6Resta un giorno in piú

"Fhayt, Fhayt coraggio svegliati" Mi sento scuotere nel sonno.

Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo Asher con il fiatone davanti.

"Ho avuto un incubo? O mio dio, ti ho colpito di nuovo?" chiedo preoccupata.

"No furba" dice visibilmente di fretta, togliendomi le coperte.

"Perché sei così agitato?" Chiedo strofinandomi gli occhi.

"Dovresti esserlo tu, sono le 8 passate !"
Porca miseria...

Oddio, o ho gli incubi o non mi sveglio.

"Cavolo!!" Mi alzo di fretta e in inizio a svolgere le mie azioni quotidiane.

"Vestiti, ti accompagno io, ti aspetto in macchina, muoviti "Dice avvisandomi

"Ok, si grazie! "Rispondo di fretta io.

"Sbrigati!" Dice e chiude la porta  .

Corro in bagno e sbatto il dito al mobile.
Vedo le stelle ed inizio as imprecare.
"Porca miseria!!!" Ora  non ho tempo per soffrire però  .

Mi lavo la faccia e lavo i denti così velocemente che potrei entrare negli Avengers.

Mi precipito nell'armadio e infilo un paio di jeans e una maglia un po' sgualcita che avevo piegato male. Metto lo zaino in spalle ed esco dalla porta.

Ma alla fine del corridoio mi accorgo di essere scalza quindi mi precipito di nuovo in camera e prendo le scarpe.

Esco di casa ancora scalza e manca davvero poco che mi butti dentro l'auto dal finestrino.

"Sei un fulmine!" mi dice Ash sorpreso vedendomi già fuori di casa.

Non rispondo, mi infilo le scarpe e tiro fuori dalla borsa i trucchi.

"Potresti non far tremare la macchina?" Dico mettendomi la matita, lui mi guarda sbalordito e con la bocca aperta, che chiudo con il dito.

Lui ride e scuote la testa in segno di disapprovazione e poi torna a guardare la strada.

Arriviamo davanti alla scuola e quando sto per scendere ma Ash mi chiede "Vuoi un passaggio anche al ritorno?"

"No, devo passare a comprare una cosa dopo scuola!" Dico rispondendo più o meno sinceramente.

"Ok, ci vediamo a casa" Dice riaccendendo la macchina

"Certo. Grazie a dopo !! "
dico uscendo dopo avergli dato un bacio sulla guancia.

Entro in classe dopo aver bussato alla porta.

"Alla buon'ora signorina" Dice in modo sarcastico la professoressa di psicologia.

"Mi scusi...io" Cerco di dire ma vengo interrotta da qualcuno che entra in classe.

"Buon giorno!" Mi giro e lo vedo, ha il ciuffo scompigliato.

"Bene bene bene, ora che siete due potete fare coppia insieme" Dice lei mettendo in ordine dei fogli.

"In che senso!?" Diciamo all'unisono guardandoci di sfuggita.

"Beh, per fare il progetto no?" Ma stiamo scherzando?

"Che progetto?" Chiede questa volta lui per prima.

"E' rimasto solo l'ultimo argomento e siccome siete gli ultimi rimasti, dovrete accontentarvi" Il destino questa mattina mi è  proprio avverso.

"E quale sarebbe?" Chiedo questa volta io !"
"Vediamo... sono rimasti... ecco il foglio, ci sono solo più  i ricordi" Wow! Un progetto con colui che non mi parla nemmeno e scappa appena mi vede.

Annuisco mentre mi giro verso i banchi quando sento lui sbuffare e vado al mio posto, con lui che si siede accanto a me.

No...aspetta cosa!? Ci saranno altri sei o sette banchi vuoti ma si è messo proprio vicino al mio, nessuno dei due osa proferire neanche una sola parola.

Passiamo la maggior parte del tempo dell'ora restante a lanciarci frecciatine e sguardi sfuggenti, intanto le varie coppie dei gruppi iniziano già a discutere sul da farsi mentre la professoressa continua a riordinare ancora dei fogli.

Ma cosa diavolo sta succedendo? Perché prima mi ignora e adesso si siede pure vicino a me di sua spontanea volontà. È vero dobbiamo fare il progetto ma.....

Ma nulla Fhayt non ti chiederà mica di fare cose sconce in bagno, si è seduto vicino a te solo perché siete in coppia in questa cavolata di progetto.

Parla ricordandomi la mia coscienza.

"Quando vuoi cominciare?" Sento dire da una voce. Chi ha parlato?

"Non saprei, tu...tu quando saresti libero!?" Chiedo io ancora stupefatta dal fatto che mi abbia rivolto la parola.

"Dovremmo incontrarci un paio di volte a settimana almeno. " Dice lui scarabocchiando un foglio con la matita.

Io non dico nulla e lui continua il suo discorso.
"Per me andrebbe bene il giovedì e il venerdì" Dice continuando a guardare sul foglio ma poi inizia a guardarmi.

"Oh, eeem si per me va bene" Non sprecare il tuo entusiasmo mi raccomando eh! Ma se troverò lavoro? Che genio che sono.

"Però...." Ricordo io

"Si, dimmi"  Dice guardandomi negli occhi .

"Ecco io starei cercando lavoro e non so ancora nulla sui turni" Lo informo.

"Be allora per ora ci organizziamo come viene, poi ci vedremo in base ai tuoi e ai miei orari" Spiega lui

"Oh! Ok" Ero in panico, stavo male.

Continua a guardarmi mentre leggo delle parole a caso nelle pagine del libro che sto sfogliando.

Prendo il telefono, guardo l'ora e con la coda dell'occhio vedo che mi sta ancora guardando.

"Così mi consumi" Dico io imitando le esatte parole che lui stesso aveva usato con me.

Gli spunta un sorrisetto sul viso e scuote la testa, girandosi in avanti.

L'ora passa e arriva la fine.

"A proposito, io sono Ezra"
Lo so gia...penso io, ma non lo dico ad alta voce o farei la figura della stolker.

"E io sono Fhayt" Gli porgo la mano .

"Lo so" dice lui  guardandola ma non stringemdola .
Cosa?! Vuol dire che sa gia chi sono io...
Sarà perché sono quella nuova.

Al suono della campanella, si alza e se ne va via lasciandomi con la bocca aperta.

Come fa a sapere il mio nome?
Be forse lo ha letto da qualche parte o chiesto a qualcuno, siccome prima non voleva parlarmi nemmeno .

Pov's Ezra.

Tanto vale provarci.
Provare a capire il perché di tutto questo suo comportamento nei miei confronti.

Vado al mio solito posto nel cortile e la vedo seduta con la testa tra le mani.

"Hey! Stai bene?" Chiedo avvicinandomi.

"No..ssi, ora devo andare" Si alza di scatto e si incammina in fretta.

"Ok. Ci vedi..." Non mi fa finire di parlare che va via quasi correndo.

Cosa le sarà preso?

Questa volta è stata lei a lasciarmi da solo impalato come un pesce lesso.
Si chiama Karma.


Fhayt's pov.

Sto male, non posso rimanere in quelle condizioni lì con lui a meno di un metro da me,  poi.

Vado fuori e mi appoggio al muro, nonostante non sia ora di lezione non c'è praticamente nessuno fuori.

Devo farlo, gli e l'ho promesso, devo farlo, con ancora le mani tremanti tiro miracolosamente il cellulare fuori dalla tasca, ci metto un po' a scorrere la rubrica anche se lui è uno tra i primi posti.

Finalmente riesco a premere l'invio e feccio partire la chiamata .

Asher's Pov

In questi giorni mi sto annoiando tanto, prima che inizino le vacanze di natale non ho praticamente esami, per questo ho deciso di venire un po' qui, poi lei inizia da poco la sua nuova vita, non potevo abbandonarla dopo tutto quello che era successo.

So che forse potrebbe sembrare esagerato, ma dopo quello che è successo senza che io mi accorgessi di nulla, devo starle accanto.

Entro nella doccia dopo aver azionato il getto d'acqua e aver regolato la temperatura faccio per prendere il bagnoschiuma, ma sento squillare il mio telefono.

"Ma porca miseria, chi cazzo è che  rompe le scatole  proprio ora?"

Seccato esco dalla doccia afferrando un asciugamano e mi dirigo irritato più che mai verso la presa dove ho messo il mio telefono a caricare, ma appena vedo il suo nome mi rilasso immediatamente, ma nella stessa quantità di tempo arriva il panico.

Rispondo senza perdere altro tempo e porto il cellulare all'orecchio.

"Fhayt, stai bene?!"

Non sento risposta e con ancora più panico richiedo "Fhayt che succede?!"

Finalmente da segno di vita ma non è quello che speravo.

Sento un suo singhiozzo e mi allarmo ancora di più.

"Non...non mi sento bene Ash..io..."

"Sei a scuola?" Chiedo mettendomi l'accappatoio per ascougarmi.

"Ssi...sono nel cortile, ve...verso l'entrata"

"Aspettami fuori, arrivo subito, cerca di respirare a fondo finchè non arrivo"

La sento fare un verso di assenso e dopo aver attaccato corro a vestirmi.

In due minuti esco di casa e corro alla macchina, altrettanto faccio per strada ignorando i clacson e gli insulti volanti delle persone, non mi interessa nulla al momento se non raggiungerla.

Arrivo davanti alla sua nuova scuola dove ero meno di quattro ore fa, e la vedo seduta su una panchina all' esterno.

Mi precipito da lei senza nemmeno spegnere l'auto.

Non sembra nemmeno accorgersi della mia presenza fino a quando non la chiamo.

"Fhayt!" La voce mi esce flebile ma lei riesce comunque a sentirla.

Alza la testa e appena i suoi occhi pieni di lacrime mi mettono a fuoco corre e si butta tra le mie braccia.

"Piccolina!" Le dico mentre le accarezzo la testa con la mano libera.

"Va tutto bene, ci sono io a proteggerti qui."

"L'ho rivista, Asher l'ho rivista"

Non c'è nemmeno bisogno che mi specifichi di chi stia parlando, conosco già la risposta.

E' troppo agitata, respira male.

"Respira, Fhayt!"

Lei scuote la testa come per dirmi che non ci riesce.

Io le sposto la testa sul mio petto e le sussurro "Lo senti?" Chiedo senza ricevere alcun tipo di risposta.

"Fhayt, lo senti?" Chiedo insistendo.

Lei annuisce debolmente e allora io le dico sicuro delle parole che sto per pronunciare
"Seguilo, fai in modo di seguirlo con il respiro, inspira ed ispira "

Lei dopo un po' si calma e le chiedo "Stai meglio?"

"Sss-ssi però andiamo via" dice distogliendo lo sguardo da un ragazzo che è appena uscito.

Appena lo vidi una sensazione di fuoco si sparge dentro di me.

Chi cazzo è quello?

Voglio saperlo, ma non è un buon momento per lei, glielo chiederò sta sera.

"Ok, ti porto a mangiare la cioccolata"

"Ash..."

"Ok, cioccolata con la panna, sei sempre la solita golosa eh!"

"No, è che...ti dispiace se andiamo solo a casa? Non ho molta voglia di stare in giro"

"Ovvio che non mi dispiace, su dai andiamo"

Il tragitto in macchina continua lento e in silenzio.

Non sono offeso dal fatto che voglia tornare subito a casa.

Mi sembra solo strano che non voglia la cioccolata calda, so che può sembrare strano e inutile questo dettaglio, ma ogni volta che lei stava male io o Cody o Isaac, insomma, chi era con lei in quei momenti, la portava al bar e ordinava per lei la cioccolata anche se era estate lei la beveva lo stesso, non la rifiutava.

Dice che dentro alcune persone hanno del ghiaccio e che il calore lo scioglie, so che può sembrare strano ma lei ha una mente tutta particolare che non voglio subisca altri danni più di quanti ne abbia già subiti, quindi non insisti e guido senza dire una parola fino a casa.

Apriamo la porta e sentiamo subito una voce.

"Ash, ti dispiace più tardi passare tu a prendere Fhayt?"

"Mamma.." Cerco di dire ma lei non ci lascia parlare.

"Si lo so scusa ma ho dovuto stampare dei documenti che mi hanno mandato e devo ancora leggerli"

"July sono già qui" Dice Fhayt appendendo il cappotto.

Mia madre stupita sporge la testa fuori dalla cucina.

"Che è successo?" Chiede risedendosi sullo sgabello.

Fhayt mi guarda come per dire di non fare parola di quello che è successo di nuovo oggi.

"Siccome parto fra due giorni le ho chiesto di passare un po' di tempo insieme oggi se non aveva lezioni importanti!" Mi copre lui.

"Mmmm ok, che però sia un evento più unico che raro questo signorina!" Dice puntando il dito verso Fhayt che annuisce solamente.

Sale le scale e va in camera sua e io dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua la seguo nella sua stanza.

La trovo affacciata alla finestra con lo sguardo pensieroso e ancora più strana del solito!

"Hey, che cos'hai!?" Le chiedo non capendo il suo comportamento in questo momento.

"Non me lo avevi detto!" Dice lei ma non capisco.

"A cosa ti riferisci?"

"Al fatto che fra due giorni te ne vai!" Gioca con i lacci delle scarpe.

Cazzo, è vero, l'ho detto io prima, ma mi è sfuggito, non volevo dirlo in quel modo e soprattutto in quel momento.

"Fhayt..."

"No, scusami... hai ragione scusa, so che devi andare lo so, però.."

"Sarò sempre con te Fhayt" Cerco di confortarla.

"E' così dura già quando ci sei tu con me, ho paura di stare da sola"

"Non sei sola, adesso potrò venire più spesso qui, tranquilla andrà tutto bene ok?"

Le prendo il viso a coppa e le schiaccio le guance facendole fare una faccia strana.

"Ok?!" Le chiedo mantenendo quella posizione.

"Shi, ouook però adesho lasciaami" Dice lei con una voce buffa.

Vedo che fa un il suo solito grande sospiro come per buttare fuori lo stress rimasto del momento.

"Me lo fai un sorriso"

Lei mi schiaffeggia il braccio e dice "E dai non sono una bambina!!"

"Ok, faccio a modo mio allora" Mi avvicino sempre di più.

"Cosa? No...non azzardarti!" Lei invece indietreggia.

"E no ormai.."

La prendo di peso, la butto sul letto e le faccio il solletico.

"Ahahhah fermo!!!" Urla lei ridendo.

"Mai" Rispondo io.

"Per favoreeee!!" Mi prega urlando lei.

"E va bene dai"

"Stronzo!" Mi tira uno schiaffo sulla spalla.
"Ti voglio bene anche io!" La prendo in giro m

Lei in risposta mi tira un cuscino, io invece lo uso mettendomi comodo con il cuscino dietro la schiena.

Faccio anche io un sospiro.

"Chi era?!" Chiedo io sicuro del momento.

"Chi?" Chiede lei legandosi i capelli.

"Quel ragazzo all'uscita"

"Emm..."

"Fhayt..." Dico insistendo con tono serio.

"Non è nessuno tranquillo" Non ci credo..

"Allora perché è uscito e appena ci ha visto è tornato dentro?"
Chiedo irritato.

"Non è niente di ..." Mi allontano.

"Stai calmo Ash" Mi ripete .

"Starò calmo quando mi parlerai e mi dirai chi era quel tizio strano all'entrata"

"Ma se non lo conosci nemmeno!" Sbuffa

"Tu si?" Chiedo .

"Ma che cavolo...." Si innervosice .

"Chi è solo questo voglio capire, dimmelo"

"Cavolo Asher !! E' solo un mio compagno, mi aveva visto in cortile in un brutto momento allora, mi ha chiesto come stavo ma me ne sono andata via, mi avrà seguito per vedere come stavo, e quando ha visto che non ero da sola ma con te se ne è andato"

"Oh!"

"Già, oh, non ho intenzione di rivivere la storia dell'anno scorso"

"Ah..scusa, non volevo!"

"Tranquillo, non fa niente!" Ho esagerato.

"Vieni qui" Le dico aprendo le braccia.




Ezra's pov.

Dovevo immaginarlo, non è sola, lei ha lui, lei ha qualcuno al suo fianco. Dovevo aspettarmelo, questo cambia i miei piani, ma non del tutto, andrò a fondo di questa storia.

Auguri a tutti di buona di natale :)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto

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