2.
Owen ha dormito per tutto il viaggio.
Alcune persone lo guardavano perché russava e solo ora, dopo tre anni me ne sono accorta.
Quando credo che sta per svegliarsi... No, dorme ancora. Preferivo l'Owen che aveva paura di morire in aereo che questo Owen.
Sorrido al ricordo. Stavamo tornando a Los Angeles dopo i nostri giorni a Miami e lui era così terrorizzato di morire.
«Può dire a suo marito di smetterla? Mio figlio vuole dormire», dice una donna che interrompe i miei pensieri.
Mi scuso con la signora ed inizio a scuotere Owen ma nulla. Dorme come un ghiro.
«Pss..», sussurro scuotendolo ma nulla, non si muove di un millimetro.
«Owen», sussurro con voce suadente e lui geme. Non starà mica sognando... Ridacchio.
Mi guardo intorno e noto un bambino che ha in mano un piccolo cagnolino.
Mi alzo cercando di non svegliare il mio caro maritino e vado da lui.
«Ciao piccolo», lo saluto e lui mi sorride continuando a coccolare l'animale.
«Lo vedi quell'uomo lì?», indico Owen, il bimbo annuisce e ride alla visione di Owen che dorme con la bocca aperta.
È mio marito, gente.
«Certo che lo vedo, la mamma vuole dormire ma per colpa sua non può», spiega e la madre arrossisce per l'imbarazzo.
Faccio cenno che va tutto bene ed il bambino continua a giocare con il cane.
«Vogliamo fargli uno scherzetto?», domando e lui annuisce divertito.
Gli faccio segno di darmi il cagnolino ed andiamo verso Owen che continua a dormire profondamente.
Avvicino il cagnolino alla sua faccia e lui inizia a leccargliela.
Owen mugugna, si gira verso il finestrino e continua a dormire.
Sbuffo ed avvicino di più l'animale alla sua faccia, questa volta però sembra funzionare.
«Hannah smettila, dai, Heather potrebbe svegliarsi», dice toccando l'animale.
Soffoco una risata.
«Amore dovresti togliere un po' di peli, sei troppo pelosa», continua ed io scoppio a ridere.
Owen apre gli occhi e crede di baciare me ed invece si ritrova con la bocca sul muso del cane.
Il bambino inizia a ridere ed io gli do il cane e lo ringrazio scompigliandogli i capelli.
Owen sembra confuso ma solo dopo aver trovato un pelo nella sua bocca, si accorge di aver baciato un cane.
«Ma cosa...», dice ed io continuo a ridere.
Lo merita, dovevo ancora vendicarmi dello scherzo che mi ha fatto due giorni fa insieme ad Ethan.
Sono rientrata in casa dopo una giornata di shopping con Heather e Ricky, mi è quasi preso un infarto quando li ho trovati a terra senza fiato.
«Continuavi a russare...», mi giustifico e lui mi guarda in cagnesco.
Gli sorrido comprensiva ma il suo sguardo resta così quindi metto in atto, il piano del musino.
Sorride quando nota il mio broncio e mi abbraccia forte.
«Rimani una stronza», sussurra ed io rido di nuovo.
«Tra un po' dovremo arrivare nella meravigliosa...», dice Owen.
«Verona», continuo io.
Adoro l'Italia, è il posto dove avrei voluto passare questo mese d'amore ma purtroppo passeremo solo quattro giorni perché poi ci aspetta Parigi.
Mi accoccolo ad Owen e sorrido al pensiero di essere finalmente felice.
Ho avuto un passato non molto felice ed anche il presente non era granché ma adesso so che il mio futuro sarà brillante.
Ho Owen, l'amore della mia vita e due splendidi figli. Cosa potrebbe mai accadere?
«I passeggeri si preparino all'atterraggio», mi sposto un po' e attacco la cintura.
Noto che Owen sta entrando in panico per l'atterraggio allora gli prendo la mano e gliela stringo.
Sorride.
Appena scendiamo dall'aereo, recuperiamo i nostri bagagli e ci avviamo verso un tipo che ha in mano un cartello con scritto 'Smith's'.
«Buongiorno a voi, sono Marco e sarò il vostro cicerone», dice ed io rimango confusa dall'ultima parola.
Cosa significa?
«Sarebbe il nostro accompagnatore», sussurra nel mio orecchio ed io gli sorrido.
L'uomo, Marco, ci fa segno di seguirlo e ci fa salire in una grande macchina.
Mi siedo e guardo fuori dal finestrino il meraviglioso panorama italiano.
Mi si mozza il fiato a pensare che passerò quattro giorni qui, in questa meraviglia.
La macchina si ferma e quindi deduco che siamo arrivati in hotel.
Owen mi aiuta a scendere e rimango senza fiato guardando l'albergo.
Dio, è un albergo a cinque stelle. Meraviglioso.
La scelta, ovviamente è stata di Owen.
«Solo il meglio per te», ripeteva mentre cercava un posto dove farmi passare un po' di relax.
Sto per avviarmi all'entrata quando però Owen mi ferma.
Lo guardo confusa, mi prende la mano e mi fa chiudere gli occhi.
Sbuffo e sento le sue mani calde sul mio collo, sorrido a quel contatto.
«Ti ricordi quella collana che mi avevi chiesto?», annuisco confusa.
«Apri gli occhi», ordina ed io lo faccio.
Rimango sorpresa, Dio, me l'ha presa davvero.
È un cuore con inciso il nome di Heather, Ethan ed il suo. Per tenerli sempre con me.
Ho le lacrime agli occhi, quest'uomo mi stupisce ogni giorno di più.
«Ti piace?», domanda ed io gli salto addosso e lo bacio.
«Dio, quanto ti amo», sussurro continuando a baciare mio marito.
Ci fermiamo quando sentiamo qualcuno tossire, è Marco.
Sorrido imbarazzata e Owen segue l'uomo in hotel, entro.
Se fuori l'hotel è meraviglioso, dentro ancora di più.
Noto Owen parlare alla reception dove c'è una donna che ci sta provando spudoratamente con lui e mi avvicino in fretta.
Mi avvicino al mio uomo e gli do un bacio come per far capire che lui è mia proprietà.
La donna arrossisce e continua a segnare i dati sul computer.
Owen sorride malizioso ed io alzo gli occhi al cielo.
Odio quando fa così.
Sono gelosa, e lo sa, ma continua a fare l'idiota ogni volta.
«Ecco a voi le chiavi», dice la donna continuando a fissare mio marito, il quale ha occhi solo per me.
«Grazie», dico prendendo le chiavi, «amore andiamo in camera», continuo.
Owen ride sotto i baffi e mi segue.
Alle volte vorrei un marito brutto ed idiota, così nessuno lo guarderebbe.
Entriamo in camera ed è anch'essa molto bella.
Il letto è a baldacchino con lenzuola bianche, le pareti sono blu come il mio colore preferito ed è molto ampia.
Owen entra in camera e si getta sul letto ed inizia a ridere.
Dio, lo picchio.
«La smetti?», borbotto posando gli occhiali da sole sul comodino.
«Sei bella quando sei gelosa, lo sai?», sento il suo fiato sul mio collo.
Hannah non cedere, rimani arrabbiata.
«Sono anche più bella quando dormirai, una volta tornati a casa, sul divano», sgattaiolo via dalla sua presa e lui spalanca la bocca.
«Il divano no, ti prego», piagnucola ed io annuisco cercando di non ridere.
L'ultima volta che ha dormito sul divano, è rimasto per due mesi col braccio rotto.
«Il divano si», replico ridendo.
Owen diventa serio e ciò mi spaventa, si avvicina a me e mi getta sul letto.
«Animale», urlo continuando a ridere.
Inizia a lasciare baci umidi sul mio collo fino ad arrivare al mio petto.
Con le mani mi aggrappo alle sue braccia e soffoco un gemito per i continui baci.
Sento la sua erezione strofinarsi sul mio ventre e sorrido per il solletico.
Questo nostro momento, viene interrotto dal suo telefono che squilla.
«È tuo padre, vuole video chiamare», dice ed io rido per la sua faccia.
Preme sulla cornetta verde e ci appare Daniel in primo piano.
«Dio, Daniel allontana il telefono dal tuo brutto nasone», borbotto io ridendo e lui fa il dito medio.
Alzo gli occhi al cielo e ci sediamo sul letto.
«Due persone vogliono augurarvi buona luna di miele», dice per poi passare il telefono al mio piccolo Ethan.
«Ciao mamma, ciao papà Owen», dice con la sua piccola vocina.
«Heather ha fatto pappa», continua e sposta il telefono verso la mia piccolina che dorme.
«Fa il bravo piccolo, papà Owen ti porterà una bella sorpresa», dice Owen ed Ethan sorride.
«Un'altra sorellina? Se si, no grazie», borbotta il piccolo ed io spalanco gli occhi.
Daniel, sempre il solito.
«Una moto, la vuoi?», replica Owen e Ethan annuisce euforico.
Passa il telefono a Daniel che ci guarda malizioso.
«Come mai Ethan non è da Will?», domando.
«È andato a comprare le ciambelle», replica ed annuisco.
«Comunque veramente, vedete di non fare il baby numero 3, che già avere quattro nipoti stanca», borbotta Daniel ed io alzo gli occhi al cielo.
Come se li guardasse lui poi.
«Okay, saluta tutti. Ciao amore di mamma, da un bacio ad Heather da parte nostra», dico e Ethan annuisce e ci manda un bacino che ricambio.
Stacca la chiamata ed Owen mi osserva innamorato.
«Dove eravamo rimasti?», dice con tono malizioso saltandomi addosso.
Passiamo così la nostra prima notte fuori casa, facendo l'amore.
•La bellezza dei nostri Hannah e Owen?
Quanto li amiamo?
Vi lascio con la mia cupcake 😍
Anna.💗
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