dei tabi abbinati.
(I tabi sono sono quelle specie di calze con l'alluce separato che indossano i giapponesi)
Mentre facciamo colazione, mi viene in mente che devo prendere il regalo per Genya, gli airpods a qui avevo pensato. Ma non posso andarci con lui...
<<Stamattina va bene se esco?>> chiedo io, per poi specificare: <<Da solo...?>>
<<Sì, Mui, non devi preoccuparti, fai come se fossi a casa tua>> dice la signora Shinazugawa col sorriso sulle labbra.
<<Che devi fare?>> chiede Genya, con nonchalalance. Io metto su un'aria misteriosa e lui mi guarda curioso.
<<Dai, ora lo voglio sapere!>> si lamenta ridendo.
<<No, è un segreto!>> rispondo io trattenendo le risate, al contrario di Sanemi e della signora Shinazugawa.
Verso le dieci esco di casa; Sanemi mi ha munito della chiave nel caso ne avessi bisogno. Fuori piove, non forte, una pioggerellina leggera, ma abbastanza fastidiosa, che fa sciogliere tutta la neve che è caduta ieri.
Tiro su il cappuccio sulla testa e cerco di arrivare alla fermata degli autobus possibilmente non fradicio.
⚠️Genya Pov⚠️
Stamattina, Muichiro ha chiesto di poter uscire di casa da solo, immagino che debba comprare altri regali.
Appena ha chiesto il permesso, a tavola, mi sono detto che sarebbe stata una buona occasione per chiedere a Sanemi di raccontarmi qualcosa di più su di lui, sul suo passato che lui probabilmente conosce.
Mui è uscito verso le 10:00, stamattina.
Mio fratello ha cominciato a pulire la casa più o meno a quell'orario, io mi sono proposto per aiutarlo.
<<Tu?>> esclama Sanemi.
<<Sì... perché?>> chiedo io.
<<Tu odi i lavori domestici! Che hai, la febbre? Ti senti bene?>>
Ecco, viva l'istinto fraterno.
<<Ma no, volevo solo darti una mano, che c'è di male?>> ridacchio io, nervosamente.
Lui mi guarda in modo sospetto, prima di lanciarmi uno straccio.
<<Puoi parlarmi, siamo fratelli>> dice, in un tono premuroso che non è da lui.
Sorrido, ma continuo ad essere indeciso sul dafarsi.
<<Sì, ecco... Nemi, tu conosci il passato di Mui?>> gli chiedo insicuro.
Lui si blocca, smettendo di pulire i vetri.
Mi guarda con uno sguardo che non so descrivere, sembra arrabbiato, ma anche triste e pure scioccato.
<<Perché me lo chiedi?>> mi domanda poi, senza smettere di fissarmi.
<<Perché... perché Mui è il mio ragazzo. Ho capito che non ha avuto un infanzia felice, ho capito che non ha avuto una vita felice...>> Faccio scivolare il braccio con ancora lo straccio in mano lungo il mio corpo. <<Tu sai cos'è successo. E anch'io lo voglio sapere>>
Mio fratello continua a fissarmi per qualche altro secondo, ma poi si volta sbuffando.
<<La sua vita è stata come tutte le altre. Non... non devi preoccuparti per lui>> borbotta.
<<Tsk, riconosco quando menti...>> Mi avvicino a lui. <<Sai... puoi parlarmi, siamo fratelli...>> ripeto.
<<Senti...!>> sbotta allora Sanemi. <<La vita di Muichiro è stata un inferno! Ma io non posso dirti nulla. Non avrei nemmeno dovuto dirlo ai ragazzi delle specializzazioni.>> abbassa la testa.
<<S-sanemi... Lo sai che io non lo direi a nessuno.>> insisto io.
<<Non è questo il punto>> borbotta.
<<Sì invece>>
Mio fratello poggia lo straccio sulla mensola. <<Sei un bastardo... solo perché so che posso fidarmi di te non vuol dire che debba dirti tutto.>> Specifica lui, prendendomi per il braccio e andando verso il divano.
Ci sediamo entrambi, sono ansioso di scoprire la storia del mio ragazzo.
<<Senti... sto facendo una cazzata, ma tu mi sostieni sempre quando faccio delle cazzate, quindi stavolta lo farai tenendo chiusa la bocca, hai capito?>>
<<Sì, dai...>> sospiro io.
<<Ok... beh...>> comincia lui, con aria seria.
<<Muichiro fino a poco tempo fa viveva con la sua famiglia in una casa al limitare del bosco di Tehiko, non molto lontano da qui, ce l'hai presente?>>
Annuisco, anche se in realtà non l'ho mai sentito nominare, ma non mi interessa.
<<Tempo fa>> continua <<I suoi genitori sono morti, a causa di una malattia>>
Oh...
<<E lui è rimasto solo con suo fratello>>
<<... Muichiro ha un fratello...?>> mentre dico le ultime parole la voce mi si spegne in gola: è ovvio che non ha un fratello
Infatti Sanemi scuote la testa tristemente.
<<Lui... quest'estate è stato attaccato da un animale selvatico, le sue ferite erano profonde>> fa una pausa, poi continua, mi pare faccia molta fatica a raccontare tutto ciò, e lo capisco.
<<Puoi immaginare... Muichiro provò a salvarlo, lo portò in paese e da lì fu portato in ospedale, ma non ci fu nulla da fare. Yuichiro non sopravvisse>>
Sanemi abbassa la testa, due ciocche di capelli gli cadono davanti agli occhi, nascondendoli.
Non mi aspettavo nulla del genere. Sono scioccato, non riesco a credere che Muichiro, Muichiro, una persona bella come lui, abbia dovuto subire tutto questo.
<<Ma...>> chiedo, con la voce bassa. <<Ma perché lui non si ricorda nulla?>>
Mio fratello deglutisce, per poi alzare lo sguardo senza guardarmi. Mi sembra di sentire il suo cuore battere all'impazzata.
<<Muichiro... Lui non aveva il coraggio di andare avanti. Ed era compatibile, insomma, aveva letteralmente perso tutto>> Mi guarda. <<Penso che tu abbia capito>>
Se qualcuno non ha la forza di andare avanti solitamente preferirebbe la morte, preferirebbe il togliersi la vita...
Ma Muichiro...?!
Distolgo lo sguardo da mio fratello e mi alzo.
<<Scusa, ma non ha senso!>> sbotto.
<<Muichiro è forte... insomma, è più piccolo di me, sì, ma comunque forte!>>
<<Ma ti rendi conto di quello che ti ho appena detto, testa bacata che non sei altro?!>> Sanemi si alza e mi afferra per un braccio, sembra infuriato.
<<Pensa a come sarebbe se tu perdessi me, se perdessi la mamma e un'altra persona a te care, per non contare nostro padre>> mi fa riflettere con furore.
<<Sì...>> ammetto. Non ci avevo pensato. Non voglio sapere cosa abbia fatto per provarsi a uccidere, ma sono sollevato che non ci sia riuscito.
<<E lui... non può saperlo?>> chiedo io.
<<Assolutamente no!>> Sanemi mi scuote.
<<Devi stare zitto, non una parola con nessuno, soprattutto con Muichiro! Se lo sapesse sarebbe distrutto. E...>> Sanemi riprende fiato, sembra calmarsi.
<<Muichiro, oltre al fatto che è il tuo fidanzato, beh, io mi ci sono affezionato... è un ragazzo fantastico, sento come se dovessi proteggerlo>> ammette, guardandomi negli occhi.
<<Non devi cambiare modo di trattarlo dopo quello che ti ho detto, lui resta comunque Muichiro Tokito, chiaro?>>
<<Chiaro>> annuisco io.
Sanemi si alza, ma prima che si allontani gli chiedo: <<Hey, ma invece perché dopo la partita di Aoi e Nezuko ti sei arrabbiato con lui?>>
Lui si volta di nuovo.
<<Takeshi, il ragazzo che l'ha picchiato alla festa di Halloween, gli aveva inviato un articolo di cronaca che parlava di lui, della sua storia, della morte di suo fratello, insomma...>> sospira.
<<E lui non avrebbe dovuto saperlo. Ma non ero arrabbiato con lui>> borbotta poi.
<<Ah no?>> commento io sarcasticamente.
<<Hai cominciato ad urlargli contro come se avesse commesso il peccato del secolo>>
<<Uh... dici che se l'è presa?>> mi chiede lui, un po' preoccupato.
<<Nah, gli ho parlato io...>> lo rassicuro.
Lui annuisce e mi guarda conngratitudine.
~◆~●~◆~
Verso le 11.30 Mui torna a casa. Ha in mano una borsa, ma quando hai chiedo cosa contiene lui scuote la testa.
<<No, non te lo dico>>
<<Ma mannaggia a te, sono il tuo ragazzo, andiamoooo>> provo a insistere io, prendendolo per la vita e cercando di bloccarlo, per provare a gettare un'occhiata al contenuto.
<<Mollami!>> ride lui, prima di tirarmi una gomitata nelle costole.
<<Ahia, ma...>>
<<Scusami!>> esclama cambiando espressione Mui.
Io però ridacchio.
Non pensavo sarebbe stato così semplice apparire indifferente dopo tutto quello che ho saputo su di lui. Invece il suo sorriso sembra come scacciare i pensieri brutti.
Sanemi apparecchia la tavola mentre io provo a rendere commestibile il ramen e Muichiro sistema le sue cose al piano di sopra.
Appena finisce, scende e tenta di aiutarmi con gli spaghetti, ma il risultato è una specie mucchio di pasta e salsa di soia, in più rischiamo di rovesciare il brodo.
<<Sanemi, aiuto!>> urla Muichiro, e fortunatamente insieme riusciamo a non far esplodere la cucina.
Pranzamo insieme quando nostra madre ci raggiunge, è stata fuori tutta la mattina.
<<Allora, avete dei programmi per oggi?>> ci chiede lei.
<<Oltre ad andare ad Akihabara, no nulla>> dice Sanemi.
<<Verso che ora andiamo?>> chiede Mui.
<<Le 16.00?>> propone mio fratello.
In camera nostra, io prendo il regalo per Tengen e inizio ad incartarlo, mentre Mui si siede al mio fianco con un libro in mano; lo apre ed inizia a leggere.
Mentre mi do da fare per piegare la carta regalo lo guardo: è così carino.
Ancora non mi capacito del fatto che abbia una vita così travagliata alle spalle.
Dopo pochi secondi, Mui nota che lo sto guardando:
<<Tutt'ok?>> mi chiede, alzando lo sguardo dalle pagine del libro.
<<Sì, sì... scusa>> cerco di apparire indifferente ma mi risulta davvero complicato.
<<Sei sicuro?>> Mui piega l'angolo della pagina per non perdere il segno della storia e si avvicina a me.
<<Sì... davvero Mui>> dico io, distogliendo lo sguardo dai suoi occhioni.
<<Mmh>> fa lui, ritornando sospettoso ad aprire il libro.
<<Se c'è qualcosa che ti preoccupa io sono qui... sono pur sempre il tuo ragazzo>> dice lui, sembra scocciato.
<<Scusa, ma davvero, va tutto bene, ero solo immerso nei miei pensieri...>>
<<Quali pensieri?>>
<<Non mi ricordo>>
<<Fra noi due sono io quello che ha frequenti perdite di memorie>> Muichiro mette la mano sulla mia.
<<E tu non sai fingere. C'è qualcosa che ti preoccupa... è colpa mia?>>
<<C-Cosa?!>> sono un po' sorpreso dalla sua domanda; sono così fraintendibile?
<<No Mui non è colpa tua...>>
<<Ma allora c'è qualcosa che ti preoccupa!>> esclama lui, mettendo da parte il libro, stavolta senza preoccuparsi di tenere il segno.
<<Oh, basta, smettila!!>> sbotto io, per poi rendermi conto che ho fatto una cavolata.
Mui mi guarda, sorpreso, ma sembra anche ferito.
Mi affretto ad avvolgerlo con le braccia e stringerlo a me stretto.
<<Scusami! Non intendevo...>>
<<Mhm...>> Mui appoggia semplicemente la testa sulla mia spalla, penso abbia chiuso gli occhi.
Lo tengo stretto per un po' ci dondolare dolcemente seduti sul futon, mentre io mi dico mentalmente che sono un vero imbecille.
Quando lo lascio, gli prendo il viso e lo bacio.
<<Scusa davvero, non so cosa mi abbia preso>> sussurro, mentre le nostre labbra sono ancora vicine.
<<Non dovevo insistere...>> ammette lui.
~◆~●~◆~
Qualcuno bussa alla porta. <<Avanti>> dico io, a bassa voce. La porta si apre e Sanemi fa capolino.
<<Vi va di andare?>> chiede, poi il suo sguardo cade su Muichiro: si è addormentato sulle mie ginocchia, con la testa sulla mia spalla.
<<Ma che cucciolo>> commenta ironico mio fratello, ma so che pensa che è carino.
<<Ora lo sveglio>> gli dico io, lui annuisce e si allontana, accostando la porta.
<<Mui~>> lo chiamo io, carezzandogli i capelli delicatamente. A poco a poco lui apre gli occhi e mette a fuoco la mia immagine.
Io sorrido; non c'è nulla che non va tra di noi, e questo mi fa molto piacere.
Al bar ad Akihabara
Appena entriamo, addocchiamo Mitsuri e Shinobu che parlano dietro il bancone, e Suma che parla con il bimbo di un cliente amichevolmente.
Appena Mitsuri ci addocchia, posa la tazza che aveva in mano e corre verso di noi.
<<Buongiorno!!>> ci dice raggiante.
<<Sedetevi pure, tanto tra poco io e Shinobu abbiamo la pausa e vi possiamo raggiungere!>>
<<Grazie Mitsuri>> dice Sanemi con un sorriso.
Sanemi ordina un caffè, io e Genya un cappuccino, poi ci sediamo ad un tavolo e cominciamo a chiacchierare normalmente.
Pochi minuti dopo, Shinohu e Mitsuri ci raggiungono, si sono cambiate ed indossano entrambe leggins e una felpa oversize; si siedono con noi, mi piacciono questi momenti.
Ad un tratto, però, noto che Muichiro sta guardando il telefono e ha smesso di parlare.
<<Mui, metti via quel telefono, dai, una volta che siamo tutti insieme>> lo riprendo io.
<<Hai ragione...>> Muichiro alza lo sguardo dal telefono, ma non guarda me, anzi, si gira dalla parte opposta. Prima di capire cosa o chi ha attirato la sua attenzione, lui si gira di nuovo; c'è qualcosa che non va... ha un'espressione come confusa, non so.
<<Vado un attimo in bagno>> dice a bassa voce, mi sa che l'abbiamo sentito solo io e Shinobu.
Lei infatti lo guarda allontanarsi, poi si rivolge a me:
<<Tutto bene?>> mi chiede.
<<Sì... cioè, non lo so... non mi sembrava così tranquillo...>> Mi sto un po' preoccupando, ma cerco di soffocare questa sensazione spiacevole.
Continuiamo a parlare tra di noi, ma è ovvio che tutti hanno capito che c'è qualcosa che mi dà da fare.
Poi mi viene in mente: prendo il suo telefono e digito la password d'accesso; gli altri mi guardano, smettono di parlare ma non mi fermano.
Entro in WhatsApp, sono quasi del tutto sicuro che si stesse scrivendo con qualcuno.
Infatti...
Il primo numero nell'elenco delle chat non è salvato. Lancio un'occhiata a Sanemi e alle ragazze, i loro sguardi sono curiosi quanto lo sono io.
Clicco sul contatto, scorro piu in alto per leggere la conversazione dall'inizio.
<<Sì stava scrivendo con qualcuno. Hanno cominciato... pochi minuti fa>> dico agli altri.
_____________
*Numero sconosciuto*: Buongiorno Tokito
Mui: chi sei?
*Numero sconosciuto*: non mi
riconosci? Che peccato...
Ad ogni modo, sono proprio dietro
di te... ti sto guardando ora.
Se ti volti mi vedi!
Mui: sei quello della festa?
________________
Il mio respiro si blocca, sgrano gli occhi.
<<Che c'è?>> esclama Mitsuri, ansiosa.
<<È... Takeshi... Quello della festa di Halloween>>
Sanemi batte un pugno sul tavolo: <<Continua a leggere, cazzo, muoviti!!>>
________________
Takeshi: hai indovinato, i miei
complimenti!
Mui: Grazie. Ora dimmi cosa vuoi.
Takeshi: visto che sono qui e dato
che Sanemi a quanto pare non ti
ha permesso di vedere quello che
ti ho mandato l'ultima volta che ti
ho scritto, pensavo che avrei
potuto dirtelo qui, che ne dici?
Mui: E come? Sono con dei miei amici, non vedi? Tra i quali c'è anche Sanemi
Takeshi: vado in bagno,
raggiungimi lì e ti dirò tutto
Mui: va bene
________________
Cazzo, cazzo, cazzo, Muichiro, che accidenti hai fatto!!
<<Che c'è?>> dice Sanemi, a voce molto alta. Mitusri ha le lacrime agli occhi e Shinobu sta chiaramente sudando freddo.
<<Muichiro è andato in bagno per incontrare Takeshi! Ha detto che gli spiegherà tutto sul suo passato!>> spiego io, mentre mi alzo e corro verso il bagno, mentre loro fanno lo stesso.
Tutti i clienti del bar si girano a guardarci, Suma si blocca e ci segue incerta.
Apro la porta del bagno, ho paura di quello che potrei vedere.
All'inizio non noto nessuno, ma poi, dietro la porta, li vedo.
<<TAKESHI, BRUTTO BASTARDO CHE NON SEI ALTRO, IO TI AMMAZZO!!!>> sento Sanemi ruggire dietro di me:
Takeshi tiene Muichiro per un polso, inchiodandolo al muro. Entrambi si voltano verso di noi, e io noto che Muichiro è pallido e non solo, ha anche le lacrime agli occhi.
Quello è morto.
Sanemi mi supera e tira un pugno a Takeshi, che non riesce a reagire a causa della velocità di mio fratello.
Io corro da Muichiro, che è rimasto appoggiato al muro guardando la scena, lo afferro e lo trascino lontano dalla situazione, mentre Shinobu cerca di calmare Sanemi e Mitsuri si mette davanti a noi.
Suma appare sull'arco della porta e appena vede la scena, corre via, immagino a chiamare la proprietaria del bar.
<<Mui, Mui, ti prego ascoltami>> gli sussurro io, stringendolo a me, ma Muichiro ha chiuso gli occhi, e non mi risponde.
<<Sanemi, smettila, se continui così finirai nei guai tu!>> esclama Shinobu, cercando di trattenerlo. A questo punto, lui spinge Takeshi contro il muro, ma poi si allontana.
<<Genya....>> sento Muichiro sussurrare il mio nome.
<<Sì, dimmi Mui>> gli dico io stringendolo il più forte possibile.
<<Avevo... avevo un fratello?>>
È andata, cazzo: siamo arrivati troppo tardi.
<<COSA SUCCEDE QUI?!! FUORI, TUTTI!!>>
La proprietaria del bar, Rin-san, irrompe nel bagno e fila dritta verso Takeshi, lo afferra e lo trascina fuori.
Suma ci fa cenno di uscire.
<<Mui... riesci a camminare?>> gli chiedo.
<<S-Sì>> Muichiro si stacca in parte da me e tutti noi usciamo, ma appena fuori, Shinobu afferra una sedia e vi fa sedere sopra Muichiro.
<<Hey, come ti senti?>> Lui la guarda: solo ora noto alcune lacrime che hai rigano il volto.
<<Fisicamente, intendo>> specifica lei, a mo di scuse.
<<Prova ad alzarti>> Muichiro lo fa, non sembra avere troppe difficoltà, a parte il tremore nelle mani.
Una volta in piedi, però, smette di tremare, ma vedo che le sue gambe cedono... mia affretto a tentare di sorreggerlo, come anche Shinobu, ma Mui si accascia tra le mie braccia, completamente inerme.
<<È... È svenuto...>> Shinobu sospira.
<<Non puoi rianimarlo?!>> le chiede Sanemi in ansia.
<<Sì, potrei, ma per ora preferisco lasciarlo così. Si sveglierà a tempo debito. Rimettilo sulla sedia, Genya, torno subito>>
Shinobu si allontana, io rimetto Muichiro sulla sedia e lo tengo per le spalle perché non cada.
Mitsuri ha le guance rosse, di rabbia stavolta, e gli occhi gonfi di lacrime.
<<Mitsuri, non->> Mio fratello prova a consolarla, ma non ci riesce, non è bravo con queste cose, quindi la abbraccia semplicemente.
Shinobu torna, annuncia che possiamo portare Muichiro nell'ufficio della proprietaria.
Sanemi lo solleva senza problemi, la stanza è vicino al bagno, è piccola, ma Shinobu comincia semplicemente a spostare oggetti per liberare uno spazio sul pavimento.
<<Fallo sdraiare qui>> ordina lei a Sanemi e lui ubbidisce senza esitazioni.
<<Ok, appoggiagli le gambe alla sedia, così... bene. Ora non ci resta che aspettare. Rin-san ha detto che possiamo aspettare qui>>
Fortunatamente, pochi minuti dopo Muichiro apre gli occhi.
<<Cosa...?>>
<<Mui!!>> Mitsuri si lancia verso di lui e lo abbraccia.
Io tiro un sospiro di sollievo.
Sanemi si alza e dice, in tono serio.
<<Forza, alzati. Noi torniamo a casa.>>
⚠️Muichiro pov- prima⚠️
Takeshi mi ha contattato di nuovo. Mi ha scritto un messaggio, dicendomi di venire in bagno con lui perché mi avrebbe potuto spiegare... beh tutto.
Sono davvero combattuto... potrei smettere di avere dei dubbi su me stesso e stare male... ma a Genya, a Sanemi, a nessuno di loro piacerebbe...
...
Allora perché sono davanti alla porta del bagno? Perché la sto aprendo?
<<Oh, sei venuto!>> un ragazzo dai capelli folti e neri mi guarda con malizia. Dev'essere lui... non mi ricordo il suo viso dalla festa di Halloween, anche perché era buio e io ero ubriaco.
<<Sì...>>
Lui si avvicina a me; i suoi occhi sprizzano di cattiveria, davvero.
<<Bene, ti dirò tutto molto velocemente, in modo che tu non possa cambiare idea ed andartene.>> annuncia lui.
Ho già cambiato idea, non voglio più sapere nulla. Provo ad arretrare, ma lui si avvicina ancora di più a me e mi afferra il polso.
<<I tuoi genitori sono morti circa un anno fa a causa di un'influenza degenerata in polmonite. E tu sei rimasto con il tuo fratello gemello, Yuichiro. Però anche lui è morto, vari mesi fa, è stato aggredito da un animale selvatico, l'hai provato a portare in ospedale ma era troppo tardi. Visto che non c'è la facevi più, visto che non volevi continuare la tua vita di merda, ti sei impiccato tentando il suicidio, ma non ha funzionato, sei finito in coma e hai scordato tutto>>
...
Takeshi mi sbatte contro il muro e mi blocca il polso. <<Personalmente, avrei preferito che tu morissi, Tokito. Allora? Come ci si sente? Scoprire che non sei riuscito a salvare tuo fratello? Che lui è morto per colpa tua?!>>
Ora ricordo.... ora ricordo i loro volti... Ricordo lo sguardo dolce di mia mamma, quello pungente di mio fratello, ricordo il colore rosso vino degli occhi di mio padre...
Ma un'altra immagine mi viene in mente: so per certo che è lui... mio fratello, Yuichiro, con il corpo sventrato... la stessa immagine che ho visto sovrapporsi a quella di Obanai quando è stato accoltellato.
<<Aww, stai piangendo?>>
In effetti, la vista mi si è offuscata di lacrime.
<<Ti prego... lasciami>> cerco di liberarmi, ma non so nemmeno se ci provo fisicamente o solo col pensiero, la testa mi gira, mi sento male...
<<Non ci penso nemmeno! Sono qui proprio per fare il contrario... non ti lascerò finché non sarà strettamente necessario. Stai soffrendo?>>
Avvicina il volto al mio.
<<Perché questo era il mio scopo>>
⚠️presente, sempre Muichiro Pov⚠️
Di sera:
È stata una giornata orribile, ed è solo colpa mia... ho riscoperto che avevo un fratello, ricordo i volti dei miei genitori...
Ma sarei dovuto restare nell'ignoranza, anche perché ora sto molto peggio di prima.
Sanemi è arrabbiato con me; cercaa di non darlo a vedere, ma è così, ne sono sicuro. E ha ragione.
Abbiamo appena cenato. Io e Genya siamo seduti sul divano, già in pigiama, abbiamo in programma di guardare un film stasera, magari ci ritira su il morale.
La signora Shinazugawa non c'è, è fuori con delle sue amiche, torneranno più tardi. Sanemi è su a cambiarsi per la notte, quando sarà pronto ci raggiungerà e il film lo guarderemo insieme.
Sono appoggiato a Genya, praticamente in braccio a lui, che mi coccola la testa con grattini e mi tiene stretto in vita.
Mi sento voluto, ma non so se è così... anche lui prima mi è sembrato arrabbiato, sotto sotto, quando siamo usciti dalla caffetteria era solo preoccupato, però gli ho mentito, e sono il suo ragazzo.
Senza poterle controllare, altre lacrime si formano nei miei occhi, spero solo che non scivoleranno, non voglio che Genya se ne accorga.
E invece lo fanno e lui, senza spiccicar parola, mi solleva il mento e mi bacia, aggiungendo anche la lingua, lentamente... penso sia solo per passare il tempo, ma mi piace.
<<Mui, non piangere>> sussurra, mentre le sue labbra sfiorano ancora le mie.
<<Non piangere... non voglio che tu pianga>> passa una mano sulla mia guancia per asciugare le lacrime.
<<S-Scusami>> bisbiglio io.
<<Lo dico per te...>>
<<No, scusami... scusami per tutto!>> Inizio a singhiozzare come un bambino, mi sento uno schifo, ma Genya mi stringe e mi costringe a posare la guancia sulla sua spalla.
Mi massaggia la nuca come fa sempre, ed io mi rilasso un po.
<<Scusami...>>
<<Ti amo, Mui>>
🪸spazio autrice🪸
-fine romantica... *sniff*
Buonasseeera a tutti, ragazzi, anche se è pomeriggio, come va?
In realtà vi dico, non volevo dedicare questo capitolo al festeggiamento degli 1,1k di letture (Grazie!🥹), infatti non è così perfetto tutto ciò...
AnYwAy, ho messo tante angst, visto???😏😏😏 viva le angst
E niente, noi ci vediamo, se vi è piaciuto il capitolo mettete una stellina, se no scrivete un commento in cui mi dite che la mia carriera da scrittrice di fanfiction dovrebbe finire e bla bla,
Adieur😘😘
Parole contate: 4160
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top