Nuovi amici

<<piacere, io sono Nezuko Kamado>>mi volto. la ragazzina che ha detto a Sanemi di smetterla di infastidirmi mi tende la mano con un ampio sorriso.

Ha lunghi capelli scuri dalle dalle punte arancioni, una felpa rosa con un motivo a foglie di kanapa, una gonnellina nera e delle calze molto lunghe. I suoi occhi sono di colore rosa e sprizzano di simpatia.

<<io... mi chiamo Muichiro tokito>> Le stringo la mano. <<In quale classe sei?>> mi chiede curiosa. Cerco di ricordarmi: <<1ªA... tu?>> il suo sorriso si allarga ancora. <<siamo in classe insieme!>> esclamò felice.

Mi guida lei fino all'aula: a quanto pare anche suo fratello maggiore frequenta questa scuola e le ha fatto fare un giro prima che iniziassero le lezioni.

La stanza è grande e illuminata dal sole. C'è anche un altro ragazzo seduto in ultima fila che ascolta la musica e non ci nota. Io addocchio subito un banco vicino a una delle finestre: sedersi lì significherebbe poter osservare le nuvole come mi piace fare... ma faccio già troppa fatica a concentrarmi, meglio mettermi da un'alta parte.

Nezuko si siede a un banco in penultima fila e io mi siedo a fianco a lei. Tira fuori un contenitore che apre: contiene qualche fetta di pane tostato con della marmellata; se ne mette una in bocca e ne offre una a me. Non ho fatto colazione e non ho fame, ma sarebbe scortese rifiutare, per cui la prendo con un sorriso.

<<posso farti una domanda, nezuko?>> <<mmh!>> annuisce col pane ancora in bocca mentre chiude lo zaino. <<perché sei venuta subito da me? Insomma... tu ti fidi delle persone a prima vista?>> lei morde il pane e lo ingoia.

<<io... mh, sì, il fatto e che tu mi sembravi simpatico appena ti ho visto e a me piace fare amicizia. E il primo giorno di scuola devo approfittarne!>>

È una ragazza che sembra davvero in gamba... non so come dire... dice tutto questo con una tale sincerità. Io non mi fido praticamente di nessuno e conosco pochissime persone. Ma lei mi piace molto.

Alla fine della scuola

Le lezioni sono passate così lentamente... ho imitato nezuko cercando di prendere più appunti possibili ma è stata dura... spero che migliorerò.

Alla fine delle lezioni io esco dalla classe senza dire una parola. Mentre mi rifaccio la coda ai capelli sento qualcuno vicino a me. <<che è successo, mui?>> è nezuko. Questa abbreviazione del mio nome non l'aveva mai usata nessuno, ma mi piace.

Oddio. Ma quanto sono cretino.

<<ehm, scusa nezuko, sono uscito senza aspettarti ne niente, mi dispiace...>>

Bell'amico che sono.

<<Dai non preoccuparti, credevo solo di aver fatto qualcosa di sbagliato...>> <<no no no, è colpa mia, scusa, non sono bravo a relazionaere>> lei mi mette una mano sulla spalla mentre usciamo e mi dice: <<c'è una prima volta per tutto>>

Io e Nezuko ci incamminiamo verso la casa in cui ci sono i dormitori. Sono 10 minuti a piedi. Qualcuno prende l'autobus per far prima, ma lei insiste per camminare; vuole parlare e in questo modo abbiamo più tempo per conoscerci. Dice che oggi ha conosciuto i nostri compagni, passando bigliettini a tutti.

<<come ti ho già accennato prima, io ho un fratello maggiore, si chiama Tanjiro, infatti è lui che mi ha fatto conoscere alcuni ragazzi più grandi, come sanemi. E tu? Dimmi qualcosa di te. >>

<< ecco, io...>> ho paura che la risposta la possa allontanare da me. <<in realta ho perso la memoria del mio passato 3 settimane fa. Mi sono risvegliato in ospedale e nessuno mi ha voluto dire niente. >>

Mi fermo per guardare la sua reazione.
<<oh, mui, scusa.... non immaginavo....>>
<<non preoccuparti, non è colpa tua. E poi parlarne non mi dà fastidio. >> la rassicuro io e nezuko torna a sorridere debolmente.

Tempo 2 minuti e ha già ripreso a parlare col suo modo allegro.

<<sanemi puo sembrare una brutta persona a volte, ma ti assicuro che è buono... passare il tempo con lui èpiacevole, se lo si conosce. Poi c'èsuo fratello, Genya, che non è come lui, è molto più carino ... ehm non dirgli che te l'ho detto.>> Nezuko assume un'aria colpevole.

Io sono curioso di sapere altro, sia sui fratelli shinazugawa che su tutte le altre persone le conosce.

<< non erano in buoni rapporti all'inizio. Poi... genya ha avuto la scarlattina.>> nezuko abbassa lo sguardo. So di cosa si tratta: è una malattia molto pericolosa, che se non viene curata subito può far aumentare la temperatura della febbre fino a uccidere il malato.

Nezuko continua: << era una forma grave... sai, l'ho avuto anch'io, nello stesso periodo... ce la siamo attaccati a vicenda... ma è andata a finire bene, e ora i due sono in buoni rapporti: sanemi si è reso conto di quanto volesse bene a Genya solo dopo che ha rischiato di perderlo.>>

Nezuko è visibilmente intenerita. Lo sono anch'io, ma non so cosa dire. Fortunatamente lei cambia discorso in fretta.

Il posto in cui dormiremo è una casa dalle pareti dipinte di bianco ed è molto grande. Quando entriamo io e nezuko ci dobbiamo dividere: ci salutiamo e ognuno va per la sua strada.

Dunque... camera numero 21. Alla fine in realtà non dormirò con dei miei compagni di classe, ma con quattro ragazzi di 3ª superiore, giusto per mettermi un po' più di ansia.

Quando arrivo davanti alla porta sento dei rumori: c'è già qualcuno dentro. Faccio un respiro profondo e busso.


✨️spazio autrice✨️

Hola mi amori

Non ho nulla da dire :)

Ok addio :)

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