Capitolo 8

Sapeva di certo che erano il fratello e la sorella di Barcellona, Athena e Berlin.

«Che hai combinato? Tifavamo tutti per voi!» esclamò Berlin, mentre Athena lo guardava con un sorriso.
«Io non lo so, non capisco. Le ho chiesto di sposarmi e lei ha rifiutato.» 
Athena lo guardò seria. «Cosa ti ha detto, esattamente?»
Jordan disse loro cosa si erano detti. Athena lo guardò severa, sbuffò e se ne andò via, alla ricerca della sorella.
Berlino sorrise e si mise seduto vicino a lui. «Sai, i miei genitori  si sono conosciuti un mese prima di sposarsi. Erano giovani, ma di una cosa erano sicuri: del loro amore.» Lo guardò un istante prima di continuare. «Ci hanno insegnato tutta la vita cosa vuol dire Amore e di non accontentarci mai di meno di quello. L'amore ci ha creato e cresciuto tutta la vita. Sono sposati da più di trent'anni. Quindi come vuoi che Barcellona ti sposi senza quello? Solo se sei sicuro di amarla e le dai prova di amarla, avrai una possibilità di stare con lei. Altrimenti dimenticala.» Berlin lo lasciò a rimuginare.

~~♡~~

Barcellona guardò in giro e vide ritornare Jessy con Arturo che si tenevano per mano, sorridenti e tranquilli. Jessy le corse incontro ridendo felice. «Lui mi ama e mi vuole sposare! Si è dichiarato ancora prima che gli dicessi del bambino. Ora, mi vuole sposare subito!» Barcellona sorrise felice all'amica e la baciò sulle guance.
«Ti auguro tutto il bene che meriti.» le disse poi allungò una mano verso Arturo, augurando anche a lui tanta felicità.

~~♡~~

Verso sera arrivò un piccolo complesso musicale  che cominciò a suonare una musica allegra. Tutti ballavano felici  di festeggiare qualcosa. Zio Chico la fece ballare tutto il tempo, tanto da riuscire a divertirsi, anche se aveva il cuore in subbuglio.
Chico prese la parola al microfono e dopo un lungo discorso, augurò a Ramon e a Tania  amore, felicità e serenità. Poi guardò sua nipote e le chiese di dire  due parole.
Barcellona fu sorpresa, ma accettò e prese il microfono.
«I miei genitori si sono sposati dopo un mese che si erano conosciuti. Sapevano che il loro amore non sarebbe mai finito. Più di trent'anni sposati, e quattro figli, non hanno mai scalfito il loro amore, anzi.» Guardò suo fratello, sua sorella, Arturo e Jessy, Tania e Ramon. «Anzi, si è rafforzato ogni giorno di più. Sì è fortificato quando sono nata io, quando sono nate le mie sorelle e mio fratello. È talmente grande il loro amore che, quando sto con la mia famiglia, losento dentro di me, quasi palpabile. Ecco quindi, io vi auguro questo, che il vostro amore cresca giorno per giorno. Ogni sguardo, ogni parola sembri sempre la prima volta. Perché sempre esiste.» Si voltò un secondo trovando Jordan che la guardava. «Perché per sempre esiste e voi lo avete trovato.» Prese un bicchiere e alzò il calice verso i fidanzati. «Brindo a voi,  per sempre.»
Un coro di "per sempre" le fece eco. Vide Jordan  avvicinarsi. 
«Anche per me è così.» le disse ad un passo da lei.
Barcellona abbassò il microfono e lo spense, lo guardò e sospirò. «No, tu hai le ragioni sbagliate.» 
Jordan prese dalle sue mani il microfono e lo aprì, attaccandolo all'asta. «Ti sbagli, ci sono solo ragioni giuste.» le disse di rimando.
La gente li guardava sorpresi.
Barcellona scosse la testa e fece un passo indietro, lui le prese una mano e la trattenne, si inginocchiò di nuovo di fronte a lei.
«Barcellona, ci sono solo ragioni giuste quando le persone si amano» La guardava intensamente negli occhi. «Io ti amo, Barcellona Tremonti! Vuoi sposarmi e condividere il mio per sempre?»
Lei sorrise, aveva trattenuto il fiato fino a quel momento, il cuore le stava scoppiando nel petto mentre con le lacrime agli occhi accennava di sì con la testa. «Sì! Sì! Sì!» disse infine quando ritrovò la voce. Gi mise le braccia al collo e lo baciò dolcemente. Intorno a loro, tutti scoppiarono in un applauso e in gridolini festanti.
Tony prese due calici e ne passò uno a Chico. «Belle le tue feste, un doppio fidanzamento.» rise l'uomo.
Chico guardò in direzione di Jessy e Arturo indicandoli con la testa. «Credo siano tre.»
«Già» Rispose Tony ridendo. Fecero tintinnare i calici brindando alla felicità dei loro figli.

~~♡~~

Jessy e Arturo si sposarono venti giorni dopo, Tony era euforico per la notizia che sarebbe diventato nonno. 
Tania e Ramon, decisero di sposarsi solo dopo aver finito l'università.

~~♡~~

Barcellona guardava sua madre che l'aiutava a vestirsi. Entrò anche suo padre e una delle sue sorelle con suo fratello, poi Jessy e Tania. Si abbracciarono tutti mentre la sposa diceva loro di uscire che cominciava a commuoversi e le avrebbe rovinato il trucco.
Jessy si toccò il ventre. «Speriamo venga fuori presto perché non ne posso più.»
«Sono nervosa.» disse alle amiche.
«E perché? Ormai è quasi tutto finito.» esclamò Tania.
«Parla lei che non ha nemmeno cominciato.» le rispose Jessy ridendo.
Sua madre commossa le si avvicinò prendendole le mani. «Quanto sei bella, tesoro mio.» Una lacrima le scivolò giù dalla guancia. Si abbracciarono commosse.
«Forza! Tutti fuori che è quasi ora.» tuonò suo padre con il vocione, anche se, appena la guardò negli occhi, era quasi emozionato quanto lei. Si abbracciarono teneramente. 
«Papà, anche il mio è un per sempre sai? E ora vi capisco molto di più. Tu e la mamma. Capisco quanto vi amate e quanto amore ci avete dato.»
Lui annuì senza riuscire più a parlare, la accompagnò alla macchina e la aiutò a salire. 
Alcuni minuti dopo era di fronte alla chiesa piena di gente, al braccio del padre che la accompagnava e non vedeva nessuno all'infuori di Jordan.
Lui le sorrideva e la guardava con amore.
Jordan la guardava commosso, nel suo semplice abito bianco a sirena, lavorato leggermente sul corpetto. I capelli neri, lasciati liberi da acconciature, e il velo  bianco posato con un cerchietto  sui suoi capelli.

~~♡~~

Padre e figlia aprirono le danze, ballando l'omonima canzone dei Queen dedicata all'omonima città di cui lei portava il nome. Jordan sostituì suo padre nella danza. Si guardavano intensamente ogni istante.
«Signora Malarin.» rise lui dicendolo. «Mia moglie, la mia adorata compagna. Ti amo.»
Barcellona sorrise e lo baciò. «Ti amo anche io.»
«Per sempre.» le disse sulle labbra, guardandola negli occhi.
«Per sempre.» disse anche lei baciandolo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top