Capitolo 12
Sento che questa convivenza forzata, mi metterà a dura prova. Stranamente la sua presenza non mi fa più paura , è un idiota che fa battute stupide ma sembra innocuo.
Finalmente sto trovando un po' di pace nella mia vita, ho rincontrato Joshua e finalmente sono pronta per dare una possibilità a una relazione. Devo ancora riuscire a lasciare tutto quello che ho passato dietro, e non tremare come una foglia ogni volta che mi sfiora. So che lui riuscirà a guarire le mie ferite, mi piaceva già tanto quando lo osservavo a scuola di nascosto. Joshua è da sempre un ragazzo per bene, generoso, gentile con tutti, è semplicemente l'uomo perfetto.
Devo solo trovare il coraggio di parlargli dei miei mostri.
Una voce familiare mi distoglie dal mio turbinio di pensieri, mi avvicino alla porta per sentire meglio.
J: "tu che ci fai qui?".
C: "mi stavo godendo una buona cena, in compagnia di una bella donna".
Sbuco dalla cucina per capire chi sia e vedo Charlie insieme a Joshua. Sul mio volto compare un sorriso enorme e mi avvicino a Joshua sorpresa.
A: "Joshua che bella sorpresa".
Lui mi sorride mentre Charlie fa una smorfia, io lo ignoro completamente e continuo a parlare a Joshua.
A: "Vieni entra, cena insieme a noi, stavamo cercando di arrivare a delle regole per la convivenza ma siamo come l'acqua e l'olio".
J: "scusa se sono piombato qui ma ero preoccupato per te, è tutto il giorno che sto cercando di rintracciarti ma non mi rispondevi".
Sbatto la mano sulla fronte rispondendo.
A: "scusa ho lasciato il cellulare in casa oggi dalla fretta".
Gli faccio segno di seguirmi in cucina poi noto che Charlie si è infilato la giacca di pelle e sta prendendo il casco.
A: "hey Charlie dove vai?"
Fa spallucce e risponde.
C: "esco, godetevi la cena".
Apre la porta e la sbatte con lui dietro, mi si stringe lo stomaco, ha lavorato tanto per preparare tutto e adesso e andato via, chissà perché si è infastidito.
Entro in cucina e apparecchio il posto per Joshua, ci sediamo per cenare insieme, anche se il mio appetito è sparito.
Gioco con il mio cibo nel mio piatto amareggiata per il comportamento di Charlie.
Joshua nota che sono pensierosa e mi domanda cosa mi preoccupa io rispondo.
A: "nulla sono solo stanca da questa giornata pesante".
Gli sorriso per nascondere il mio senso di colpa nei confronti del mio coinquilino.
Il tempo trascorre in fretta, Joshua gentile come sempre mi aiuta a sistemare la cucina e a lavare i piatti.
Guarda l'orario sul suo telefono, fa una faccia dispiaciuta e dopo mi saluta con un dolce bacio, prima di andare via e lasciarmi sola. Sono contenta di averlo incontrato di nuovo adesso, è la persona perfetta per curare la mia anima turbata.
Vado nella mia stanza e mi infilo sotto le coperte ma non riesco proprio a prendere sonno. Continuo a sentire un senso di colpa nei confronti di Charlie, non sapendo bene cosa fare mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina. Prendo un bicchiere d'acqua e i miei occhi ricadono su una confezione di farina, un'idea balza nella mia testa e mi metto subito a lavoro. Preparo dei brownies al cioccolato, per ringraziarlo per la cena e scusarmi dell'interruzione. Mentre mescolo gli ingredienti un turbinio di emozioni mi pervade, ricordi di me e mia madre in cucina mentre prepariamo insieme i brownies, quante risate insieme. Mi manca un mondo, quanto vorrei averla ancora vicino a me ma lei non tornerà più, e io non andrò mai sulla sua tomba a posare un fiore per lei, vorrei ma non posso rischiare a ritornare li. Le lacrime stanno iniziando a scendere così caccio via i miei pensieri malinconici e mi concentro sulla cottura del dolce.
Una volta finito di cuocere tutto e sistemare di nuovo la cucina, mi dirigo verso il salotto dove accendo la tv e rimango in attesa del ritorno di Charlie.
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