Ch. 2: Nuovo inizio [Rivisto]

Solo chi ha la forza di
scrivere la parola fine può
scrivere la parola inizio.
(Lao Tzu)

- Lucas! Svegliati cazzo! Non farmelo ripetere per la quarantesima volta! Ti giuro che se vengo su, ti porto a scuola a calci in culo!! -
La voce di mio fratello, da una decina di minuti, prorompe ad intervalli regolari con minacce sempre diverse e, di volta in volta, più colorite.

Mi premo il cuscino sulla faccia, strizzando gli occhi. Anche se non ho bevuto tanto ieri sera, in quel locale, mi sento comunque un cadavere.

La serata in sé è stata un disastro e ho anche dovuto sopportare le battute idiote di Liam per l'intero viaggio di ritorno in auto.

Lui non sa nulla della vita che ho trascorso a Portland e, forse, è meglio così.

A Lex nemmeno interessa cosa mi sia successo e ieri, per tutto il tempo, ha scrutato fuori dal finestrino in assoluto silenzio.

- Lucas, porca puttana! Alza quel culo o ti prometto che ti faccio tornare all'altezza che avevi a dodici anni!!! -

Non ne ho per le palle di andare a scuola! Vorrei solo starmene rintanato in camera.

Invece niente.
Liam non ha perso tempo, con qualche chiamata ha convinto il preside a farmi frequentare gli ultimi mesi.

Cerco di aprire gli occhi, lottando con la luce accecante che, questa mattina, inonda la stanza.

Lancio il cuscino, mi strattono il ciuffo e, con un rantolo, mi trascino a sedere.

-Sono sveglio!- urlo.

La camera in cui sono cresciuto è esattamente come l'avevo lasciata. I posters dei Red Hot Chili Peppers che amava mio padre ancora appesi al muro, qualche libro sulla piccola scrivania spoglia, un armadio malconcio che porta su di se tratti di penna, residui di scotch e una serie infinita di ammaccature; prove del tempo che fino ai tredici anni ho trascorso qui dentro, per lo più con Lex.
Sicuramente la ricordavo più grande!

Afferro i vestiti puliti e, calpestando la vecchia moquette ingrigita a piedi nudi, attraverso lo stretto corridoio che collega le camere al bagno del piano superiore.

Sulle pareti risaltano i riquadri più chiari nei punti in cui, una volta, erano appese le nostre foto, quelle di una normale famiglia che, normale, non lo è mai stata e che ora, in ogni caso, non esiste più.

Mi soffermo a guardare l'unica fotografia che è stata conservata. Ritrae me, Liam e Lex. Ero in disparte, col broncio, gli occhi rossi e il moccio al naso.

Vorrei davvero sapere chi è il sadico che ha deciso di conservare proprio questa.

Entro in bagno, urlando un: - Mi lavo e scendo! -

Io, Lex e mio fratello siamo sempre stati amici, un trio inseparabile.
Noi due, io e lei, eravamo persino più legati. Fino al giorno in cui sono sparito, senza dire una parola. Dopo essere stato tradito dalle persone che amavo di più, sono stato portato via.

Striscio il palmo sullo specchio appannato. La doccia calda mi ha disteso i nervi e mi sembra di tornare a vivere.

Sollevo il gomito, guardo il fianco; i lividi sono appena visibili ma la spalla è ridotta male.
Piccole gocce d'acqua scivolano dai miei capelli, giù, lungo il profilo degli addominali, fino a raggiungere l'asciugamano che mi cinge i fianchi.

Contraggo l'addome, il bicipite, ammiro l'effetto benefico che ha avuto l'ultimo anno di palestra sul mio corpo. Pensare che ci sono andato solo per sopravvivere.

Non sono più il bambino gracile con i capelli a spazzola e lo sguardo timido, che ero quando ancora vivevo qui. Voglio scordare tutto ciò che è successo a Portland e ricominciare.

Voglio uscire, divertirmi, avere decine di ragazze, essere ammirato dagli altri ragazzi, voglio essere quello che è stato mio fratello alla mia età: "una leggenda per la Braintree High School. "

Con lo spazzolino serrato tra i denti e un po' di dentifricio che straborda all'angolo della bocca, mi volto a tre quarti per ammirare i dorsali, ignorando il dolore sordo che avverto dietro la scapola.

Proseguo a fare il cretino, ammicco a me stesso, quando, nell'angolo dello specchio, intravedo una figura appoggiata allo stipite della porta della camera di fronte.

I lacci dei sandali alla schiava si intrecciano, sulle caviglie sottili e proseguono verso due lunghe gambe affusolate, incrociate pigramente tra loro.
I pantaloncini di jeans, troppo corti per essere ancora aprile, spezzano la parte più alta della coscia e le anche, da sopra la cintura marrone, sporgono leggermente.

È immobile.
Metà del viso illuminata dalla luce dolce che penetra dalla finestra opaca, in fondo al corridoio. Siamo immersi nel silenzio. Solo il rombo di un motore si percepisce in lontananza.
Il tempo sembra essersi fermato, persino la polvere nell'aria, che riflette i raggi del mattino, ha rallentato la sua discesa.

Non riesco a distogliere lo sguardo né a interrompere quella lenta radiografia che prosegue ancora, oltre le braccia nervosamente incrociate, che sorreggono e strizzano un paio di tet~.

Un colpo di tosse stizzito, mi costringe ad alzare di scatto lo sguardo.

- No, ti prego, non smettere!- Mi provoca la ragazza, ancora appoggiata con la spalla all'intelaiatura della porta, dopo essere palesemente uscita dalla camera di Liam. - Cosa sarebbe? Il calendario immaginario sull'ego smisurato di Lucas! -

-Vuoi restare e goderti i mesi restanti?- tento di fingermi tranquillo.

I suoi occhi color miele fanno un giro completo prima di tornare su di me. - Non vedevo l'ora! - Ribatte acida prima di focalizzarsi sul taglio che mi attraversa la spalla.

Una corrente gelida mi sfiora la pelle, calda per la doccia, facendomi rabbrividire. Spalanco gli occhi, ancora fissi in quelli della ragazza dall'altra parte del corridoio, rendendomi conto della catastrofe che si sta per compiere.

Il suo sguardo percorre verticalmente il mio torace, proseguendo lungo l'addome.
Infine si focalizza sulla sottile linea di peli che dall'ombelico scende verso il basso.

Cazzo, l'asciugamano.

Con uno scatto afferro il nodo che sta per sciogliersi evitando di rivelare il pacchetto completo e scivolo sulla pozza che si è creata sotto di me. Mi sorreggo con la mano libera al bordo del lavandino.

Resto in questa posizione imbarazzante, con i piedi distanti l'uno dall'altro, un'espressione terrorizzata dipinta in volto e una mano sul pacco, a sorreggere quel che resta della stoffa bianca.
Vorrei sprofondare!

Lei non si è mossa di un centimetro. Lo sguardo ancora puntato sul mio pube.

-Magari "Dicembre" te lo mostro la prossima volta, principessa.-
Quanto sono ridicolo?

Arriccia il naso schifata.

Il cuore batte e risuona nella cassa toracica per l'imbarazzo.

Mi raddrizzo, come se nulla di tutto ciò fosse mai successo. Assumo la sua stessa posizione, appoggiandomi con la spalla al muro e sistemandomi al contempo l'asciugamano.

Nemmeno impegnandomi sarei riuscito a fare una figura peggiore.

Le rivolgo un cenno con un movimento del mento.

La smorfia scompare dal suo viso, torna alla sua solita espressione d'indifferenza. - Tuo fratello ti vuole giù, ora! - Sputa e la maglia leggera che indossa, svolazza, e sparisce dalla mia visuale.

- Alexis! - scatto in avanti per fermarla.
- Lex! Aspetta!! - Ripeto, alzando il tono, mentre i piedi tornano a slittare sulla macchia d'acqua che ricopre le piastrelle ingiallite del pavimento.

Questa volta non c'è il lavandino, nè un appiglio che tenga. Perdo l'equilibrio, scivolo, slitto e cado rovinosamente contro il mobiletto dei detersivi.

Ho freddo, sono fradicio di sudore, la testa mi pulsa e qualcosa di caldo sta colando dal sopracciglio, facendomi bruciare l'occhio sinistro.
Il sapore ferroso del sangue mi provoca un senso di nausea, mentre mi passo nuovamente la lingua sul labbro inferiore.
Ho paura. Mi gira la testa. L'udito è ovattato e tutto sembra allontanarsi.
- Da quanto tempo sono qui? Da quanto non bevo? È notte?-
Intravedo solo le pastiglie sul comodino e il tirapugni ancora sporco sul pavimento che riflette la luce della luna che penetra dalla finestra.
Il dolore al fianco e alla spalla mi fa contorcere ad ogni respiro.
Sto male, qualcuno mi aiuti!

🖋 Spazio Autore

Spero il capitolo vi sia piaciuto 🙏❤️ nel caso fatemi sapere e se vorrete regalare una stellina alla mia storia, grazie infinite!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top