10 Christopher.

«Tim, passa qui!» Timothy passò la palla a Christopher, che palleggiò un paio di volte e corse verso il canestro. Si lanciò in aria notando Daniel e Archie andargli incontro, con un paio di passi alla Micheal Jordan riuscì a segnare il suo decimo canestro. 

Timothy saltò addosso al suo amico urlando. Archie e Daniel invece si tuffarono a terra sfiniti dalla partita. «Che c'è, ci siamo rimasti male?» schernì Tim i loro amici, che elegantemente gli alzarono il dito medio in contemporanea. 

Christopher scoppiò a ridere e si stese sull'erba accanto a Daniel. «Stai passando così tanto tempo a disegnare gli abiti della nuova collezione che hai perso polso per i tiri liberi» lo derise anche un po' Chris guadagnandosi una gomitata giocosa nello sterno. 

«Non siamo tutti bravi come te, mister quarterback e tiratore di tiri liberi a basket» disse Daniel senza smettere di ridere. 

«In effetti avete solo perso quarantatré a venti, che sarà mai!» Timothy si prese un'altra gomitata nello sterno da Archie, poi tutti e quattro finirono per scoppiare a ridere. 

A causa dei vari impegni, era più di un mese che i quattro amici non riuscivano a riunirsi per giocare una partita di basket insieme a casa Lewis.

Daniel era sempre occupato con il lavoro; anche se aveva già una collezione da lanciare, aveva già cominciato a disegnare la prossima. Si stava tenendo al passo con la moda, le tendenze, i colori da usare e i materiali. Ormai cominciava ad avere poco tempo per divertirsi come un ragazzino, stava diventando un uomo sia in senso sia lavorativo che per l'età.
Timothy, invece, era al terzo anno di antropologia all'università di San Diego. Quello sarebbe stato il suo ultimo anno, quindi aveva cominciato a studiare sin dall'inizio della scuola sottraendo del tempo al divertimento o agli amici per riuscire a prendere la laurea senza troppe difficoltà dovute allo studiare poco prima di un esame.
Archie e Christopher, invece, erano entrambi nella squadra di football. Archie era solo una riserva, Chris invece era il quarterback della squadra e anche il co-capitano. Gli allenamenti giornalieri erano stancanti, sfibranti. Quando il ragazzo tornava a casa era fritto ancor prima di cominciare a fare i compiti. Nonostante ciò, Chris cercava di dare sempre il massimo a scuola dato che suo padre aveva regole molto esigenti sullo studio e Christopher cercava in tutti i modi di accontentarlo nonostante l'unica cosa che gli interessasse davvero fosse il football. 

Per quanto lo sport gli piacesse, Chris era rimasto molto più che contento quando il coach aveva avvertito la squadra che quella settimana avrebbero saltato la partita del venerdì sera a causa del mal tempo. Il ragazzo era da una settimana che si sentiva strano e aveva la testa tra le nuvole; il perché era più chiaro che mai e per questo voleva riposarsi.

Dopo la chiacchierata con Beth del giovedì scorso, Chris era salito in camera sua e si era gettato a peso morto sul letto. Aveva condiviso con Beth più momenti di intimità di quanti ne avesse mai condivisi con Rebecca, la cosa gli piaceva e lo spaventava allo stesso tempo. Nonostante gli sembrasse di star tradendo la donna che amava, allo stesso tempo non poteva negare di non provare niente per Beth. Lei gli piaceva, in tutti i sensi, ma sapeva che tra di loro le cose sarebbero sempre e solo rimaste così com'erano. Lui amava Rebecca, la amava davvero con tutto il cuore. Quella ragazza era il suo sogno, lo aveva capito passeggiando con lei mano nella mano il sabato sera al Country Club o quando la domenica dopo la partita di polo lei lo aveva abbracciato e gli aveva baciato la guancia. 

Nonostante ciò, quando il lunedì era tornato a scuola e aveva visto Beth, aveva dovuto ammettere che fosse davvero stupenda. Quel giorno aveva indossato una canottiera in seta rosa con le spalline sottili, un jeans chiaro strappato alle ginocchia e delle Puma rosa con i lacci in raso. Aveva legato i capelli in una coda alta, tinto le labbra con un rossetto rosa proprio come la maglia e con l'eyeliner aveva contornato i suoi occhi rendendo il suo sguardo più seducente. Christopher l'aveva osservata camminare a testa altra tra la gente mentre, sorridendo, andava da lui. Ogni ragazzo davanti alla quale passava si imbambolava a fissarla bella com'era, addirittura Chris ne era rimasto abbagliato. Arrivata da lui, Chris aveva immaginato di prenderla per la coda e baciarla per far capire a tutti che nessuno, oltre a lui, poteva avvicinarsi a Beth o guardarla con occhi bramosi. Poi si era pentito immediatamente del suo pensiero. 

Io amo Rebecca, si diceva. Ma da quel lunedì in poi le idee nella sua mente non avevano più avuto un proprio posto, erano solo state tanto confuse.

Ad esempio il martedì dopo scuola era stato più vicino a Beth di quanto fosse mai stato, subito dopo aver studiato erano andati a ballare insieme e Christopher l'aveva tenuta stretta a sé il più possibile con la scusa che voleva imparare a ballare i lenti.

Poi il mercoledì sera era stato a cena da Rebecca, e lei era lì con uno splendido pigiama in seta composto da canottiera e pantalone corto ad aspettare lui e suo fratello sul divano. Aveva un bicchiere tra le mani e lo sguardo sulla tv spenta, probabilmente stava pensando perché non si era accorta subito della loro presenza. Quando poi Daniel l'aveva chiamata lei si era girata con un enorme sorriso. Era andata a salutare suo fratello con un bacio, poi lui con un abbraccio. Chris le aveva toccato i fianchi e l'aveva guardata negli occhi. Era così bella anche in pigiama, così pura e così vera. Chris in quel momento aveva sognato di svegliarsi accanto a lei ogni mattina, magari stringerla a sé e darle un bel bacio per il buongiorno.

Ma le cose si erano complicate ancora di più il giorno prima, quando era stato con Beth a scuola. Il professore di disegno si era assentato di nuovo e lei aveva fatto i compiti sugli spalti. A metà dell'allenamento, durante un break, era scesa portando con sé un asciugamano e la sua bottiglietta d'acqua. Arrivata al suo fianco aveva avvolto l'asciugamano dietro al collo di Chris tenendolo per le due estremità con le mani, lo aveva avvicinato al suo viso e gli aveva sussurrato «Non so se è più sexy il mio tatuaggio all'inguine o la vista di te sudato», poi aveva tolto le mani dall'asciugamano lasciandolo lì incredulo. Era rimasto così imbambolato da quel gesto che non era nemmeno riuscito a prendere la bottiglietta d'acqua che Beth gli aveva lanciato, l'aveva lasciata cadere a terra facendo sorridere la ragazza e ridere i suoi compagni di squadra. 

E durante tutta la mattinata a scuola si era ritrovato a pregare perché il tempo passasse velocemente per passare con Beth la pausa pranzo. Non l'avrebbe vista per tutto il weekend e un po' già gli mancava, però pensava che fosse un bene non passare del tempo con lei. Forse, concentrandosi su Rebecca, avrebbe capito cosa provava per l'una e cosa per l'altra, così da non illudere entrambe e perderle. 

Chris si sentì tirare il braccio e aprì gli occhi trovandosi Archie e Timothy tirargli le braccia mentre Daniel era inginocchiato accanto a lui. «Che succede?» chiese, guardando con aria interrogativa i suoi amici. 

«Che succede? Ti stiamo chiamando da cinque minuti. Pensavamo fossi svenuto» spiegò Timothy lasciando cadere il braccio di Chris. 

«Ad una persona svenuta si alzano le gambe, non le braccia, idioti» Chris si mise seduto sentendo lo sguardo di Archie perforargli il petto. «Cosa c'è? Sto bene, ero solo sovrappensiero»

«Stavi pensando a Rebecca? Perché se stavi pensando a lei in modi-»

«No, Daniel, non stava pensando a Rebecca ma a Beth» Chris schiuse le labbra alla rivelazione di Archie. Timothy di sedette a gambe incrociate di fronte a lui, Daniel invece aggrottò le sopracciglia. 

«Beth? La ragazza della festa?» chiese con un certo disappunto nella voce. 

Chris strinse la mascella e guardò il suo migliore amico. «È mia amica, non solo la ragazza della festa, e poi non ho detto che stavo pensando a lei!»

«Se non è così allora perché ti stai scaldando tanto?» gli chiese Timothy guardandolo con un sorriso furbo. 

Chris si toccò i riccioli mori e sospirò guardando il terreno. In effetti, stava pensando a lei, e il fratello della ragazza di cui si era innamorato, il quale sapeva cosa Chris provasse nei confronti di sua sorella, era lì davanti a lui ed era anche il suo migliore amico. Chris si sentì tremendamente in colpa a provare qualcosa per una ragazza che non fosse Rebecca, ma fisicamente Beth lo stava facendo impazzire. Era così sexy quando si muoveva, il modo in cui parlava lo faceva imbambolare, in più il fatto che fosse vergine e che avesse un tatuaggio all'inguine lo stava facendo impazzire. Così si ritrovò a rispondere «Sì, okay, stavo pensando a lei. Ma è complicato»

«Cosa c'è di complicato? Ti piace semplicemente un'altra» disse Timothy. 

«Che è tremendamente sexy e ha una pazzesca cotta per te» continuò Archie. 

Daniel si limitò a chiedere «Quella Beth? Ti piace sul serio quella Beth?»

«Perché dici quella, quando neanche la conosci, Dany?» chiese Chris alterato. «Non sai nulla sul suo conto, solo perché l'ho incontrata ad una festa non vuol dire che sia una cattiva ragazza»

«Hey, amico, calmati» Daniel alzò le mani in segno di resa e guardò il suo migliore amico negli occhi. «La storia va avanti da quando l'hai conosciuta il mese scorso?»

«Da allora ci siamo avvicinati, sì»

«E anche molto calcolando quello che ha fatto ieri» rise Archie ricordando quello che era successo subito dopo che Beth era andata via. 

«Molto in che senso?» chiese Daniel curioso, ma anche un po' irritato. E come biasimarlo: aveva appena scoperto che il suo migliore amico che asseriva di amare sua sorella aveva una cotta per un'altra ragazza.

«Be', lei gli ha portato un asciugamano e gli avrà detto qualcosa di sconcio perché quando è andata via il nostro amico qui presente ha avuto un erezione» Chris si coprì il viso imbarazzato, perché quello che aveva raccontato Archie era dannatamente vero. Erano giorni che Chris si sentiva frustrato, in più quell'incontro era stato la ciliegina sulla torta. 

«Non ci credo» borbottò Daniel puntando i suoi occhi in quelli del suo migliore amico. «È successo davvero? Perché non mi hai detto niente di lei?»

 «Cosa avrei dovuto dirti, Daniel? Tu neanche la conosci! Andiamo a scuola insieme, siamo nello stesso club di dibattito e ci vediamo due giorni a settimana per studiare. Siamo diventati amici e lei è una persona meravigliosa e in quest'ultima settimana penso di essermi preso una sbandata ma non è niente che non possa controllare. Amo Rebecca, è lei che voglio, non sarà una bella ragazza a farmi cambiare idea su tua sorella. So che può sembrare ipocrita, ma non sono un doppiogiochista. Beth sa che c'è già Rebecca nella mia vita e sono io che le ho permesso di avvicinarsi in questo modo ma non succederà più» Daniel si alzò e si portò una mano tra i capelli. Chris si alzò a sua volta e si gli piazzò davanti. «Credimi, Dany. Sei il mio migliore amico. Non potrei mai fare del male a Rebecca o a te»

«Non è questo che mi preoccupa, Chris» Daniel prese un respiro profondo e continuò. «Tieni gli occhi aperti e non lasciarti abbindolare»

«Credimi, Beth è una persona fantastica. Penso che lei sia unica. Secondo me ti piacerebbe. È scherzosa e testarda, deve sempre essere lei a dire l'ultima e fa delle pessime battute. Però quando si tratta di serietà sa essere comprensiva e sa ascoltare, è una ragazza così matura e profonda. Sembra quasi te»

«Ma davvero?» chiese a bassa voce Daniel in modo ironico. Chris lasciò perdere quel commento di poco gusto. 

«Senti, mi dispiace che tu l'abbia scoperto così. Volevo dirtelo, però tra una cosa e un'altra ero completamente altrove.. Mi dispiace davvero» Chris guardò il suo migliore amico, che accennò un sorriso. 

«Niente più segreti, d'accordo?» Daniel porse la mano a Chris che sorrise. 

«D'accordo» disse il moro felice. Gli strinse la mano e poi finirono entrambi per abbracciarsi. 

Durante le ore successive in cui rimasero a casa a giocare alla playstation, Daniel sembrò essersi chiuso nei suoi pensieri ma Chris cercò di non dargli peso. Gli aveva mentito su Beth, anzi aveva proprio omesso la sua esistenza e di conseguenza la verità riguardo a lei. Christopher si sentiva in colpa con il suo migliore amico, e sapeva che solo dormendoci su per Daniel sarebbe tornato tutto al proprio posto. Era sempre così tra loro due. Spesso finivano per litigare, la maggior parte delle volte a causa di incomprensioni. Facevano pace, ma solo il giorno dopo tutto diventava acqua passata. A Daniel non piaceva tenere il muso a lungo e quella sera si stava sforzando di rendere le cose a prima del litigio, ma Christopher sapeva che non sarebbe stato utile a nulla e che solo il giorno dopo le cose tra di loro sarebbero tornate a posto. O almeno, così sperava. 

Così per quella sera Christopher aveva deciso di cenare a casa sua, in modo tale da dare a Daniel i suoi spazi e il suo tempo. Nonostante le lamentele del suo migliore amico, Chris non cedette e andò via poco prima delle sette e mezza. Camminò verso il suo pick-up, salì al suo interno e diede un'ultima occhiata alla casa scorgendo una figura affacciata alla finestra di una camera al piano superiore: Rebecca. Lo salutò con un gesto della mano, Chris le sorrise e le fece l'occhiolino. Dopodiché andò via, lasciando definitivamente casa Lewis. 

Arrivato a casa sua c'erano i suoi genitori già a tavola che chiacchieravano. «Buona cena!» annunciò ai suoi, poi salì di corsa in camera sua. Prima cosa da fare: una doccia fredda, ghiacciata. Forse, almeno così si sarebbe schiarito le idee. Christopher lasciò i suoi vestiti in giro per la camera prima di chiudersi in bagno e farsi una doccia. Stette più di mezz'ora sotto il getto freddo, sperando che questo gli congelasse i pensieri in modo tale da non farlo più impazzire. Dopo esseri lavato indossò un paio di boxer, prese un asciugamano per frizionarsi i capelli e tornò in camera sua. Nel momento in cui varcò la porta, il suo cellulare prese a suonare. Sullo schermo lampeggiava il nome "Rebecca.<3", con sotto una sua foto mentre sorrideva. 

Chris prese al volo il telefono e rispose. «Becky?»

«Prima sei andato via senza salutare, ci sono rimasta male» Chris si sedette sul letto e poggiò l'asciugamano al suo fianco. «Però non ti ho chiamato per criticarti, ho pensato che per essere andato via così sarà successo qualcosa. È tutto okay?»

Chris sorrise alla dolcezza di Rebecca. «È tutto okay, Becky. Diciamo che prima ho avuto una discussione con Daniel e ho preferito andare via dato che si comportava ancora in modo strano»

«Sì, lo avevo intuito. Infatti è per questo che devo chiederti una cosa»

«Cosa? Il motivo della discussione?»

«Macché, sono cose vostre!» lo interruppe subito Rebecca. «Piuttosto, sono sotto casa tua. Potresti aprirmi? Ho portato due vaschette di gelato e quattro film diversi. Magari possiamo sceglierne uno e guardarlo insieme»

Chris rimase sorpreso dalle parole di Rebecca. In un attimo indossò i pantaloni del pigiama e si ritrovò accanto alla porta, guardò la telecamera del portone e vide Rebecca sorridergli agitando una busta di plastica tra le mani. Scuotendo la testa, Chris aprì il portone e poi la porta, trovandosi davanti Rebecca in tutta la sua bellezza. «Ciao» mormorò lui salutandola. 

«Ciao» ricambiò lei il saluto. 

Chris sospirò e l'abbracciò con tutto l'amore represso che aveva dentro di sé. Strinse Rebecca tra le braccia, le accarezzò il collo e i capelli, poi le baciò la guancia e la cute. Rebecca si lasciò abbracciare per un po', poi decise anche lei di ricambiare l'abbraccio stringendo le sue braccia sottili attorno al corpo del suo amico. Christopher prese il viso di Rebecca tra le mani, la guardò negli occhi. Erano così luccicanti quella sera, Rebecca non sembrava ma era davvero felice di vederlo. 

Quella consapevolezza bastò a far capire a Christopher chi volesse davvero nella sua vita. Non ci sarebbe mai potuta essere un'altra, nessun'altra sarebbe stata in grado di fargli battere il cuore come riusciva Rebecca a fargli battere il cuore. Né oceani, né altezze, né profondità, né niente di esistente sulla faccia della terra avrebbero mai potuto affievolire l'amore che lui provava per Rebecca. Era troppo forte anche solo da immaginare, troppo vero per non dargli peso, troppo puro per essere intaccato. Christopher amava Rebecca, con ogni parte della sua essenza. L'avrebbe amata sempre, per il resto della sua vita, lei sarebbe stata sua moglie. Lei era la sua ragione. 

Beth poteva anche essere un'ottima amica ed essere sexy da paura, ma Chris amava Rebecca. Non le avrebbe mai fatto del male, né l'avrebbe mai tradita. 

«Te lo prometto» sussurrò guardando Rebecca negli occhi. 

La ragazza sembrò non capire, ma Chris non voleva che capisse le sue parole ma i suoi sentimenti. Con dolcezza, le baciò la fronte.
«Grazie per essere qui, Becky» sussurrò tornando ad incrociare i suoi occhi. 

«Avevi bisogno di me, non potevo starmene a casa» disse la ragazza ed era vero, lui aveva bisogno di lei per capire cosa voleva davvero e lo aveva capito, solo guardando un paio di occhi azzurri. 

Chris sorrise e le prese la mano. Prima di salire al piano di sopra prese un paio di cucchiai per poter mangiare il gelato che lei aveva portato, poi la portò in camera sua. Mentre lei si toglieva le scarpe per stendersi a letto, Chris prese i vestiti sporchi e li mise in bagno per poi tornare in camera e scegliere con Rebecca il film da guardare. Optarono per vedere il film de "La Bella e La Bestia", più che altro Chris lo scelse perché sapeva quanto a Rebecca piacessero i film Disney. Inserì il DVD nella consolle e mise play, poi si sedette sul letto accanto a Rebecca e prese la vaschetta di gelato che lei gli stava porgendo. 

«Conosci anche i miei gusti di gelato preferiti» mormorò lui notando che fosse alla nocciola e cioccolato bianco. «Tu, Rebecca Lewis, sei davvero fantastica»

Rebecca sorrise, sembrava quasi imbarazzata. «Non dire sciocchezze, non ho fatto niente» 

«Invece sì. Sei venuta qui a casa mia perché sapevi che c'era qualcosa che non andava, hai portato con te dei film e il mio gelato preferito e pretendi pure che questo non sia niente?»

«Avevo piacere di stare un po' con te, a dire il vero. Quindi non l'ho fatto solo per te ma anche per me e questo non è un gesto altruistico» puntualizzò Rebecca portandosi una cucchiaiata di gelato alla bocca. 

Chris sorrise. «Quindi ti mancavo?»

Rebecca non rispose con la scusa che dovesse stare in silenzio per godersi il film. Chris capì al volo che non fosse più il momento di parlare e si limitò a mangiare il suo gelato in silenzio mentre osservava il susseguirsi delle scene sulla sua tv a 65'' pollici. Restarono il resto della serata così, spalla contro spalla, a guardare il film e a lanciarsi ogni tanto frecciatine. Durante la visione, Rebecca chiuse gli occhi e poggiò la testa sulla spalla di Chris. Dopo un po', Becky si addormentò del tutto e Chris rimase ad accarezzarle il viso e i capelli mentre pensava a quanto bella fosse e a quanto stupido lui fosse stato a guardare con occhi bramosi una donna che non fosse lei. 

«Ti amo così tanto, Rebecca.» sussurrò Chris in modo quasi impercettibile. «Spero di dirtelo un giorno, prima che sia troppo tardi»

Chris chiuse a sua volta gli occhi e sbadigliò. Sembrava tutto troppo bello per essere vero, quindi pensò fosse un sogno. Con la sicurezza che Rebecca non fosse reale, si stese a letto accanto a lei. La abbracciò da dietro, proteggendola da tutto con le sue braccia. «Con me sarai al sicuro, amore mio» sussurrò lui baciando la guancia di lei. «Buonanotte, angelo mio» disse prima di addormentarsi, con Rebecca tra le braccia e il cuore pieno di gioia. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top