7.

«Secondo lei qualcuno ha voluto farlo?», mi chiede il poliziotto mentre controlla dei fogli.

Scuoto il capo. L'unica persona che avrebbe potuto farlo è in galera e lo spiego all'uomo che mi ascolta attentamente.

«Il suo... Il padre del bambino? Ha qualche nemico?», domanda ancora ed io alzo le spalle.

«Non so cosa dirle, Will è una persona tranquilla e come le ho detto, Jon è in galera», replico e lui annuisce.

Dio, che situazione frustante. Perché qualcuno ha voluto fare questo a noi e soprattutto ad un bambino, dannazione.

Sbuffo e osservo mio padre che ascolta il poliziotto mentre accarezza il capo di Heather.

«Mrs Smith se le viene in mente qualcuno, ci faccia sapere. È importante sia per noi che per voi, ovviamente», spiega il poliziotto ed io annuisco.

Li accompagno alla porta e dopo averli salutati, entro di nuovo dentro dove mi vengono incontro i miei fratelli e papà.

«Non è possibile, sta succedendo di nuovo?», domanda Mike ed io sbuffo andandomi a sedere sul divano.

Stava andando tutto così dannatamente bene e all'improvviso succede questo.

La felicità non fa per me. Il Fato, Dio o qualunque potenza superiore, ce l'ha con la mia famiglia.

Quando trovo un po' di pace con me stessa e con la mia famiglia, compare qualche altro idiota che ha problemi con noi.

«Non lo so Mike, non lo so, devo andare da Will e dirglielo», continuo e dopo aver dato un bacio ad Heather mi reco in ospedale insieme a Mike.

Appena arriviamo, scendo e do il braccetto a Mike.

Ho una sensazione strana, mi sembra di essere seguita.

Mi volto allarmata e mi calmo, notando che non c'è nessuno.

Dio, che paranoica che sono!

«Che c'è?», mi domanda Mike ed io scuoto il capo.
«Nulla, mi sembrava di essere seguita», rispondo allarmata ed in risposta ho una sua grossa risata.

Gli do una gomitata e cerchiamo la stanza di Will. Appena entro lo vedo parlare con una donna... Anzi, fanno molto di più che parlare.

Che imbarazzo, arrossisco e faccio un colpo di tosse per avere la sua attenzione.

La donna si stacca immediatamente dalla bocca di Will e sorride imbarazzata, Mike soffoca una risata ed io gli do un'altra gomitata.

«Ci vediamo più tardi zuccherino», sussurra la ragazza a Will e va via facendoci un cenno.

Scoppio in una fragorosa risata, Will mi guarda in cagnesco e continuo a ridere facendolo fare anche a Mike.

«Allora? Perché mi venite a disturbare in un momento importante?», domanda Will sedendosi e rivolgendo l'attenzione su di noi.

«Se la cosa importante è limonare quella invece di andare da tuo figlio..», controbatto irritata andandomi a sedere sul letto accanto a lui.

Da quando Ethan si è svegliato Will non ha voluto vederlo, dice che vuole farlo solamente quando starà meglio ma è solamente una scusa, ha paura.

Paura che Ethan possa dare la colpa a lui di quell'incidente.

Will alza gli occhi al cielo e sbuffa dandomi una spinta e mi fa cadere dal letto.

Idiota.

«Cosa vuoi?», domanda e grazie a Mike mi alzo mettendomi di nuovo affianco a lui.

«Avevamo ragione», dico e lui corruccia la fronte confuso.

Non capisce. Dio, magari capisse una volta.

«Il fatto dei freni, avevamo ragione», spiego meglio e lui annuisce, poco dopo però accorgendosi di cosa gli ho detto spalanca la bocca.

«Cosa?!», esclama cercando di alzarsi. Mi da di nuovo una spinta che mi fa cadere di nuovo, sbuffo e lo guardo mentre cerca buffamente di mettersi in piedi.

Mike resta a guardarlo divertito soprattutto quando non vede la sedia e casca a terra, anche lui.

«Aiutami idiota», urla a Mike che ridacchia.
«Eh no mio caro amico, mica ci dimentichiamo cosa hai fatto ad Hannah», replica e Will sbuffa.

Alzo gli occhi al cielo, ancora quella storia. Infatti i miei fratelli hanno accettato che Will vedesse Ethan ma non l'hanno mai perdonato per quello che mi ha fatto passare.

Mi alzo e vado verso lui aiutandolo ad alzarsi, prende la mia mano e goffamente si alza.

Lancia un'occhiataccia a Mike che nel frattempo ride ancora.

«Amico dovresti mettere delle mutande», dice e scappa via dalla camera quando nota che Will sta per lanciargli un cuscino appresso.

Imbarazzato, si siede sul letto e guarda la parete tristemente.

«Che c'è?», domando sedendomi accanto a lui.

Alza semplicemente le spalle e sospira pesantemente.

«I tuoi fratelli ce l'hanno ancora con me?», domanda con un filo di voce ed io annuisco sorridendo.

Non che sia felice ma alle volte vederlo così mi fa stare bene. Ho sofferto troppo per colpa sua, ho iniziato ad abusare di troppe cose fino ad uccidere me stesso. Ho bevuto così tanto da vomitare dopo sangue. Ho fatto così tanto uso di droga da non sentire più nulla, quando Jon mi picchiava, non sentivo un cavolo. Nemmeno le sue urla. Inveiva contro di me ogni santissima volta che io non volevo soddisfare le sue voglie e mi dava un ceffone, un altro ancora ed io non piangevo. Tenevo tutto dentro e mi sfogavo con la droga.

Ho pianto così tanto, non dormivo mai infatti avevo sempre le occhiaie. Mi ero trasformata in un mostro ed ho rischiato di perdere Ethan, anche se sapevo di averlo perso.

Quindi vederlo un po' soffrire mi piace anche se mi dispiace perché si è pentito davvero.

«Come biasimarli? È colpa mia», sussurra girando il viso dall'altra parte.

«Non sai quante volte ho cercato di ritornare da te ma Daniel mi ha sempre minacciato e dannazione, solo Dio sa quanto mi spaventi quell'uomo», continua ridacchiando facendolo fare anche a me.

«Poi la paura mi ha sempre frenato. Ti ho trattato come una cagna quando poi ti ho amata davvero. Nonostante la mia fama da playboy... Sei stata l'unica a far svegliare questo cuore», dice e rimango sorpresa da queste parole. È la prima volta che gliele sento dire.

«E solo Dio sa quando al funerale di tua madre ti ho vista con Owen, ora tuo marito, quanto mi fossi arrabbiato, per questo ti ho trattato così male quel giorno», continua asciugandosi una lacrima.

«Non fa nulla Will davvero, anche se ho fatto cazzate per colpa tua ma... Ti perdono e qualunque cosa dovesse accadere, sappi che ti voglio bene», sussurro e lo abbraccio.

«Fitzgerald giù le mani dalla mia donna!», qualcuno interrompe il nostro abbraccio e quella voce la riconoscerei dappertutto. Il mio amore!

Will mi lascia subito e rido andando verso mio marito.

«Amore devo dirti una cosa», dico ad Owen che annuisce. Usciamo dalla camera e ci sediamo fuori quella di Ethan.

Mi accoccolo sul suo petto e mi rilasso al suo tocco.

Il mio uomo.
La mia anima.
Il mio tutto.
Dio, lo amo così tanto.

«Che è successo?», domanda continuando a rilassarmi.

«La polizia ha confermato... I freni sono stati manomessi», dico chiudendo gli occhi al suo tocco ma che si interrompe.

Mi alzo dal suo petto e lo guardo. I suoi occhi sono spaventati come al processo di Jon. La paura che quell'uomo che ci aveva quasi rovinato la vita, fosse scagionato era tanta.

«Hai qualche idea di chi è stato?», domanda ed io scuoto il capo. Annuisce, diventa silenzioso all'improvviso ed io lo guardo confusa.

«Hai paura?», gli chiedo e lui annuisce.

«Paura per noi, cioè Hannah, io non voglio perderti, già rischiavo di perderti quando quel mostro ti ha presa, non voglio rischiare di nuovo. Cioè io e te siamo Owen&Hannah, non esiste me senza te», dice ed io sorrido a quelle parole.

«Nella buona e cattiva sorte, finché morte non ci separi», continuo io e lui ridacchia schioccandomi un dolce bacio sulla guancia.

                           ***

Abbiamo passato un po' di tempo insieme approfittandone che Ethan dorme ed abbiamo parlato molto.

La cosa bella del nostro matrimonio è la conversazione. Ci diciamo tutto e ne sono felice perché al giorno d'oggi molti mariti nascondono cose alle mogli mentre il mio no.

Ora siamo insieme ad Ethan in camera mentre gioca con la PSP ed Owen lo guarda.

Io invece leggo una rivista quando però l'uragano Daniel irrompe in camera con in braccio Heather.

«Ciao», saluta piuttosto calmo e va verso Ethan e gli schiocca un bacio.

«Come stai?», gli domanda il mio ometto e lui sorride.

È così strano.
Da la mia bimba a me e lei subito mi regala un dolce bacio.

«Mi sento così strano...», sussurra e noi lo guardiamo confusi.

«Quale pensiero irrompe le ore del mio fratellone?», dico divertita e lui sorride come un idiota.

«Marie Anne, non è un nome così bello? Poi a letto, wow. Ma Dio, non è solo quello, sento delle cose che non ho mai provato prima ed è una cosa bella ma allo stesso modo così fastidiosa. È come avere la febbre! Vorrei vomitare ma non lo faccio perché quel suo bel viso mi compare avanti agli occhi», cosa sta blaterando?

Ridacchio.

«Ti sei mai sentito così?», domanda preoccupato ad Owen che annuisce ridendo.

Restiamo lì, io e la mia piccola famiglia ad ascoltare lo strano Daniel che sembra piuttosto innamorato.


Il mio cuore oggi è triste. Il mio pensiero e le mie preghiere vanno a tutte le famiglie che hanno perso la vita nel terremoto di ieri. Se ci sono lettrici del centro Italia, state bene? Un bacione.
— Smjle

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