Regina di quadri.

Il cielo piange, un raggio di sole filtra dalle nuvole e inonda un fiore sul terreno.

Mi sto guardando allo specchio poco prima di percorrere gli ultimi passi da fidanzata per diventare moglie.
Il mio vestito lungo e stretto sui fianchi di un colore bianco mi rende più bella di quella che non sono.
il corpetto incastonato di perle e pizzi eleganti mi danno una linea armonica e dolce. Non era l'abito che avevo scelto io. Non era quello che volevo.
Sentivo il mio cuore palpitare, a ogni secondo che passava prima del grande momento mi sembrava che il tempo mi stesse strozzando come se qualcosa non andasse.

Mia madre entrò nella stanza e mi aiutò a sistemare i capelli, li avevo raccolti in una treccia a spina di pesce con delle perle come decorazione, il velo scendeva elegante sulla schiena sorretto da un diadema; lo stesso che portava mia madre a 25 anni quando si era sposata lei.

Ma lei non notò l'ansia nei miei occhi ne notò il mio disagio. Una parte di me stava già scappando, mi chiesi quanto ancora lei avrebbe scelto per me nella mia vita ma finì per uscire dalla stanza senza notare nulla mentre entrò mio padre.
Mi guardò negli occhi, sorrise e disse: "Se cambi idea ti porto via immediatamente devi solo chiederlo".

Io e mio padre ci capivamo al volo. Lui mi accontentava sempre nelle mie fughe e nelle mie ragazzate.
Gli sorrisi e dissi: "Se dovessi cambiare idea te ne accorgeresti, ci conto papà". Mi accarezzò come solo un padre sa fare, mi sorrise e mi accompagnò davanti alla chiesa.

-"Sarah sei sicura? Ci metto 2 minuti a prendere la macchina e portarti via".
Deglutii, mi girai verso mio padre e dissi: "Io non lo so, mi spaventa, sento il mondo crollarmi sotto i piedi, Loris mi ucciderà. Lui non lo merita non posso fargli questo".

-"E la tua felicità? Anche quella non è importante?", esordì mio padre tirando fuori le chiavi.
-"Portami via da qui"dissi decisa pensando a mia madre.
-"Oh! Adesso ci capiamo. A dirla tutta se posso Loris non mi è mai piaciuto!".
Ridemmo di gusto mentre salii in macchina, mi tolsi il velo e urlai al cielo che l'unica cosa che volevo dalla vita era amare senza essere giudicata.

Mio padre rimase in silenzio per un po' poi disse: "Prima che tu iniziassi a uscire con Loris, non avevi mai portato a casa ragazzi, solo amiche. Io e tua mamma ci chiedevamo come mai non avessi interesse per i ragazzi a quel tempo, e allora pensavamo fosse normale visto che eri piccola. Tua madre mi diceva che se mai ti fosse piaciuta una tua amica avreste passato un brutto quarto d'ora. Ma a me non importava, ti vedevo felice specie con la tua amica Debby, lei era una brava amica. Scommetto che tra te e lei c'è stata più di un' amicizia facevo il tifo per voi era abbastanza ovvio, scommetto che vi siete lasciate per colpa di tua madre".
Rimasi li con il diadema in mano accigliata a guardare mio padre. Aprii la bocca per dire qualcosa ma non riuscii a rispondere, lui mi sorrise e commentò: "Sono tuo padre, non avrò nipotini da te ripiegheremo su tuo fratello quando metterà le idee apposto cosa fare della sua vita".
Iniziai a piangere mentre mio padre accostò a casa per farmi scendere e andare su a cambiarmi.
-"Tesoro prendi in mano la tua vita, viviti la tua sessualità senza restrizioni. Ti ricordi mio fratello Renato? Ha 70 anni e nessuno l'ha mai visto con una donna, un motivo ci sarà"
Iniziai a chiedermi io esattamente cosa volessi dalla vita e mi tornò Debby in mente come tutte le volte da 2 anni ormai. Il mio telefono suonò per 10 minuti dopo di che chiamarono mio padre vedendo che non rispondevo.
-"Pronto? No Sarah ha cambiato idea. Lo so, lo so. Miriam non puoi controllare la sua vita si è spaventata ed è scappata tutto qua. Io? Aiutarla? Da cosa lo hai dedotto?"
Mia madre gli stava facendo il terzo grado, ormai mi ero cambiata e uscii di scatto da camera mia, tolsi il telefono dalle mani di mio padre e parlai io al telefono: "No! Non torno indietro, no non voglio più sposarmi e si mi dispiace dite a Loris che non posso sposarlo"
-"Ti giuro signorina che quando arriviamo a casa mi senti"
-"Ti sento già adesso, so a cosa vado incontro!", chiusi la chiamata in faccia a mia madre consapevole che una volta tornata sarebbe stata una furia. Ma era la mia vita, non volevo restrizioni. Non sono mai stata una attaccata alle etichette e a cose simili; io dovevo essere libera.
Guardai sui miei social per vedere Debby cosa scriveva e notai uno stato: 'Oggi per te è un giorno importante, troppo occupata a dire sempre si dirai il tuo si definitivo, e io aspetterò di dire il mio un domani. Per me quel sì potevo dirtelo io se solo me lo avessi chiesto'.
Sorrisi, pensava ancora a me. Io e Loris alla fine siamo stati insieme 2 anni ma il resto delle superiori e medie, prima che mia madre si mise in mezzo quando divenne ovvio, stavo con lei. Non sono capace di definire il mio orientamento sessuale, non sono capace di definire la mia vita sessuale, so solo che quando stavo con lei ero felice.
Mio padre capii dal mio sguardo tutto quello che c'era da sapere e mi incitò ad andare: "Vai tesoro al mastino ci penso io".
Presi una borsetta ci misi telefono e portafoglio e uscii. Destinazione casa di Debby.

Non sapevo se l'avrei trovata a casa ma quando arrivai la trovai davanti alla porta di casa coi suoi genitori.
-"Debby!"
Lei si girò quasi in lacrime e mi vide, era arrabbiata lo comprendevo, era bellissima e in mente avevo solo le immagini di noi due assieme.
I suoi genitori avevano accettato l'orientamento sessuale della loro figliola, e io ringrazio ogni giorno mio padre per capirmi e sostenermi.
La madre le disse di andare verso di me e vedere che volevo.
Faccia a faccia, sguardo basso e occhi umidi.
-"Ti sei sposata.."
-"No"
-"Sono con.... Cosa?"
-"Ero davanti alla porta della chiesa e sono scappata, ringrazio mio padre per essersi accorto del mio disagio"
-"E Loris?"
-"Non lo so e non voglio saperlo, l'ha scelto mia madre come tutte le cose della mia vita da quando ci ha viste insieme. Io sono stanca, sono stanca di stare in silenzio ed accettare quello che passa il vento, sono stanca di sentirmi dire cosa devo e cosa non devo fare, io ti ho amata e ti amo ancora, mi sei mancata come l'aria nei polmoni quando si affoga. Sentivo che dovevo dirtelo vedere se tu ancora pensavi a me, se questi 2 anni non erano niente oppure erano tutto.
Dovevo saperlo, dovevo vederti".
-"Io..... e tua mamma? L'ultima volta per poco non mi denunciava"
-"Al mastino ci sta pensando mio padre, solo il pensiero dell'enorme figuraccia che secondo lei le ho fatto fare mi viene da ridere, ma non mi interessa, sei tu quella che mi è mancata, sei tu il motivo perché sono scappata dalla chiesa e sei tu il motivo dei miei sorrisi. Loris non me ne voglia ma in 2 anni non l'ho mai fatto con lui, sotto ordine di mia madre dovevo arrivare vergine al matrimonio. Io ho ancora addosso la sensazione delle tue mani, dei tuoi baci, della tua lingua che cerca di darmi quello di cui ho bisogno, delle mie mani che toccano il tuo corpo, io sento ancora il tuo profumo addosso. E non importa quanto tempo passi, se un giorno o forse anni, io se sento il mio nome nell'aria mi aspetto sempre di vedere te quando mi giro".
Lei rimase li in silenzio a guardarmi mentre sua madre che mi aveva sentita e applaudì da lontano. La rese un po' imbarazzata questa cosa ma non mi importava perché era dolcissima quando arrossiva.
-"E ora come faccio a rispondere"
-"Sii sincera per te è la stessa cosa? Se così non fosse me ne andrò e non sentirai mai più parlare di me e la mia voce"
Lei abbassò la testa guardandosi le scarpe, i suoi capelli lunghi e lisci scendevano sul viso coprendolo, e io non riuscivo a capire cosa le passasse per la testa.
La sentii sussurrare qualcosa e mi avvicinai ancora di più per sentire meglio.
Lei mi tirò a se e mi baciò, ci baciammo in modo dolce e passionale come se fosse il primo, come se fosse l'ultimo.
Mi sorrise e disse: "Ce ne hai messo di tempo, mia regina di quadri".
Amate, e non credete che sia semplice, amore è vita.
Il tempo non cura le ferite ma ti fa capire quali fan meno male.
Gay, Etero, Lesbica, etichette inutili; l'amore è amore e non ha confini precisi.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top