13. Chi Sei.

La guardo sperando che il suo volto e il suo nome possano scatenare in me un ricordo.
Qualsiasi cosa pur di ricordarla, ma niente di niente.

Vorrei allontanarmi da qui con lei, parlargli cercare di scaturire in me qualcosa che mi permetta di collegare i fili ma devo cercare di rimanere calma e studiare e ascoltare il più possibile.

-Ora tesoro io vado in ufficio con Marcus voi rimanete pure qui a parlare del matrimonio.-
Annuisco prima di dargli un bacio a fior di labbra per poi concentrarmi sulla ragazza difronte a me.
Non appena siamo sole vedo le spalle di Selena rilassarsi come se un grosso peso si fosse tolto dalle sue esili spalle.

-Non ti ricordi proprio di me vero? -
La sua voce sembra essere tornata normale in confronto a quella vocina fastidiosa di prima.
La guardo e questo le basta per capire che non ricordo proprio per niente nulla di lei.
-Noi eravamo veramente amiche prima della tua amnesia, certo prima ci siamo odiate ma poi ho capito che non sei niente male. -
Continuo a guardarla sperando di ricordarmi di lei.

-Cosa ci fai qui. -
È la sola cosa che mi sento di chiederle.
-Stiamo escogitando un piano per liberarti da Cristian e per farti recuperare i tuoi ricordi.
La guardo, annuisco, ma non sento di avere nulla da dirgli.

Lei sembra sperduta e triste della mia freddezza ma non so proprio che cosa dirgli. Per me lei è solo un estranea.

- Hai già incontrato gli altri? -
La guardo e annuisco.
-Anche Nick? -
Un lieve capogire mi colpisce, improvviso, impercettibile che porta poche informazioni alla mia testa.
-Tu eri la ragazza di Nick prima che arrivassi io. -
Mi guarda come se non fosse questa la parte che dovrei ricordare.
-Si ma, non mi ha mai amata come ama te. -

Vorrei in un certo senso dispiaceri, chiedergli scusa ma, ma le non sembra arrabbiata.

-Ti salveremo Azzurra, tutto tornerà alla normalità, te lo giuro. -

Selena a Marcus restano per la cena, parlano di diverse cose mentre la servitù serve la carne.
Cerco di seguire le loro conversazioni ma la mia mente si trova altrove, lontano in pensieri confusi da cui non riesco ad uscire.
Ho affrontato così tanto nella mia vita eppure mi chiedo come sia possibile che nessuno mi abbia mai aiutata, nessuno mi è mai stato accanto per sostenermi, per aiutarmi possibile che sia stata lasciata sola da tutti?

Mi sento come se non dovessi fidarmi di nessuno, neanche della mia stessa ombra.

Quando la cena finisce e i nostri ospiti vanno via mi dirigo verso la libreria che ho scoperto di trovarsi nella parte ovest della casa e mi chiudo dentro alla ricerca del silenzio e della solitudine.

Devo fare qualcosa, assolutamente, non posso rimanere ferma in attesa che un miracolo mi piombi dal cielo, devo cercare di escogitare un piano.
Ormai ho capito che Cristian è il cattivo e tutti coloro che ho conosciuto cercano di chiuderlo dietro le sbarre.

Un ombra, un ombra quasi impercettibile vedo vicino la finestra, il pensiero va a Nick ma poi mi ricredo l'ombra e molto più alta e imponente, continua a guardarmi senza muoversi sembra quasi che non respiri.
-Sei bella come ti ricordavo. -
Io non riconosco questa voce ma il mio cuore si, sembra quasi che voglia uscire fuori dal petto.

-Chi sei. -
-Ormai non sono più nessuno-
Sparisce dalla mia vista come un fantasma, cerco di avvicinarmi al punto in cui c'era l'ombra ma ormai non c'è più nulla.

Angolo Autrice
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