Parte 9
Sara Pov
Decisi di andare a fare shopping, era sabato e non avevo da studiare, o meglio, dovevo studiare ma non avevo voglia.
Andai subito in libreria per acquistare qualche libro Giallo, è il mio genere preferito.
Presi 3 libri, poi girai per qualche negozio, mi sembrava di essere tornata sedicenne, che scappavo dal mondo scuola per rifugiarmi nello shopping, a pensarci ora mi viene ancora da ridere.
Io che scappavo dal mio liceo pieno di matematica pure in religione per compare libri e oggetti inutili.
Fuggivo anche dalle domande delle persone, del tipo "ma a cosa Serve il tuo liceo? Ceh, ma davvero? Ma che problemi hai?". Me lo sono sempre chiesta pure io che problemi avessi.
È stata una sfida con me stessa, un mezzo capriccio per far vedere alle persone che giudicavano che sarei stata migliore di loro. E fu così, sbattere il mio 100 in faccia alle persone che prima mi giudicavano fu la cosa più bella di tutta la mia vita.
Però, il momento più felice fu vedere mia madre orgogliosa di me, io così orgogliosa e testarda che lottavo contro tutto, senza arrendermi.
Però basta parlare di questo.
Tornando allo shopping.
Comprai una felpa e un paio di jeans,semplici ma d'impatto.
Niente buchi, toppe, strappi etc...non fanno per me.
Probabilmente Eleonora in questo momento mi starà insultando, me li consiglia sempre, ma non l'ascolto mai, non è il mio stile!
Martina invece si diverte a vedere me e Eleonora " bisticciare ", mi diverto molto con entrambe.
A loro raccontai tutto di Veronica e rimasero quasi sconvolte!
- L'ultima volta che Veronica si è fidanzata seriamente era all'asilo!
Quando tornai a Palermo posai gli acquisti sul tavolo e andai all'appuntamento con Veronica.
Veronica pov
Arrivai sotto casa di Sara alle 3.30, avevo deciso di portarla un po' a fare un giro, maga di prendere un qualcosa da bere o mangiare e poi boh.
Appena arrivò sorrisi spontaneamente, come un ebete.
Le feci fare un giro e sorrisi, era cosi bella mentre arrossiva per un mio complimento.
Fu un pomeriggio stupendo, ci coricammo sull'erba di una piccola collinetta mentre con le dita indicavano le nuvole cercando di interpretarle.
Davano interpretazioni senza senso, e ciò ci portava a ridere e a fare battute.
Mi girai su un lato verso di lei per poterla guardare meglio, anche lei mi guardò.
Le diedi un bacio molto dolce e lei lo ricambiò.
Non poteva essere più perfetto di cosi.
Non chiedevo altro.
Non volevo altro.
Stavo bene con lei, diversa da tutte quelle 24enni col cervello da bimba.
Provavo tenerezza nei suoi confronti per il fatto che prima di me non avesse Mao avuto nessun'altro/a, mi piaceva sapere che nessun'altro/a l'avesse sfiorata.
Non sono gelosa, non pensate a queste cose, sono solo realista.
Ciò che mi appartiene, mi appartiene punto e basta, ma non sono ne ossessiva ne opprimente.
So quando non bisogna esagerare e quando bisogna essere un po' piu protettivi, E l'ho imparato a mie spese.
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