Ch.6: L'abitudine di essere secondo
《Se in battaglia un uomo ne vincesse
mille, e un altro vincesse se
stesso, il vero vincitore
sarebbe il secondo.》
(Buddha)
Giusto!
Io come cazzo ci torno a casa oggi?
Vedo Lex salire sull'auto di un tizio e sparirne all'interno. Un fastidio sordo mi si propaga nello stomaco e si aggiunge alla rassegnazione di dover fare la strada a piedi.
Quando sto per imboccare Town st., però, un SUV bianco mi si affianca.
- Lucas!!! - Mi stordisce una voce stridula che, purtroppo, riconosco all'istante.
- Ti serve un passaggio? Sali, ti porto io! - Mi invita entusiasta Giuly, esibendo la sua dentatura fastidiosamente abbagliante, ed io... accetto.
Accetto, perché è comunque meglio di dover camminare fino a casa.
Accetto, perché preferisco sopportare lei piuttosto che stare da solo per strada.
Accetto più che altro perché, di base, sono un coglione, e ogni volta scordo che nulla è peggio di Giuly Steven!
■AGOSTO: 4° liceo■
Passeggiavo lungo il corso principale, insieme alla ragazza che una settimana prima avevo conosciuto, per caso, al parco dietro casa.
La mia estate solitaria finalmente era ad una svolta e quel pomeriggio si stava rivelando davvero piacevole.
Non ricordavo più come fosse chiacchierare con qualcuno, da quando avevo fatto scoppiare la bolla di silenzio e avevo eliminato anche l'unico amico che mi era rimasto a Portland.
Certo, arrivare fino a Westbrook mi era costato un'ora di viaggio, e non era stato per nulla semplice convincere la ragazza a raggiungermi fin lì. Non avrei più rischiato di farmi scoprire da Allen e dagli altri. Oltre alla mia incolumità, dovevo pensare anche a quella di chi era con me.
Questa volta, ero stato attento.
Sarah era carina, con i suoi capelli ricci ed il sorriso sempre sulle labbra. Mi piaceva stare in sua compagnia e quel pomeriggio, camminando per le strade in quella calda giornata estiva, mi sentivo di nuovo normale.
Magari sarebbe stata la volta buona e mi sarei trovato la ragazza. Una che durasse più di due uscite, quantomeno!
- Quindi, non hai intenzione di spiegarmi perché mi hai fatta venire fin qui? - Domandò curiosa.
- Non trovi sia più bella Westbrook? -
Mi fissò divertita, non credendo minimamente alla scusa che le avevo propinato.
Improvvisamente, i suoi occhi si spalancarono, focalizzando la loro attenzione oltre le mie spalle.
- Ehi... Ma guarda chi c'è?! - La voce di Jerry ebbe l'effetto di un elettroshock. Ogni mio muscolo si irrigidì. Automaticamente smisi di respirare e il sorriso sparì completamente dal viso della malcapitata che aveva accettato di uscire con me.
Ecco il motivo per cui ti ho fatta venire in questo accidenti di posto! Risposi mentalmente a quella domanda, che tanto desideravo evitare, quando un calcio alla schiena mi scaraventò al suolo.
Mi rialzai subito, allontanando Jerry con una spinta, nel tentativo di liberare Sarah dalla presa di Anton. Era in preda al panico e tentava di divincolarsi mentre chi la tratteneva, viscidamente, le leccava la guancia.
Non riuscii a raggiungerla.
Venni bloccato a mia volta e non mi restò che rassegnarmi a farmi pestare senza opporre alcuna resistenza, nella speranza che, almeno, non toccassero lei.
- Pensavi davvero di essere furbo, Lucas? Arriverai sempre secondo con me, ricordatelo! - Proruppe Allen, ottenendo istantaneamente un rigoroso silenzio tra i presenti.
Mi avevano seguito di nuovo. Non esisteva un posto sicuro nel quale avrei potuto vivere!
Abbandono i ricordi del mio passato e torno a concentrarmi sul suono fastidioso prodotto dalla bocca di Giuly.
La raffica di domande che mi rivolge,
durante il breve tragitto, mi stordisce. Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che riprende a parlare a macchinetta di una sua compagna con qualche kg di troppo. Ma nessuno ha mai pensato di sterminarla in questi anni? Mi domando, incredulo.
- Tuo fratello sta bene? Ho sentito che ieri l'hanno arrestato! - Esclama, cambiando argomento, con tono allarmato.
- Mi ha accompagnato a scuola questa mattina... Non mi sembra propriamente uno finito dietro le sbarre, no?! - Mi trovo a ribattere, irritato, anche se mi ero ripromesso di star zitto fino a casa.
Per un attimo, sembra smarrita. Forse sta provando a rielaborare quanto le ho appena detto. Poi, sorridendo, riprende a parlare come se il suo cervello si fosse resettato - Certamente! Non era possibile che Liam c'entrasse qualcosa con quello schifo. È sempre stato intelligente e bello come il sole! Cioè, hai presente tuo fratello, no?! -
Seriamente, me lo sta domandando? "No, non ho proprio idea di chi possa essere" penso, sarcastico, espirando rumorosamente e rispondendole solo nella mia testa.
- Non fraintendere! Sei bellissimo anche tu, con la tua aria da dannato incompreso e i capelli da "mi sono appena alzato dal letto dopo una notte di sesso!" - Si affretta a rincuorarmi, come se me ne fregasse qualcosa della sua opinione.
- Ma lui è sempre stato il mio sogno proibito. Ha un ammasso di muscoli che farebbero perdere la testa a qualunque donna e i suoi occhi verdi... Ahhh, quegli occhi!! - Prosegue, sognante.
Io non sono certo mingherlino! Ho un fisico atletico e le spalle larghe; unico tratto genetico ereditato da mio padre, ma non raggiungo certamente la stazza di mio fratello e i miei occhi scuri, evidentemente, non sono altrettanto magnetici. Sinceramente, la cosa non mi tocca. Sono abituato a perdere nel confronto con il quarterback di casa Morris.
- Svolta a sinistra! - Le ordino, arrivati al bivio con Pond St.. Lei esegue, col solito sorriso stampato in viso, che inizio a pensare possa derivare da una paresi irreversibile. Ma, anziché tornare a guardare la strada, il suo sguardo resta incollato al mio viso.
Lo sento sfiorarmi i capelli scuri, seguire gli zigomi e percorrere il naso dritto, per poi concentrarsi sul mio labbro inferiore... mi sta letteralmente mangiando con gli occhi! È quasi arrivata al pomo d'Adamo, quando le urlo terrorizzato: - Guarda la strada!!! - mentre l'auto di fronte suona il clacson compulsivamente.
La pazza da legare stringe il volante, inchioda, e io ne approfitto per spalancare la portiera ed allontanarmi il più in fretta possibile.
- Lucas, aspetta! - Mi urla, ma sono già lontano quando la liquido con un - Addio Giuly! - in risposta, accompagnandolo con il gesto della mano.
Arrivo finalmente a destinazione, pervaso da un senso di pace riguadagnata.
Mi fermo qualche secondo ad ammirare la casa della mia infanzia. Il piccolo portico bianco risalta sulle assi di legno azzurre, che il tempo ha scurito. La finestra della mia camera si trova sulla sinistra, al primo piano, dove il tetto scosceso va a creare un triangolo che sporge oltre il cornicione.
Ovunque, le persiane malconce sembrano volersi staccare. Persino il vialetto è in stato di abbandono. È rimasta solo l'erba dove, una volta, i fiori costeggiavano il passaggio.
Un tempo, era mio padre ad occuparsi di tutto. In buona parte l'aveva costruita lui ed io, anche se era piccola e comune, ne andavo fiero. Amavo vederlo trafficare con gli attrezzi ogni domenica; finché, un giorno, ha deciso che non sopportava più nostra madre e, pur avendo tutte le ragioni per odiarla, ha scelto inspiegabilmente di liberarsi anche di noi.
Una sera, se n'è semplicemente andato. Senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Successivamente, ho scoperto che aveva un'altra e che aveva preferito lei alla nostra famiglia... l'aveva preferita a me.
Riservo un ultimo sguardo nostalgico al luogo in cui io e Lex abbiamo imparato ad andare in bici, tra cadute e fatica. Poi, finalmente, mi decido ad entrare.
Liam è ancora fuori.
All'interno, regna un silenzio assordante e l'immobilità delle stanze, che mi trovo a percorrere, mi cuce addosso una strana sensazione di disagio.
Mi stendo sul mio letto, giocando col cellulare, in attesa che mio fratello si degni di rientrare o, quantomeno, di rispondermi al telefono.
🖋Spazio Autore
Grazie per essere arrivati fino a qui!
Spero davvero che la storia vi stia piacendo e che i personaggi pian piano si stiano delineando. Siamo solo all'inizio e capisco che ci sia la voglia di entrare nel vivo del racconto ma le domande ed i segreti sono ancora tanti e per le risposte occorrerà un po' di tempo.
Nel prossimo ch. introdurre anche il segreto di Alexis... Quale? Bhè, dovrete continuare a leggere per scoprirlo❤️
Grazie a chiunque abbia letto fino a qui, a chi vorrà proseguire con me fino alla fine e ancora di più a chi vorrà votare la mia storia e/o aiutarmi a farla conoscere🙏.
Un saluto a tutti, ci rivediamo mercoledì!
😁👋
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