Capitolo 09
L'aria si sollevava solo intorno a me, io assieme ad essa dal suolo.
I miei piedi erano a circa 20 centimetri da terra e la mia rabbia circondava tutta la zona.
Allungai le mani verso l'esterno, il mio corpo aveva acquisito una forma di croce vista la posizione, che non faceva sperare nulla di buono.
-Hai sbagliato a fare quello che hai fatto. Non sono quel tipo di persona che perdona e lascia correre le cose, quindi da questo momento in poi non lamentarti se non vedrai più la luce del giorno, esattamente come Scott!- gli urlai contro
Sollevai di poco le mani al cielo e tutti i pezzi di metallo che ci circondavano iniziarono a fluttuare velocemente per aria. Contemporaneamente dei contenitori pieni d'acqua esplosero formando un vortice d'acqua alto almeno 7 metri.
Dall'altro lato un vortice d'aria iniziò a spazzare via qualunque cosa incontrasse, e alla fine un ultimo vortice di terra si elevò prorpio sotto i nostri piedi.
L'uomo rimase sconvolto davanti a tanta forza, manificenza, davanti a tanto potere.
-Però sono lo stesso una persona clemente, ti lascio scegliere, quale tra questi 5 modi di morire preferisci? Eh?- gli domandai con gli occhi pieni di ira
-Annegato, O trascinato via? Corroso dalla terra, o infilzato dal metallo? La scelta è tutta tua.. ma cerca di essere veloce o sarò io a scegliere.-
-Li sta controllando tutti.- sussurrò Charles a Erik con un tono totalmente stupito
Erik non rispose, restò solo a guardare incredulo la situazione.
l'uomo rimase bloccato a guardare quei 5 vortici che a breve si sarebbero abbattuti su di lui, impotente, senza reagire o spiccicare parola.
-Vedo che qualcuno qui ha difficoltà di scelta, beh nessun problema scelgo io per te- dissi alzandomi poco più da terra
-No ti prego pietà!- urlò l'uomo mettendosi in ginocchio
-La mia famiglia si aspetta un mio ritorno, ti prego!-
Lo guardai per qualche secondo, abbassando le mani fermando i vortici a distanza dalla sua figura. Calmai il mio sguardo che sembrava essere maledetto e gli parlai
-Scott era la mia famiglia, e anche mio aspettavo un suo ritorno a casa.- risposi puntando poi una mano verso di lui scagliandogli contro tutti e 5 i vortici
L'uomo urlò "ti prego no" fin che non venne avvolto da ogni tipo di forza possibile, non appena fermai la devastazione dei miei stessi poteri, tutti i vortici si dissolsero. Dell'uomo non era rimasta traccia, i miei occhi tornarono al loro verde naturale, restai per terra per un secondo, poi gli altri mi raggiunsero.
-Rowanne!- urlarono un po tutti standomi vicino poco dopo
-Tesoro mio stai bene?- mi domandò Erik preoccupato
-Io.. credo di si.- risposi leggermente scossa, smarrita
-Dobbiamo tornare alla Xavier's, qui abbiamo finito Charles.-
-Va bene ci penso io.-
L'indomani mi svegliai nel mio letto, di colpo. Mi accorsi che era mattina e che era tutto finito, ma nella mia testa tutto sembrava pesare un sacco.
Guardai fuori dalla finestra e vidi gli allievi della Xavier's raccogliere i vari detriti arrivati fino nel giardino della scuola, tutto sembrava essersi sistemato, tutto era finito.
2 ANNI DOPO *XAVIER'S SCHOOL GARDEN*
Passeggiavo tranquilla tra le braccia di Erik, guardando i nuovi studenti prendere parte alle lezioni estive all'aperto
Era così bello vedere tutti quei ragazzi impegnarsi in qualcosa più grande di loro, erano una famiglia ancor prima di conoscersi.
-Pensi che un giorno diventerai insegnante?-
-Oh no assolutamente, non sono tagliato per questo.- rispose scherzando Erik
-Beh, avresti un pubblico molto attento, e spaventato.- Risposi a mia volta sarcasticamente
-Ci mancherebbe altro! Tesoro vado un attimo da Charles..-
-OKay.-
-Torno subito.-
Mentre Erik si allontanò dalla mia vista, raccolsi un piccolo mazzo di fiori dalle radici dei grandi alberi che circondavano i giardini.
-Spero che almeno al tuo spirito sia stata restituita la vista..- dissi poggiando i fiori
-Non lo meritavi è vero ma guarda il lato positivo, potrai restare accanto a noi per sempre.- Risposi sorridendo
-Row!- urlò Erik da lontano
-Si arrivo!- Risposi a mia volta
-Ti voglio bene amico mio.- risposi guardando la lastra di Scott posizionata sotto uno dei più imponenti alberi, per poi voltarmi di spalle e andare verso Erik, con la certezza che al mio fianco ci fosse anche lui.
END.
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Peolpe!!
Grazie per aver letto "Rhapsody ||Erik Lehnsherr" Short Story.
Spero vi sia piaciuta, e spero anche che continuerete a leggere le prossime storie che metterò!
Siete stati davvero adorabili, grazie mille.
-ParanormalAsylum
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