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"The world goes on, another day, another drama."

***

"E' stato irresponsabile."

Lo voce severa di Obi-Wan emerse dal sedile posteriore dopo lunghi minuti di silenzio e Anakin gli gettò un'occhiata attraverso lo specchietto retrovisore. Obi-Wan stava guardando fuori dal finestrino, l'espressione indecifrabile, se non per le spalle tese che rivelavano il suo profondo disappunto. Anakin distolse lo sguardo.

"Perchè? Se ormai lo sanno tutti tanto vale approfittarne." Disse Anakin, alzando le spalle dopo essersi fermato ad un semaforo.

Con un fruscio di mantello, Obi-Wan si sporse all'improvviso in avanti.

"Non è stata una mia idea."

Le sue parole danzavano intorno ad una scusa sincera e Anakin sospirò. "Lo so."

"Avrei voluto scoprirlo in maniera diversa." Continuò Obi-Wan con tono di amaro rimpianto.

Quando Anakin non replicò aggiunse, "Da te."

Anakin si morse il labbro e fissò i grattacieli davanti a sè, incapace di guardare negli occhi il suo maestro. Aveva desiderato poterglielo dire, ma anni di rimpianti e incertezze l'avevano sempre trattenuto.

"Mi dispiace non averti mai dimostrato che puoi fidarti di me." Dichiarò Obi-Wan, ora chiaramente dispiaciuto.

"Mi fido di te." Ribattè automaticamente Anakin.

Esitò qualche istante indeciso, poi continuò, "Ma sei un membro del Consiglio. Non volevo farti mentire a loro per me. E... c'era una parte di me che temeva che mi denunciassi. Continuavo a ripetermi che non era così, che ero paranoico, ma ho sempre avuto troppa paura di scoprire che avevo torto."

Il silenzio di Obi-Wan si allungò e Anakin si preparò a ricevere un rimprovero, o addirittura una conferma delle sue paure. Si convinse che poteva sopportare qualunque cosa.

"Non l'avrei fatto." Dichiarò alla fine Obi-Wan, quando Anakin stava per voltarsi e scrollarlo per le spalle pur di fargli dire qualcosa. Anche solo pronunciare ad alta voce quelle parole era stato come se un enorme peso si fosse sollevato dalle sue spalle, ma sentire con le proprie orecchie Obi-Wan mettere a tacere una delle sue preoccupazioni più pesanti degli ultimi anni fu come spiccare il volo e librarsi nel cielo.

Anakin si voltò per rispondere, ma Obi-Wan lo interruppe. "E' verde."

Anakin sobbalzò e a malincuore riportò la sua attenzione alla strada, dando gas allo speeder. Il resto del viaggio lo passarono in un silenzio non del tutto imbarazzato. Anakin desiderava ardentemente parlare con Obi-Wan, raccontagli tutto ciò che gli aveva tenuto accuratamente nascosto negli ultimi quattro anni, ma il suo maestro rimaneva in silenzio e lui non sapeva se avrebbe accolto con favore le sue confessioni. Non poteva stendere la mano e rischiare un altro rifiuto.

Così pilotò silenziosamente fino al Tempio Jedi e appoggiò con delicatezza lo speeder in un hangar. Anakin esitò qualche secondo a bordo, mentre Obi-Wan scese immediatamente. Facendo un respiro profondo, Anakin si fece coraggio e lo raggiunse. Lo stava aspettando a lato del velivolo, con un'espressione attenta. Quando gli fu di fronte, incrociò il suo sguardo per la prima volta dall'inizio di quella tesa discussione. Gli occhi di Obi-Wan si addolcirono di fronte alla sua esitazione e anche un blocco all'interno di Anakin sembrò scivolare via.

"C'era anche un parte di me che non poteva sopportare la tua disapprovazione." Mormorò Anakin, abbassando lo sguardo al pavimento.

"Cosa intendi dire? Anakin, io sono orgoglioso di te!" La veemenza con cui Obi-Wan pronunciò queste parole fece alzare bruscamente gli occhi ad Anakin.

Non appena Obi-Wan si assicurò di avere la sua attenzione, sorrise dolcemente e gli appoggiò una mano sulla spalla. "Sei forte e saggio, Anakin. Ti ho addestrato fin da quando eri un bambino, ti ho insegnato tutto ciò che sapevo. E sei diventato un Jedi migliore di quanto io avessi mai potuto sperare. Hai sconfitto un Signore dei Sith, ci hai salvati tutti. Sono molto orgoglioso di te."

"Anche se gettassi via la spada laser e lasciassi l'Ordine? Anche se scappassi su Naboo per vivere con Padmè?" Disse Anakin, in un sussurro concitato, il tono di sfida e di supplica in ugual misura.

Obi-Wan aprì la bocca poi la richiuse. Archiviò qualunque cosa stesse per dire e ricominciò. "E' inutile dibattere sui se e sui ma. Niente di tutto questo sta per accadere."

Anakin gli lanciò uno sguardo scettico. "L'Ordine sta per espellermi, Obi-Wan."

"Non è vero. Credi davvero che ti lascerebbero in mezzo ad una strada dopo che hai ucciso un Signore dei Sith e ti sei rivelato il loro Prescelto?"

"Oh, vogliono davvero quel premio dei più grandi ipocriti della galassia!" Sbottò Anakin, superando Obi-Wan e marciando verso l'ascensore.

L'approvazione, che un tempo l'avrebbe fatto saltare di gioia, ora gli provocò solo una cocente irritazione, al punto che Anakin non capiva avesse potuto importagli così tanto l'apprezzamento dell'Ordine. Obi-Wan continuava a dire che aver compiuto la profezia fosse stata un'azione lodevole, ma Anakin non si sentiva orgoglioso di sè stesso. Si sentiva confuso e tradito e usato come un mezzo di propaganda più che una persona.

Palpatine era stato suo amico. Certo, aveva sempre finto la sua amicizia, ma Anakin no. In quel momento l'emozione dominante nel suo cuore era la fredda delusione che si prova quando una persona che si amava e si ammirava perde l'armatura d'oro e si rivela in tutta la sua meschinità. Era una sensazione amara.

C'erano stati momenti all'inizio della guerra in cui Anakin aveva sognato di sconfiggere i Sith e assumere finalmente il ruolo di Prescelto. A quel punto avrebbe ottenuto il rispetto dell'Ordine dei Jedi e avrebbe portato un messaggio di speranza per la galassia. L'unico messaggio che posso diffondere con successo nella galassia in questo momento è la pubblicità di una medicina per l'acidità di stomaco, pensò ironicamente Anakin, mentre le porte dell'ascensore si aprivano e lui ed Obi-Wan entravano in una sala riunioni.

La sala era in penombra, le uniche fonti di illuminazione le figure olografiche dei membri del Consiglio che non erano presenti fisicamente. Anakin fece vagare lo sguardo sui Jedi presenti. Mace Windu e il Maestro Yoda si trovavano di fronte a loro, rispettivamente in piedi e sospeso su una holochair. Anakin riconobbe Kit Fisto, Jocasta Nu, Shaak Ti in piedi in ordine sparso, Ki-Adi Mundi, Plo Koon, Depa Billaba e Adi Gallia in collegamento dall'Orlo Esterno.

Tutti gli occhi si posarono simultaneamente su di lui, alcuni curiosi, altri sospettosi, e Anakin sentì sprofondargli nello stomaco un bruciante, orribile e terrificante panico da palcoscenico. Stava per bloccarsi sul posto, quando la mano rassicurante di Obi-Wan gli si posò sulla spalla e lo spinse avanti per gli ultimi metri fino al tavolo ed Anakin gli lanciò un'occhiata grata.

"Maestro Kenobi, Skywalker." Li salutò il Maestro Windu. Anakin e Obi-Wan inclinarono la testa.

"Siamo qui riuniti per affrontare la grave crisi che si è abbattuta sulla Repubblica." Esordì Windu. "Abbiamo esaminato la scatola nera della navetta e stando a quanto è emerso pare che il Cancelliere Palpatine fosse il Signore dei Sith che stavamo cercando. Generale Skywalker, vuole darci conferma?"

Anakin deglutì e si schiarì la voce. "Sì." Quando l'intero Consiglio continuò a fissarlo con aspettativa, elaborò. "Sì. Il Cancelliere Palpatine è... era il Signore dei Sith che stavamo cercando. Ventress lo ha rapito insieme a Dooku per vendicarsi di essere stata reclutata con promesse di gloria per poi essere sfruttata e abbandonata."

"Sai qual era il piano di Palpatine?" Chiese Plo Koon, unendo le lunghe dita davanti a sé.

"Credo ingannarci tutti. Tenere le fila di entrambi gli schieramenti e farci lentamente distruggere a vicenda. Lui..." Anakin esitò, poi fece un respiro profondo. "Lui voleva... convertirmi. Voleva che passassi al Lato Oscuro e mi unissi a lui."

Un cupo silenzio calò sulla sala, mentre le implicazioni di ciò che aveva detto si posano su tutti. Obi-Wan si irrigidì al suo fianco, il suo profondo turbamento che esalava nella Forza, ma Anakin non ebbe il coraggio di voltarsi e si limitò ad incrociare lo sguardo triste e stanco di Yoda e per la prima volta vi lesse della compassione e gentilezza nei suoi confronti. Per un secondo, Anakin provò il desiderio di raccontargli tutto dall'inizio, da quando a nove anni si era lasciato alle spalle Tatooine, la schiavitù e la dolcezza di sua madre. E per una volta qualcosa gli diceva che lo avrebbe ascoltato con mente aperta.

"E tu hai rifiutato?" La voce di Mace si infilò tra i pensieri di Anakin, che si riconcentrò sul presente.

"No, l'ho ucciso per prendere il suo posto e governare l'intera galassia con Padmè al mio fianco e Obi-Wan e Ahsoka come bracci destri." Ribattè Anakin con pesante sarcasmo.

"Anakin!" Sibilò Obi-Wan sottovoce.

"Scusate." Disse Anakin. "Sono un po' nervoso."

Il Maestro Windu lo fulminò con lo sguardo, mentre Obi-Wan si limitò a scuotere la testa.

"Sì, l'ho rifiutato. All'inizio ha cercato di fare leva sulla nostra presunta amicizia." Anakin pronunciò le parole tra denti stretti. "Mi ha detto che stavo per perdere... una persona che amavo e che lui poteva aiutarmi. Io non sapevo cosa fare, mi sentivo confuso, tradito e francamente terrorizzato, perché lui mi conosceva così bene, sapeva esattamente che tasti toccare per-" Anakin si interruppe e strinse le mani a pugno.

"Non attaccarti alla tua rabbia, Anakin." Disse il Maestro Mundi. "Non ti aiuterà a risolvere la situazione."

"Oh, non sono arrabbiato con nessuno in particolare, Maestro. È solo che c'era un kriff di Signore dei Sith a capo del Senato. Come ho potuto non accorgermene? Come abbiamo potuto noi non accorgercene?"

Il membri del Consiglio si scambiarono sguardi preoccupati e Obi-Wan scattò in avanti e gli appoggiò una mano sul braccio. Anakin lo guardò allarmato e lui ritirò la mano.

"Il passato, cambiare non possiamo." Intervenne per la prima volta Yoda. "Al futuro, ora dobbiamo guardare."

"E' fondamentale che scopriamo quali piani avesse in mente Palpatine per la galassia." Disse Windu, appoggiando le mani sul tavolo e fissando Anakin.

"Presumo annientarci tutti. Ci odiava come la morte." Disse Anakin. "Ma non è entrato nello specifico."

"D'accordo. In questo momento è vitale che li scopriamo. Era un maestro dell'inganno, non è detto che la sua morte abbia messo fine a tutto ciò che aveva preparato. Potrebbe avere dei complici, pronti a subentrargli." Disse Windu.

"Non credo. A quel tipo di individui non piace condividere il potere. Lo vogliono tutto per loro. I Sith assomigliano molto ai padroni di schiavi di Tatooine in questo." Commentò Anakin e vide con la coda dell'occhio Obi-Wan lanciargli uno sguardo preoccupato.

"Abbiamo già messo sotto sequestro il Senato con tutti i suoi membri." Annunciò Windu. "Potremmo interrogarli, partendo dal circolo più stretto di Palpatine-"

"Oppure," lo interruppe Anakin, "potremmo chiedere a Ventress."

"Non vuole parlare." Replicò cupamente Obi-Wan. "Abbiamo già provato."

"Allora offriamole qualcosa."

"Per esempio?" Chiese Obi-Wan, scettico.

"Be', potremmo offrirle il perdono per i suoi crimini, se accetta di collaborare. Una specie di programma di recupero." Propose Anakin.

"Anakin, deve essere processata!" Esclamò Obi-Wan.

"Il Maestro Kenobi ha ragione." Intervenne Windu. "La giustizia spetta al Senato."

"La giustizia era nelle mani del Cancelliere. Come possiamo garantirle un processo equo?" Sbottò Anakin. Poi vedendo gli sguardi perplessi dei Maestri Jedi intorno a lui continuò. "Milioni di persone hanno combattuto questa guerra inutile. Cosa avete intenzione di fare? Uccidere tutti? Se davvero vogliamo la pace, con essa deve venire il perdono e la tolleranza."

"Che cosa suggerisci? Di non combattere più contro Grievous?" Chiese Plo Koon in tono neutro.

"Credo che dovremmo trovare immediatamente tutti i complici di Palpatine ed arrestarli. Poi suggerire al Senato di offrire la resa ai Separatisti. Sono stati manipolati anche loro come noi. Eravamo tutti pedine di un uomo che voleva dividerci. Non permettiamo che abbia successo."

Mace Windu aprì la bocca per ribattere, ma Yoda lo interruppe. "D'accordo con Skywaker, io sono." Disse con la sua voce grave. "Con Ventress, subito deve parlare."

"Oh, davvero?" Chiese Anakin, stupito.

"Maestro Yoda-"

"La decisione più saggia, credo sia." Disse Yoda, alzando un dito verde ed indicando Anakin. "Come un vero Jedi, Anakin ha parlato."

"Oh, io... grazie?" Rispose Anakin e internamente fece un smorfia al suo tono interrogativo che non che non aveva inteso di usare.

"Un cessate il fuoco, su tutti i fronti chiesto sarà." Disse Yoda. "In attesa di altre informazioni, aspetteremo."

***

Approfitto della pubblicazione per dirvi che spero che stiate tutti bene, insieme alle vostre famiglie. Vi invito inoltre a non andare nel panico, ma a non sottovalutare nemmeno la situazione. E' fondamentale che ci atteniamo tutti alle indicazioni ufficiali del governo, stiamo in casa e limitiamo i contatti al minimo. Il virus non è particolarmente pericoloso, soprattutto per noi giovani, ma ricordiamoci che siamo dei possibili trasmettitori. Per rispetto delle persone anziane e di quelle immunodepresse o con altre patologie, cerchiamo di attenerci alle norme. In questo momento l'importante è bloccare il contagio, altrimenti scoppiano le terapie intensive e non c'è più posto per nessuno, malato di coronavirus o di altre patologie. Ah, non fidiamoci e non condividiamo notizie non certificate di fonti ufficiali, perchè c'è già abbastanza confusione in giro. Grazie per aver ascoltato la mia ted talk. Ciao Skycosi!

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