EPILOGO 🔞
Baciai James due giorni dopo essere stato a casa dei genitori.
Stavo parlando della scuola, delle mie lezioni preferite e avevo cominciato a parlare male di un professore quando James si era avvicinato a me, mi aveva preso il viso tra le mani e mi aveva baciato sulle labbra, in modo delicato.
Io ero rimasto senza parole, avevo fissato James che mi fissava con il viso tutto rosso, mentre teneva le mani posate sulle mie guance.
"Non la smettevi di parlare ed io non riuscivo a zittorti" disse. "Lo vuoi anche tu, vero?"
Io lo fissai.
"Certo! Non ho desiderato altro dalla nostra prima serata insieme. Ma tu non ti sei mai avvicinato..." Dissi io.
James mi guardò, abbassando appena lo sguardo.
"Lasciarmi andare è... Complicato. Ho sempre paura di comportarmi male, di dimenticare il mio ex e l'amore che ho provato per lui..." Disse ed io lo fissai.
Capivo il dolore per il fratello, se Sirius fosse morto io molto probabilmente lo avrei seguito perché non amavo nessuno come amavo lui. Era il mio tutto.
"Ma devi andare avanti. Lui resterà sempre nel tuo cuore, non se ne andrà mai. Ma restare bloccato nel passato non ti porterà da nessuna parte..." dissi io guardandolo.
James annuì e mi sorrise.
"Lo so. L'ho capito quando mi sono reso conto che desideravo vederti accompagnare tuo fratello. Ci restavo male quando vedevo Remus al tuo posto..." disse ed io non potei che tornare a baciarlo sulle labbra.
Gli strinsi il viso tra le mani, affondando la lingua nella sua bocca.
"Vieni a casa mia" disse James ansimando contro le mie labbra. "Non voglio lasciarti andare..."
Sospirai un "si" e mi aggrappai a lui.
Risposi al bacio con forza, poi James mi portò verso un viottolo e materializzò entrambi davanti ad una casa di campagna.
Mi guardai attorno notando il giardino ben curato e la casa dai muri gialli e il tetto rosso come il cancelletto di ferro battuto che James stava aprendo con una chiave.
La casa era su un piano solo e la trovavo adorabile.
Entrammo dentro casa e notai la cucina alla nostra destra e il salotto alla nostra sinistra.
Alla fine del corridoio vedevo la camera da letto e sistemate di fronte uno all'altra c'erano il bagno e uno studio.
James mi trascinò per mano verso la camera da letto ed io notai appesi nel suo studio dei quadri.
James mi trascinò verso il letto e mi spinse su di esso, baciandomi sulle labbra.
"Lo vuoi anche tu, vero?" Mi chiese guardandomi negli occhi ed io gli accarezzai le guance con entrambe le mani.
"Non desidero altro" dissi.
James annuì, emozionato e cominciò a spogliarmi, piano.
Rabbrividii sentendo le labbra umide di James sulla mia pelle nuda. Ogni indumento che mi sfilava, mi riempiva la pelle di baci delicati che ebbero l'effetto di eccitarmi ancora di più. Quando mi sfilò i boxer, il mio sesso svettò fiero e già bagnato sulla punta. Mi sistemai sui gomiti ad osservare James baciarmi l'interno coscia e sospirare.
Strinsi le labbra quando il mio sesso gli sfiorò la guancia. A quel punto James sollevò lo sguardo su di me, afferrò il mio sesso dalla base e accolse tra le labbra la mia punta sensibile.
Gridai, alzando i fianchi verso l'alto, sentendo un brivido caldo pervadermi tutto.
James mi tenne fermo per i fianchi. Allungai le mani per posarle sulle sue sui miei fianchi. Non riuscivo a smettere di toccarlo.
James fece scorrere la lingua in cerchio sulla mia punta sensibile, costringendomi a chiudere gli occhi, gemere e reclinare la testa all'indietro.
Sentivo il bisogno di venire.
"James" boccheggiai.
Il mio compagno invece di ritirarsi, mi accolse completamente in bocca ed io mi lasciai andare a fondo nella sua gola, gridando il suo nome e stringendogli i capelli con le mani, strattonandolo per il troppo piacere.
James ingoiò il mio seme, poi si sollevò e mi baciò dolcemente sulle labbra. Gli strinsi il viso tra le mani mentre sentivo il mio sapore sulla sua lingua e gemetti con forza, stringendo le cosce ai lati del bacino di James che si abbassò su di me.
"Ti voglio. Ti voglio così tanto" dissi tra un bacio e l'altro.
"Sicuro? Poi non si torna più indietro. Se non lo vuoi ora, posso aspettare, te lo giuro, non dobbiamo andare fino in fondo...."
"James" dissi guardandolo serio. "Lo desidero. Voglio tutto. Preliminari e sesso completo..."
"Come ti piace?" Mi chiese James abbassando la testa per baciarmi il collo.
Chiusi gli occhi di riflesso.
"Non ho grandi preferenze. Ho provato entrambi i modi. Mi piacciono entrambi...." Risposi.
"Ottimo. Anche io non ho problemi... Quindi? Tiriamo a sorte?" Mi chiese, per poi scoppiare a ridere.
Lo fissai scioccato, poi lo spinsi sul materasso, James smise di ridere ed io gli sfilai i pantaloni e i boxer in un colpo solo.
Glieli lasciai all'altezza delle ginocchia e mi sedetti sul suo bacino, facendo scontrare i nostri sessi.
James sospirò e mi strinse i fianchi mentre io mi muovevo avanti e indietro, guardandolo dritto in faccia.
"Voglio venire dentro di te" disse James.
Mi mossi verso i miei pantaloni, tastandoli finché non sentii la bacchetta che avevo nascosto nella tasca.
La afferrai e mormorai un incantesimo di protezione su entrambi.
James rabbrividì mentre io mi sedevo sul suo bacino nuovamente e allineavo il suo sesso alla mia apertura bagnata.
Mi puntellai con le mani sul suo petto e mi abbassai, boccheggiando quando abbassai i fianchi, il suo sesso che mi entrava dentro, aprendomi piano.
"James" sospirai mentre sentivo il bruciore colpirmi e abbassavo i fianchi.
Mi riempiva in modo perfetto.
"Reg" sospirò lui, stringendomi i fianchi con entrambe le mani.
Scesi fino in fondo con i fianchi, sentendomi pieno.
Rimasi immobile, per permettere al mio corpo di abituarmi a quell'intrusione.
James mosse le mani dai miei fianchi verso il mio ventre e petto.
"Stai bene?" Mi chiese guardandomi con le guance completamente rosse.
"Si. Solo..." Dissi chiudendo gli occhi.
Presi a muovermi piano, oscillando i fianchi avanti e indietro.
James mi fissava come se fossi la cosa più bella e preziosa del mondo. Mi sentii andare a fuoco.
Mi abbassai verso il suo viso, cercando disperatamente le sue labbra mentre mi portavo una mano ad accarezzare la mia erezione.
Ci baciammo in modo impacciato, saliva sulle labbra e anche sul naso. Avrei riso se il suo sesso non mi colpì all'improvviso in fondo, facendomi arricciare le dita dei piedi.
Ansimai e mi raddrizzai, cercando e rincorrendo quel piacere che mi faceva sciogliere anche il cervello.
Rincorsi il mio piacere, gemendo e ansimando con forza, la testa reclinata all'indietro, mentre James mi stringeva con forza i fianchi e poi prese a muovere il bacino verso l'alto, venendomi incontro.
Urlai rabbioso il suo nome e gli graffiai il petto mentre lui sostituiva la mia mano con la sua e prese a masturbarmi con forza.
Sospirai e con un ultimo affondo verso il basso, venni sporcando il suo ventre.
James mi strattonò i fianchi e dopo un paio di spinte venne anche lui.
La sua espressione sul viso l'avrei ricordata per tutta la vita, era meravigliosa. Mi fissava come se non esistesse nient'altro che me stesso.
Gli crollai addosso, respirando con forza. James rimase nel mio corpo, immobile, stringendomi la schiena con le braccia.
Sentivo il suo cuore battere con forza contro il mio petto, oppure era il mio cuore che batteva come un forsennato.
Mi sfiorò la tempia con le labbra ed io sollevai il viso per baciarlo con delicatezza sulla bocca. Ci fissammo in silenzio qualche secondo e poi sorrisi, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Sospirai, felice.
"Sei stupendo" mi disse accarezzandomi piano la schiena con la punta delle dita.
"Anche tu non sei male..." Dissi sorridendo e stringendomi maggiormente a lui.
"Potrei essermi appena innamorato di te"
Lo disse con una tale tranquillità che il mio cuore fece le capriole.
Mi sollevai appena sui gomiti per guardarlo negli occhi.
"Io lo sono già, da tempo" dissi e il sorriso che mi regalò James illuminò tutto.
Ribaltò le posizioni ed io mi trovai schiacciato sotto il suo corpo.
"Ti amo." Disse. "Ti amo. Ti amo. Ti amo"
Sorrisi felice, ricambiando il bacio.
"Ti amo anche io" risposi.
SEI MESI DOPO
Mi appoggiai alla spalla di James in piedi accanto a me. Davanti a noi, Sirius e Remus si stavano scambiando le fedi.
Mi portai una mano sulla guancia, trovandola bagnata.
James mi strinse la mano libera e mi lasciò un bacio sulla tempia.
Remus avrebbe voluto James Potter come testimone ma per quello che mi aveva fatto in passato ne aveva scelto un altro.
Aveva invitato i suoi amici, tranne Lily e James.
Avevo rivisto Marlene, Peter e un altro ragazzo moro accanto a lui.
Lo guardai e lui ricambiò lo sguardo.
Per un rapido attimo vidi i suoi occhi lampeggiare di rosso. Mi voltai di scatto, il cuore che batteva con forza.
Sirius e Remus si scambiarono un bacio e poi si voltarono, pronti per firmare.
Tutti noi uscimmo dall'ufficio comunale, attendendo gli sposi che si coprirono le teste quando cominciammo a lanciare loro riso e rose bianche.
Sospirai notando come Sirius fosse radioso.
Dietro di loro, Cara era in braccio al padre di Remus, accanto a lui c'era il suo secondo in carica.
Sirius mi aveva confidato che pensava si fossero media insieme recentente.
James fu subito alle mie spalle e mi strinse la vita da dietro. Mi appoggiai a lui, sorridendo felice. Ci scambiammo un bacio.
"Ti piacerebbe sposarti un giorno?"
"Si" dissi io voltandomi e guardandolo. "Con te, magari"
James scoppiò a ridere talmente forte che tutti gli invitati si girarono verso di noi.
Ma non ci importava nulla, eravamo innamorati.
Io ero finalmente innamorato e felice. Avevo trovato il mio James.
Non era l'originale, ma questo James era la cosa migliore che mi fosse mai capitata nella vita.
Sirius si avvicinò a noi con un ampio sorriso ed io lo abbracciai, baciandolo su entrambe le guance.
Ero felicissimo.
Mi congratulai con mio fratello mentre Remus si avvicinava a noi con Cara tra le braccia. La bambina mi sorrise felice quando mi vide.
Sirius fece un cenno alle mie spalle e mi voltai.
Vidi Peter con il ragazzo moro avvicinarsi.
"Congratulazioni" disse Peter mentre Sirius e Remus guardavano il giovane accanto a lui.
"Buongiorno professore Riddle, come sta?" Chiese il licantropo.
L'uomo lo fissò.
"Non sono più il tuo professore, Remus. Non serve che mi chiami così. Tom va bene..." Disse e si congratulò con gli sposi.
Io mi trovai trascinato via da James che mi portò dietro un albero e mi baciò.
"Quando ci sposiamo?" Mi chiese.
"Subito, adesso, ora" dissi io.
James arrossì ed io lo trovai adorabile.
FINE
NOTE: E anche questa storia si è conclusa! Scusate il ritardo. Vi ricordo che la serie sui Malandrini continuerà con la storia di Peter e Tom! Non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, Galaxy ✨
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