I primi problemi
Apro gli occhi, svegliato da movimenti intorno a me. Voltandomi, noto Genya, a quanto vedo si è appena svegliato;
<<Ciao>> bisbiglio.
Lui socchiude gli occhi e mi guarda.
<<Ciao...>> d'un tratto entrambi ci ricordiamo tutto ciò che è successo ieri: Shinobu e Sanemi investiti, Sanemi in ospedale...
<<Tutto bene?>> gli chiedo con un velo di preoccupazione, posando una mano sulla sua. Lui però non risponde, anzi, si volta e si alza in piedi, tendendomi la mano. Io mi siedo sul letto ma non gliela prendo, mi limito a fissarlo tristemente negli occhi.
Genya ricambia lo sguardo poi fa ricadere la mano lungo il fianco e si dirige verso il bagno.
Uffa... perché è dovuto accadere a noi...?
Prendo il mio telefono e lo accendo. Tra le varie notifiche c'è un messaggio da parte di Mitsuri:
Mui tutto bene? E Genya?
Sorrido, Mitsuri è una ragazza così premurosa...
Genya è ancora visibilmente scosso
Non le accenno alle mie condizioni, tanto non sono così importanti comele sue.
Da voi invece? Shinobu?
Mitsuri mi risponde subito:
Shinobu ha dormito pochissimo stanotte
Continuava a svegliarsi a causa di vari incubi, poverina...
Capisco... Shinobu ha letteralmente visto Sanemi venire investito, da quello che ho capito.
Mi alzo anch'io e prendo i primi miei vestiti che trovo a fianco al futon di Genya, e li indosso velocemente; sono quasi le 7.00 e non credo che Shinobu andrà a scuola oggi, ma la vorrei vedere comunque.
Mentre finisco di vestirmi, Genya esce dal bagno e si dirige in cucina senza guardarmi.
Abbasso la testa sconfortato; è proprio distrutto e nemmeno sappiamo quali sono le condizioni di Sanemi.
Appena sono pronto mi alzo e lo seguo in cucina; cammino zoppicando un po', ma davvero poco, dopo che ieri io e Genya, beh, l'abbiamo fatto. E subito dopo abbiamo ricevuto quell'orribile notizia...
Genya è seduto sul tatami e sta guardando il telefono con aria sconvolta.
Mi avvicino a lui velocemente: avrà avuto notizie??
<<Che s->>
<<Ti prego... zitto>> Genya molla il telefono che cade sul tavolo e si copre il viso con le mani.
Mi blocco, scioccato per come mi ha risposto, ma decido velocemente di passarci sopra e afferro il suo telefono.
<<È Kanae...>> bisbiglio, prima di iniziare a leggere il messaggio che lei gli ha inviato:
Ciao Genya, sicuramente hai saputo dell'incidente che ha coinvolto Shinobu e Sanemi... ieri sono stata a trovare tuo fratello, l'operazione non era ancora terminata ma poco fa mi hanno informato del fatto che l'ha superata e delle sue condizioni: ha un trauma cranico, il bacino incrinato e quattro costole rotte. Senza contare le innumerevoli fratture in tutto il suo corpo... Ora conosci le sue condizioni, appena puoi chiamami.
Spengo il telefono e lo appoggio di nuovo sul tavolo. Sento le lacrime formarsi nei miei occhi ma me li sfrego velocemente. Non spetta a me piangere.
<<Genya...>> Mi siedo al suo fianco; ha gli occhi chiusi e una mano tra i capelli, sembra distrutto. Esito, poi gli prendo l'altra mano, sperando vivamente che non mi respinga, perché so che potrebbe farlo. Infatti, subito scansa la mia mano, ma poi la riprende velocemente, bisbigliando qualcosa come un "scusa".
Mentre penso velocemente a qualcosa da dirgli, inaspettatamente Genya inizia a piangere. Non l'ho mai visto piangere... solo a volte qualche lacrima agli occhi, ma non così apertamente. E questo mi sconvolge non poco.
Senza neanche riflettere, mi aggrappo a lui e lo stringo, il più forte possibile. Poggio la fronte alla sua, cercando di confortarlo, ma è difficile, sapendo che nemmeno io sono tranquillo ora.
Genya si copre la bocca con la mano cercando di soffocare i singhiozzi; sento un nodo allo stomaco, vederlo così mi spezza il cuore.
<<H-Hey...>> Io e Genya ci voltiamo: è Zenitsu, che ha sicuramente sentito tutto, lui che ha un buon udito. Ci guarda desolato, poi volta il viso e si dirige velocemente fuori.
<<Scusa...>> dice Genya, prendendo un respiro e cercando di calmarsi.
<<Non mi devi chiedere scusa>> mi inginocchio davanti a lui e gli passo le mani sul petto per poi intrecciare le dita dietro il suo collo, cominciando a massaggiargli la nuca; quando lui lo fa a me io mi rilasso, spero che faccia lo stesso effetto.
Dopo un po' sembra che Genya si sia davvero calmato del tutto. Allora mi stacco leggermente solo per abbracciarlo.
<<Genya, vedrai... vedrai che andrà tutto bene...>>
<<Smettila con questo ottimismo... mio fratello è stato investito... ma che c'è che non capisci?!>> Genya si alza si scatto, lasciandomi sorpreso e ferito dalle sue ultime parole, dette con una particolare forza.
A quanto pare però, non le aveva dette di proposito. Mi guarda come costernato e distoglie lo sguardo da me.
<<Scusami...>>
<<Genya, resta a casa oggi>>
Lui mi guarda confuso, così mi spiego:
<<Non andare a scuola. Hai ragione tu; tuo fratello è stato appena investito... Non appena le lezioni finiranno andremo in ospedale a trovare Sanemi>>
Rialzo lo sguardo su di lui: <<Va bene?>>
Lui annuisce e mi ringrazia in un bisbiglio.
Dopo aver fatto una colazione più veloce e silenziosa del solito, io, Tanjiro, Inosuke e Zenitsu ci prepariamo per la scuola, mentre Genya ci guarda ancora indeciso.
<<Ci vediamo dopo, Gen>> lo saluta Inosuke, aprendo la porta e uscendo, seguito da Tanjiro e Zenitsu dopo averlo salutato.
Io gli dò un bacio; <<Stai tranquillo... ti prego>>
<<Sì...>>
Prima di uscire passiamo dalle ragazze. Makio, Suma e Hinatsuru aspettano Mitsuri fuori dalla porta, ma quando io dico loro che devo entrare per parlare con Shinobu, loro si avviano fuori con gli altri.
Io busso e Mitusri mi apre. Se la conosco bene avrà passato tutta la notte sveglia con Shinobu.
<<Ciao Mui>> mi saluta lei. È chiaramente stanca morta, ha delle occhiaie profondissime e si vede che ha provato a pettinarsi, ma senza successo.
<<Mitsuri...>> Le lancio uno sguardo diffidente e dispiaciuto, ma lei mi sorride con gli occhi arrossati socchiusi.
<<Immagino che tu sia qui per vedere Shinobu... giusto...?>> Mi chiede, con voce stridula.
<<Sì... ma tu... non hai intenzione di andare a scuola, no?>>
<<Cosa? Io, sì, ci v-vado!>> balbetta.
Io scuoto la testa. <<Non ti conviene, davvero...>>
Lei ridacchia, una risatina forzatissima: <<Heh... sì vede che sono stanca, eh?>>
<<Sì...>> Le vado a fianco e le prendo un braccio e lei, forse senza volerlo o rendersene conto, si appoggia a me.
<<Mitsuri resta a casa oggi. Anche Genya e Shinobu lo fanno>>
<<Sì, ma Shinobu ha visto... tutto... e Genya è-è il fratello di Shinobu- ehm, cioè, no, di Sanemi...>>
Mitsuri riprende fiato ma io la zittisco: <<Basta, andiamo dentro così puoi riposarti un altro po', che ne dici?>> Le propongo in tono dolce.
Lei annuisce socchiudendo gli occhi. Mh, è stato più facile del previsto.
<<Hey Shinobu... permesso?>> chiedo entrando, sorreggendo Mitsuri.
<<Ara ara... sei tu Mui?>> Shinobu si siede sul suo futon e cerca di sistemare le coperte per farmi spazio. Io mi chino e faccio fare lo stesso a Mitsuri, per poi spingerla delicatamente al mio fianco, sul suo futon.
Lei si sdraia a occhi chiusi, sembra che stia già dormendo.
Solo ora guardo il viso di Shinobu: anche lei sembra stanca, ma probabilmente Mitsuri ha sacrificato il suo sonno per lei.
<<Ciao Shinobu>> le sorrido debolmente.
Lei lancia un'occhiata alla sua amica che si volta nel futon; <<Mitsuri... è una ragazza fantastica. Non hai idea di quanti incubi abbia fatto stanotte. E lei era sempre lì>>
Shinobu si china su di lei e le bacia una guancia.
<<Lì per me... mi parlava con voce chiara nonostante tutto...>> quando mi guarda di nuovo vedo che ha gli occhi lucidi.
<<Scusami... volevi chiedermi qualcosa?>>
<<Io...>>
In realtà non ho nulla da chiederle.
<<Volevo solo assicurarmi che tu stessi bene. E vedo che... beh...>>
<<Potevo stare davvero molto peggio, diciamocelo>> ammette lei con un sorriso stanco, abbassando per un attimo lo sguardo sul suo braccio ingessato.
Anche io le sorrido. Guardo Mitsuri che respira a ritmo regolare mentre stringe le lenzuola nei pugni.
<<Meglio che vada ora, o farò tardi>> mi alzo di malavoglia e riprendo il mio zaino.
<<Sì... sayonara, Mui>> mi saluta lei, prima di sdraiarsi al fianco di Mitsuri.
Uscendo chiudo la porta e mi chiedo quando darei in questo momento per essere una di loro due.
~◆~●~◆~
<<Genya?>> Tanjiro apre la porta della nostra camera con fare indeciso.
<<Ragazzi?>> si sente provenire da dentro, quindi noi entriamo.
L'intera mattina è stata un incubo.
Non sono riuscito a concentrarmi per niente e in più ho passato la maggior parte del tempo a sonnecchiare con la testa appoggiata sulle braccia.
Ho un mal di testa fortissimo e ho fame. Dovrei davvero dormire un po, ma ho detto a Genya che l'avrei accompagnato a trovare Sanemi e non ho intenzione di disdire nulla.
<<Come è andata la mattina?>> chiede Genya avvicinandosi a noi.
<<Una merda. Uno schifo totale. Non riuscivo a togliermi dalla testa quel cogliere di tuo fratello>> Inosuke si dirige in bagno con queste parole, senza aspettare alcuna reazione o commento.
Genya lo guarda dispiaciuto. Tanjiro lo abbraccia: <<Dopo pranzo lo andiamo a trovare>> gli dice.
<<Sì...>> afferma Zenitsu, mentre cammina verso la cucina.
<<E tu?>> Genya si avvicina a me quando siamo soli nella stanza.
<<Sto bene>> dico semplicemente. Purtroppo però mi accorgo che la frase "sto bene" è troppo banale in una situazione del genere e in più mi sa che l'ho detta in modo molto forzato, da come il mio ragazzo mi guarda.
<<Vieni qui>> bisbiglia lui in modo a malapena percettibile afferrandomi la spalla e stringendomi a sé.
Io poggio la guancia sul suo petto e mi prendo le mani dietro la sua schiena. Ci concediamo qualche secondo per poi staccarci e raggiungere gli altri in cucina.
Dopo pranzo, senza una pausa né niente, ci prepariamo di nuovo per uscire.
Appena lasciamo la stanza e spuntiamo in corridoio, vediamo Shinobu e Mitsuri insieme alle altre ragazze, che parlano.
Nezuko, Kanao e Aoi hanno in mano un fiore, l'uno diverso dall'altro.
<<Hey!>> ci saluta la prima quando ci nota.
<<Muichiro...>> Mitsuri mi si avvicina parlando un po più a bassa voce.
<<Shinobu mi ha detto che questa mattina mi hai costretta a restare a letto... avevo bisogno di un'altra dormita in effetti... tu ringrazio molto. Io non mi ricordo nulla...>> Mitsuri sorride e io faccio lo stesso.
<<Ma dai... a quanto ho saputo hai passato l'intera notte con Shinobu... è il minimo!>> la abbraccio e lei ricambia entusiasta.
<<Vengono anche gli altri ragazzi?>> chiede Shinobu.
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<Sì, dovrebbero>> risponde Tanjiro.
Poco dopo infatti, anche Tengen, Obanai, Giyu e Kyojuro escono dalla loro camera e ci raggiungono e insieme ci dirigiamo fuori.
Io mi avvicino a Obanai. Neanche lui sembra in forma.
<<Obanai...?>>
Lui mi guarda. E quando mi guarda noto una cosa che mi colpisce non poco:
Indossa di nuovo una mascherina per coprirsi la bocca.
Aveva smesso dopo essersi messo con Mitsuri, so che la cicatrice che ha sulla bocca è una sua grande debolezza, ma era riuscito a superare il problema.
<<Perché la stai indossando?!>> chiedo io, preoccupandomi di tenere la voce bassa.
Lui distoglie lo sguardo e accelera per staccarsi dal gruppo.
<<Non lo so, ok?>> mi risponde.
<<Non lo so. Stamattina mi sono solo sentito... debole. E non sono riuscito a resistere>>
Abbassa la testa e la scuote.
<<Obanai, tu non sei debole!>> gli prendo una spalla con forza, pretendendo che mi guardi.
<<Anzi, sei un ragazzo fantastico, che di sé può dire tutto, ma non che è debole! Non ti azzardare!>>
Lui mi guarda sorpreso e io continuo.
<<Perché pensi che Mitsuri, una ragazza con un tale carisma abbia scelto tra tutti proprio te? Non di certo perché sei debole!>>
Mi fermo ed esito un attimo poi lo abbraccio.
<<Non dire così... ti prego...>>
<<Grazie Mui>> anche lui mi stringe.
Non penso proprio di avergli fatto cambiare idea sulla mascherina, ma spero che stia un po' meglio. Con sollievo, vedo che in effetti è chiaramente più sereno rispetto a prima, anche se di poco.
Dopo aver preso l'autobus arriviamo finalmente all'ospedale. Quando ci troviamo davanti alla struttura, sento qualcuno prendermi la mano: è Genya.
<<Puoi stare con me...?>> mi bisbiglia.
Io gliela stringo: <<Certo>>
Una volta dentro, un ragazzo che dimostra sì e no la nostra età si dirige verso di noi.
<<Buongiorno. Di cosa avete bisogno?>> ci chiede seriamente.
<<Dovremmo vedere Sanemi Shinazugawa>> spiega Tengen.
<<Ciao Yushiro>> tutti ci voltiamo verso Shinobu, che guarda il ragazzo amichevolmente.
Lui la scruta e poi sembra ricordarsi di lei tutto d'un tratto, perché fa una smorfia simile ad un sorriso, ma poi si allontana subito.
<<Chi è?>> le chiede Mitsuri.
<<Vive insieme ad una collega dei miei genitori. Fa volontariato qui>> spiega semplicemente Shinobu.
Questo Yushiro torna con in mano alcuni fogli, sfogliandoli attentamente.
<<Uhm... Sanemi Shinazugawa hai detto?>> chiede rivolto a Tengen, alzando lo sguardo.
<<Sì>> conferma lui.
<<È stato portato qui ieri dopo essere stato investito, no?>>
<<...Esatto>>
<<Mi dispiace, ma il ragazzo in questione è attualmente in coma, ha superato la prima operazione, ma non può essere visto>> annuncia Yushiro riordinando i fogli.
Sento la mano di Genya mollare la presa sulla mia, ma io la afferro, tenendola stretta.
<<M-Ma...>> Mitsuri prova a protestare.
<<Almeno può dirci quando sarà disponibile? Solo per dargli un'occhiata, non pretendiamo che sia sveglio...>>
<<È troppo difficile da dire. Le sue condizioni sono gravi, anzi, devo dirvi gravissime. Ha fratture in tutto il corpo e ha perso moltissimo sangue. I medici faranno quello che potranno, ha ancora qualche operazione da fare. Ma io ve lo dico...>>
Yushiro assume un'aria più umana:
<<È difficile>>
<<Che cosa è difficile?!>> chiedono Genya e Obanai in contemporanea, alzando la voce.
Il ragazzo prende un respiro e conclude: <<È difficile che si riprenda>> detto ciò, di volta e si allontana di nuovo, lasciandoci interdetti.
<<Non... non è vero... non è vero>> Shinobu sembra fuori di sé, mentre continua a bisbigliare variazioni sul genere.
La maggior parte dei ragazzi si voltano, Nezuko e Mitsuri si coprono il viso con le mani e Kanao e Aoi rimangono come impietrite.
Inosuke urla qualcosa ed esce dall'ospedale, subito seguito da Zenitsu e da Tanjiro.
Io alzo lo sguardo su Genya, temendo quello che potrei vedere. Ha gli occhi sgranati, non ci può credere ed è comprensibile. Sento che inizia a stringere la mia mano, sempre più forte.
Devo farlo uscire di qui.
Prendo con entrambe le mani la sua e mi allontano verso l'uscita, trascinandolo con me.
Quando siamo fuori, mi sta stringendo la mano tanto forte da farmi male.
Riesco a toglierla dalla sua presa e, non sapendo che altro fare, lo abbraccio.
<<Se lo scorda quel pezzo di merda di morire! Se lo scorda eccome!!>>
Sentiamo Inosuke urlare un po più in là e le parole di Zenitsu mentre cerca di calmarlo.
<<No... ma perché...>> Genya bisbiglia.
<<Perché è dovuto succedere a noi...?>>
<<Non lo so...>> rispondo, passandogli le mani tra i capelli.
<<Ma non è giusto...>>
🍭spazio a me🍭
HEY
scusate se ho aggiornato tardi :(
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina!! ⭐️
Io me ne vò, adios!
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