cap 49vertigini

"Dovevi dare a me la bottigliaaaa.!" .

Sento urlare dalla stanza da giorno.

Mi alzo dal letto e esco dalla camera, anche se sono ancora in pigiama.

"Brutta puttana è mia, mollala, ridammela ora!!" Lo vedo, la prende per le braccia e la tiene forte, lei piange.

Guardo bene , ma tra le sue mani non c'è nessuna bottiglia, non c'è nulla, non ha nulla lei, ma lui le urla contro lo stesso.

"Dove l'hai messa, dimmelo cazzo!" Continua a strillarle contro scuotendola per le braccia

"Non lo so , non so dove sia!" Dice lei piangendo.

"Ci sono altre mille bottiglie lasciala stare cazzo!" Urlo verso di lui, sperando la lasci in pace, e non le faccia più del male .

"Piccola stronzetta non ti mettere in mezzo!" Mi punta un dito contro e intanto lei si allontana mettendosi dietro al divano.

"Vuoi una bottiglia?!" Gli chiedo prendendone una delle tante , quasi vuote in giro per casa.

"Dammela!" Dice non sapendo nemmeno di cosa si tratta.

"Tienila pezzo di merda!!!" La prendo per il collo e gli e la lancio contro.

Lui prontamente l'afferra e ne rompe una parte e viene verso di me...

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Mi sveglio tutta sudata, con il cane che scodinzola ai piedi del letto.

Si avvicina e appoggia il muso sul materasso, è proprio vero che i cani sentono la tristezza umana.

Sono ormai le 9 e decido di mandare un messaggio ad Ezra, è arrivato il momento di parlare con lui.

Sono passi 3 giorni. Molly è stata molto gentile, e mi ha passato gli appunti delle materie.

Lui invece mi manda sempre il buon giorno o la buona notte pur sapendo che io non gli avrei risposto, e questo non ha fatto altro che confondere le mie idee.

Ho deciso, voglio parlargli, spero solo che capisca il perché di quello che gli voglio dire, ho bisogno lo faccia.

Per questo ora sono seduta ad un tavolo alla tavola calda .

Sono venuta di netto anticipo, non ce la facevo più ad aspettare.

L'appuntamento è tra poco, gli ho detto di passare per le 14, e sono in anticipo di mezz' ora .

Ho ordinato un te verde, ma ha smesso di fumare già da un po', si sarà raffreddato, come sempre, prendo un te , faccio su e giù con la bustina, mi incanto nel farlo, e poi non faccio altro che osservare quell'acqua torbida e colorata dalle foglie del te, senza nemmeno berlo.

Sento la porta aprirsi, non c'è nemmeno bisogno che io mi gira, so che è lui.

Si siede di fronte a me, e per qualche minuto nessuno dei due fiata.

"Mi sei mancata!" Dopo così tanto tempo , sentire la sua voce, mi fa capire, che mi è mancato tanto anche lui.

Ma la paura di essere di nuovo presa in giro, e che lui mi menta, mi fa contenere la mia felicità.

"Anche a me!" rispondo io.

"Non c'è bisogno che tu menta!" Dice guardandosi intorno, non credo ci sia mai stato in questo posto.

"Non sto mentendo, mi sei mancato anche tu, ma ... dopo tutte le cose che sono successe fatico a sprizzare gioia da tutte le parti, fatico a parlare tanto perfino con Jaden, Asher invece non mi ha neanche cercato!" Spiego io il perché delle mie parole.

"Ma.. tu non lo sai?!" Chiede guardandomi ora dritto negli occhi.

"Sapere cosa?" Chiedo raddrizzandomi sul posto.

"Io forse non...!" Ora lo ammazzo!

"Parla , cosa è successo!" Azlzo leggermente il tono per spronarlo a parlare.

"Quando tu sei andata via, poco dopo, pure Asher ha fatto un borsone e se ne è andato, sono tre giorni che non si vede a casa tua, chiama solo per far sapere a tua mamma che sta bene , e che presto tornerà!" Spiega, e mi dispiace, so che sembra strano , ma dopo tutto mi dispiace che si sia creata questa situazione, ma forse pure a lui un po' di tempo per stare sulle sue, non può fargli che bene.

"Dove è andato ?!" Chiedo io.

"Non ne ho idea, ma ha detto che tornerà presto!" Lo spero, spero stia bene.

"OK.." Rispondo solo io.

"Mi dispiace Fhayt!" Dice lui dopo qualche istante.

"Per cosa?!" Chiedo io, pur sapendo per cosa si stia scusando.

"Lo sai.!" Risponde lui controbattendo.

"Voglio sentirtelo dire!" Dico con tono duro.

"Non avrei dovuto mentirti, non volevo farti stare male, volevo cercare di proteggerti , volevo conoscere Jaden , prima di farlo avvicinare a te. Non volevo ti facessi un' illusione di aver trovato un fratello per poi perderlo . Volevo evitare che tu stessi male.!" E', agitato , lo vedo, ma devo mantenere il controllo, devo cedere.

"Sai cosa avresti dovuto fare per non farmi stare male. Non mentirmi, e starmi affianco mentre affrontavo la cosa, sono stufa della gente che continua a mentirmi" Inizio ad innervosirmi, e parecchio.

" Cosa vorresti dire?" Chiede chiede non distogliendo lo sguardo da me.

"E' ora che chi mi fa del male si accorga di quello che fa" Dico cercando di sembrare piò convinta e seria possibile.

"Mi stai spaventando, che vuoi dire?" So che lo ferirò, ma è giusto così.
"Io credo che dovremmo prenderci una pausa" Dico tutto di un fiato.
"Perché?" Chiede sconvolto.

"E me lo chiedi? Cazzo EZ... sono mesi, mesi e mesi che sai dell'esistenza di mio fratello e non me lo hai detto, sei il mio ragazzo, il mio confidente, il mio alleato. Ma mi hai mentito, mi hai ferito come tutti gli altri, io non vorrei farlo, ma è ora di pensare anche a me stessa, è ora che voi tutti capiate che io ho un cuore e non potte giocarci a vostro piacimento, un cuore si spezza ogni volta che viene ferito.

Agisco sempre allo stesso modo, e mi ritrovo sempre io a pagarne le conseguenze, ho sempre personato tutti e subito, è ora che io pensi un po' a me stessa!"

"E non posso farlo anche io!?"

"Una pausa ci farà bene, ho bisogno di un po' di tempo per me, sono successe tante cose."
"Voglio starti accanto!"
"Ezra cerca di capirmi, mi sento tradita da tutti, da te dai miei genitori da Asher, io non ce la faccio più!"

"E così hai deciso di punire me!"
"Punire? Cazzo Ezra, mi hai nascosto per mesi l'esistenza di mio fratello biologico, per non parlare di come ti comportavi all'inizio , molte persone al posto mio ti avrebbero mandato a quel paese alla prima occasione. Mentre io sono ancora qui e ti sto chiedendo solo una pausa, se la accetti bene, se no quella è la porta, e sta volta se ci uscirai butterò la chiave!"
"Non puoi parlare sul serio!"

"Mi hai mentito!" Dico stringendo i pugni sotto il tavolo.

"Volevo proteggerti!" Continua a ripetere per la milionesima volta.

"Continuate a ripeterlo tutti, eppure sto sempre male!" Non ne posso più di sentirmi così male, mi sento soffocare in questo momento, me ne devo andare via da qui, adesso.

"Fhayt..!" Non ho più voglia di ascoltare nessuno, voglio solo andare via da questa tavola calda.

Mi alzo per andarmene, raccogliendo le mie cose.

Pov's Ezra.

"Fhayt...!" La vedo alzarsi e andare via.

"Io ti amo però , come faccio?" Sussurro a me stesso ormai da solo.

Pov's Fhayt.

Sono davanti alla porta di casa di Jaden , inutile dire che sto piangendo per l'ennesima volta.

Mi sento strana però, ho un forte dolore alle tempie.

Mi sta girando forte la testa, mi sento scoppiare tutto.

Ho le vertigini, non sento e non vedo più nulla, so non Jaden corrermi in contro.

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