America
E quindi, come il buon Robert aveva detto, ecco che la nostra coppia preferita è tornata a Los Angeles.
Stavano nella "umile" dimora dell'attore.
Dovevano dimenticare i demoni, anche se sembrerà impossibile insieme possono farcela.
L'amore può fare tutto, distruggere o unire.
Lui doveva iniziare le riprese di un nuovo film e moriva dalla voglia di far vedere il mondo del teatro alla sua donna.
Oramai il mondo si era abituato alla morte di Susan e alla nuova dolce metà di Robert, i fan erano tutti d'accordo con la sua scelta e amavano Hope come non mai.
Dopotutto, lei era una di loro e questo i fan non l'hanno dimenticato.
Fino ad ora il suo uomo aveva portato la ragazza all'Ellen show, il preferito della signorina.
In quel posto che Hope aveva visto sullo schermo, la ragazza aveva accettato con entusiasmo la richiesta di Ellen che voleva che lei cantasse una canzone italiana. Adesso, invece, stava per andare su un set vero e proprio.
Robert la fece entrare nel suo camerino, baciandola subito con ardore.
"Possibile che ogni volta quando chiudi una porta mi devi baciare?"
Scherzò lei, staccandosi dalle sue labbra invitanti.
Senza dire una parola, un po' per emozione e per leggero imbarazzo, Robert la fece entrare nel set.
Le luci, gli odori, le telecamere, il regista, tutto straordinario per la ragazza.
Osservava il suo uomo che era occupato col trucco e parrucco.
Si sedette vicino ad una ragazza con due occhi marroni che esprimevano divertimento e voglia di vivere in tutta la loro giovinezza. Si chiamava Molly e stava simpatica a tutti, anche a Hope.
La scena iniziò, Robert perfetto in ogni movimento e ogni espressione, eppure si definiva un attore con poco talento.
La parte fanatica della donna prendeva il sopravvento vedendo il suo idolo recitare dal vivo.
Forse aveva ragione il cuore a cui aveva dato retta, buttandosi nel vuoto delle scelte, quello che accadrà...accadrà.
Lo so, sto descrivendo il tutto in modo veloce, passando da un luogo all'altro in un lampo, ma il tempo volava sui minuti in quei momenti.
Un applauso per la scena riuscita al primo colpo decretò la pausa per gli attori.
Robert le si avvicinò, abbassandosi al suo orecchio col respiro che solleticava i sensi di Hope Stevens.
"Adesso gireranno il backstage, ho un'idea che farà impazzire i miei honey bunnies."
"Sai, a volte mi rifiutavo di essere tua fan solo perché ci chiami <<coniglietti di miele>>"
Robert sorrise e stampò un bacio sulla sua fronte, trascinandola verso una sorta di ufficio.
Le aveva ordinato di stare zitta e camminare sulle punte: quello era lo studio del regista e se si arrabbia sono guai amari.
"Tu resta qua e vigila."
Fissò i due occhi scuri come la terra e li vide fuggire nello studio, lasciandola sola contro il muro e gli occhi che saettavano in ogni parte.
Non sapeva che cosa volesse fare, sapeva che i backstage con Robert Downey Jr sono sempre stati una follia.
Il suo gentiluomo era tornato, due fucili ad acqua carichi in mano.
"Downey, provo pietà per quelle povere anime che si ritrovano a lavorare con te."
"Oh,smettila di lamentarti e andiamo a bagnare quelle povere anime."
Hope prese il fucile pesante per tutta l'acqua che il caricatore conteneva.
Fece finta di caricarlo e con un atteggiamento degno di mission impossible si avvicinarono al set all'aperto dove tutti mangiano o studiano il copione.
Robert non la smetteva di dire alla ragazza di tacere, solo per fare scena.
Hope era tornata ai tempi dell'ospedale...i bei vecchi tempi.
Si nascosero dietro una colonna, osservando le telecamere accese per il backstage filmare gli attori, i produttori e compagnia bella mangiare, una scena comune...mancava quel pizzico di follia e divertimento che solo il pazzo Robert sapeva portare. Si guardarono in modo intenso, comunicando grazie alla loro infinita intesa.
Hope mimò un "Pronto?" E lui ovviamente rispose il comunissimo "Sono nato pronto" con un "Io non ci giurerei." In risposta dalla donna. Entrarono nel set e iniziarono a sparare acqua su tutti i presenti, gridando per spaventarli.
Robert stava rincorrendo i cameraman gridando come un pazzo mentre Hope si stava occupando degli attori e produttori. Tutti ridevano, scappavano dagli spruzzi oppure si lasciavano inondare dall'acqua fresca.
La scenata finì con i due schiena contro schiena, persone bagnate in giro e sguardo accattivante.
Dopo aver battuto un cinque, Hope e Robert iniziarono a ridere con tutti i presenti.
È strano il mondo del cinema: è serio, falso ma, con le persone giuste, sa essere divertente e vero.
"Dite la verità ragazzi, avevate bisogno di una bella doccia."
Esordì Robert che, come sempre, era al centro della scena e stava dimostrando il suo esibizionismo che usa per far ridere. L'unico che non si stava divertendo era il freddo e severo signor tempo.
Hope annotò nella sua mente quei momenti trascorsi come giornata più divertente della sua vita.
Nulla vietò al gruppo di fare una foto con facce buffe, chi faceva la linguaccia e chi, come Hope, era sulla spalle di Robert e assieme a lui faceva il segno di pace.
Quando la villa del signorino spalancò le porte per accogliere la coppia più bella di Hollywood, almeno era quello che i giornali di tutto il mondo dicevano, Downey e Stevens si buttarono sul divano morbido del salone, accendendo la TV con le menti ancora ferme ai momenti straordinari della giornata.
"Guardiamo la serie della BBC: Sherlock Holmes!"
Propose lei.
"Piuttosto guardiamo Gioco di Ombre!"
"Perché? Sai già che Benedict Cumberbatch è il miglior investigatore di tutti i tempi?"
"Giammai!"
Iniziarono a tirarsi cuscinate finché la ragazza fece partire l'appuntata, lo sguardo falsamente offeso di Robert che teneva il broncio fissava indifferente lo schermo.
"Io però sono più bravo."
"Almeno lui è più alto di te, nanetto."
"Se dici così non diventerai certo più alta di me, nanetta."
Fecero smorfie fino a tarda sera, continuando a prendersi in giro silenziosamente per non svegliare Exton.
Ah già, mi sono dimenticata di dirvi che il figlio era tornato dal padre, stranamente non aveva chiesto di Susan perché già sapeva cosa era successo, grazie al suo intelletto sviluppato.
La conversazione senza né capo né coda tra i due si concluse così.
"Hai davvero regalato Superman a tuo figlio?"
"Problemi?"
"Sei un traditore! Tu sei Iron Man e a tuo figlio regali un supereroe della DC oltretutto!"
"Dopo gli ho preso il martello di Thor!"
"Non può usarlo, lui non è degno."
"È il figlio di Tony Stark, certo che è degno."
Una coppia scoppia quando le risate che alimentano le giornate di entrambi finiscono, quindi loro se continuano così dureranno in eterno.
*tra due o tre capitoli sarà finito tutto, chiudo baracca. Sono in conflitto: lato sadico o lato dolce? I grandi dilemmi della vita signori miei. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
Ma awwww😍😍😍😍! Come si può non shipparli?! *scappa sul suo inseparabile lamagongo di pianura*
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