Capitolo 3: Passato, Presente e Futuro
Cosa c'è di peggio di ritrovarsi legati su un tavolo, circondati da uomini con maschere anti-gas e ben armati? Vedere un uomo che controlla il proprio mantello di cui potrebbe attivare un coltello esplosivo!
Il ragazzo ovviamente sapeva che quell'uomo poteva per errore attivarne uno, il che lo fece svegliare di colpo< EHI! NON TOCCARE IL MANTELLO! CAZZO!> Imprecò,tutti gli occhi dei presenti lo fissarono gelidamente e ciò gli parve una situazione alquanto pericolosa, l'uomo però continuava ad esaminare imperterrito, il ragazzo sbuffò< Deficente...> Non potè continuarla perché sentì una forte vibrazione elettrica e lo stesso uomo cadere in maniera scomposta.
Il mantello finì a terra, e gli altri presenti si allontanarono come gatti bagnati, gli puntarono le armi su di lui, uno di essi gli urlò< Ci sono altre trappole in quel cazzo di mantello?!>. Il ragazzo lo guardò ironico< Se vuoi esplodere la risposta è si> Il Lanciatore di coltelli si guardò attorno:
Doveva essere dentro una vecchia stanza di un ospedale, si vedeva il soffitto e pareti con crepe, gli avevano tolto il cappuccio e il mantello, oltre ad avergli legato mani e piedi. Contò le persone che c'erano.
Erano in sette; cinque uomini e due donne, tutti col volto coperto e con vari generi di mitragliatrici leggere, i loro abiti erano sporchi. Notò che tutti loro avevano sul polso sinistro un pezzo di stoffa color rosso, annodata ai loro polsi, il che gli fece capire che doveva essere un'organizzazione criminale, non gli piacque.
Sentì qualcosa che batteva sul pavimento per ben tre volte, si girò giusto il poco che poteva per vedere un uomo col pizzetto e con in una mano un bastone, parlò con freddezza
< Liberatelo, non siamo il suo nemico> Lo stesso uomo di prima, chiese perplesso< Ma Boss! Lui vale una fortuna! Perché dobbiamo liberarlo?> Il Boss doveva essere alto un metro e ottantasei, aveva di certo un'ottima muscolatura, la sua voce gli era anche familiare. Costui si mise davanti al sottoposto, il quale abbasso il capo e disse< Si, Boss> Solo allora l'uomo si girò facendogli vedere la sua faccia, il Lanciatore avrebbe preferito di gran lunga un infarto, piuttosto di rivedere un Perduto.
I Perduti era il circo in cui aveva dovuto viverci per molti anni insieme al suo maestro e quell'uomo era stato l'acrobata, il suo cosiddetto maestro di educazione fisica, Louis chiese curioso< Pensavo che eri morto pure tu ragazzo nell'incendio> <Pure io, Luis. Pure io> I criminali capirono che si conoscevano e si sbrigarono a liberarlo, appena libero si massaggiò i polsi e riprese le sue cose, si rivolse all'uomo di prima, prendendo un coltello nascosto sotto la maglia apposita per i coltelli, glielo rivolse dalla parte del manico<State attenti a dove controllate, potreste pentirvene> L'uomo gli gettò un'occhiataccia, ma lui lo ignorò completamente.
Luis chiese< Pensavamo che eri uno degli assassini di quella famiglia andati lì ad ucciderlo, solo che vedendo che le armi che hai usato contro quei criminali erano tue, abbiamo avuto dei dubbi su chi fossi in realtà! E guarda un po', sei proprio t...> Il ragazzo lo zittì serio< Non dire il mio nome>
<Cosa?>
<Non dire il mio nome, se qualcuno fa il doppio gioco potrebbero usarlo come arma per sapere le mie più probabili debolezze> Gli spiegò serio, l'acrobata rimase un poco deluso, fece un respiro profondo e gli chiese<Il tuo maestro?> Il ragazzo scosse la testa, Luis strinse i pugni, uscirono seguiti dalle altre persone le quali cercavano di certo di orecchiare, qualcuno confabulava, il Lanciatore sentì una voce femminile sottovoce dire< Il Capitano sarà anche lui il suo amico?> Si girò di scattò per capire chi lo avesse detto, poi guardo Luis sorpreso< Capitano è vivo?> L'uomo gli diede una pacca sulla spalla< Volevo farti una sorpresa e qualcuno ha parlottolato a voce molto alta mi pare> Sembrò lanciare un'occhiata indagatoria per poi poter scoppiare una fregorosa risata, si riprese dicendo< Seguimi dovrebbe essere proprio qui...> bussò ad una porta in buono stato ed essa si aprì, rivelando una donna dai capelli neri, ricci e corti, aveva delle cicatrici sulle braccia e si vedevano benissimo grazie ai vestiti corti, nella cintura aveva la tipica frusta da domatrice di leoni<Luis cosa...O MIO DIO SEI TU!> Il ragazzo non fece nemmeno in tempo a proferire a parlare che si ritrovò stritolato in un abbracciò, si sentì a casa.
Ciao ragazzi! Volevo dire che sto iniziando a continuare Black, dopo questa lunga pausa, essendo in difficoltà con lo special, intanto spero che vi piaccia questo breve capitolo.
Bye
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