Passato
Hope Stevens era arrivata in Trentino, in un Hotel tutto lusso e benessere che si trovava dietro le fantastiche e uniche Dolomiti che la ragazza aveva fotografato mille volte e non si stancava mai di rifarlo.
In quel paradiso c'era una piscina interna, un centro massaggi e anche una scuderia, dove la ragazza trascorreva la maggior parte del tempo.
La serata di gala era domani, questa giornata era interamente libera per gli ospiti che potevano godere del grande panorama italiano che sorprende tutti. Hope era nella scuderia, osservando i cavalli che la fissavano incuriositi e alcuni si limitavano a mangiare dentro il loro box. Da ragazza andava a cavallo, tirava con l'arco e faceva pallavolo, era una grande sportiva. Adesso ha perso un po' di esperienza, soprattutto perché l'unica scuderia che c'era a Marina di Campo, nella sua isola, aveva chiuso e da due anni lei non era più salita sulla groppa di un cavallo.
Inspirò a pieni polmoni il classico odore di cavallo che lei amava nonostante chi non apparteneva a quel mondo preferiva annusare altri profumi. Il suo sguardo si posò su un cavallo con la criniera e coda grigi e il manto leggermente pomellato. Osservò la muscolatura dell'animale, capendo che era un cavallo abile nel salto ostacoli.
Lesse il nome che era intagliato in una targa d'oro sulla porta del box: Rolex.
"Piacere di conoscerti Rolex."
Si lasciò annusare per poi accarezzare il muso del cavallo che la fissava con altrettanto interesse.
Passò la mano sul collo muscoloso per poi lasciarsi studiare dal naso morbido di Rolex che voleva capire se aveva qualche dolcetto per lui. Era incredibilmente alto, non troppo esagerato ma neanche troppo basso come animale.
Rivisse i momenti di gloria che quello sport le aveva dato durante la sua gioventù, rimanendo ad accarezzare Rolex per mezz'ora. Le piaceva molto quel cavallo, sapeva che lo avrebbe visto solo quel giorno e quindi poteva anche scordarsi di rivederlo un'altra volta.
"Sai, ha bisogno di movimento, il campo ostacoli è tutto tuo."
Una ragazza dai capelli corvini e due occhi blu mare le sorrideva mentre teneva in mano una capezza logora.
"Sarebbe un onore montare questo campione."
Rispose lei, sorridendo alla ragazza che intanto le stava porgendo la mano che strinse.
"Io sono Rebecca e il mio cavallo è quel diavolo di nome Ultra."
Indicò uno stallone baio che mostrava segni di irrequietezza.
"Io sono Hope."
"Sei inglese?"
"Sono toscana, padre americano."
Lei annuì e le spiegò dove trovare la selleria e tutto il resto.
Hope aveva dei pantaloni che usava per andare a cavallo che si era messa sapendo che l'hotel aveva una scuderia e si fece prestare casco e corpetto da Rebecca.
Doveva avere al massimo 16 anni, si chiese come mai lavorasse così giovane in una scuderia di un albergo.
"Mio padre è il proprietario dell'hotel, io faccio parte dello staff della scuderia,tra poco ci sarà una passeggiata a cavallo con tutti gli attori che vogliono parteciparvi, io dovrei guidare la passeggiata ma sono impegnata."
"Se vuoi posso guidarli io, conosco questa zona e posso fare un giro nel bosco qua di fianco."
La ragazza la ringraziò e sparì, lasciandola sola con Rolex.
Dopo dieci minuti era già nel cortile della scuderia con il possente cavallo sellato e lucidato impeccabilmente.
Nonostante i due anni ferma, non si era dimenticata ogni cosa da fare del mestiere.
Condusse Rolex in un campo in sabbia con un ostacolo di 70 centimetri in mezzo.
Montò in sella, un brivido di passione e di felicità mista ad adrenalina la attraversò, facendo apparire un ampio sorriso sulle sue morbide labbra. Fece scaldare il cavallo, provando il suo trotto e il suo galoppo.
Si ricordò ogni cosa, rivivendo i pezzi più belli del suo infelice passato.
Mentre trottava sul lato lungo, in una postura impeccabile, una giovane donna dai capelli biondi e occhi azzurri si appoggiò alla staccionata per fissarla.
"Tu sì che sei un amazzone."
La voce di Jennifer Lawrence la raggiunse e la prese alla sprovvista che involontariamente fece fermare Rolex proprio davanti a lei.
Combatté ferocemente contro la timidezza e decise di sembrare amichevole e anche un pochino spavalda con una come lei.
"Prendi un cavallo Jen, vediamo che sai fare."
Lei sorrise e si fiondò in scuderia.
Hope iniziò a saltare l'ostacolo, trovandosi in sintonia con il modo di saltare del cavallo che assumeva una parabola eccezionale. Era composto, obbediva ai comandi e aveva movimenti eleganti, era perfetto.
Poco dopo entrò Jennifer a cavallo di una giumenta sauro rame che era poco più bassa di Rolex.
"Ti presento Friday."
Iniziarono a saltare e a conoscersi, l'attrice era davvero brava e lei si sentiva a suo agio con Jen.
Dopo aver saltato un metro e venti, il loro massimo, portarono i cavalli che si erano scaldati abbastanza in scuderia, lavandoli accuratamente per poi riporli nei rispettivi box.
Le due ragazze rivedevano e scherzavano come due ubriache, ispirando simpatia a tutti.
Quando la scuderia fu invasa da attori e staff che aiutava i VIP a sellare i cavalli, Hope e Jen rimisero i finimenti a Friday e Rolex che avevano avuto il tempo di riposarsi dal leggero allenamento e uscirono in cortile per prime, tenendo le redini dei cavalli e osservando i vari attori che, chi con più maestria e chi con più difficoltà, sellavano i cavalli.
La struttura era enorme, ospitava più di cento cavalli e aveva tre campi per dressage, cross country e salto e un tondino coperto, il resto era costellato da miriadi di paddock. Rolex dimostrava segni di impazienza per uscire mentre la cavalla al suo fianco era calma e docile. Lo sguardo di Hope cadde su un uomo che aveva due occhiali da sole e aveva un cappuccio calato sulla testa, come a nascondersi da qualcuno. Si stava avvicinando a loro con un cavallo anziano che probabilmente era il più docile, la ragazza tentò di distinguere il colore degli occhi di quel tizio ma non ci riuscì, immergendo la sua mente in uno stato di dubbio e sospetto. La passeggiata fu tranquilla, nessun incidente o imprevisto, c'era pure uno splendido arcobaleno che regnava in cielo, guadagnandosi mille foto e sguardi.
Rolex guidava il gruppo senza dare segni di incertezza, era sicuro ad ogni passo, anche se a volte inciampava nelle radici degli alberi. Il rumore degli zoccoli sul terreno facevano da musica alla loro escursione che fece brillare gli occhi di ogni attore per essersi staccati dal mondo pubblico, ammirando la natura.
Il tempo fu crudele con loro, facendoli tornare indietro causa cena in hotel super lusso.
Hope fece altre coccole al cavallo e tornò nella stanza che divideva con Alessio che stava giocando col cellulare.
"Io avevo un cavallo basso, tu invece hai fatto amicizia con la Lawrence eh?"
"A quanto pare si, non ti sei chiesto perché tutti gli ospiti sono attori e noi siamo gli unici a non essere famosi?"
Alessio smise di giocare e la fissò coi suoi occhi verdi come il bosco che avevano visitato.
"Tu sei famosa più o meno, io sono solo quello che ti accompagna. Diciamo che siamo fidanzati così ti rubo la fama?"
Hope lo prese a cuscinate finché non si vestirono in modi casual per una cena casual con attori famosi.
Alessio finì di sistemare i capelli neri come il carbone e andò con la ragazza in sala per cenare.
Lei si sentiva fuori posto tra tutti quei volti noti.
Alessio faceva conoscenza con ogni singola anima che stava lì, usufruendo del suo carattere socievole e il suo inglese perfetto. Mangiò con Jennifer, Jude e Gwyneth che erano lì con lei, rivivendo i vecchi tempi della loro visita all'ospedale.
Hope, più parlava di fatti che la collegavano a Robert, più una lancia le infilzava il cuore.
Ripensò al l'incidente d'auto che uccise Susan Levin, il dolore della notizia e la mancanza di Robert che la stava uccidendo da dentro. Quando finì di discutere con Jen su chi sia meglio tra Rolex e Friday, la Stevens si recò sul prato che si trovava dietro l'hotel, davanti alle Dolomiti.
Le stelle la fissavano, comprendendo ogni suo pensiero, stando in sua compagnia.
La mancanza di Robert la corrodeva, facendole tanto male.
Dio solo sa quanto si mancavano a vicenda, quanto amore provavano l'uno per l'altro.
Ma l'amore prima vuole capire se due persone si amavano veramente, separandole per vedere quanto ci tengano a riunirsi.
*lato poetico di me stessa, esci dal mio corpo!! Basta frasi da Silente! Bisogna contenersi. Ragazzuoli, io ho messo la parte con i cavalli perché non posso farne a meno, lo so. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top