Il trio

"Cosa?"
Esclamò in italiano la ragazza, rimanendo a bocca aperta.
Non può essere, è uno scherzo. Robert non può essere ricaduto nei vecchi vizi, era disintossicato da anni, lui non...Hope non sapeva cosa pensare o dire, la sua mente era a bocca aperta come lei.
Doveva esserci qualcosa sotto, di sicuro.
Doveva tirarlo fuori dalle sbarre, a tutti i costi.
Corse a casa, ancora sotto shock.
Chiamò Gwyneth.
"Gwyn, hai letto il giornale?"
"Si Hope, io non so cosa dire...sono basita."
"Ascolta, è stato incastrato, lo sento. Dobbiamo unirci per creare un piano per tirarlo fuori dalle sbarre e trovare il colpevole."
"Hope...il giornale parla chiaro, è finita."
"E tu lo vuoi abbandonare Gwyneth? Credi ai giornali? Non ti credevo così."
"Hope, io ti posso aiutare, ma se lo ha fatto davvero?"
"Lui non lo farebbe mai. Mi servi, facciamo squadra."
"Ok, chiamo Jude per chiedergli di unirsi a noi."
Staccò il telefono, convinta come mai in vita sua sul fatto di tirarlo fuori dal carcere, ha sofferto troppo.
Si sentirà ingannato, infelice, tutto il mondo gli sarà crollato addosso.
Dopo anni, di nuovo dietro le sbarre, per davvero.
Chiunque sia l'artefice di quel piano sadico, la pagherà.
Dopo neanche un'ora, Gwyneth e Jude erano in casa sua, pronti come due soldati per ascoltare il piano che Hope aveva studiato in pochi minuti.
"Ascoltatemi bene, non siamo in un film, dobbiamo essere pronti a tutto okay? Dobbiamo trovare l'artefice e scagionare Robert dalla sua gabbia."
I due la stavano ascoltando attentamente, sembrava un capitano che fa il discorso ai suoi soldati pronti per la guerra.
"Secondo me è stata Susan."
Esordì Law.
"Niente ipotesi senza fatti Jude, tu dovresti saperlo."
Lo rimproverò lei, camminando avanti e indietro per la stanza, senza una meta.
"Il piano è quello di infiltrarci nell'ospedale, dove l'ho visto l'ultima volta. Sono sicura che una delle telecamere abbia ripreso il colpevole."
Gwyneth parlò.
"Siamo in tre Hope, non possiamo farcela."
La ragazza appoggiò le mani sul tavolo, fissando i loro occhi chiari come i suoi.
"Utilizzeremo i fan, a qualcosa serviranno no?"
"E se si rifiutassero?"
Chiese Jude.
"Sono pronti a tutto, credimi. Vi sto parlando da fan di Robert, non da sua amica, da fan. Se c'è una cosa che non farebbero mai, è quella di non aiutare lui. Prenderemo un bel gruppo di loro, ci divideremo, entreremo nell'ospedale di notte e prenderemo ogni video delle telecamere per poi portarle alla camera di controllo e cercare quello giusto."
Hope adesso era una sorta di generale, di capo, di esempio. Si sentiva molto responsabile e consapevole di quello che stavano per fare.
"Ci saranno le guardie."
Commentò Gwyneth, diffidente.
"Allora le stordiremo con un sonnifero."
Suggerì Jude con l'approvazione di Hope.
"Andate fuori, voi vi farete vedere così i fan verrano da voi, siate duri se necessario, il vostro obbiettivo è portarli da me."
Come due soldati, Pepper e Watson, scattarono in piedi e uscirono, diretti verso la missione.
Hope si lasciò cadere sul divano, poteva anche essere vera quella notizia, poteva mettere a rischio le vite dei fan e di due star di Hollywood, rischiava tutto. Quella, era la sua prova di coraggio, doveva essere forte lei per dare esempio ai fan.
Doveva interpretare un capitano, un leader.
Sapeva farlo, lo era in effetti, prima di essere presa dai suoi zii era una leader tra i suoi amici.
Ma non una che lo fa per popolarità, una saggia, coraggiosa, leale e astuta.
Doveva tornare ad esserlo, la forza di volontà la alimentava dal profondo del suo cuore che era pronto alla missione come il cervello era vigile, pronto a dare il segnale ai muscoli.
Rimuginò su lei e Rob, lo aveva chiamato amico anche se provava qualcosa per lui, ma non voleva darsi false speranze.
Aspettò il suo esercito.
Per entrare meglio nella parte, recuperò il costume di Captain America che Alessio le aveva regalato a carnevale.
Lo indossò e prese anche lo scudo che lei stessa aveva creato, era fatto di metallo duro e pesava, ma almeno era uguale a quello vero. Lo mise dietro la schiena, appena in tempo per l'arrivo della squadra.
Jude e Gwyneth avevano uno sguardo fiero.
Dietro di loro, trenta ragazzi la fissavano, ammirando il suo costume.
"Così è più credibile."
Disse Hope, facendo ridere i fan che si sparpagliarono per l'ampia sala che riusciva a stento a tenerli tutti.
Le due star erano al suo fianco, scrutando ogni viso che era presente nella stanza.
"Bene, sapete perché siete qui, Gwyneth e Jude ve lo hanno detto. Prima di tutto, grazie per essere venuti, io sono una fan come voi, so cosa state provando in questo momento. Ma se siamo suoi veri fan, allora dobbiamo aiutarlo.
Siete con me?"
Un coro di "si" la accolse, facendola sorridere.
"Il piano è questo: ci divideremo in tre gruppi da 10 capitanati da Jude io e Gwyneth. Andremo all'ospedale di notte, dove l'ho visto l'ultima volta. Intrufolandoci e stordendo le guardie se necessario. Disattiveremo l'allarme, servendoci del Tony Stark che c'è tra di noi..tu ragazzo, sei esperto in tecnologia?"
Indicò un quindicenne con un paio di occhiali tondi e capelli neri.
"Sono bravo in tecnologia Capitano..."
"Stevens, chiamatemi Capitano Stevens da ora in poi, rende il tutto più realistico."
Il ragazzo si chiamava Rick.
"Rick, tu avrai il compito di hackerare il loro sistema per vedere i video che ruberemo da ogni singola telecamera.
Quanto a noi, ruberemo le telecamere, solo quelle dei corridoi, senza farci vedere. 10 di noi prenderanno quelle fuori, altri dieci quelle del piano terra e gli ultimi, i più coraggiosi, mi seguiranno per il secondo e ultimo piano, brulicante di guardie e dottori."
Scrutò ogni singolo volto, cercando la luce di coraggio che solo lei sa vedere nelle persone.
"Le squadre, saranno scelte dai capitani. Chi andrà con Gwyneth farà parte della squadra Pepper, quella che prenderà le telecamere esterne. Chi andrà con Jude, sarà la squadra Holmes che saccheggerà il primo piano, mentre i più coraggiosi scelti da me, faranno parte della squadra Iron Man, tutto chiaro ragazzi?"
Annuirono, aspettando di essere scelti. Hope si sentiva calata nel personaggio, si sentiva la Hope intrepida.
Hope chiamò i ragazzi della sua squadra.
Questi si misero in fila davanti a lei e le dissero il proprio nome.
"Steve."
"Zach."
"Ashley."
"Aaron."
"Lionel."
"Tobias."
"Jennifer."
"Lauren."
"Chris."
"Sam."
Dopo le presentazioni, strinse la mano ad ognuno di loro e aspettò il turno di Jude e Gwyneth. Era sicura della sua scelta, aveva visto il coraggio nei loro occhi, e lei non si sbagliava mai.
"Non potete tornare indietro. Questo è il momento per sostenere Robert, questo, è il momento, il nostro momento per dimostrare che i fan ci tengono al loro esempio di vita. Noi lo abbiamo ammirato, lo abbiamo sognato, lo abbiamo stimato. Ma non abbiamo mai messo alla prova il nostro sostegno. Siate coraggiosi, il vostro credo sarà il vostro rispetto per lui. Dicono che i fan farebbero qualsiasi cosa per il proprio idolo, rendiamo vero questo mito. Il nostro compito non solo è quello di scagionarlo, ma di capire quanto lui conta nella nostra vita. Dopodomani ci rivedremo tutti qua, vi do il mio numero. Preparatevi psicologicamente, perché dovremmo fare le stesse cose che ci davano adrenalina mentre guardavamo Iron Man e Sherlock Holmes. Quanto vero è Dio, tireremo fuori Robert Downey Jr da quella prigione e prenderemo il colpevole. Noi siamo il nuovo Team Downey, il vero Team, dobbiamo essere uniti. Ognuno aiuti l'altro.
Molti fan adesso stanno postando dei messaggi a suo sostegno, noi agiremo. Se non fai qualche pazzia nella vita, sei già morto."

*ommioddio quanto cazzo mi sono sentita Steve Rogers in sto capitolo voi non avete idea. Ma neanche lui fa sti discorsi così ufficiali. Siete pronti a vedere un esercito di fan all'opera? Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

Hai visto Rob? Siamo o non siamo una cazzo di swat?! Dai che uscirai da lì, porta pazienza e smettila di fare quelle facce altrimenti potrei ripensarci.

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