cap 51tagliare i ponti
Sono nella sua camera e lei sta dormendo, era visibilmente stanca e provata.
Sono felice che non sia stato qualcosa di peggio.
Non che ora stia bene o che quello che è successo vada bene, anzi...
Ma per lo meno respira da sola, ha ancora la speranza di tornare a casa e di vivere una vita, possibilmente meglio e più felice di adesso.
Non ho nemmeno chiesto ad Adrian cosa si sono detti, anche se la curiosità mi assale, posso capire che lei non ne voglia parlare con me, posso capire che una parte di lei non si fidi più tanto , o per lo meno non come prima.
Ma il pensiero che non abbia voluto parlarne con nessuno , mi fa avere paura che questo segreto sia qualcosa di grave e di molto grande.
Non ho nessun diritto di chiedere nulla.
L'ho ferita, e non poco, avrei dovuto farla sentire al sicuro, protetta, ma ho finito per ottenere tutto l'opposto.
Ma sto ancora nascondendo qualcosa di molto grande, che potrebbe riavvicinarci, ma allo stesso tempo rovinare la nostra relazione definitivamente, e separare le nostre strade, e le nostre vite.
Non so più che fare, potrebbe perfino ricordare da sola, fare finta di nulla e aspettare sia io a farmi avanti.
Non so cosa ....
"Mi... mi gira la testa..!"
La sento parlare e con un gesto fulmineo mi alzo dalla poltroncina, e mi dirigo verso di lei.
"Heyhey hey, fai piano!" Non so perché , ma lei inizia a singhiozzare.
"Hey, amo..Fhayt, che è successo?!"
"Io..Io ho..!"
"Hai sognato qualcosa?!"
"No, qualcuno!"
"E chi?!"
"Non lo so, sono più volte che sogno questa persona, ma non so chi sia, non me lo ricordo , Ez non me lo ricordo!" Dice e scoppia a piangere , e io senza pensarci due volte la stringo a me, sono solo passati pochi giorni, ma per me è un'infinità, troppo tempo passato senza averla accanto, senza stargli accanto.
"Di..dimentico di continuo cose, non riesco a ricordare cosa ho mangiato a colazione, il mio colore preferito, a che anno di scuola sono, come si chiamano i miei genitori, o il tuo nome, li scordo, e quando mi ritornano in mente dopo pochi minuti, sono scomparsi, tutto. E la cosa mi terrorizza, non voglio scordare più nulla, non so come fare!"
"Fhayt, ti aiuteremo noi, ti aiuterò io!"
"Ezra vedi...pul troppo non ho dimenticato tutto il resto, avrei voluto farlo, vorrei scordarmi tutto, ma non ce la faccio, forse su una cosa avevate ragione!"
"Su cosa!?" Chiedo non capendo.
"Forse me ne dovrei andare nella nuova università dove insegna Jason..!" Cavolo...
"Jaden!" La correggo io cercando di aiutarla.
"Cosa?!" Chiede lei non capendo.
"Si chiama... lo hai chiamato Jason, ma tuo fratello si chiama Jaden!" Le faccio notare io.
Lei si immobilizza , le si riempiono di nuovo gli occhi di lacrime, e fissa davanti a se.
"Mi dispiace per quello che è successo!" Dico dopo qualche secondo di silenzio cambiando discorso.
"Ti avrei voluto accanto a me, che mi asciugassi le lacrime non che ne fossi la causa, io sarei riuscita a sopportare tutto, le litigate e tutti quei casini con Isaac ,Cody Adrian, Jaden e perfino con Asher, ma ... con te, è tutto diverso, e io vorrei, giuro che vorrei cancellare tutto, dimenticare ogni cosa !" E piange ancora, e ancora, ogni sua lacrima versata è come una pugnalata dritta al cuore .
"Lo hai già fatto!" Mi faccio sfuggire io.
"Cosa?!" Chiede lei ovviamente non capendo.
"No nulla, continua pure!" Dico facendo un finto mezzo sorriso.
"Dicevo...vorrei scordare tutto o per lo meno perdonare, ma non ce la faccio, non riesco più a fidarmi di nessuno, non più come prima almeno.!"
"Di Adrian si!" Dico cercando spiegazioni.
"Cosa vuoi dire con questo?!" Forse ho sbagliato il tono o a formulare la domanda, o forse non dovevo chiedere direttamente nulla.
"Senti Fhayt, so che non è un mio diritto chiedere questo , o per lo meno non lo è più. Ma ho bisogno di sapere cosa è successo, se hai voluto parlare solo con lui, vuol dire che è una cosa importante, ma proprio perché mi hai lasciato, so che non posso chiederti di dirmelo!" Cerco di spiegarle il mio punto di vista, nella maniera più corretta possibile, per evitare fraintendimenti, che ora solo l'unica cosa che serve.
"Io... io non ti ho lasciato, ho chiesto solo un po' di tempo per pensare, scordo se il budino di questa mattina a colazione era al cioccolato o alla vaniglia, ma non scordo che tu mi sei stato accanto, che quando mi hai detto la prima volta di amarmi, mi hai aspettato, non dimentico che in quelle mille volte che piangevo tu mi asciugavi le lacrime , come stai facendo ora!" Singhiozza.
E...si lo sto facendo anche ora, e lo farei per tutta la vita, se solo me ne desse la possibilità.
"Non dimentico che anche se hai fatto degli errori, mi sei stato accanto, ma al momento non riesco a pensare a nulla, perché ti amo ma ho bisogno di stare da sola per un po'!"
"E mi distrugge vederti ridotto così!" E si... dopo tutto sono umano anche io alla fin fine.
Mi accarezza la guancia e mi guarda dritta fissa negli occhi, poi continua il suo discorso.
"Lo capisci questo vero? Capisci del perché io stia agendo in questo modo!"
"Si , lo capisco , è difficile accettarlo ma so che hai bisogno, di un po' di tempo per te, e spero caldamente tu ti sentirai meglio, voglio però che tu sappia una cosa!"
"Dimmi!"
"Ovunque tu sia, o ovunque io mi trovi, tu se hai bisogno di aiuto ho hai bisogno di qualcosa mi potrai chiamare, anche se sei dall'altra parte del mondo, tu chiamami e io arrivo!"
"Queste tue parole mi fanno star ancora peggio. Guarda che ti prendo alla lettera!"
"Non devi starci male, so che tu sei forte, lo sei sempre stata, anche se piangi spesso, so che quando smetti di singhiozzare, hai e trovi la forza di rialzarti, e hai dato più volte dimostrazione, di potercela fare, so che puoi farcela, so che potrai ricordare tutto, e spero ..anzi so che puoi farcela ."
"Ho un dubbio!" Confessa lei.
"Dimmi!"
"Per questi ultimi giorni di scuola, cosa succederà!?"
"In che senso?"chiede lui.
"Come ci comporteremo?!"
"Non vale la pena buttare via tutto, quindi secondo me dovremmo fare ciò che facciamo sempre, solo senza baci in mezzo alle lezioni!" Scherzo io.
"Già!" Dice lei facendo un piccolo sorriso.
"Non voglio che il nostro rapporto si annulli completamente!" Dice lei all'improvviso.
"Non succederà, te l'ho detto, tu chiamami, e in qualsiasi momento io verrò da te!"
"Grazie Ez lo apprezzo davvero tanto, non sei nemmeno tenuto, ma.."
"E invece si, ti devo questo ed altro! Potrai sempre contare su di me qualsiasi cosa accada!"
"Scusate, posso entrare?!" Sentiamo dire e la porta si apre lentamente.
Fhayt's pov.
"Asher!" Dico sorpresa.
"Io vado, ci vediamo Fhayt!" Mi da un piccolo bacio sulla guancia ed esce.
"Come ti senti?!" Mi chiede non appena Ezra esce sedendosi sulla sedia accanto al lettino.
"Sono stata meglio, mi sento confusa, un po' stordita, dimentico delle cose ogni tanto e poi mi tornano in mente!" Dico fredda e distaccata, cerco di esserlo il più possibile.
"Senti .."
"No, senti tu, non iniziare con il tuo solito monologo, mi hai nascosto Jaden per mesi, tutte quelle volte che ti ho chiesto se ci fosse dell'altro tu hai sempre negato, io ti ho sempre perdonato, ho sempre perdonato tutti ma adesso basta!"
"Non puoi tagliare i ponti Fhayt , non puoi farlo!""
"Hai ragione, non posso, ma invece posso attraversare quel fottuto ponte senza guardarmi più indietro, tu la maggior parte delle volte sei scappato, la prima volta che mi hai baciato, quando abbiamo litigato più volte, io magari salivo al piano di sopra , ma tu te ne andavi direttamente!"
"Voglio dire una cosa!"
"Parla"
"Non giustificato, sono stato una merda, un vigliacco , un egoista, ho sempre pensato tu fossi fragile, e indifesa, più delicata di un bicchiere di cristallo, ma a quanto pare mi sono sempre sbagliato, sei più forte di me , lo sei sempre stata, meriti di essere felice, e se per stare meglio hai bisogno di partire e andare con Jaden fallo, cambiare aria ti farà stare meglio!"
"Lo credo anche io, e.. Asher per quanto riguarda noi, non ora ovviamente, ma forse...magari un giorno potrei perdonarti!" Lo informo io.
"Aspetterò con tanta gioia e felicità quel giorno!" Sorride e si alza, per uscire.
Esce dalla stanza e mi vibra di nuovo il telefono, e io già sento un senso di inquietudine e angoscia salire , senza nemmeno dover leggere chi sia il mittente del ,messaggio.
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